Batteria Dell HD438

Microsoft sta per annunciare presso il suo Campus a Redmond la console di nuova generazione. Sicuramente nel corso dell'evento si parlerà delle nuove tecnologie e dei videogiochi del futuro. L'evento è presentato da Don Mattrick, presidente della divisione Xbox.Il live blog verrà costantemente aggiornato, inserendo in sequenza i contenuti con progressione temporale dall'alto verso il basso. Consigliamo di eseguire referesh della pagina così da caricare le ultime informazioni inserire.Senza ombra di dubbio, la realtà più importante per quanto riguarda il mondo degli smartphone Android è in questo momento l'azienda coreana Samsung. Come confermato anche in occasione dell'ultima I/O Conference tenutasi nei giorni scorsi in quel di San Francisco, infatti, il produttore orientale rimane un punto di riferimento per quanto riguarda il sistema operativo del robottino verde, tanto da arrivare a produrre, come svelato nel corso dell'evento organizzato dalla stessa Google, una versione del proprio nuovo top di gamma dotata della release stock Android 4.2 Jelly Bean.

Un avvenimento sicuramente significativo. Mai prima d'ora, infatti, un terminale top di gamma del produttore orientale aveva ricevuto un trattamento simile. Versione Nexus a parte, Galaxy S 4 si sta confermando con il passare delle settimane come la soluzione che ancora una volta sarà in grado di mettere in difficoltà anche la concorrenza più agguerrita sul piano dei terminali distribuiti.A solo 4 giorni dall'inizio della distribuzione del nuovo top di gamma, infatti, i dispositivi distribuiti avevano già toccato quota 4 milioni, per poi raggiungere i 6 milioni nelle due settimane successive e facendo ben sperare per il raggiungimento della cifra record, per un terminale Android, di 10 milioni di esemplari distribuiti entro la fine del mese di maggio; ovvero a poco più di un mese dall'inizio della commercializzazione.

Risultati indubbiamente importanti, che muovono l'invidia di tutta la concorrenza Android e che, uniti agli ultimi numeri relativi alle vendite di dispositivi smartphone nel solo primo trimestre 2013 (70,7 milioni di unità contro i 37 milioni circa di Apple), continuano ad alimentare la competizione con l'eterna rivale Apple, che ora vede in pericolo anche i primati relativi ai propri lanci commerciali da record.Proprio il nuovo Galaxy S4 nella sua veste con interfaccia TouchWiz, ovvero quella personalizzata dalla stessa Samsung, è, come avrete intuito, l'oggetto della recensione odierna. Riportiamo quindi qui di seguito una tabella riassuntiva delle principali caratteristiche tecniche del terminale.La storia di BlackBerry e del sistema operativo BlackBerry OS inizia più di vent'anni fa grazie ai primi dispositivi ideati per leggere email in mobilità e giunge fino ai giorni nostri grazie agli ultimi smartphone annunciati nel corso dell'ultimo mese di gennaio e grazie alla nuova piattaforma BlackBerry 10 che proprio in queste ore giunge alla versione 10.1. L'inizio di una vera e propria rinascita che, secondo quanto dichiarato in questi ultimi istanti dal CEO Thorsten Heins, in occasione del Keynote di apertura della BlackBerry Live 2013 di Orlando, ha superato ogni aspettativa grazie ad un lancio che si è rivelato il più prolifico di sempre.

Un successo che, per lo stesso CEO, è giustificato dal fatto di essere stati i primi a credere in una piattaforma che potesse rispondere alle esigenze di coloro che necessitano, non di un telefono, ma di un dipositivo di mobile computing. BlackBerry OS e di conseguenza BlackBerry 10 sono quindi da sempre l'immagine del mobile computing e costituiscono la piattaforma che più di tutte è in grado di portare in mobilità l'eseperienza che l'utente ricerca in un laptop o in un desktop PC.Stando alle parole di Thorsten Heins il successo di BlackBerry 10 e dei device che ne sono provvisti è testimoniato anche dalla positiva risposta dei media e degli utenti che hanno da subito supportato il nuovo sistema operativo e le nuove funzioni dei terminali.

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http://www.batteria-portatile.com/dell-h9566-batteria.html">Batteria Dell H9566



Il primo annuncio della giornata riguarda quindi BlackBerry Q10 che, Inghilterra a parte, in cui è già in commercio, giungerà nel corso delle prossime settimane in circa 14 differenti mercati grazie a circa 200 operatori differenti in tutto il mondo. La declinazione con tastiera fisica del terminale BlackBerry 10 sarà commercializzata con la release 10.1 del sistema operativo preinstallata e, come preannunciato lo scorso 30 gennaio, sarà disponibile in colorazione bianca e nera.Amazon è un'azienda che è stata negli anni capace di trasformarsi e continuare ad andare incontro ai desideri dei consumatori: partita dal mondo dei libri cartacei, è passata con grande anticipo al libro digitale per poi diventare il colosso mondiale dell'e-commerce. Seguendo il trend che vede una grande crescita in corso nell'accesso all'e-commerce, alla lettura di ebook, al download di musica e video da mobile, in particolare da tablet Amazon ha scelto di divenire anche un produttore di tablet.Il primo Amazon Kindle Fire si è fatto notare soprattutto per il prezzo aggressivo, mentre la seconda versione, Kindle Fire HD, ha messo sul piatto una scheda tecnica di tutto rispetto, il tutto a un prezzo decisamente accessibile. La strategia di Amazon è quella di lucrare poco (o di andare in perdita addirittura secondo l'opinione di alcuni) sull'hardware, ma con l'intento rendere accessibili a più persone possibili i suoi servizi, che sono quelli su cui l'azienda fonda i suoi guadagni.

Acer ha chiamato a raccolta la stampa tecnica mondiale per presentare la nuova lineup di prodotti mobile che arriverà a breve sul mercato, scegliendo la città di New York. Sempre alla moda, cool,fortemente idealizzata, un riferimento che tutti conoscono: questi i tratti della city, a cui Acer deve aver pensato per associarli idealmente ai nuovi prodotti.Gli appassionati però sanno bene che Acer è un'azienda fortemente legata ai grossi volumi di vendita di computer tutto sommato normali, e che ha sempre fatto dei prezzi aggressivi, associati a una rete distributiva molto capillare in ogni parte del globo, il proprio tratto caratteristico e la forza del proprio successo. In parole più semplici, facendo il nome di Acer fra gli appassionati possiamo affermare con certezza che, per associazione mentale diretta, la prima cosa che viene in mente non è certo innovazione. Questo almeno fino ad oggi.

Da tempo però stiamo assistendo a piccoli e grandi cambiamenti nell'approccio al mercato dei principali produttori taiwanesi. Pur restando di primaria importanza la vendita in grandi volumi e a prezzi contenuti delle apparecchiature IT, emerge un inatteso e gradito orgoglio nel proporre soluzioni innovative, e quindi non ancora consacrate al gusto globale, fonte di certezze e successi commerciali a colpi di sconti.Il mutamento in corso ricorda vagamente quando successo nel mondo delle motociclette, in cui inizialmente la produzione orientale era di fatto una copia a basso costo di quanto prodotto in occidente. Negli anni i produttori asiatici si sono liberati di questa sindrome da emulazione, maturando un gusto e una filosofia propria. Ecco, l'aria che giunge da Taiwan ormai da qualche tempo ricorda qualcosa di simile, come dimostra il coraggio nel proporre design originali e ricercati, pienamente compatibili con il gusto mediamente raffinato dell'utenza consumer e consumer enthusiast occidentale.

Un coraggio che giunge inatteso anche da Acer, come dimostrano le soluzioni Aspire R7 e P3 annunciate in questi giorni, affiancate da alcune più tradizionali come i tablet Iconia A1. Andiamo quindi ad analizzare con maggiore dettaglio quando annunciato nei Milk Studios di New York, partendo dai normali tablet per arrivare alla star dell'evento, Acer Aspire R7. Di seguito un'intervista introduttiva sulla strategia a Luca Rossi, Vice Presidente EMEA Consumer Division per Acer.Il settore degli smartphone e più in generale della telefonia mobile è una delle categorie tecnologiche che negli ultimi anni e a tutt'oggi sta vivendo un periodo di sviluppo davvero notevole e possiamo dichiarare senza troppi problemi che non esiste persona al mondo che non abbia mai sentito parlare di questi prodotti come sono veramente moltissime oggi giorno le persone che ne posseggono uno. Forse non tutti sanno però che le differenziazioni all'interno di questa categoria sono molteplici e si distinguono tra loro per particolari caratteristiche tecniche o fisiche.

http://www.batteria-portatile.com/dell-k9343-batteria.html">Batteria Dell K9343

http://www.batteria-portatile.com/dell-eup-k2-b-40-batteria.html">Batteria Dell EUP-K2-B-40

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http://www.batteria-portatile.com/dell-g9812-batteria.html">Batteria Dell G9812

http://www.batteria-portatile.com/dell-m5701-batteria.html">Batteria Dell M5701

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http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0334-batteria.html">Batteria Dell 312-0334

http://www.batteria-portatile.com/dell-u1223-batteria.html">Batteria Dell U1223

http://www.batteria-portatile.com/dell-j2328-batteria.html">Batteria Dell J2328

http://www.batteria-portatile.com/dell-f0590-batteria.html">Batteria Dell F0590

http://www.batteria-portatile.com/dell-9t686-batteria.html">Batteria Dell 9T686

http://www.batteria-portatile.com/dell-8y849-batteria.html">Batteria Dell 8Y849

http://www.batteria-portatile.com/dell-8t273-batteria.html">Batteria Dell 8T273

http://www.batteria-portatile.com/dell-7t670-batteria.html">Batteria Dell 7T670

http://www.batteria-portatile.com/dell-6t475-batteria.html">Batteria Dell 6T475



Una prima differenziazione può essere fatta per quanto riguarda il form-factor. In commercio sono infatti disponibili terminali detti full-touch, con i quali è possibile interagire solamente tramite il display touchscreen, oppure soluzioni che combinano al display touch una tastiera fisica di tipo QWERTY che può a sua volta essere a scomparsa oppure sempre a vista, o ancora dispositivi dotati di tastiera fisica QWERTY o compatta e display non touchscreen.Abbiamo poi altre soluzioni che offrono particolari caratteristiche e rientrano in categorie ancora meno diffuse, come ad esempio quella dei terminali di tipo rugged; ovvero soluzioni dotate di particolari certificazioni che ne attestano la resistenza a differenti tipi di sollecitazioni che su altri dispositivi porterebbero a un deterioramento precoce dei componenti. Di questa categoria fanno parte soluzioni come i recenti Sony Xperia Z, Motorola Defy o Samsung X Cover che garantiscono, almeno sulla carta, la resistenza alle infiltrazioni di acqua e polvere.

Un'altra differenziazione può poi derivare dalla possibilità di inserire in uno stesso telefono più di una SIM, e avere quindi accesso a due differenti reti mobili e ricevere e effettuare chiamate e SMS su due numeri differenti utilizzando però lo stesso apparecchio. Proprio di questa categoria di soluzioni vogliamo parlare in questo articolo, fornendo le principali informazioni riguardo ai diversi tipi di terminali Dual-SIM e riportando l'esempio e le impressioni d'utilizzo di due dispositivi appartenenti a questa particolare nicchia di soluzioni.Dopo l'annuncio sul mercato internazionale, avvenuto lo scorso mese di Ottobre, e la disponibilità sul mercato italiano del mese di Febbraio, eccoci all'analisi di laboratorio di Microsoft Surface RT, quello che è il primo tablet sviluppato dall'azienda americana. Sono numerose le peculiarità di questa soluzione, a partire dal sistema operativo che è stato abbinato: si tratta infatti di Windows RT, quella che è la declinazione dell'ambiente Windows 8 specificamente sviluppata per l'utilizzo con architetture di processore della famiglia ARM.

In che misura Windows RT differisce da Windows 8? All'apparenza questi due sistemi operativi sembrano identici, in quanto per entrambi è presente l'interfaccia Metro di nuova generazione ferma restando la possibilità di utilizzare il tradizionale desktop di Windows pur se sprovvisto del pulsante start. Windows 8 può eseguire, salvo eventuali limiti di incompatibilità legati al codice di specifiche applicazioni, tutti i programmi sviluppati in ambiente Windows. Windows RT, invece, può eseguire solo le applicazioni che siano state sviluppate specificamente per questo sistema operativo, scaricabili dal marketplace di Microsoft, oltre ai programmi che di default vengono forniti in abbinamento con questo sistema operativo e che comprendono anche una specifica versione della suite Office.

Questa limitazione di Windows RT nasce dal differente hardware alla base di questi due sistemi operativi. Per Windows 8 troviamo una tradizionale architettura x86, la stessa dei PC desktop oppure notebook; per Windows RT l'abbinamento è con le architetture ARM, quelle sviluppate per sistemi mobile e ottimizzate più per il contenimento dei consumi che per le pure prestazioni velocistiche. Da questo una prima semplice differenziazione tra le due piattaforme software, e quindi anche tra le soluzioni hardware: Windows RT è pensato per una elevata autonomia di funzionamento lontano dall'alimentazione di rete, mentre Windows 8 è stato sviluppato pensando alla potenza di elaborazione e alla produttività personale. http://www.dearbattery.co.uk/sony.html">http://www.dearbattery.co.uk/sony.html

Batteria Dell 451-10339

Passiamo ora alle proposte notebook per le quali Acer ha presentato un rinnovamento della gamma. Al vertice troviamo una versione rinnovata di Acer S7, evoluzione della serie di notebook S7 presetata l'anno scorso dall'azienda taiwanese. Continua a venir utilizzato il design con vetro di tipo Gorilla Glass ma sono presenti varie migliorie: la corsa dei tasti è aumentata del 30% per migliorare la digitazione mentre l'autonomia nel funzionamento con batteria è stata incrementata del 33%. Lo schermo è di tipo WQHD, quindi dalla risoluzione di 2560x1440 pixel: di fatto un display di tipo retina, nome adottato da Acer nel corso della presentazione così da utilizzare una terminologia non tecnica ma ben chiara nella mente dei consumatori.

Aspire S3 è posizionato in un segmento di mercato maggiormente accessibile rispetto a Aspire S7, all'interno del quale è possibile installare non solo un'unità SSD ma anche un tradizionale hard disk meccanico con capienza sino a 1 Terabyte. Per questa famiglia di notebook Acer segnala la presenza di sottosistema video NVIDIA GeForce GT 735M, bypassando la GPU integrata nel processore Intel Core.Aggiornamento di gamma anche per la serie V di notebook sottili a basso costo: il design è anche in questo caso ripreso da quanto implementato in Aspire S7 seguendo la filosofia del progressive design sviluppata dall'azienda taiwanese. Lo chassis vede ampio utilizzo di plastica, con una finitura superficiale che ricorda l'alluminio: l'impatto estetico è quindi simile a quello delle soluzioni Aspire di fascia più alta ma con un costo che dovrebbe essere alla portata di tutti.

Ultima novità di Acer riguarda il mondo degli smartphone con il modello Liquid S1: si tratta di una soluzione con display da 5,7 pollici di diagonale basato su OS Android, con architettura di processore Qualcomm quad core da 1,5 GHz di clock. La particolarità di questo prodotto è quello di utilizzare accanto all'OS Android 4.2.2 un layer software proprietario che Acer indica con il nome di Float, con il quale varie applicazioni possono restare aperte contemporaneamente riuscendo in questo modo ad assicurare un funzionamento pienamente multitasking. Sono 4 le applicazioni che possono venir gestite con Float: calcolatrice, il sistema di navigazione satellitare, un blocco note e la fotocamera. Si tratta quindi di un approccio multitasking circoscritto per il momento a 4 sole applicazioni ma in ogni caso una evoluzione interessante nell'ottica di rendere maggiormente efficienti gli smartphone più recenti.

Il display da 5,7 pollici di diagonale ha risoluzione di 1280x720 pixel; la fotocamera frontale copre un angolo di ben 88 gradi e in questo modo non richiede di essere allontanata di molto per poter inquadrare i soggetti dello scatto. I prezzi partiranno da 350 dollari USA ma andranno a variare a seconda dei mercati di riferimento: Acer proporrà Liquid S1 con differenti dotazioni di memoria di storage, oltre che con un pennino opzionale.Da quando circa 20 anni fa per la prima volta è stato possibile accedere a una rete internet, seppur con tutte le limitazioni del caso, lo scenario per quanto riguarda il numero di accessi e i metodi di navigazione è stato più volte stravolto e ha visto nel corso degli anni un aumento di interesse e di utenti presenti sulla reta davvero importante. Una crescita che non sembra affatto intenzionata a fermarsi e, anzi, con il passare del tempo, appare sempre più pervasiva.

http://www.batteria-portatile.com/dell-3r305-batteria.html Batteria Dell 3R305

http://www.batteria-portatile.com/dell-4m983-batteria.html Batteria Dell 4M983

http://www.batteria-portatile.com/dell-4p894-batteria.html Batteria Dell 4P894

http://www.batteria-portatile.com/dell-7w999-batteria.html Batteria Dell 7W999

http://www.batteria-portatile.com/dell-9x821-batteria.html Batteria Dell 9X821

http://www.batteria-portatile.com/dell-451-10339-batteria.html Batteria Dell 451-10339

http://www.batteria-portatile.com/dell-kd476-batteria.html Batteria Dell KD476

http://www.batteria-portatile.com/dell-pd942-batteria.html Batteria Dell PD942

http://www.batteria-portatile.com/dell-pd945-batteria.html Batteria Dell PD945

http://www.batteria-portatile.com/dell-pd946-batteria.html Batteria Dell PD946

http://www.batteria-portatile.com/dell-rd850-batteria.html Batteria Dell RD850

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http://www.batteria-portatile.com/dell-td344-batteria.html Batteria Dell TD344

http://www.batteria-portatile.com/dell-td347-batteria.html Batteria Dell TD347

http://www.batteria-portatile.com/dell-td349-batteria.html Batteria Dell TD349



Una delle svolte più importanti dal punto di vista sia dei metodi di navigazione che del numero di accessi alla rete si è verificata con l'introduzione degli smartphone nell'immaginario collettivo degli utenti. Primo su tutti, iPhone di Apple, con il quale per la prima volta la navigazione via mobile ha veramente svoltato pagina.Giusto per citare qualche numero, stando ad una ricerca dell'osservatorio del Politecnico di Milano, dal 2009 a oggi il numero dei pc connessi ad internet è aumentato di circa un quinto mentre quello degli smartphone "naviganti" è più che raddoppiato, passando da 15 a 32 milioni.Semplificando ulteriormente il concetto, nel mondo sono più le personde che possiedono un dispositivo mobile di quante possono beneficiare di beni primari come elettricità o acqua potabile. In sostanza non tutti possono ricaricare uno smartphone ma il numero degli utenti connessi in mobilità è in continua crescita, tanto che entro il 2017 l'85% della popolazione mondiale avrà accesso a una rete 3G e il 50% a reti LTE.

Con un aumento così grande e rapido del numero di connessioni mobili, aumenta in maniera altrettanto veloce la possibilità che il poprio o i propri dispositivi vengano infettati da virus, malware e trojan. Nel solo 2012, tra gennaio e giugno il numero di aggiornamenti su malware e trojan è passato da 1000 a 5000, mentre il numero di pericoli e possibili intrusioni di virus su piattaforma Android è cresciuto di 10 volte in soli tre mesi da giugno a settembre dello scorso anno.Aumenta il numero di dispositivi connessi ma anche il numero delle realtà commerciali e non presenti nei vari marketplace con le proprie applicazioni. Applicazioni che spesso richiedono l'inserimento di alcuni dati personali o di un metodo di pagamento per poter acquistare, ad esemopio, achievement che ci permettano di continuare un gioco, piuttosto che per pagare il biglietto del nostro treno o dell'aereo, fino a prenotare vacanze o acquistare oggetti di qualsiasi tipo.

Proprio i dati personali e le informazioni riguardanti carte di credito o prepagate sono le vittime preferite dai malintenzionati che utilizzano proprio virus e malware per cercare di carpirle e sostituirsi agli utenti registrati.Nell'autunno 2010 AMD ha presentato quella che possiamo definire come la prima piattaforma della famiglia Fusion, nome con il quale l'azienda americana identificava in quel periodo le proprie architetture ibride dotate di CPU e GPU integrate nello stesso componente. Nello specifico ci riferiamo alla piattaforma Brazos, composta da APU delle famiglie E oppure C abbinate a Fusion Controller Hub indicato con il nome in codice di Hudson. Questa soluzione si è rivelata essere la piattaforma di maggior successo nella storia di AMD in termini di volumi di vendita, grazie al connubio tra funzionalità integrate e consumo contenuto uniti a un costo d'acquisto molto accessibile.

La piattaforma Brazos è stata posizionata sin dal debutto quale alternativa alle soluzioni Intel Atom nel segmento dei sistemi netbook oltre che in quello dei notebook tradizionali di fascia d'ingresso. Per la prima volta dopo parecchi anni AMD si è trovata, con Brazos, nella condizione di avere a disposizione una soluzione migliore di quella concorrente di Intel su pressoché tutti i versanti: prestazioni della componente CPU come della GPU integrata, oltre che autonomia di funzionamento con batteria. La diffusione di soluzioni tablet e la progressiva perdita di interesse verso i netbook da parte dei consumatori hanno in parte limitato il successo di soluzioni Brazos, ma dinamica simile ha riguardato anche le proposte concorrenti Intel della famiglia Atom.

http://www.batteria-portatile.com/dell-ud260-batteria.html Batteria Dell UD260

http://www.batteria-portatile.com/dell-ud264-batteria.html Batteria Dell UD264

http://www.batteria-portatile.com/dell-ud265-batteria.html Batteria Dell UD265

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0460-batteria.html Batteria Dell 312-0460

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0467-batteria.html Batteria Dell 312-0467

http://www.batteria-portatile.com/dell-rd855-batteria.html Batteria Dell RD855

http://www.batteria-portatile.com/dell-pr002-batteria.html Batteria Dell PR002

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0600-batteria.html Batteria Dell 312-0600

http://www.batteria-portatile.com/dell-gd761-batteria.html Batteria Dell GD761

http://www.batteria-portatile.com/dell-xd187-batteria.html Batteria Dell XD187

http://www.batteria-portatile.com/dell-xd186-batteria.html Batteria Dell XD186

http://www.batteria-portatile.com/dell-xd184-batteria.html Batteria Dell XD184

http://www.batteria-portatile.com/dell-xd184-batteria.html Batteria Dell XD184

http://www.batteria-portatile.com/dell-ud535-batteria.html Batteria Dell UD535

http://www.batteria-portatile.com/dell-td612-batteria.html Batteria Dell TD612

http://www.batteria-portatile.com/dell-td611-batteria.html Batteria Dell TD611



L'evoluzione del mercato sta portando alla completa scomparsa delle proposte netbook dagli scaffali dei rivenditori: l'interesse dei consumatori è rivolto verso i tablet ma stiamo assistendo al proliferare di soluzioni di tipo ibrido, con le quali si cerca di unire i pregi di quest'ultima tipologia di dispositivi con la superiore flessibilità d'uso dei tradizionali notebook. Per i produttori di processori è pertanto fondamentale mettere a disposizione dei propri partner commerciali soluzioni che possano abbinare al meglio le richieste di maggiore potenza di elaborazione con il contenimento dei consumi, offrendo il tutto a livelli di prezzo che siano i più contenuti possibile.Quest'oggi AMD introduce due nuove piattaforme mobile basate su APU di nuova generazione. Il punto di partenza in termini architetturali è quello della piattaforma Brazos e delle APU della serie E, aggiornate nel corso del 2012 prendendo il nome di Brazos 2.0, ma di fatto tutto è cambiato. Troviamo innanzitutto una nuova tecnologia produttiva, con il passaggio al processo a 28 nanometri al posto di quello a 40 nanometri adottato per le APU Brazos. E' nuova anche l'architettura della componente CPU grazie all'utilizzo di core Jaguar, capaci di un incremento prestazionale medio pari al 20% rispetto a quanto offerto dall'architettura Hondo di precedente generazione. Completamente aggiornata anche la componente GPU, capace di un netto incremento delle prestazioni, mentre sono presenti varie innovazioni che mirano al contenimento dei consumi.

Più di tutto cambia il design, che diventa di tipo SoC, System on a Chip, integrando tutti i componenti in un singolo blocco di silicio. E' questo il design adottato dalle soluzioni puramente mobile, smartphone e tablet in testa, e che in prospettiva vedremo sempre più diffuso in ambito PC. I benefici sono evidenti: un singolo componente da gestire per la dissipazione termica e un design della scheda madre che è semplificato, rendendo accessibili design dei prodotti che siano sempre più piccoli.Le piattaforme Brazos sono state inizialmente sviluppate da AMD per un utilizzo in sistemi desktop small form factor, notebook e netbook; solo in un secondo tempo è stata proposta una declinazione di APU, modello Z-60, specificamente studiata per l'utilizzo in tablet basati su sistema operativo Windows. Quella soluzione, per quanto tecnicamente interessante, non è stata adottata se non in un esiguo numero di tablet presenti in commercio: la già ridotta domanda di soluzioni tablet con sistema operativo Windows ha di fatto relegato quella proposta ad una pressoché nulla presenza sul mercato.

Con la nuova piattaforma questo è destinato a cambiare. AMD ha infatti sviluppato due distinte famiglie di prodotti, basate sulla stessa architettura di base ma con peculiarità tecniche che ne delineano il target di utilizzo. Temash è il nome in codice delle APU della famiglia Jaguar destinate a sistemi tablet e ibridi, oltre che ai notebook con display touch di più piccole dimensioni. Kabini è il nome che identifica le versioni di APU destinate ai sistemi notebook tradizionali ma di ridotto spessore complessivo. Per entrambe AMD propone diverse versioni, alcune delle quali anche con architettura quad core: è questa una delle innovazioni rispetto a quanto offerto con la piattaforma Brazos, limitata nelle varie declinazioni al massimo a 2 core, resa possibile non solo dalla nuova microarchitettura della componente CPU ma anche dall'utilizzo di tecnologia produttiva a 28 nanometri. http://www.dearbattery.co.uk/sony.html http://www.dearbattery.co.uk/sony.html

Batería ASUS X44HY

La calidad de las fotografías con este móvil no es mala, pero tampoco destaca por ello, ya que en condiciones con poca luz tiende a no distinguirse bien los bordes y contornos de las figuras. Es en el rendimiento donde el ZTE Blade S6 cobra su mayor ventaja, gracias al procesador octa-core Qualcomm Snapdragon 615 a 1,4 Ghz y sus 2 Gb de memoria RAM. Durante nuestra prueba, este teléfono consiguió muy buenos resultados en cuanto a potencia, superando a muchos terminales de gama media de Samsung y LG y quedándose cerca de algunos de los ‘top’, pero su rendimiento gráfico no era igual de positivo, lo que deja al ZTE Blade S6 precisamente donde su precio lo sitúa: en la gama media-alta del mercado.Precisamente, uno de sus factores diferenciales frente a sus competidores en este segmento es la profunda capa de personalización que ZTE ha imprimado sobre Android 5.0 Lollipop. Con un aspecto visual muy sencillo, dinámico y con animaciones muy atractivas, la interfaz de este móvil (llamada miFavor 3.0) es una gran baza para aquellos que busquen diferenciarse del Android estándar y optar por un entorno más amigable y entretenido.

Mención aparte merece su sistema Smart Sense, el cual permite ejecutar acciones con tan sólo realizar movimientos o girar el terminal. De este modo es posible, por ejemplo, desbloquear el teléfono, activar el reproductor de música o poner en marcha la cámara delantera del dispositivo. El ZTE Blade S6 atesora una batería de 2.400 mAh, que debería aguantar un día completo según las indicaciones del fabricante. Durante la semana que hemos estado utilizando este smartphone, lo cierto es que con un uso normal, no es capaz de alcanzar las 24 horas de autonomía, teniendo que conectarlo a última hora de la tarde de nuevo a la corriente. Por otro lado, este modelo (que cuesta unos 269 euros en su versión de 16 Gb) cuenta con conectividad a redes 4G (LTE), aunque no dispone de capacidad NFC.

En definitiva, un terminal muy interesante por su precio, por su rendimiento y por la interfaz de usuario, así como por el curioso sistema Smart Sense. Sin embargo, para usuarios que demanden la última tecnología, una capacidad gráfica mayor, doble SIM o una pantalla perfecta, el ZTE Blade S6 no es el más indicado para ellos.
El salto de calidad que ha dado BQ en los últimos tiempos es más que notorio y sus smartphones ya poco tienen que ver con esos primeros modelos, diseñados y desarrollados enteramente en China, que parecían meras imitaciones de móviles muy superiores en prestaciones y rendimiento. Ahora, la firma española nos empieza a acostumbrar a buenos teléfonos, manteniendo esa línea de diseño cuadrada que lo diferencia sobremanera del resto de sus competidores y aumentando la exigencia técnica de sus terminales, sin que ello incurra en un mayor precio para el consumidor. Y su último smartphone -y primero con la nueva imagen corporativa de la empresa-, el BQ Aquaris M5, es una buena prueba de ello.

El BQ Aquaris M5 (ya a la venta, 259,9 euros) es la última gran apuesta de la compañía española por asaltar el mercado de la media-alta gama a precios asequibles. Se trata de un modelo 4G (LTE) de cinco pulgadas y que monta un procesador de ocho núcleos de última generación, así como una cámara trasera de 13 Mpx y una frontal de 5 Mpx para tomar los mejores ‘selfies’. El aspecto visual del BQ Aquaris M5 se distingue poco o muy poco de sus predecesores, ya que mantiene el ‘look-and-feel’ que BQ está implantando últimamente en todos sus terminales, como por ejemplo el BQ Aquaris E5 que también probamos en TICbeat, aunque sí se reduce un poco el espacio entre marco y pantalla y se estilizan los bordes. Presentado en color negro mate, el teléfono cuenta con tres botones táctiles en la parte baja de la pantalla, altavoces Dolby en la parte inferior (junto al puerto microUSB de carga) y los habituales botones de volumen y bloqueo en el lateral.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x44-bateria.html Batería ASUS X44

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x44c-bateria.html Batería ASUS X44C

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x44h-bateria.html Batería ASUS X44H

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-a8-bateria.html Batería Asus A8



En los laterales encontramos, además, las ranuras para insertar las dos tarjetas SIM que admite este modelo, así como la ranura para tarjetas de memoria SD que nos permitan aumentar los 16 Gb de almacenamiento interno del terminal. Siguiendo con la tendencia en auge, la tapa trasera del dispositivo no se puede retirar, por lo que no se puede cambiar la batería en caso de que así lo deseemos. A cambio, el móvil adquiere una apariencia mucho más robusta y fuerte. El BQ Aquaris M5 cuenta con una pantalla de cinco pulgadas con tecnología IPS (resolución de 1080×1940 Y 440 PPI) que, si bien no está a la altura de la experiencia que ofrece la pantalla Retina de Apple, ofrece una buena visión desde distintos ángulos y en condiciones lumínicas adversas; sin olvidar una excepcional respuesta al tocar.Un aspecto en el que BQ ha trabajado mucho ha sido en la intensidad de los colores que ofrecían sus anteriores terminales. En este sentido, este modelo incorpora la tecnología Quantum Color+, que permite abarcar hasta el 90% del espectro de colores, frente al 70% que cubren el resto de teléfonos.

En cuanto a sus cámaras, en la línea de lo que se espera de un terminal de gama media-alta: lente trasera de 13 Mpx con doble flash LED y cámara frontal de 5 Mpx con flash, perfecta esta última para tomar ‘selfies’ incluso de noche, cuando estamos de fiesta con los amigos o la familia.Como curiosidad, el software de la cámara incluye funciones adicionales que nos permitirán grabar vídeos tanto en ‘slow-motion’ como en ‘time-lapse’ con tan sólo seleccionar la opción correspondiente, con lo que es perfecto para usuarios que suelan hacer uso de este tipo de técnicas de vídeo. El BQ Aquaris M5 promete una experiencia de uso más que aceptable, gracias a su procesador Qualcomm Snapdragon 615 A53 de ocho núcleos (1,5 GHz) y sus 2 Gb de memoria RAM. A su vez, los diseñadores de este smartphone también se han cubierto muy bien las espaldas al acompañar este CPU con un chip gráfico Qualcomm Adreno 405 a 550 MHz.

En nuestro ‘benchmark’, el Aquaris M5 sale muy bien situado, en el mismo nivel del LG G3 o el Nexus 5, aunque sensiblemente por debajo de otros teléfonos considerablemente más potentes como el Huawei Mate 7, el OnePlus One o el HTC One M9. Este BQ consigue sus mejores resultados en la ejecución de multitareas y en el aspecto gráfico, mientras que se queda un poco atrás en la gestión de la RAM y la velocidad de la memoria interna. El BQ Aquaris M5 incluye conectividad 4G (LTE) con lo que podemos sacar el máximo provecho de las redes de alta velocidad que comienzan a proliferar en nuestras ciudades, siempre y cuando así lo tengamos contratado con nuestra operadora. Asimismo, cuenta con tecnología Bluetooth 4.0 para el intercambio de archivos y la interacción con accesorios y conectividad NFC.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a8000-bateria.html Batería Asus A8000

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-a8je-bateria.html Batería Asus A8Je



Por otro lado, este smartphone cuenta con una batería de 3.120 mAh, más que suficiente para aguantar hasta un día de uso habitual (apps, navegación por Internet y reproducción de vídeo ocasional) en nuestras manos.
España, Italia, México, Corea del Sur, Singapur, Suiza y Taiwan son los nuevos países donde, desde hoy, puede adquirirse el esperado reloj inteligente de Apple, que está a la venta en Australia, Canadá, China, Francia, Alemania, Hong Kong, Japón, Reino Unido y Estados Unidos desde el pasado 24 de abril.En esta ocasión, al igual que hizo en abril, el equipo de Apple ha preferido evitar las colas que se forman en sus tiendas cuando lanza un nuevo producto y para adquirir Apple Watch es preciso reservar cita en una de los establecimientos físicos que la compañía tiene en España. También, por supuesto, puede comprarse directamente online (sin gastos de envío), a través de la web de Apple, aunque dado que es un dispositivo muy personal, y llega en tres modelos, con dos tamaños de pantalla y diferentes correas, lo más conveniente es acudir en algún momento a la tienda, ver cuál nos gusta más y cuál luce mejor en nuestra muñeca. Incluso es posible reservar cita en las Apple Store solo para probarse el reloj, sin tener que comprarlo en ese momento.

Apple Watch, como decíamos, llega en tres versiones: Watch Sport, Watch y Watch Edition, y en dos tamaños de caja, de 38 y 42mm. La primera, Watch Sport, que a su vez tiene 10 modelos disponibles, es la versión más económica, partiendo de los 419 euros (IVA incluido). Se trata de un modelo cuya caja está fabricada en aluminio anodizado en plata o gris, incorpora pantalla Retina protegida por vidrio Ion-X reforzado y correa de fluoroelastómero a elegir entre cinco colores.La segunda versión es Apple Watch, que está disponible en 20 modelos diferentes. Se trata de una versión más urbanita del dispositivo que llega con una caja en acero inoxidable, incorpora pantalla Retina protegida por cristal de zafiro y varias correas de piel o malla de acero que parte de unos precios de 669 euros (el modelo de 38 mm) y 719 euros (el de 42 mm). http://www.portatilbateria-es.com/hp.html http://www.portatilbateria-es.com/hp.html

Batteria Dell 851UY

Dopo aver analizzato Surface RT con questo articolo è ora la volta di Surface Pro, la declinazione Windows 8 Pro e x86 che si propone quale soluzione adatta tanto all'utente consumer come al professionista alla ricerca di un tablet che possa prendere il posto di un PC tradizionale nei modelli di utilizzo di ogni giorno. Rispetto a Surface RT cambia il sistema operativo e pressochà© tutta la componentistica interna mentre restano quasi invariate le dimensioni esterne, grazie alla diagonale del display di 10,6 pollici che Microsoft ha scelto di non cambiare. Aumenta solo lo spessore, che passa da 9,4 a 13,5 millimetri complice in questo la superiore potenza di elaborazione di Surface Pro e i requisiti di dissipazione termica propri della CPU Intel Core i5 in esso integrata. La tabella mette a confronto Surface RT con Surface Pro in termini di specifiche tecniche: evidenziamo da subito la differente scelta per quanto riguarda lo storage locale, che passa dai 32 oppure 64 GB di Surface RT a versioni con 64 oppure 128 GB per Surface Pro. Pur a parità di diagonale cambia radicalmente il pannello, che diventa Full HD in Surface Pro contro una risoluzione di 1366x768 nel modello utilizzato in Surface RT. Il tablet x86 di Microsoft propone componenti che sono di fatto gli stessi di una piattaforma Ultrabook basata su architettura Intel Ivy Bridge: è questa una scelta pressoché obbligata onde garantire dimensioni complessive contenute per Surface Pro soprattutto per quanto riguarda lo spessore.

Il posizionamento di Surface Pro è ben differente rispetto a quello di Surface RT: oltre al prezzo d'acquisto sono gli scenari d'utilizzo tipici che spingono verso uno o l'altro dei due tablet Microsoft. Surface RT è maggiormente indicato per quegli utenti che ricercano una soluzione Windows per la consultazione di dati, informazioni web e applicazioni. Surface Pro è invece un tablet proposto per un utente maggiormente sensibile alla produttività personale, che vuole installare ed eseguire tutte le tipiche applicazioni sviluppate per ambiente Windows ma che allo stesso tempo vuole spingersi oltre quanto messo a disposizione da un PC notebook tradizionale in termini di flessibilità d'uso e produttività .

Dall'inizio di questo 2011 fino ad oggi, il produttore giapponese Sony è sicuramente una delle realtà maggiormente attive in campo mobile. La scissione da Ericsson e l'acquisto della parte delle quote di mercato della società svedese del marchio Sony Ericsson, ha dato vita ad un ciclo di rinnovamento che ha portato Sony, ora Sony Mobile Communication per quanto riguarda il mondo mobile, ad annunciare e lanciare sul mercato una serie di dispositivi davvero molto numerosa con alcuni esemplari in grado di far registrare anche un buon numero di vendite.

Questi dispositivi annunciati e commercializzati sono per la maggior parte smartphone, crediamo per il fatto che competere in questo settore sia molto più semplice rispetto alla categoria dei tablet, dove il mercato è sicuramente monopolizzato da alcuni altri marchi difficili, se non impossibili, da spodestare. Risalgono ad ancora prima del momento dell'abbandono del marchio Ericsson, infatti, due delle tre soluzioni tablet realizzate da Sony. Si tratta di Sony P e Sony S, ormai entrambi risalenti alla vecchia generazione di tavolette multimediali. A svecchiare la situazione ci ha così pensato Xperia Tablet S, annunciato nel corso dell'ultimo IFA di Berlino e destinato a sostituire definitivamente il predecessore con display da 9,4 pollici, ovvero Sony S.

Il primo tablet Sony a portare in dote il marchio Xperia, ormai noto a tutti coloro con una discreta cultura nell'ambito della telefonia mobile, non ha avuto tuttavia il successo sperato, anche per via di alcuni problemi nella prima fase di commercializzazione riguardanti l'impermeabilità del tablet e forse anche per un prezzo non abbastanza competitivo.Sony Mobile non si è tuttavia fatta scoraggiare da questo ennesimo colpo a salve e senza farsi troppo attendere ha ufficialmente rilasciato nel corso del primo trimestre di quest'anno una nuova soluzione tablet Xperia, chiaramente ispirata dal punto di vista del design dall'ultimo top di gamma smartphone, ovvero Xperia Z, da cui eredita anche parte del nome.

http://www.batteria-portatile.com/dell-08m815-batteria.html Batteria Dell 08M815

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http://www.batteria-portatile.com/dell-3h352-batteria.html Batteria Dell 3H352

http://www.batteria-portatile.com/dell-3h625-batteria.html Batteria Dell 3H625



Sony Xperia Tablet Z, questo il nome per esteso della soluzione che per praticità accorceremo nella recensione in Tablet Z o Xperia Tablet Z.La misura della diagonale cresce e passa dai 9,4 pollici delle ultime soluzioni tablet Sony ai più classici 10.1 pollici, ormai uno standard per quanto riguarda i tablet di grandi dimensioni, mentre la risoluzione passa da 1280x800 a 1920x1200 pixel. Novità anche per quanto riguarda il SoC a disposizione, non più di produzione NVIDIA ma Qualcomm, come per Xperia Z.C'è grande attesa per la conferenza stampa organizzata da Asus il Lunedì prima dell'apertura ufficiale del Computex. Da alcuni anni a questa parte l'azienda taiwanese utilizza questo evento per delineare quelle che ne saranno le strategie di evoluzione futura portate avanti nel corso dell'anno oltre a mostrare i prodotti che sono stati sviluppati negli scorsi mesi.

E' Jonney Shih, presidente di Asus, a tenere banco nel corso della presentazione così come del resto avviene sempre in occasione di importanti appuntamenti dell'azienda taiwanese. Si parte da una considerazione evidente: nel corso degli ultimi anni Asus è stata capace di cambiare il mercato proponendo prodotti che prima di altri hanno anticipato i trend verso il mondo mobile oltre che a favore di design dei dispositivi non standard. Questo approccio è destinato a continuare per l'azienda taiwanese con il debutto di importanti novità che riguardano il settore mobile e che mirano a proporre soluzioni differenti che si adattino alle differenti richieste e modalità d'uso dei consumatori.

La prima novità di Asus è Transformer Pad Infinity, nuovo tablet della serie transformer con display da 10,1 pollici di diagonale. La prima caratteristica tecnica di rilievo è proprio nel display, di tipo IPS che raggiunge la risoluzione di 2560x1600 pixel seguendo in questo il trend verso l'utilizzo di pannelli dalla risoluzione superiore a quella Full HD tradizionale.Cuore del nuovo tablet Transformer è il SoC NVIDIA Tegra 4, che di fatto è alla prima implementazione in volumi elevati dopo essere stato annunciato in occasione del CES lo scorso mese di Gennaio (escludendo in questo la console NVIDIA Shield, attesa alle vendite da fine Luglio). Il chip è abbinato ad una dotazione di memoria di sistema di 2 Gbytes e integra al proprio interno un'architettura ARM quad core e 72 CUDA Cores per la parte GPU. Completano la dotazione una fotocamera posteriore da 5 MP e una frontale da 1,2MP.

Al pari delle precedenti soluzioni Transformer è possibile collegare questo tablet ad una docking con tastiera, che fornisce non solo una batteria addizionale ma anche connettività USB in standard 3.0. Da segnalare anche la compatibilità con segnale video 4K, inviato ad un display esterno compatibile collegato via output HDMI al tablet.La seconda novità prende il nome di FonePad Note, uno smartphone con display da 6 pollici di diagonale che abbina le funzionalità tipiche di un tablet di ridotte dimensioni con quelle telefoniche di un tradizionale smartphone. Queste caratteristiche ne rendono difficile l'identificazione, di fatto a cavallo tra smartphone e tablet per le dimensioni molto particolari.

http://www.batteria-portatile.com/dell-6m934-batteria.html Batteria Dell 6M934

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http://www.batteria-portatile.com/dell-312-3280-batteria.html Batteria Dell 312-3280

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http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0408-batteria.html Batteria Dell 312-0408

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0084-batteria.html Batteria Dell 312-0084

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http://www.batteria-portatile.com/dell-315-0084-batteria.html Batteria Dell 315-0084



Il display da 6 pollici di diagonale ha risoluzione Full HD, 1920x1080 pixel, ed è di tipo Super IPS+. FonePad Note implementa due microfoni stereo nel pannello frontale, con tecnologia Sonic Master proprietaria di Asus. Un pennino stylus è fornito in dotazione con il prodotto assieme ad una serie di app specifiche sviluppate da Asus per sfruttarne la presenza: in considerazione della diagonale del display e del modello d'uso tipico di un device di questo tipo il pennino è un accessorio la cui presenza è benvenuta.L'architettura prevede una CPU Intel Atom Z2560 con frequenza di clock di 1,6 GHz, 2 Gbytes di memoria di sistema, fotocamera posteriore da 8 MP e frontale da 1,2MP. Per quanto riguarda la componente telefonica segnaliamo la compatibilità 3G per dati e voce oltre al supporto DC-HSPA+.E' Acer la prima azienda ad aprire la giornata che precede l'inaugurazione ufficiale del Computex 2013 di Taipei. Da alcuni anni a questa parte il lunedì è giornata di pre-conference, con eventi organizzati dalle principali aziende taiwanesi per mostrare quelli che saranno i trend seguiti nel corso della seconda metà dell'anno.

La prima novità riguarda il primo tablet Windows 8 da 8 pollici di diagonale, Acer Iconia W3: secondo Acer questo è il primo tablet che permette di avere il proprio desktop a disposizione in una mano ma crediamo che questo non sarà l'unico annuncio di un tablet Windows 8 di questa dimensione atteso al Computex 2013Il sistema operativo è Windows 8, con Microsot Home e Office inclusi; l'autonomia è dichiarata essere superiore a 8 ore mentre il display ha risoluzione di 1280x800 pixel. Acer fornisce in bundle una tastiera collegata via Bluetooth al tablet; è possibile agganciare il tablet alla base inferiore della tastiera così da trasportare il tutto più facilmente utilizzando alcune clip in plastica. Alla base di Iconia W3 troviamo un'architettura di processore Intel della famiglia Atom, modello Z2760 con frequenza di clock di 1,8 GHz e dotazione di memoria di sistema di 2 Gbytes. http://www.dearbattery.co.uk/apple.html http://www.dearbattery.co.uk/apple.html

Batteria Dell 9X472A00

L'esemplare su cui concentreremo invece la nostra attenzione all'interno di questo articolo è il Panasonic Toughpad FZ-G1, una soluzione da 10 pollici e basata su sistema operativo Windows 8 Pro. Si tratta pertanto di una piattaforma PC (Ultrabook, in verità a tutti gli effetti, declinata però in versione tablet corazzata. La decisione di realizzare un tablet basato su sistema operativo Windows 8 nasce dalla volontà di proporre una soluzione che sia in grado di integrarsi al meglio con i sistemi informativi aziendali.In un'opera di questo genere non esiste un percorso privilegiato, è solo il filo dell'interesse personale a costruire un primo percorso di comprensione, si legge nella prefazione di Return to Castlerama, il nuovo videogioco della software house indipendente italiana Codenrama, da oggi disponibile su App Store nei formati iPad 2 o superiore, iPhone 4S o superiore e iPod Touch di quinta generazione. E già da queste poche parole si capisce come R2C sia un'opera difficile, alternativa per il mondo di videogiochi come lo può essere un film di Bunuel o Resnais nel cinema.


Return to Castlerama si discosta quindi in maniera netta dalle facili produzioni videoludiche di oggi, quelle che guidano il giocatore dall'inizio alla fine e che puntano semplicemente a offrirgli un'esperienza appagante e superficiale. Ti spinge, invece, più in profondità, e lo fa attraverso l'arte rinascimentale, le Belle Arti che hanno fatto della nostra nazione un baluardo unico nel mondo dell'arte, intesa con la A maiuscola. R2C, oltre a offrire una base filosofica e morale del tutto inedita nel mondo dei videogiochi, ti spinge all'interno di un percorso di arte rinascimentale che pone l'Italia proprio al centro di tutto. E non capita spesso di ritrovare la nostra nazione, esemplificata in questo caso dai contenuti artistici, all'interno di un videogioco.Per banalizzare molto, si potrebbe dire che Return to Castlerama è una sorta de Il Signore degli Anelli ambientato nell'Italia del Rinascimento. E ditemi se ci sono altri giochi del genere. Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile su mobile senza una tecnologia adeguata. Codenrama è invece riuscita ad adattare la tecnologia Unreal in modo da creare un'esperienza di gioco libera, in cui il giocatore può esplorare gli scenari a piacimento proprio come si fa in Skyrim (anche se ovviamente non è possibile fare un paragone tra la grandezza dei due mondi di gioco).

Forte di otto scenari di gioco differenti, tra i quali ci si può spostare liberamente scegliendo in qualsiasi momento il luogo in cui proseguire l'avventura, Return to Castlerama offre una varietà che difficilmente ritrovi in un gioco per iPhone e iPad. Si potrebbe per certi versi accostare a Infinity Blade, ma con la differenza, appunto, che ti muovi liberamente dove vuoi e all'interno di un mondo di gioco decisamente più ampio. Come vedremo meglio più avanti quando si parlerà di dettagli tecnici, R2C sfrutta al massimo la capacità di elaborazione di questi dispositivi, e per questo diventerà un esponente fondamentale del suo genere. Insomma, lo potrete usare anche per mostrare ai vostri amici le prestazioni che il vostro terminale è in grado di sprigionare.

Sempre che non l'abbiate già fatto, visto che Return to Castlerama è anche un modo di tornare nello scenario di Castlerama già visto nell'apposita demo tecnologica che Codenrama ha rilasciato qualche anno fa, e che è stata in grado di totalizzare circa 300 mila download. La software house italiana ha sempre ricercato il massimo risultato in termini di dettaglio grafico su mobile, inseguendo quel fotorealismo elettronico che Michele Böhm e il suo team pongono come traguardo di un percorso insieme tecnologico e artistico.Ma a differenza dell'originale Castlerama qui abbiamo anche il gameplay, con meccaniche di gioco più o meno evolute. Il personaggio interpretato dal giocatore, David da Volpedo, ha un'evoluzione nel corso del gioco, come nella migliore tradizione ruolistica. E allo stesso tempo si avrà a che fare con sezioni da platforming, risoluzione di enigmi come nelle vecchie avventure grafiche, combattimento, shooting e puzzle.

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0101-batteria.html Batteria Dell 312-0101

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0121-batteria.html Batteria Dell 312-0121

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http://www.batteria-portatile.com/dell-2p700-batteria.html Batteria Dell 2P700

http://www.batteria-portatile.com/dell-8n544-batteria.html Batteria Dell 8N544

http://www.batteria-portatile.com/dell-9x472-batteria.html Batteria Dell 9X472

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http://www.batteria-portatile.com/dell-bat1297-batteria.html Batteria Dell BAT1297

http://www.batteria-portatile.com/dell-w2391-batteria.html Batteria Dell W2391

http://www.batteria-portatile.com/dell-5p140-batteria.html Batteria Dell 5P140

http://www.batteria-portatile.com/dell-5p144-batteria.html Batteria Dell 5P144

http://www.batteria-portatile.com/dell-y0956-batteria.html Batteria Dell Y0956

http://www.batteria-portatile.com/dell-ug679-batteria.html Batteria Dell UG679

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0450-batteria.html Batteria Dell 312-0450

http://www.batteria-portatile.com/dell-dh074-batteria.html Batteria Dell DH074

http://www.batteria-portatile.com/dell-mj440-batteria.html Batteria Dell MJ440

http://www.batteria-portatile.com/dell-w0391-batteria.html Batteria Dell W0391



Per certi versi questa commistione di generi, unitamente all'atmosfera sognante, alla libertà concessa al giocatore e alle location di gioco, riporta alla mente l'indimenticato Myst. Ma di gameplay avremo modo di parlare diffusamente più avanti, mentre adesso è giunto il momento di dedicarci senza ulteriori indugi alla complessa sinossi di Return to Castlerama.NVIDIA mira al cuore del mercato mobile. I dati di vendita parlano chiaro: se da una parte si osserva una graduale ma costante diminuzione nelle vendite di sistemi desktop e notebook, dall'altra smartphone e tablet sembrano inarrestabili nella loro ascesa, andando a costituire eccezione e traino di un mercato generalmente in crisi. La sempre maggiore diffusione di soluzioni Android, presenti in ogni fascia di prezzo, ha permesso di consolidare questa tendenza, mettendo nelle condizioni chiunque di possedere uno smartphone.

Non più un prodotto di elite, quindi, ma quasi una commodity: più di un miliardo di smartphone sono attualmente nelle tasche della popolazione mondiale, senza contare i tablet che ne sono una derivazione con schermo più grande e privi di funzionalità telefoniche. Spostando il discorso sul puro hardware, risulta ben chiaro come i maggiori player del settore abbiano il sorriso fino alle orecchie e da un bel po': ARM, Qualcomm e Imagination Technologies hanno prodotti che sono praticamente presenti in ogni dispositivo, lasciando ai big dell'informatica tradizionale poco più che le briciole, riferendoci al settore mobile.Intel parte solo ora, in maniera seria e con partner di peso, a fare il proprio ingresso nel settore smartphone e tablet; NVIDIA, che si spartisce il mercato delle schede video discrete in ambito PC con AMD, vanta da tempo le proprie soluzioni Tegra, ma sicuramente il market share è lontano da quanto l'azienda si aspettava.

Affrontare la realtà con concretezza e pragmatismo impone una riflessione seria sul come stare in un mercato che sfugge, dove i grandi nomi in fatto di hardware sono ARM, Qualcomm e Imagination Technologies, che fornisce le proprie licenze per l'integrazione dei propri chip grafici PowerVR in tutti i best seller del mercato, iPhone compreso. Dal punto di vista di NVIDIA la strada percorsa fino ad oggi è stata quella di proporre una piattaforma fatta e finita, ovvero Tegra nelle varie incarnazioni, proponendola ai potenziali clienti.Sia chiaro: la piattaforma era ed è molto convincente sotto ogni punto di vista, ma non vanta una penetrazione nel mercato mobile particolarmente entusiasmante, come abbiamo già avuto modo di osservare. Ecco quindi la mossa a sorpresa: NVIDIA concederà in licenza le proprietà intellettuali e i brevetti legati alle proprie soluzioni di visual computing di Kepler e CUDA, aprendo interessanti scenari sul mercato che andremo ad esporre nella prossima pagina, che ci servirà anche a spiegare meglio la portata della notizia.

Il PC è morto? Tutt'altro! Ne stiamo vendendo come mai prima in questo momento! Questa frase è uno dei passaggi che più ha colpito tra quelle della conferenza stampa della divisione PPS di HP durante l'evento di Las Vegas HP Discover 2013. A pronunciarla uno dei direttori di PCM, azienda statunitense specializzata nella vendita di PC e soluzioni informatiche per aziende e professionisti. Essendo HP il principale partner di PCM l'analisi è certamente una buona notizia per il colosso nord americano.Lo scenario business vive dinamiche diverse dal mondo consumer, anche se deve sapersi adattare ai cambiamenti che questo segmento sta attraversando. Sono cambiate le persone che accedono ai prodotti e la gamma di conoscenze tecnlogiche è oggi ampia come mai: si va da chi vive ancora un rapporto conflittuale con la tecnologia ai nativi digitali. Questi ultimi in particolare richiedono sul posto di lavoro la stessa esperienza che sperimentano sui device privati, spesso gli ultimi ritrovati della tecnologia. La tematica del BYOD è sempre più forte, ma non è la soluzione a tutti i mali: per la gestione sicura dei dispositivi personali sono necessarie soluzioni molto robuste dal punto di vista dell'infrastruttura.

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0148-batteria.html Batteria Dell 312-0148

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0106-batteria.html Batteria Dell 312-0106

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Per questo motivo il focus è anche quello di produrre dispositivi più accattivanti, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti in modo più vicino a quanto fanno i loro dispositivi personali. Non solo, il tema della mobilità è oggi sempre più importante, anche per rispondere ai profondi cambiamenti che attraversano il mondo del lavoro, con postazioni di lavoro sempre meno fisse, gruppi di lavoro sempre più 'liquidi', requisiti di sicurezza in costante crescita.HP punta a prendere il treno giusto nel settore professionale con la sua rinnovata offerta grazie anche al prossimo grosso rinnovo del parco macchine derivante dalla fine del supporto Microsoft a Windows XP, operazione che porterà molti a passare alle soluzioni Windows 7 e Windows 8, ammodernando nella quasi totalità dei casi anche l'hardware. Sarà un passaggio cruciale, una di quelle occasioni che si presenta solo a distanza di anni e che è fondamentale saper cogliere per costruire un futuro solido.

Si tratta di un momento molto importante da cogliere e il supporto dei partner che materialmente poi vendono le soluzioni ai clienti è fondamentale: questa è anche la ragione per cui HP Discover 2013 è stato un evento organizzato in grande stile. Durante il suo keynote la CEO Meg Whitman ha sottolineato come il risanamento dell'azienda stia continuando a procedere e ha rassicurato tutti i clienti presenti: Per le vostre sfide i domani, state tranquilli: noi ci saremo.Surface è il nome con il quale Microsoft identifica la propria gamma di tablet, famiglia di prodotti annunciata alla fine del mese di Ottobre 2012 in concomitanza con il lancio del sistema operativo Windows 8. Come noto Surface comprende al momento attuale due modelli, accumunati dalla diagonale del display pari a 10,6 pollici ma caratterizzati da soluzioni tecniche ben differenti tra di loro.

Surface RT, come il nome lascia facilmente intendere, è basato su sistema operativo Windows RT e per questo motivo basato su architettura di processore ARM. Surface Pro, invece, è dotato di un processore Intel della famiglia Core e abbinato a sistema operativo Windows 8 Pro. Surface RT è stato introdotto sul mercato alla fine del mese di Ottobre 2012 in nord America e Canada, con una successiva espansione a Febbraio 2013 che ha caratterizzato anche il nostro mercato nazionale. Per Surface Pro il debutto in Canada e Stati Uniti è avvenuto alla metà del mese di Febbraio 2013: da fine Maggio questo tablet è in vendita anche in Italia, assieme ad altre nazioni europee.Con questa prima generazione di tablet della famiglia Surface Microsoft ha adottato una strategia commerciale già vista in opera nel settore degli smartphone e in quello delle console: presentare un nuovo prodotto mettendolo in commercio inizialmente solo in alcuni mercati, quelli storicamente più forti, per poi estenderne la disponibilità in un secondo tempo in altre regioni mondiali. Ipotizziamo che con la seconda generazione di tablet Surface Microsoft voglia quantomeno in parte accelerare queste tempistiche rendendo i prodotti disponibili sin dal primo giorno in un maggior numero di nazioni. Alla fine di Giugno, in concomitanza con la conferenza Build che Microsoft organizza per i propri sviluppatori, crediamo possibile che l'azienda possa fornire ulteriori informazioni sulla prossima generazione di tablet Surface compreso un modello da 8 pollici di diagonale del quale si è molto vociferato. http://www.dearbattery.co.uk/apple.html http://www.dearbattery.co.uk/apple.html

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Esta versión incorpora asimismo un SDK gracias a un acuerdo con Canonical, con el que todos los usuarios pueden acceder al pack de desarrollo y crear distintas aplicaciones que exploten el potencial de este robot.
El mundo se conmovía hace poco ante la imagen de Zion Harvey, el paciente de trasplante de manos más joven de la historia, con tan solo ocho años. Precisamente, esta semana, la revista Wired se hace eco de un proyecto encaminado también a hacer la vida más fácil a los niños a los que les falta alguna extremidad, desarrollado dentro de la juguetera Lego.Durante una beca de seis meses de estancia en la compañía danesa, el ingeniero colombiano Carlos Arturo Torres ha desarrollado un prototipo de prótesis de brazo para niños muy especial llamado Iko, que puede ser personalizado con piezas de la conocida marca de juguetes de la forma en que los niños que lo portan deseen. El primer modelo cuenta con una nave espacial incorporado.

Iko permite que sean los propios niños los que añadan construcciones de Lego a su prótesis de brazo, que incorpora, además, un procesador, una batería y sensores eléctricos que detectan los movimientos musculares del resto de la extremidad y lo transmiten a las piezas que se encuentran encajadas a la prótesis.En declaraciones a la revista, Torres indica que la inspiración llegó a él cuando, durante una visita a un hospital de Bogotá, conoció a Darío, un niño de ocho años al que una malformación congénita había dejado sin uno de sus antebrazos, y lo vio dibujando un robot con diez brazos.El diseñador de Iko señala que la psicología sostiene que los niños no son conscientes de sus discapacidades hasta que la propia sociedad se las recuerda. En este sentido, Torres cita el potencial y la capacidad de Lego para establecer conexiones sociales en torno a sus juegos y juguetes. La prótesis Iko puede funcionar, por tanto, como una forma más natural y menos dolorosa para los niños de afrontar y enfrentarse a la falta de una extremidad, que además puede ayudarles a entablar nuevas formas de comunicación con el mundo a partir de algo tan saludable como el juego.

Torres hizo la prueba con Darío. Antes de que el niño utilizara una prótesis Iko, el ingeniero preguntó a otro niño cómo se sentía respecto a la discapacidad de su amigo. Éste le respondió que la situación de Darío le apenaba. Pero cuando le repitió la pregunta después de que Darío probase la prótesis, con una nave espacial de Lego en su extremo, su amigo dijo que quería una igual.Los planes de Torres incluyen construir entre 10 y 15 nuevos modelos distintos de Iko, que prevé tener listos para diciembre y que quiere donar a niños colombianos. El ingeniero se encuentra en conversaciones con distintos inversores para iniciar una producción a mayor escala de estas prótesis.Pese a la cancelación del programa Glass Explorer a principios de año, en Google nunca han dejado de insistir en que sus gafas inteligentes Glass seguían muy vivas. Ahora, la distribución de un nuevo prototipo de éstas, de la que se hace eco The Wall Street Journal, podría confirmarlo.

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En esta ocasión, sin embargo, según comentan al rotativo algunas fuentes que no han querido ser identificadas, las Glass quedarán fuera del alcance del común de los mortales. No habrá comercialización, pues, de acuerdo con estas fuentes, Google está distribuyendo las gafas solo a empresas de sectores concretos, como la sanidad, la energía y la manufactura, así como a desarrolladores para que crean algunas aplicaciones específicas para estos campos.Concluye así, de momento, la polémica que costó la retirada de la circulación del primer prototipo de las gafas, que dividió en dos frentes a la familia Google: los que consideraban que estaban listas para ser probadas por los usuarios y los que pensaban que aún les faltaban unos cuantos hervores. Finalmente, ganaron los segundos, reforzados en su teoría por la mala recepción que en algunos sectores tuvieron las implicaciones para la privacidad de los usuarios de algunas funcionalidades del dispositivo, como su capacidad para grabar en vídeo sin que los testigos lo percibieran. En algunos establecimientos de Estados Unidos, como cines y restaurantes, llegaron a prohibir el acceso a sus locales con ellas.

Con este nuevo modelo, en cambio, sus responsables esperan ahorrarse ese tipo de problemas, ya que el plan consiste, al menos de momento, en que el uso de las Glass se limite a espacios privados de trabajo. Este nuevo prototipo de las Glass mantiene, en líneas generales, la apariencia y preceptos del anterior. Tiene, aun así, una batería con más aguante –han aumentado su autonomía a dos horas e incluye un pack de carga que se conecta a las gafas por un imán-, un procesador Intel más potente, mejor conectividad inalámbrica, y mayor capacidad de ajuste al rostro de los usuarios, así como una mayor ligereza.A comienzos de 2015, después de que Google cancelara el programa Glass Explorer y de que concluyera la comercialización del aparato (muy limitada hasta el momento), el proyecto se desvinculó de la división Google X para pasar a ser una iniciativa independiente. En junio Astro Teller, el científico y emprendedor que lidera este departamento lo definió como que “las Google Glass se habían graduado de Google X”, y añadió: “oiremos más acerca de ellas”.

“Lo que hicimos bien fue sacarlas al mundo”, indicó entonces, en un ejercicio de balance crítico. “El programa Explorer fue un acierto. Estábamos intentando aprender acerca de los asuntos sociales que giraban en torno a las Glass. Pero hubo algunas medidas que tomamos que hicieron pensar a la gente que era un producto terminado y no un prototipo. Dejamos a la gente algo confusa y desearía haber hecho eso diferente”, reflexionó.Parece que los wearables siguen ocupando más titulares que muñecas. Apenas un 30% de los jóvenes españoles declararon contar con uno de estos dispositivos, según un estudio realizado por la red social Tuenti y por Ipsos a 1.000 usuarios de entre 16 y 35 años.Dicho porcentaje dibuja un panorama en el que el 70% de los encuestados no tiene wearable, una tasa de penetración notablemente menor que la que tienen los smartphones. En una encuesta anterior realizada también por Tuenti, por ejemplo, el 95% de los consultados aseguraron que nunca salían de fiesta sin su teléfono inteligente.

De los que sí utilizan wearables, la inmensa mayoría, el 86,4% declaró que le dan usos relacionados con la monitorización de su información de salud y deporte. Un 60% tiene una smartband o pulsera inteligente, mientras que el 48% posee un smartwatch o reloj inteligente.Por otra parte, hay algunos aspectos de los wearables actuales que, de acuerdo con lo manifestado por los usuarios consultados, requieren de ciertas mejoras. Por ejemplo, las apps y funcionalidades, de las que el 52% de los encuestados indicó que “aún están algo verdes”, o la poca duración de la batería, mencionada por un 43%.

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Un 29%, además, hizo referencia a la excesiva dependencia que estos dispositivos todavía mantienen con los smartphones, señalando que siempre tienen que llevar los dos conectados. De hecho, el 57% cree que esta necesidad de conexión con el teléfono hace que todo siga igual en aspectos como la privacidad. Respecto a la preocupación de los usuarios acerca de las implicaciones que estos nuevos dispositivos pueden tener para el manejo de nuestra información online, uno de los temas de debate que ahora mismo está encima de la mesa del Internet de las cosas, más de la mitad de los entrevistados aseguró que no cree que nada vaya a cambiar demasiado. No obstante, el 43% ha manifestado una mayor preocupación, alegando que hoy hay “tantos dispositivos que perdemos el control de la información que publicamos en Internet”.Según un estudio de MyFox, el 30% de sus clientes querría poder apagar o desenchufar la cámara de seguridad que protege sus hogares cuando llegan a casa para asegurarse, así, de que no son espiados en la intimidad de su cotidianidad. Es por ello que esta firma, galardonada en la pasada edición del CES de Las Vegas, decidió lanzar una videocámara con obturador manejable a distancia que permite al usuario decidir cuando el dispositivo está grabando y cuando está en reposo.

Se trata de MyFox Security Camera, uno de los componentes de la suite de domótica de esta marca, que presenta un diseño muy cuidado, de formas redondeadas, que apenas alguien conseguiría distinguirlo de una pequeña figurita cualquiera que podamos tener por casa. De hecho, la cámara cabe perfectamente en la palma de una mano, con lo que –gracias a su base- nos permite colocar este equipo en cualquier balda o repisa de nuestro hogar.El dispositivo dispone de una cámara con gran angular que capta todo lo que sucede en nuestra casa cuando no estamos, incluso de noche gracias a sus sensores de movimiento que detectan cualquier anomalía. MyFox Security Camera viene presentada en una caja de reducidas dimensiones en la que lo primero que encontramos es el propio dispositivo, que ya podemos extraer y colocar en el lugar deseado, así como conectarlo a la red eléctrica. Cabe mencionar que la cámara, y como no podía ser de otra forma en un equipo de seguridad, cuenta con una batería de respaldo para que no deje de funcionar aunque se produzca un corte de electricidad.

Una vez preparada, tan sólo tendremos que bajarnos la aplicación oficial de MyFox Security para controlar todo el funcionamiento de la cámara. La aplicación es algo liosa de configurar al principio, ya que tendremos que vincular la cámara en cuestión a nuestra cuenta de MyFox y es un proceso en el que el sistema tarda un poco en funcionar correctamente. Sin embargo, una vez conectados, la app cuenta con muy pocos comandos, simples de utilizar por cualquier usuario medio.En ese sentido, desde la app (disponible para iOS y Android) podemos activar o desactivar la videocámara, activar el micrófono bidireccional del dispositivo o ver en tiempo real o hacia atrás lo que está sucediendo en la vivienda. También podremos poner en marcha una copia de seguridad del vídeo para nuestra propia tranquilidad. http://www.portatilbateria-es.com/dell.html http://www.portatilbateria-es.com/dell.html

Batteria Dell 312-0662

Ricordiamo come Nokia abbia presentato nel 2012 lo smartphone PureView 808, modello dotato di sensore della stessa portata ma abbinato a sistema operativo Symbian oltre che basato su uno chassis ben differente da quanto sviluppato da Nokia per i prodotti della famiglia Lumia.Come sempre accade per i live blog pubblicheremo i nostri update in forma sequenziale, con le notizie più recenti in fondo alla pagina, indicando accanto l'ora di pubblicazione. La pagina non ha refresh automatico abilitato.Con un evento organizzato a Londra lo scorso 14 Maggio Nokia ha annunciato il proprio smartphone Lumia 925, ultima proposta nel settore degli smartphone top di gamma dell'azienda finlandese che si affianca, senza prenderne il posto, al modello Lumia 920. Basato, come tutti i terminali Nokia della famiglia Lumia, su sistema operativo Windows Phone 8, Lumia 925 punta a continuare la progressiva espansione di Nokia nel settore degli smartphone top di gamma.

La genesi dell'azienda finlandese nel settore degli smartphone è ben nota. Un tempo primo produttore al mondo di questa tipologia di prodotti, Nokia non è stata capace alcuni anni fa di proporre soluzioni innovative in un mercato che si stava trasformando rapidamente e che ha visto al successo aziende storicamente non presenti nel settore della telefonia. Poco più di 2 anni fa il CEO dell'azienda Stephen Elop ha annunciato un cambio di strategia basato sull'adozione di sistema operativo Windows Phone e sull'abbandono di Symbian, lo storico sistema operativo adottato dagli smartphone Nokia. La risultante è stata un repentino calo nelle vendite dei terminali Nokia in attesa del debutto dei primi smartphone basati sul nuovo sistema operativo.

Nell'autunno 2011 Nokia ha annunciato Lumia 800, primo smartphone della nuova famiglia; a questo modello sono seguiti altri prodotti prima basati su OS Windows Phone 7.5 e in seguito altri con la versione 8 del sistema operativo Microsoft. La gamma di smartphone Nokia si è progressivamente espansa, con un'offerta che prevede prodotti anche di fascia entry level tutti caratterizzati da un design simile come linee guida unitamente ad una gamma di accessori composta da dispositivi di ricarica wireless, diffusori e cuffie.La diffusione degli smartphone Lumia sul mercato è progressivamente aumentata nel corso dei mesi ma non siamo ancora ai livelli delle soluzioni Android e iOS. La nostra personale impressione è che Nokia continui ad essere nella nostra nazione un marchio molto popolare e sinonimo di elevata qualità nella costruzione, cosa del resto confermata dai terminali che l'azienda propone in commercio, ma che questo non si abbini ancora come percezione al sistema operativo Windows Phone 8. In questo caso riteniamo che la diffidenza della quale questo OS è vittima sia forse più frutto di chi ha solo osservato da fuori terminali basati su Windows Phone senza utilizzarli in modo continuativo. D'altro canto la diffusione di iOS e di Android è così elevata che diventa difficile riuscire a guadagnare in tempi rapidi significative quote di mercato sulla concorrenza: quella alla quale Microsoft e Nokia sono chiamati è una sfida indubbiamente complessa ma che può portare, se ben condotta dalle due aziende, a risultati positivi.

Lumia 925 si propone come terminale Windows Phone 8 di riferimento e punta a guadagnare il consenso degli utenti non attraverso una contrapposizione diretta con la concorrenza ma puntando su un aspetto che è diventato sempre più importante negli smartphone di ultima generazione. Parliamo della qualità delle immagini ottenute con la fotocamera integrata, già punto di forza di Lumia 920 che in Lumia 925 ha ricevuto un ulteriore trattamento nella forma di un nuovo blocco lenti e di alcune interessanti funzionalità software. Scattare immagini con uno smartphone è diventata attività abituale per la pressoché totalità dei consumatori e la disponibilità di funzionalità sempre più complete, con qualità d'immagine finale elevata, non fa altro che spingere ad abbandonare la propria compatta a favore di uno smartphone, sicuramente molto più pratico da portare con se ogni giorno ovunque si vada.

http://www.batteria-portatile.com/dell-hg307-batteria.html Batteria Dell HG307

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Nella tabella seguente sono riassunte le principali specifiche tecniche di questo nuovo smartphone a confronto con quelle del modello Lumia 920 e quelle dei 4 principali smartphone top di gamma presenti sul mercato: Apple iPhone 5, Samsung Galaxy S4, Sony Xperia Z e HTC One.Nel confronto con Lumia 920 il modello 925 spicca per un contenimento nelle dimensioni complessive soprattutto in termini di spessore complessivo: passiamo da 10,7 a 8,5 millimetri, con un peso che passa da 185 sino a 139 grammi. Impugnando i due terminali si apprezza immediatamente il lavoro svolto in termini di contenimento di peso e spessore: Lumia 925 è in questo allineato a HTC One e vicino a Samsung Galaxy S4, mentre iPhone 5 di Apple rimane ancora un riferimento.

Le specifiche di Lumia 925 e Lumia 920 sono di fatto identiche: a differenziare questi due terminali troviamo il form factor, fortemente influenzato in Lumia 920 dalla presenza del dispositivo di ricarica wireless integrato che è invece assente in Lumia 925 in quanto disponibile come accessorio attraverso una cover esterna. La scelta di Nokia è molto chiara: mantenere invariata la piattaforma top di gamma in termini di prestazioni e funzionalità intervenendo con Lumia 925 su form factor, sulla finitura esterna e sulla qualità della fotocamera integrata. Segnaliamo come Lumia 925 sia al momento proposto con una dotazione di memoria di sistema da 16 Gbytes, fatta eccezione per un modello proposto nel mercato italiano in esclusiva da Vodafone e caratterizzato da un quantitativo di memoria pari a 32 Gbytes. Lumia 920 viene invece proposto solo in versione con 32 Gbytes di memoria.

MacBook Air ci indica verso quale direzione stanno andando i notebook è con queste parole che Phil Schiller, SVP Worldwide Marketing Apple, ha introdotto i nuovi modelli della famiglia MacBook Air in occasione della recente WorldWide Developers Conference tenutasi nella prima parte del mese di luglio.Apple ama definire i sistemi MacBook Air con i termini ultimate everyday notebook, ovvero il notebook definitivo per l'utilizzo quotidiano. MacBook Air rappresenta di fatto l'antesignano dei sistemi Ultrabook, soluzioni che facendo leva sulla compattezza e sul peso contenuto cercano di arginare l'emorragia di utenti che nel corso dei mesi passati si è rivolta con sempre maggior convinzione alle soluzioni di tipo tablet.


In che modo, quindi, i nuovi MacBook Air rappresentano un'anticipazione delle tendenze future? Con questo aggiornamento Apple, pur sottolineando l'adozione dei nuovi processori Intel Haswell, pone l'accento in particolare sull'estensione dell'autonomia operativa di questi sistemi, promettendo un considerevole incremento rispetto ai modelli della generazione precedente. Analizzeremo in questa recensione il nuovo MacBook Air 13 equipaggiato con una CPU Intel Core i5 4250 ULT, processore che l'azienda di Santa Clara ha realizzato specificatamente per il mondo dei sistemi ultrabook e caratterizzato da un TDP di 15W, ideale pertanto per gli intenti di Apple di estendere l'autonomia operativa delle proprie soluzioni. Riuscirà la Mela a mantenere fede ai proclami di 12 ore di durata? Scopriamolo nelle prossime pagine.

http://www.batteria-portatile.com/dell-x5458-batteria.html Batteria Dell X5458

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In ambito tecnologico, il settore mobile, e tutto ciò che lo riguarda, è sicuramente uno di quelli in cui lo sviluppo sta avvenendo con la maggiore rapidità. Poco meno di due anni fa, le novità più importanti erano costituite dai primi terminali dotati di processori dual core, tant'è che molti dei top di gamma montavano ancora cpu a core singolo e la guerra si giocava sulle differenti frequenze operative degli stessi. In poco meno di due anni, quindi, le piattaforme dei terminali di punta delle diverse compagnie si sono evolute con una velocità impressionante raggiungendo oramai prestazioni degne di un notebook di fascia medio/alta.Conseguenza di questa evoluzione è l'invecchiamento precoce di soluzioni che solo fino a poco tempo fa venivano definite come l'ultima frontiera in ambito teconologico. Esempio eclatante di questa evoluzione e della conseguente rapida svalutazione del passato giunge da Qualcomm, azienda nota in particolare per la serie di soluzioni raccolte nella famiglia Snapdragon.

Il produttore statunitense ormai da anni sforna in continuazione nuove piattaforme disponendo di una gamma di alternative davvero ampia, in grado di soddisfare tutte le esigenze di prezzo e prestazioni. Proprio grazie alle buone prestazioni delle proprie soluzioni, Qualcomm rifornisce molti dei marchi più noti che utilizzano i SoC dell'azienda californiana per equipaggiare i propri smartphone e tablet.Proprio nel corso dell'ultimo CES, il produttore statunitense ha annunciato due nuovi processori quad-core, appartenenti alla famiglia Snapdragon e in grado, almeno sulla carta, di polverizzare in prestazioni i precedenti modelli della famiglia S4. Si tratta delle soluzioni Snapdragon 600 e 800, la prima già implementata da produttori come Samsung e HTC nei propri ultimi top di gamma, la seconda ancora, per il momento, senza rappresentanti noti sul mercato.

Negli scorsi giorni abbiamo potuto provare proprio grazie a Qualcomm un prototipo di un terminale dotato dell'ultima piattaforma Snapdragon 800 e confrontare i risultati delle prove prestazionali con quanto ottenuto dagli smartphone testati in passato.I fenomeni di consumerizzazione dell'IT e del BYOD (Bring Your Own Device) hanno permesso al mondo enterprise e professionale di conoscere la versatilità e l'efficacia dei sistemi di tipo tablet in ambiente lavorativo. La loro estrema portabilità e le modalità di interazione più immediate ed intuitive rispetto agli strumenti informatico/tecnologico tradizionali li rendono infatti una risorsa potenzialmente molto interessante in alcuni particolari tipi di impiego.Diciamo potenzialmente perché, all'atto pratico, la loro reale possibilità di utilizzo è limitata da alcune caratteristiche proprie di questi sistemi: la mancanza di porte di espansione, l'impossibilità di sostituire la batteria (e non poter, pertanto, correre velocemente ai ripari qualora si stia arrivando agli sgoccioli dell'autonomia operativa) e, non da ultima, l'intrinseca fragilità di questi sistemi che rischiano di arrivare anticipatamente al loro capolinea magari a seguito di una caduta accidentale, tra l'altro occorrenza con un'elevata probabilità quando si ha a che fare con dispositivi votati alla massima portabilità.


La forte esperienza maturata nella nicchia di mercato dei portatili corazzati e certificati da standard militari ha permesso alla giapponese Panasonic di realizzare, anche per la categoria dei sistemi tablet, una nuova linea di prodotti che ha lo scopo di proporre il miglior connubio possibile tra robustezza, affidabilità, flessibilità di impiego, tenuta nel corso del tempo e, ovviamente, prestazioni velocistiche.Nasce così l'offerta Toughpad che ripropone le medesime soluzioni costruttive applicate ai portatili della famiglia Toughbook (della quale abbiamo avuto modo, nel video sotto, di approfondire le tecniche costruttive) nelle declinazioni tablet da 7 e da 10 pollici. Obiettivo di Panasonic, in questo modo, è quello di presidiare il mercato con i due form factor principali, che possono così offrire interessanti opportunità di impiego nel mondo enterprise/professionale.La prima delle due categorie è rapppresentata da Panasonic Toughpad JT-B1, tablet da 7 pollici equipaggiato con sistema operativo Android 4.0 Ice Cream Sandwich e con processore ARM Texas Instruments dual-core da 1,5GHz. Si tratta di una soluzione leggera e compatta, particolarmente indicata per specifici ambiti di impiego come logistica e retail, passando anche al mondo medicale. http://www.dearbattery.co.uk/asus.html http://www.dearbattery.co.uk/asus.html

Batteria Dell 312-0393

Quello degli smartphone è, come sappiamo, uno dei mercati che, per quanto riguarda il settore tecnologico, sta vivendo uno dei periodi di maggior crescita. Sull'onda di questo successo sono sempre di più le realtà, oltre a quelle già affermate e indentificabili nei marchi più famosi, che si cimentano nella distribuzione di smartphone. Nella maggior parte dei casi si tratta compagnie di piccole o medie dimensioni che acquistano grandi lotti di dispositivi direttamente dai produttori orientali per poi marchiarli o completare l'assemblamento in patria.Fino a qualche tempo fa i terminali venduti da realtà di questo tipo non potevano minimamente competere con le soluzioni dei marchi più rinomati. Pur essendo infatti vendute a dei prezzi decisamente inferiori erano caratterizzate da una scheda tecnica di livello molto più basso e da una costruzione, sia dal punto di vista dei materiali che dell'assemblaggio, davvero poco curata. Inoltre spesso in caso di problemi con il terminale i tempi necessari per l'assistenza erano molto lunghi e l'assistenza stessa deficitava in qualità.

Con il passare del tempo, tuttavia, anche queste realtà si sono evolute e organizzate in modo da fornire un servizio più valido e dei terminali in grado di offrire prestazioni più che dignitose ad un prezzo sempre e comunque ragionevole. Proprio grazie a queste compagnie è ora infatti possibile reperire soluzioni dotate di una scheda tecnica paragonabile in molte delle voci che la compongono ai top di gamma, o a dispositivi concorrenti dai nomi ben più blasonati, ad un prezzo di diverse centinaia di euro inferiore rispetto alla concorrenza stessa.È questo il caso anche di Komu, una azienda con sede nella nostra penisole che propone una scelta abbastanza varia di soluzioni ad un prezzo contenuto con garanzia 24 mesi, come previsto dalle leggi italiane, e assistenza in Italia. Si tratta sempre e comunque di terminali rimarchiati e reperibili online con le medesime caratteristiche anche presso altri rivenditori che non offrono però altrettante garanzie riguardo l'assistenza tecnica e la disponibilità di centri assistenza sul nostro territorio.

Il terminale top di gamma dell'azienda prende il nome di Komu K5 ed è l'oggetto della recensione odierna. Si tratta di uno smartphone con caratteristiche davvero interessanti, dotato di un processore quad-core, display IPS fullHD da 5 pollici di diagonale, fotocamera principale da 13 megapixel e funzionalità dual-sim. Per una maggiore completezza di informazione riportiamo di seguito la scheda tecnica completa della versione dello smartphone a noi concesso in prova ma segnaliamo che è disponibile una nuova versione dello stesso dotata di hardware potenziato in alcune specifiche.

L'azienda coreana Samsung è l'unica realtà che nel corso degli ultimi anni è riuscita a contrastare, almeno per quanto riguarda il mondo smartphone, il superpotere del colosso di Cupertino Apple. A partire dal primo Galaxy S fino alla quarta ed ultima versione dello stesso, passando per una serie infinita di terminali di fascia media e medio/bassa, il produttore asiatico è infatti riuscito a impensierire non poco la controparte californiana, riuscendo addirittura a guadagnare il primo posto nella classifica dei maggiori produttori di smartphone al mondo, con numeri quasi doppi rispetto al primo diretto concorrente.

http://www.batteria-portatile.com/dell-gk479-batteria.html Batteria Dell GK479

http://www.batteria-portatile.com/dell-tm980-batteria.html Batteria Dell TM980

http://www.batteria-portatile.com/dell-cf623-batteria.html Batteria Dell CF623

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http://www.batteria-portatile.com/dell-cf704-batteria.html Batteria Dell CF704

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http://www.batteria-portatile.com/dell-df249-batteria.html Batteria Dell DF249

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http://www.batteria-portatile.com/dell-yd624-batteria.html Batteria Dell YD624

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http://www.batteria-portatile.com/dell-df249-batteria.html Batteria Dell DF249



La stessa cosa non si può però dire parlando della seconda grande categoria di dispositivi mobile, ovvero i tablet. Il mercato delle tavolette multimediali denota infatti un assoluto predominio della soluzione della casa della mela morsicata, ovvero iPad. In molti hanno tentato con le proprie soluzioni Android e Windows di disarcionare dal piedistallo il primo tablet degno di questo nome, purtroppo senza successo.Anche in questo campo, tuttavia, l'unica azienda in grado di impensierire Apple sembra essere proprio Samsung che, grazie alla ormai consolidata forza del proprio brand e ai sempre maggiori investimenti pubblicitari potrebbe, in un futuro nemmeno troppo remoto, sfornare una o più soluzioni in grado di far breccia nei cuori degli utenti; dei best-seller come lo sono diventati i terminali della serie Galaxy S che potrebbero invertire il senso di marcia del mercato tablet a favore delle soluzioni della casa delle tre stelle.

E se uno di questi best-seller si nascondesse tra le soluzioni Galaxy Tab 3 annunciate qualche tempo fa e lanciate sul mercato italiano proprio questa settimana? Difficile a dirsi ma mai dire mai. Intanto qui di seguito trovate una tabella comparativa con le principali caratteristiche tecniche di questi tre nuovi tablet e nelle pagine successive una descrizione più dettagliata delle soluzioni.Il sistema operativo Android ha fatto la sua comparsa nell'anno 2007 sviluppato da Google che lo proponeva come alternativa al già presente iOS, soluzione che in quel periodo aveva decisamente il monopolio del mercato. Android nel tempo si è diffuso su una moltitudine di smartphone e parallelamente lo store ufficiale Google Play si è arricchito di parecchie applicazioni, tanto da arrivare alla situazione attuale in cui Android rappresenta una presenza importante sul mercato.

Android nelle versioni più recenti e in abbinamento a hardware adeguato può essere una valida soluzione per la realizzazione di un tablet avendo alle spalle architetture hardware ottimizzate per il mobile e uno store di applicazioni estremamente ampio, tanto che di recente smartphone e tablet basati su Android sono tra i più ricercati e venduti sul mercato.In queste poche pagine ci occuperemo di un argomento particolare: non descriveremo un nuovo modello di terminale, oppure una nuova release di Android, ma piuttosto vedremo come poter provare, divertirsi o beneficiare della possibilità di avere un ambiente Android sul proprio PC o tablet x86.Il modo più semplice per realizzare questo compito lo abbiamo trovato nell'installazione di Genymotion, uno strumento che alcuni sviluppatori utilizzano proprio per valutare le funzionalità delle proprie applicazioni senza poter disporre di un terminale vero e proprio.

Nell'utilizzo di alcune applicazioni sono ovviamente presenti forti limitazioni dovute essenzialmente all'utilizzo di una virtual machine e all'assenza di alcune periferiche hardware proprie di uno smartphone o di un tablet.Nel corso della serata di ieri, in occasione di un evento appositamente organizzato in quel di New York, Nokia ha annunciato il proprio nuovo smartphone top di gamma Lumia 1020. I rumors riguardanti il nuovo terminale si sono susseguiti per molto tempo prima dell'annuncio ufficiale e la maggior parte delle indiscrezioni circolate nelle scorse settimane si sono poi rivelate coincidenti con la realtà.La gamma di modelli appartenenti alla famiglia Lumia di Nokia, ovvero i device che portano in dote il sistema operativo mobile di Microsoft Windows Phone 8, accoglie quindi un nuovo elemento che affiancherà per i prossimi mesi i già noti Lumia 925 e Lumia 920 nel segmento di fascia più alta del mercato.

http://www.batteria-portatile.com/dell-ff231-batteria.html Batteria Dell FF231

http://www.batteria-portatile.com/dell-ff232-batteria.html Batteria Dell FF232

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0402-batteria.html Batteria Dell 312-0402

http://www.batteria-portatile.com/dell-xd739-batteria.html Batteria Dell XD739

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0724-batteria.html Batteria Dell 312-0724

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0859-batteria.html Batteria Dell 312-0859

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http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0997-batteria.html Batteria Dell 312-0997

http://www.batteria-portatile.com/dell-u6256-batteria.html Batteria Dell U6256

http://www.batteria-portatile.com/dell-x6753-batteria.html Batteria Dell X6753



Come già accaduto con Lumia 920 e Lumia 925, elemento ulteriormente enfatizzato nel corso della presentazione di ieri, l'obiettivo che Nokia sta cercando di raggiungere con questa serie di device è quello di reinventare il concetto attuale di fotografia mobile, cercando di andare in diretta contrapposizione con quelle che attualmente sono le fotocamere cosiddette compatte. La fotografia che cambia il modo di percepire e di ricordare gli eventi passati e la sua evoluzione terminata proprio con l'introduzione dello smartphone e del camera phone è stato quindi il tema principale dell'introduzione al keynote tenuto dal CEO dell'azienda Stephen Elop, colui al quale si deve l'abbandono della piattaforma Symbian e l'adozione di quella Windows Phone.

Ed è stato lo stesso Elop dopo pochi minuti a togliere ogni dubbio riguardo al nome della soluzione finora conosciuta con il nome di Nokia EOS. 1020, questo il numero distintivo del terminale che fa proprio della fotocamera l'elemento principale sul quale costruire il proprio successo. Lasciando per un momento da parte la stessa fotocamera ci soffermiamo per un piccolo riassunto sulle caratteristiche hardware del dispositivo.Display AMOLED da 4,5 pollici a risoluzione 1280x768 pixel e processore dual-core Qualcomm Snapdragon MSM 8960 a 1,5 GHz di frequenza sono gli elementi fondamentali della scheda tecnica, affiancati da 2 GB di memoria RAM e 32 GB di memoria interna dedicata allo storage che dovranno accogliere la grande quantità di dati prodotta dalla fotocamera.Stessa piattaforma di Lumia 925 quindi, ad eccezione del quantitativo di memoria RAM a disposizione che raddoppia così da per poter gestire al meglio l'interfaccia e l'elaborazione delle immagini prodotte dal nuovo sensore da 41 megapixel. Di seguito trovate la tabella tecnica con le specifiche comparate con quelle dei predecessori Lumia 920 e Lumia 925.

A dispetto della presenza di un sensore da ben 41 Mpixel Nokia è riuscita a contenere le dimensioni complessive di Lumia 1020: lo spessore è di 10,4 millimetri, superiore agli 8,5 di Lumia 925 ma inferiori ai 10,7 millimetri del modello Lumia 920. Dobbiamo tuttavia ricordare come quest'ultimo prodotto integri il dispositivo di ricarica wireless, funzionalità che tanto Lumia 925 come Lumia 1020 possono avere a disposizione attraverso una cover posteriore accessoria. Anche il peso di Lumia 1020 stupisce positivamente: siamo a 158 grammi, dato superiore a quello di Lumia 925 ma inferiore ai 185 grammi di Lumia 920: considerando l'ingombro della fotocamera si tratta di un risultato di tutto rispetto.New York è la cornice scelta da Nokia per presentare il proprio nuovo smartphone della famiglia Lumia, il modello che andrà ad affiancarsi al recente Lumia 925 quale proposta top di gamma. Il nome ufficiale, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe essere quello di Lumia 1020: per la prima volta un sensore da 41 Mpixel verrà abbinato ad uno smartphone basato su sistema operativo Windows Phone 8. http://www.dearbattery.co.uk/asus.html http://www.dearbattery.co.uk/asus.html

Batería ASUS X70Kr

En estos dos nuevos modelos, sólo el Note 5 tendrá soporte para el puntero de precisión S Pen, que se guardará además alojado en su interior con un ingenioso sistema de expulsión con un muelle en el interior que hace que cuando está guardado no hay ningún borde ni pestaña que sobresalgan para hacerlo más cómodo. Por otro lado, como apuntábamos, parece que Samsung se dispone a eliminar también en los nuevos Note 5 (y Galaxy S6 Plus) dos de los elementos que tradicionalmente han defendido los fans de Samsung como prestaciones que los ponen por delante de los iPhone: la ranura microSD y la batería extraíble. Y es que Samsung ha preferido integrar carga rápida e inalámbrica en un diseño más delgado y lujoso que mantener la carcasa de quita y pon habitual de sus teléfonos. El argumento de Samsung para el cambio ha sido que sus terminales tienen una autonomía y velocidad de carga que hacen innecesaria la batería extraíble y en cuanto al almacenamiento, los servicios en la nube y servicios musicales como Spotify o Google Music, o los de almacenamiento de fotos hacen innecesario contar con almacenamiento extraíble.

¿Tarjeta micro SD en las versiones dual SIM? En los últimos días, no se sabe si es una realidad o un anhelo, sitios como SamMobile han señalado que la versión con soporte para doble SIM del Galaxy Note sí llevará una ranura de ampliación microSD al poder albergar una tarjeta de este etilo en una de las dos bandejas para tarjetas SIM. Sin embargo, el problema radica en que Samsung usa una tecnología de almacenamiento denominada UFS 2.0 que hace que éste sea mucho más rápido que la memoria flash, por lo que Samsung ha preferido no integrar tarjetas de ampliación para evitar el gran impacto que tendría en el rendimiento a la hora de ver o editar fotos, acceder a vídeos o cualquier otra acción que involucre a la tarjeta SD. Además, a nivel interno, Samsung necesitaría hacer cambios en el controlador de memoria del smartphone, lo que complica más el asunto ya que también podría tener impacto en el rendimiento. Y es que Samsung ha conseguido que sus smartphones sean los más potentes y rápidos del mercado Android, entre otras cosas, por la rápida memoria RAM y este almacenamiento UFS 2.0, algo que seguro no quiere echar por tierra para añadir una lenta tarjeta microSD, sobre tos teniendo configuraciones con hasta 128 GB de su terminal.

El gigante de Internet ha anunciado que a partir de ahora lanzará actualizaciones mensuales de seguridad para todos sus dispositivos Nexus, tanto smartphones como tabletas. Y lo ha hecho tras unas semanas en las que han sido varias las alertas de seguridad que han preocupado a sus usuarios, como la posibilidad de controlar un teléfono Android mediante el simple envío de un MMS o accediendo a su nivel de batería.En el caso de la primera vulnerabilidad, según recoge The Wall Street Journal, Google asegura que ha conseguido resolverla con un parche en sus dispositivos Android de producción propia, los Nexus, y que mantendrá esta costumbre con actualizaciones mensuales. Una apuesta, la de la seguridad, que puede ayudar al gigante de Internet a diferenciar sus smartphones y tabletas en un mercado en el que la oferta de terminales Android es prácticamente inabarcable.En enero de 2010 Google se decidió a lanzar Nexus, una línea de dispositivos móviles de producción propia, que combina su sistema operativo Android con terminales fabricados en colaboración con distintas marcas, entre las que se encuentran Motorola y LG, y que han cosechado críticas altamente satisfactorias.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-s96jh-bateria.html Batería ASUS S96JH

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Google ha decidido seguir el ejemplo de Microsoft con Windows 10 y aplicarlo a lo móvil. La compañía de Redmond ha establecido que las actualizaciones en la última versión de sus sistema operativo sean gratuitas durante los cuatro primeros años, a condición, eso sí, de que sean obligatorias. Una inversión, la de encargarse de la seguridad de los a veces tan descuidados usuarios, que podría ahorrar a la firma quebraderos de cabeza y pérdidas asociadas a seguridad. En el caso de lo móvil, los despistes de seguridad resultan aún más flagrantes: muy pocos instalan antivirus en sus smartphones.Es mucho más que un reloj inteligente, es el producto que debía significar el espaldarazo definitivo para que Tim Cook se alejara definitivamente de la siempre alargada sombra de Steve Jobs, y lo ha conseguido. Analizamos a fondo el primer “vestible” de Apple.Es mucho más que un reloj inteligente, es el producto que debía significar el espaldarazo definitivo para que Tim Cook se alejara definitivamente de la siempre alargada sombra de Steve Jobs, y lo ha conseguido. Pero más allá de eso, es el primero de los productos “vestibles” de Apple que ha logrado, en su primer trimestre de vida, asentarse en las muñecas de más usuarios de lo que han logrado el resto de marcas y modelos de la competencia.

De hecho, los recientes resultados de la compañía, correspondientes al segundo trimestre de ejercicio fiscal de Apple, ha reflejado en la categoría de “Otros Productos” el éxito del Apple Watch y que hace especular con unas cifras de ventas próximas a los tres millones de unidades.Y teniendo en cuenta todo lo anterior, en este análisis de producto veremos cuáles son las cualidades que han hecho del Apple Watch un fenómeno que ya podría equipararse al producido por el iPod o el iMac originales.¿La revolución de los relojes inteligentes, según Apple? ¡No lo dudes! Y eso que por el momento, en la actual versión de su sistema operativo watchOS 1.0.1, se trata de un producto completamente dependiente del iPhone con el que ha de estar obligatoriamente vinculado, ya sea un iPhone 5 o posterior. Sin embargo, poco a poco irá cobrando mayor independencia, algo que comenzará a producirse con la salida de watchOS 2.0 el próximo otoño. De hecho, lo que he estado viendo y probando en este sentido sobre las primeras versiones beta del futuro sistema operativo pinta realmente bien.

Ahora bien, sobre el Apple Watch propiamente dicho, he estado utilizando el modelo con caja de 42 mm en acero inoxidable desde el primer día de su disponibilidad en España, y a continuación encontrarás el conjunto de características, y otra información útil, que te permitirá conocer mejor tanto el Apple Watch como las principales diferencias a tener en cuenta entre las tres colecciones: Apple Watch Sport, Apple Watch y Apple Watch Edition; cada una de ellas disponibles con cajas en tamaños de 38 y 42 mm, con una resolución de pantalla de 272 x 340 y 312 x 390 píxeles, respectivamente. Precisamente, si tienes previsto comprar un Apple Watch conviene que tengas en cuenta algunas diferencias importantes en las colecciones y que justifican por sí solas, también las variaciones de precio existentes entre ellas. De ti depende, posteriormente, que tomes la decisión exclusivamente por una cuestión de precio o bien que prefieras hacer un esfuerzo para ganar las mejores prestaciones, en cuanto a materiales fundamentalmente, que puedas encontrar en los Apple Watch o Apple Watch Edition.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-z53sc-bateria.html Batería ASUS Z53Sc

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-z96js-bateria.html Batería ASUS Z96JS

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a2-bateria.html Batería ASUS A2



Te aseguro que con cualquiera de los Apple Watch, la hora es lo de menos; incluso teniendo en cuenta su precisión de 50 milisegundos. Vaya por delante que llevo sin un reloj sobre mi muñeca más de siete años. Simplemente, no encontraba interesante la funcionalidad que me aportaba teniendo en cuenta la incomodidad que me representaba su uso.Partiendo de esa base, son varias las cosas que me han llamado especialmente la atención sobre otras del Apple Watch. En primer lugar es la atención a los detalles típica de Apple, y que en un producto de estas características se traduce en cómo han logrado que un reloj con un grosor de 10,5 mm en el modelo que vengo utilizando parezca menos grueso cuando se observa desde la mayoría de los ángulos.

El Apple Watch es elegante. Se nota que está pensado desde el principio para que resulte una opción que compita en igualdad de condiciones con un público más allá de los tecnoadictos, y que de hecho represente por sí mismo un símbolo comparable al que puso el iPhone a las manos de una inmensa mayoría de usuarios.Eso sin tener en cuenta una interfaz de usuario y una usabilidad donde no se ha dejado nada al azar. La corona digital de Apple no es sólo un detalle que acentúa la percepción del Apple Watch como el objeto que es, sino que además permite realizar una serie de acciones, como acceder a la pantalla de inicio de aplicaciones. volver a la última app u opción utilizadas, así como desplazarse por entre un listado de opciones sin que debamos interrumpir con nuestro dedo la visión de lo mostrado en la pantalla táctil.También me parece un acierto la inclusión del segundo botón y que nos da acceso, con una simple pulsación, a un total e 12 contactos favoritos que hayamos definido previamente en la app Apple Watch sobre el iPhone. Una vez elegido un contacto, el inicio de una llamada telefónica, envío de un mensaje o de un “toque”, vuelve a estar nuevamente a tiro de una segunda acción.

Porque otra de las grandes aportaciones del Apple Watch no es otro si no su motor háptico, estrenado en los trackpad del MacBook y MacBook Pro de 13” y que muy probablemente también veamos en un próximo iPhone. Se trata de una ilusión, un engaño muy bien llevado a cabo, y que nos permite percibir una “pulsación fuerte” (es decir, sensación de profundidad) sobre la pantalla táctil del Apple Watch, además de que también nos ofrece de forma discreta diferentes avisos tanto de navegación, sin necesidad de que debamos de mirar siquiera la pantalla del reloj, como los correspondientes a la recepción de mensajes u otros avisos. http://www.portatilbateria-es.com/acer.html http://www.portatilbateria-es.com/acer.html

Batteria Dell 451-10370

Gli Ultrabook, pertanto, non sono vincolati ad un'unica destinazione d'uso: saranno i vari produttori che una volta delineate le specifiche minime per la concessione del marchio Ultrabook decideranno come caratterizzare il prodotto, se dotarlo di funzionalità destinate ad un pubblico consumer (magari con largo spazio alla multimedialità o se instradarlo su un percorso più professionale, aggiungendo tecnologie imprescindibili per il mondo aziendale.Del resto in un mercato dove la diffusione di piattaforme grossomodo standardizzate ha appiattito l'aspetto puramente tecnologico, è necessario ricorrere a strategie di differenziazione che possano accrescere il valore aggiunto dei prodotti, in maniera tale che i produttori possano approntare un catalogo che sia capace di rivolgersi a pubblico di variegata estrazione.

La differenziazione è una strategia ben conosciuta all'interno di HP, che cerca di affrontare la sfida del mercato dei sistemi portatili proponendo soluzioni destinati a vari segmenti, tipologie d'uso e budget, mantenendo però un comune denominatore incarnato dalla cura del design, dalla qualità della costruzione e dall'accurata scelta dei materiali, come Giampiero Savorelli, Country Category Manager Printing e Personal Systems Group di HP, aveva avuto modo di sottolineare nel corso di una nostra intervista:"Per HP il mercato dei sistemi PC continua a rimanere fondamentale e vogliamo continuare lo sviluppo di prodotti, cercando per il mercato italiano di trovare soluzioni che siano adatte alle peculiarità e alla domanda nazionale. Nonostante lo sforzo di Intel le soluzioni Ultrabook, e più in generale i notebook con costo attorno ai 999€, rimangono una nicchia interessante ma dalla quale non è possibile ricavare volumi consistenti. Per questo motivo cerchiamo di proporre sistemi notebook attorno ai 499€ di listino che possano offrire alcune delle caratteristiche tipiche degli Ultrabook, come la leggerezza e il ridotto spessore, ovviamente senza quella ricerca nei materiali come l'alluminio che andrebbe inevitabilmente ad incidere sul prezzo finale. C'è inoltre un segmento a metà strada, fatto dai sistemi dal prezzo compresso tra 699 e 799€, che assicura una buona marginalità e allo stesso tempo rappresenta per i consumatori un buon bilanciamento tra funzionalità implementate, design, materiali e costo d'acquisto."

Del vasto catalogo di proposte HP per il mondo dei sistemi portatili, prenderemo quest'oggi in esame l'Ultrabook EliteBook Folio 9470m, un prodotto destinato espressamente al mondo aziendale e professionale.Tra i produttori di sistemi notebook Samsung sta conoscendo, assieme alla cinese Lenovo, un periodo decisamente interessante. A fronte di un calo generalizzato nelle vendite di sistemi PC, che ha inciso maggiormente le soluzioni portatili rispetto ai sistemi desktop, queste due aziende sono state capaci negli ultimi trimestri di incrementare il numero di PC venduti e di conseguenza accrescere le proprie quote di mercato. Per Samsung quello dei PC, e dei notebook nello specifico, è un settore presidiato da tempo ma che rappresenta solo una parte di quello che è la gamma di soluzioni proposte da questa azienda.

http://www.batteria-portatile.com/dell-d5505-batteria.html Batteria Dell D5505

http://www.batteria-portatile.com/dell-d5540-batteria.html Batteria Dell D5540

http://www.batteria-portatile.com/dell-f5608-batteria.html Batteria Dell F5608

http://www.batteria-portatile.com/dell-f5616-batteria.html Batteria Dell F5616

http://www.batteria-portatile.com/dell-g5226-batteria.html Batteria Dell G5226

http://www.batteria-portatile.com/dell-y4367-batteria.html Batteria Dell Y4367

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0436-batteria.html Batteria Dell 312-0436

http://www.batteria-portatile.com/dell-451-10356-batteria.html Batteria Dell 451-10356

http://www.batteria-portatile.com/dell-451-10370-batteria.html Batteria Dell 451-10370

http://www.batteria-portatile.com/dell-cg036-batteria.html Batteria Dell CG036

http://www.batteria-portatile.com/dell-nf343-batteria.html Batteria Dell NF343

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-001-batteria.html Batteria Dell 312-001

http://www.batteria-portatile.com/dell-3932d-batteria.html Batteria Dell 3932D

http://www.batteria-portatile.com/dell-451-10498-batteria.html Batteria Dell 451-10498

http://www.batteria-portatile.com/dell-fw273-batteria.html Batteria Dell FW273



Samsung è ben nota agli appassionati per i propri prodotti mobile tradizionali, smartphone e tablet, ma non dobbiamo dimenticare di questo vero e proprio colosso anche la gamma dei dispositivi di elettronica di consumo, televisori in testa, senza tralasciare il mondo degli elettrodomestici. La gamma di prodotti dell'azienda coreana in un settore importante come quello dei PC portatili non può quindi prescindere da quanto sviluppato in questi anni: da questo una ricerca nello stile di linee ed elementi che siano comuni all'altra produzione dell'azienda.In queste pagine andremo ad analizzare un Ultrabook Samsung basato su piattaforma Ivy Bridge, modello Series 5 Ultra 540U3C-A01. Si tratta di un tipico esempio di quello che il mercato propone al momento attuale in tema di sistemi Ultrabook: piattaforme non di ultimissima generazione basate su CPU della famiglia Haswell ma modelli in commercio da alcuni mesi, caratterizzati dal tipico set di funzionalità integrate negli Ultrabook con in più l'aggiunta di un pannello touchscreen che rende più completa l'esperienza d'uso con Windows 8.

Le specifiche di questo modello ripropongono quindi una struttura che abbiamo già visto in Ultrabook provati in precedenza in queste pagine, replicando quanto maggiormente diffuso sul mercato. Questo approccio ha positive ricadute in termini di costo d'acquisto: Series 5 Ultra 540U3C-A01 viene proposto ad un prezzo compreso tra 780,00€ e 900,00€ IVA inclusa nel mercato italiano, a seconda del rivenditore monitorato, con una dotazione in termini di componenti che è di fatto sempre la stessa. Il processore Intel Core i5-3317U non rappresenta di certo una novità tra le proposte Ultrabook sul mercato: si tratta di una soluzione con architettura dual core caratterizzata da una frequenza di clock di default pari a 1,7 GHz, capace di spingersi al massimo sino a 2,6 GHz via tecnologia Turbo Boost. La componente GPU integrata è quella Intel HD4000, come sempre del resto accade con processori mobile della famiglia Core basati su architettura Ivy Bridge, con frequenza di clock di default pari a 350 MHz e picco massimo di 1.050 MHz via tecnologia Turbo.

A limitare, a nostro avviso, le velleità di questo Ultrabook una caratteristica tecnica comune a molte altre proposte di questo segmento di mercato. Ci riferiamo al pannello da 13,3 pollici di diagonale, provvisto di funzionalità touch ma capace di una risoluzione video massima di soli 1.366x768 pixel. Tali dati hanno rappresentato la norma per molto tempo tra i notebook di un po' tutte le diagonali, limitando in parte la produttività rispetto a pannelli dalla risoluzione superiore. Alcuni utenti preferiscono display con questo tipo di risoluzione, soprattutto in presenza di diagonali da 13 pollici, ma riteniamo che sia preferibile avere un pannello Full HD come standard già con display da 13 pollici, soprattutto se questo si accompagna ad un listino che non è elevato in assoluto per il settore degli Ultrabook ma che di certo non può essere definito popolare in senso stretto.

A completare la dotazione troviamo 4 Gbytes di memoria di sistema, unitamente uno storage locale ibrido composto da un SSD di cache da 24 Gbytes abbinato ad un hard disk meccanico da 500 Gbytes. Nelle pagine seguenti andremo ad analizzare in dettaglio quali siano la costruzione e i componenti interni di questo modello, oltre a valutarne le prestazioni velocistiche e le capacità.Il mercato degli smartphone offre una varietà di alternative davvero molto ampia. Le diverse soluzioni a disposizione degli utenti si differenziano tra loro per molteplici parametri che permettono di definire all'interno del mercato segmenti distinti a seconda delle prestazioni e del prezzo. Uno degli elementi di distinzione più importnati nella scelta di un terminale sono sicuramente le dimensioni che, per naturale conseguenza, negli smartphoen touchscreen variano al variare delle dimensioni del display.Come ormai noto, in particolare nel corso degli ultimi due anni, abbiamo assistito a una crescita esponenziale proprio delle dimensioni del display che sono passate da una media di 3 pollici riscontrabile agli albori della diffusione delle soluzioni smartphone fino agli oltre 6 pollici di alcune delle ultime soluzioni annunciate.

http://www.batteria-portatile.com/dell-4e368-batteria.html Batteria Dell 4E368

http://www.batteria-portatile.com/dell-4e369-batteria.html Batteria Dell 4E369

http://www.batteria-portatile.com/dell-4k001-batteria.html Batteria Dell 4K001

http://www.batteria-portatile.com/dell-8h663-batteria.html Batteria Dell 8H663

http://www.batteria-portatile.com/dell-9h348-batteria.html Batteria Dell 9H348

http://www.batteria-portatile.com/dell-9h350-batteria.html Batteria Dell 9H350

http://www.batteria-portatile.com/dell-bdm01-batteria.html Batteria Dell BDM01

http://www.batteria-portatile.com/dell-1j989-batteria.html Batteria Dell 1J989

http://www.batteria-portatile.com/dell-1k300-batteria.html Batteria Dell 1K300

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0025-batteria.html Batteria Dell 312-0025

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-4609-batteria.html Batteria Dell 312-4609

http://www.batteria-portatile.com/dell-3j426-batteria.html Batteria Dell 3J426

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0341-batteria.html Batteria Dell 312-0341

http://www.batteria-portatile.com/dell-fk890-batteria.html Batteria Dell FK890

http://www.batteria-portatile.com/dell-fp282-batteria.html Batteria Dell FP282



Questa continua crescita delle dimensioni dei display ha portato a una situazione di mercato in cui tutti i terminali top di gamma hanno ormai display con diagnali che si aggirano intorno ai 5 pollici, spesso eccessive per molti utenti, poichè condizionati, ovviamente, nella portabilità. Per ovviare al problema alcune delle maggiori realtà nel panorama dei produttori di smartphone hanno così deciso da qualche tempo di affiancare ai propri top di gamma delle versioni degli stessi di dimensioni più contenute.In questo modo anche chi è attratto dal modello originale ma è restio all'acquisto per le dimensioni può contare su una soluzione dal design praticamente identico, dalle prestazioni comunque discrete ma soprattutto su una portabilità e una usabilità migliorate.

Due esempi eclatanti di questa nuova strategia sono allo stato attuale Samsung Galaxy S4 Mini e HTC One Mini, versioni "ristrette" dei due terminale che si giocano in questo momento lo scettro di miglior smartphone del panorama globale. Proprio le due soluzioni appena citate sono le protagoniste della recensione odierna, nella quale analizzeremo i diversi aspetti dei due smartphone in comparativa.Qui di seguito riportiamo una tabella nella quale poniamo a confronto le principali caratteristiche tecniche dei due dispositivi.In concomitanza con il Computex 2013 di Taipei, all'inizio del mese di Giugno, Intel ha presentato la quarta generazione di processori della famiglia Core. Si tratta delle proposte note anche con il nome in codice di Haswell, utilizzato per indicare quale sia la microarchitettura alla base adottata dall'azienda americana, CPU che vanno a prendere il posto di quelle Ivy Bridge di precedente generazione.

Questi processori sono attualmente disponibili in diverse versioni, tanto per sistemi desktop come per quelli notebook: nel primo caso troviamo varianti della famiglia Core i7 e Core i5 da utilizzare con schede madri socket 1155 LGA, mentre per i sistemi notebook Intel ha presentato versioni Core i7 con architettura quad core posizionate tra le proposte top di gamma affiancate da altre soluzioni delle serie Core i7, Core i5 e Core i3 appartenenti alla famiglia Ultra Low Voltage e sviluppate pertanto per l'utilizzo all'interno di sistemi Ultrabook. La tabella riporta le principali caratteristiche tecniche delle CPU Core i7, Core i5 e Core i3 basate su architettura Haswell e caratterizzate dal suffisso U: il TDP di questi processori è pari a 15 Watt, inferiore di 2 Watt rispetto ai 17 delle CPU Ivy Bridge di precedente generazione della famiglia Ultra Low Voltage. Notiamo come per tutti questi processori l'architettura sia dual core con tecnologia HyperThreading, con tecnologia Turbo Boost per le declinazioni Core i7 e Core i5 e cache L3 variabile da 3 a 4 Mbytes a seconda del modello. http://www.dearbattery.co.uk/hp.html http://www.dearbattery.co.uk/hp.html

Il dato di consumo espresso in termini di TDP presenta sulla carta una differenza contenuta tra Haswell e Ivy Bridge, solo 2 Watt. A differenziare sensibilmente queste due famiglie di processori troviamo tuttavia il package: con i processori a basso consumo della famiglia Haswell Intel ha introdotto un package che prevede accanto al core del processore anche un secondo chip, il chipset. La risultante è quindi un livello di consumo aggregato dei due componenti, con il TDP di 15 Watt che include pertanto anche il chipset a differenza di quanto accade con i processori Ivy Bridge della serie Ultra Low Voltage.La GPU integrata in questi processori può essere modello HD4400 oppure HD5000: nel primo caso viene utilizzata la GPU nota con il nome di GT2, mentre nel secondo caso è presente la GPU GT3. Il chip GT2 è utilizzato nei sottosistemi video HD4600, HD4400 e HD4200 con differenze in termini di frequenza di clock; in GT3 aumentano le unità di elaborazione integrate rispetto a GT2 con un riflesso positivo sulle prestazioni velocistiche complessive.

E' di Sony il primo Ultrabook basato su architettura Haswell ad essere giunto in redazione: si tratta del modello Vaio Pro 13, caratterizzato dalla sigla SVP1321C5E. Le linee guida del design sono quelle che abbiamo già avuto modo di vedere con altre proposte Sony della serie Vaio, abbinate in questo caso ad uno spessore molto contenuto e a un peso che è di poco superiore a 1 Kg nonostante la diagonale del display sia da 13 pollici. La CPU scelta da Sony per questo modello è quella Core i7-4500U, caratterizzata da una frequenza di clock di default di 1,8 GHz e capace di spingersi sino ad un picco massimo di 3 GHz via tecnologia Turbo Boost. Possiamo considerare questa CPU come diretta evoluzione del modello Core i7-3517U basato su architettura Ivy Bridge, soluzione capace di un valore massimo di 3 GHz via Turbo Boost e dotata dello stesso quantitativo di cache L2 di 4 Mbytes del processore Core i7-4500. A separare questi due modelli la frequenza di clock di default che raggiunge i 1.900 MHz nel modello Corre i7-3517U, quindi superiore di 100 MHz rispetto alla nuova arrivata.

Batteria Dell 312-0633

Sia che si faccia parte degli entusiasti della prima ora, sia che permanga un certo scetticismo nei confronti di questi dispositivi, rimane innegabile il fatto che i tablet PC abbiano causato un vero e proprio terremoto nel mercato PC, andando ad alterare dinamiche consolidate da anni, mandato all'aria previsioni di vendita e costretto alla rincorsa aziende che inizialmente sono rimaste alla finestra a guardare cosa stava succedendo.Torniamo un attimo al mercato PC in generale: sebbene le vendite di PC desktop e notebook siano sempre e comunque elevate, non può essere ignorato il fatto che il tasso di aggiornamento e sostituzione del parco macchine installato abbia subìto una forte rallentamento, causato principalmente da due fattori. Il primo è la crisi che da anni colpisce soprattutto il mondo occidentale, che ha come diretta conseguenza una gestione delle spese molto più conservativa da parte del consumatore. Ma non è l'unica.

L'altra è l'ascesa dirompente di tablet PC e smartphone nella lista dei desideri dei consumatori, che ha portato a spendere soldi per questi dispositivi piuttosto che cambiare il vecchio portatile o PC desktop. Pochi soldi dunque, spesi per giunta in un settore che non esisteva fino a qualche anno fa. La conseguenza diretta di ciò è il successo delle aziende che hanno saputo piazzare prodotti convincenti fin dalla prima ora (Apple, la cui forza era tale da renderla capace di decidere lei stessa quando e come far partire un nuovo mercato), ma anche degli inseguitori diretti.Stiamo parlando dell'universo di tablet equipaggiato con sistema operativo Google Android, supportato da tutti i produttori del panorama IT; attualmente sono questi i prodotti più venduti anche grazie a prezzi di ingresso al di sotto dei 100 Euro. Parlavamo in precedenza di chi è rimasto troppo tempo a guardare e il riferimento lo meritano due enormi realtà del mercato che sono Intel sul fronte hardware e Microsoft su quello software.

Intel non è riuscita a piazzare le proprie piattaforme all'interno dei tablet della prima ondata, poiché le esigenze primarie riguardavano soprattutto il consumo energetico contenuto: la conseguenza è stata ed è anche ora una supremazia ARM - Qualcomm nelle varie interpretazioni e versioni. Microsoft non faceva allora (e nemmeno ora) la parte del leone nel settore mobile, permettendo alla clientela di questo settore una progressiva e inevitabile fidelizzazione agli universi software concorrenti.Impensabile però immaginare che un mercato così promettente potesse rimanere scoperto da parte di Microsoft e Intel. La contromossa di Microsoft ha trovato concretizzazione nei modelli presentati l'anno scorso da Steve Ballmer il 18 giugno 2012 presso i Milk Studios di Los Angeles, sotto il nome di Surface RT e Surface Pro. Ne parliamo nella prossima pagina.La compagnia cinese Huawei è forse la più nota tra realtà che, nel corso degli ultimi anni, stanno cercando di far breccia nei mercati di tutto il mondo grazie alle proprie soluzioni mobile. Già presente in Italia e non solo come produttore e fornitore per gli operatori della nostra penisola di chiavette e altri dispositivi per la connessione mobile alla rete internet, il produttore cinese ha iniziato da un paio d'anni a questa parte ha importare anche alcune proprie soluzioni smartphone. In molti probabilmente ricorderanno Ideos, uno dei primi terminali a portare la soglia di prezzo per il smartphone Android al di sotto dei 100 euro.

Come per l'appena citato Ideos, una delle caratteristiche principali delle soluzioni dell'emergente colosso cinese è senza ombra di dubbio il prezzo decisamente contenuto, abbinato nonostante tutto a una dotazione tecnica discreta che paragonata a quella di terminali della stessa fascia di prezzo può spesso risultare anche migliore.Grazie a questo modus operandi, Huawei è pian piano riuscita a ritagliarsi un ruolo abbastanza importante non solo nel nostro mercato ma anche in quello globale. Non per nulla, da un paio di anni a questa parte, in occasione del Mobile World Congress, la più importante fiera a livello internazionale per quanto riguarda il mondo mobile, il produttore cinese è una delle compagnie che può vantare il maggior numero di novità e uno degli spazi espositivi più grandi in assoluto.

http://www.batteria-portatile.com/dell-whxy3-batteria.html Batteria Dell WHXY3

http://www.batteria-portatile.com/dell-0xr693-batteria.html Batteria Dell 0XR693

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0625-batteria.html Batteria Dell 312-0625

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0633-batteria.html Batteria Dell 312-0633

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0763-batteria.html Batteria Dell 312-0763

http://www.batteria-portatile.com/dell-gw240-batteria.html Batteria Dell GW240

http://www.batteria-portatile.com/dell-hp297-batteria.html Batteria Dell HP297

http://www.batteria-portatile.com/dell-rn873-batteria.html Batteria Dell RN873

http://www.batteria-portatile.com/dell-xr693-batteria.html Batteria Dell XR693

http://www.batteria-portatile.com/dell-vostro-3555-batteria.html Batteria DELL 04YRJH

http://www.batteria-portatile.com/dell-04yrjh-batteria.html Batteria DELL 312-0233

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0233-batteria.html Batteria DELL 312-0234 383CW

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0234-383cw-batteria.html Batteria DELL 4T7JN

http://www.batteria-portatile.com/dell-4t7jn-batteria.html Batteria DELL 9T48V J1KND

http://www.batteria-portatile.com/dell-9t48v-j1knd-batteria.html Batteria DELL W7H3N

http://www.batteria-portatile.com/dell-7012p-batteria.html Batteria Dell 7012P



Uno degli ultimi terminali annunciati e oggetto dell'articolo di oggi è Huawei Ascend P6, che, pur non essendo il top di gamma della compagnia, è caratterizzato da una dotazione tecnica di buonissimo livello e, soprattutto, da un prezzo assolutamente concorrenziale. Annunciato nel corso del mese di giugno in quel di Londra Ascend P6 era al momento dell'annuncio lo smartphone più sottile al mondo.Di seguito riportiamo come consuetudine una tabella nella quale riassumiamo le principali caratteristiche tecniche della soluzione.Con l’imminente rilascio di Windows 8.1, previsto per le prossime settimane, gli utenti riceveranno anche un major upgrade del browser di sistema, che promette maggiore fluidità e risparmio di batteria, una release quindi focalizzata sull’ottimizzazione delle performance.

Tuttavia non è rivolto solo alle performance l’impegno profuso dagli siluppatori Microsoft, ma sotto il cofano sono presenti una notevole quantità di modifiche e migliorie in tutte le aree, volte a massimizzare la compatibilità con le più recenti specifiche del W3C.Facciamo quindi una rapida carrellata delle novità più salienti per lo sviluppatore, partendo dalle misure adottate per la compatibilità con il codice legacy. Notare come scompaia la dicitura MSIE, e viene aggiunto “like Gecko” alla fine, per coerenza con tutti gli altri browser. In questo modo i siti che cambiano codice in base al nome del Browser (tecnica sconsigliata per tanti motivi che non esamineremo in questa sede), non trovando il token MSIE erogheranno il contenuto ottimizzato per Firefox che sarà compatibile, a meno di qualche sottile differenza, con IE11.Se per qualche motivo si volesse risalire al vero nome del browser, basta controllare il token Trident, e la versione specifica sotto il token rv:11.0. I nuovi siti, comunque, dovrebbero usare la feature detection per erogare i contenuti corretti, e non dovrebbero basarsi sul nome e la versione del browser, anche per una migliore gestione del codice. La modalità “compatibile” o quirks mode, introdotta con IE8, è stata deprecata ed è destinata a scomparire del tutto nelle future versioni di IE.

Molte API proprietarie Microsoft sono state eliminate, sostituite da equivalenti standard. Alcuni esempi sono XDomainRequest è sostituito da CORS for XMLHttpRequest, oppure attachEvent sostituito da addEventListener, e così via. La codifica dei caratteri delle URL è adesso UTF-8, per uniformarsi con gli altri browser e in generale sono state aggiunte, modificate o rimosse numerose API per aderire il più possibile alle raccomandazioni del W3C ed uniformarsi così con i comportamenti di Firefox e Chrome.Sono inoltre state introdotte delle nuove API per il supporto al Fullscreen e per la gestione dell’orientamento dello schermo, utile ad esempio per elementi video a pieno schermo, stile YouTube e per giochi o altre applicazioni grafiche.

Il componente textarea subisce numerosi bug fix, mentre tutto il sistema di input e di editing viene rivisto e migliorato. Ad esempio viene migliorato il supporto per l’accessibilità, viene aggiunto il supporto per il copia-incolla delle immagini in formato Base64 e sono stati aggiunti più controlli sulla resa dei paragrafi tramite CSS, per migliorare le WebApp che fanno pesante uso di rich editing (praticamente qualsiasi CMS potrebbe trarne beneficio).Una pietra miliare, l'anello di congiunzione tra il mondo delle reflex Quattro Terzi e delle mirrorless Micro Quattro Terzi: ecco quello che la nuova OM-D E-M1 rappresenta per Olympus. Si tratta di una definizione ambiziosa, ma secondo il produttore nipponico la nuova ammiraglia della casa ha tutte le carte in regola per far dimenticare lo specchio a tutti gli appassionati del marchio.

http://www.batteria-portatile.com/dell-083kv-batteria.html Batteria Dell 083KV

http://www.batteria-portatile.com/dell-1894w-batteria.html Batteria Dell 1894W

http://www.batteria-portatile.com/dell-2127u-batteria.html Batteria Dell 2127U

http://www.batteria-portatile.com/dell-4127u-batteria.html Batteria Dell 4127U

http://www.batteria-portatile.com/dell-8027u-batteria.html Batteria Dell 8027U

http://www.batteria-portatile.com/dell-bat-i5000-batteria.html Batteria Dell BAT-I5000

http://www.batteria-portatile.com/dell-bat30wl-batteria.html Batteria Dell BAT30WL

http://www.batteria-portatile.com/dell-im-m150261-batteria.html Batteria Dell IM-M150261

http://www.batteria-portatile.com/dell-im-m150261-fr-batteria.html Batteria Dell IM-M150261-FR

http://www.batteria-portatile.com/dell-im-m150261-gb-batteria.html Batteria Dell IM-M150261-GB

http://www.batteria-portatile.com/dell-2377t-batteria.html Batteria Dell 2377T

http://www.batteria-portatile.com/dell-310-5351-batteria.html Batteria Dell 310-5351

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0279-batteria.html Batteria Dell 312-0279

http://www.batteria-portatile.com/dell-312-0336-batteria.html Batteria Dell 312-0336

http://www.batteria-portatile.com/dell-c5331-batteria.html Batteria Dell C5331

http://www.batteria-portatile.com/dell-c5340-batteria.html Batteria Dell C5340



La strada seguita da Olympus è la stessa che altri produttori hanno scelto per far fare un passo in avanti dal punto di vista della flessibilità della messa a fuoco: l'integrazione di una tecnologia che permette la rilevazione di fase direttamente sulla superficie del sensore. In questo senso è probabile che questo sia uno dei primi frutti della nuova partnership tra Olympus e Sony, mentre il precedente compagno di viaggio, Panasonic, continua a credere sulla messa a fuoco basata solo sulla rilevazione del contrasto.La nuova Olympus OM-D E-M1 utilizza la baionetta Micro Quattro Terzi ed è quindi compatibile con tutte le ottiche prodotte da Olympus dall'avvento della prima PEN a oggi, un parco ottiche che vede interessanti frecce nella sua faretra, ma tramite adattatore permette di sfruttare la messa a fuoco a rilevazione di fase anche con tutte le ottiche del sistema Quattro Terzi, nate per sfruttare questo tipo di tecnologia e in difficoltà quando a guidarle è un sistema di messa a fuoco basato solo sulla rilevazione del contrasto.

In particolare la messa a fuoco basata su contrasto, con lettura del sensore a 240 fps, viene utilizzata con le ottiche Micro Quattro Terzi, nate per questa tecnologia, mentre la macchina passa automaticamente alla messa a fuoco basata sulla rilevazione della fase quando viene agganciata al bocchettone, tramite l'adattatore, un'ottica reflex Quattro Terzi. Situazione ibrida è quella della messa a fuoco continua con inseguimento con ottiche Micro Quattro Terzi: in questo caso la messa fuoco a rilevazione di fase entra in gioco, per le sue caratteristiche tecniche, per riconoscere se il soggetto è in allontanamento o avvicinamento e guidare con più precisione il tracking AF. Con la messa a fuoco a rilevazione di fase sono 37 i punti di messa a disposizione dell'utente, disposti in modo simile a quelli delle reflex, mentre passando al contrasto la messa a fuoco può avvenire su un grosso rettangolo di 81 aree. http://www.dearbattery.co.uk/hp.html http://www.dearbattery.co.uk/hp.html

Sono ormai trascorsi più di due anni da quando, in occasione dell'edizione 2011 del Computex di Taipei, Intel ha introdotto e definito la nuova categoria di sistemi portatili chiamata Ultrabook. L'obiettivo fu quello di fissare i paletti per una categoria di sistemi in grado di coniugare una facile trasportabilità, buone prestazioni complessive ed una elevata autonomia operativa.I sistemi portatili che vogliono fregiarsi del marchio Ultrabook devono quindi rispettare una serie di specifiche ben precise, che Intel ha via via mutato nel corso del tempo parallelamente all'introduzione sul mercato dei processori "Ivy Bridge" prima e "Haswell" poi (i primi sistemi ultrabook erano dotati di processori "Sandy Brdige". In questo modo il marchio Ultrabook permette fin da subito di identificare la presenza di determinate caratteristiche, aiutando così il pubblico ad orientarsi nel vasto mercato dei sistemi portatili.

Batería ASUS G50V-AS067C

Una vez que lo tenemos entre nuestras manos, lo primero que nos sorprende su buen conseguido acabado exterior, en negro mate, del que sólo destaca el logo de Toshiba en la parte trasera. El terminal es extremadamente delgado para el tipo de equipos que suelen utilizarse en el entorno empresarial: tan sólo 25 milímetros de grosor y 2,3 kilos de peso.Lo ponemos en funcionamiento y descubrimos que no es un portátil nada lento en tareas cotidianas como abrir el correo electrónico, utilizar programas ofimáticos o navegar en Internet. Incluso con reproducción de vídeo y varios procesos en segundo plano es capaz de ofrecer un rendimiento aceptable. Todo ello es posible gracias a su procesador Intel Core i5 4210U a 1,7 Ghz de velocidad, aunque su velocidad puede aumentarse artificialmente hasta 1 Ghz adicional por medio de la tecnología TurboBoost de Toshiba.

Cuenta con 4 Gb de memoria RAM (DDR3, ampliable hasta 16 Gb) y sus opciones de almacenamiento estándar consisten en un disco duro de 500 Gb (que cuenta con un sensor 3D que detecta vibraciones en el disco e impide que se dañe) y un lector/grabador de DVD. Dispone, asimismo, de conectividad WiFi, lector de tarjetas SD y conexión HDMI, además de los habituales puertos USB 2.0 (1) y USB 3.0 (2). Como decíamos, este modelo de Toshiba no está orientado al mercado doméstico ni al entrenamiento digital, sino a las necesidades de pequeños emprendedores. Por ello, la firma asiática ha metido la tijera en todo el aspecto gráfico con el fin de abaratar los costes de producción de este portátil.Así, el Satellite PRO R50-119 utiliza la tarjeta gráfica Intel HD Graphics 4400 integrada con el procesador que funciona perfectamente en funciones como la reproducción de vídeos pero que no es factible para ejecutar videojuegos o tareas más complejas.

A la inexistencia de una tarjeta gráfica dedicada hemos de unir el mal contraste que ofrece la pantalla de 15,6” del equipo. A pesar de su retroiluminación LED, la calidad de imagen que atesora es muy baja, condicionada también por el hecho de que sea una pantalla antireflectante, es decir, mate. De esta forma, el portátil puede utilizarse en exteriores sin preocuparnos por los reflejos sobre nuestra pantalla.Por lo demás encontramos un buen portátil al uso, con webcam incorporada, panel multi-tocuh con dos botones físicos, un teclado confortable y una batería de iones de litio de 4 celdas. Desde el fabricante aseguran que su autonomía puede llegar a alcanzar las 6 horas y 25 minutos, aunque en nuestras pruebas nunca ha superado las 4-5 horas de uso medio.

Sin duda, una opción a considerar por aquellos trabajadores o pymes que no tengan grandes presupuestos disponibles, pocas exigencias técnicas para sus equipos informáticos pero que quieran contar con portátiles resistentes, de buen diseño y con unas funcionalidades más que aceptables. El mismo día que Samsung presenta sus nuevos “phablet” de gama alta, su rival chino Xiaomi lanza también dos terminales de gran tamaño, el Redmi Note 2 y Redmi Note 2 Prime, que con precios de 125 y 155 dólares no pretenden rivalizar en prestaciones con los Galaxy S6+ y el Note 5; pero que seguro van a ser mucho más populares.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-a1-bateria.html Batería ASUS G50V-A1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-a2-bateria.html Batería ASUS G50V-A2

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-ak062g-bateria.html Batería ASUS G50V-AK062G

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-ak118j-bateria.html Batería ASUS G50V-AK118J

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-as067c-bateria.html Batería ASUS G50V-AS067C

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-ep048c-bateria.html Batería ASUS G50V-EP048C

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-ex109c-bateria.html Batería ASUS G50V-EX109C

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-ex129c-bateria.html Batería ASUS G50V-EX129C

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-p8600-bateria.html Batería ASUS G50V-P8600

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-x1-bateria.html Batería ASUS G50V-X1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-x2-bateria.html Batería ASUS G50V-X2

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50v-x5-bateria.html Batería ASUS G50V-X5

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vm(all)-bateria.html Batería ASUS G50VM(All)

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vm-a1-bateria.html Batería ASUS G50VM-A1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vm-a2-bateria.html Batería ASUS G50VM-A2

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vm-dp01-bateria.html Batería ASUS G50VM-DP01



Más incluso que Apple, hay un fabricante que se empeña en tratar de “aguar a fiesta” a Samsung, que acaba de presentar sus nuevos terminales estrella y, el mismo día, su rival chino Xiaomi lanza también dos terminales de gran tamaño, el Redmi Note 2 y Redmi Note 2 Prime, que con precios de 125 y 155 dólares no pretenden rivalizar en prestaciones con los Galaxy S6+ y el Note 5; pero que seguro van a ser mucho más populares. A pesar de que el segmento asequible no es el campo en el que fabricantes como Apple o Samsung libran sus principales batallas, deben estar temblando ante la próxima entrada de Xiaomi en mercados como el estadounidense, donde la compañía china ha comenzado a atener ya algunos de sus productos y podría desembarcar tan pronto como el año próximo. Aunque Xiaomi tiene dispositivos de gama mucho más alta como el Redmi Note Pro, los nuevos terminales Redmi Note 2 y Note 2 Prime ofrecen unas prestaciones que seguro son suficientes para millones de bolsillos ajustados que buscan un teléfono de gran pantalla.

Los nuevos Redmi Note 2 tienen pantalla de 5,5 pulgadas con resolución Full HD (la misma resolución y tamaño del iPhone 6 Plus) y una carcasa de plástico sencilla pero bien acabada y disponible en distintos colores. Por otro lado, esta carcasa plástica ofrece la posibilidad de sustituir rápidamente la batería de 3.060 mAh y se puede ampliar el almacenamiento con tarjetas microSD, algo que ya no permiten los nuevos súper teléfonos de Samsung y que tiene en pie de guerra a algunos de sus fans.Evidentemente, ninguno de los nuevos terminales de Xiaomi tiene soporte para puntero de precisión, aunque puedes usar un puntero capacitivo como en cualquier smartphone, ni todos los aditamentos de interfaz y funcionalidades específicas que tienen los Note de Samsung. Por otro lado, en su interior, los Redmi 2 Note no llevan los más poderosos chips de Samsung o Qualcomm, pero no se quedan ni mucho menos cortos en potencia: el modelo Redmi Note 2 lleva un procesador MediaTek Helio X10 de ocho núcleos a 2 GHz con 2 GB de RAM y 16 GB de almacenamiento; mientras que el modelo Note 2 Prime equipa el mismo procesador de ocho núcleos a 2,2 GHz, 2 GB de RAM y 32 GB de almacenamiento.

Las cámaras son otro de los apartados que se han cuidado bastante y ambos smartphones equipan una cámara principal de 13 MP, con sensor fabricado por Samsung, lentes con apertura F/2.2 y enfoque por detección de fase que promete una velocidad de enfoque de sólo una décima de segundo. Por supuesto, las especificaciones “puras” dan poca información sobre los resultados reales de una cámara (el procesador de imagen y software que interpretan los datos del sensor suelen tener mucho que decir al respecto), pero todo apunta que el Redmi Note 2 no va a decepcionar en el apartado fotográfico. La cámara frontal, por otro lado alcanza, 5 MP.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vm-x1-bateria.html Batería ASUS G50VM-X1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt(all)-bateria.html Batería ASUS G50VT(All)

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-a1-bateria.html Batería ASUS G50VT-A1

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-b1-bateria.html Batería ASUS G50VT-B1

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-ep024g-bateria.html Batería ASUS G50VT-EP024G

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-x2-bateria.html Batería ASUS G50VT-X2

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-x3-bateria.html Batería ASUS G50VT-X3

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-x4-bateria.html Batería ASUS G50VT-X4

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-x5-bateria.html Batería ASUS G50VT-X5

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-x5-rf-bateria.html Batería ASUS G50Vt-X5-RF

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g50vt-x6-bateria.html Batería ASUS G50VT-X6



Los nuevos terminales parece que están fabricados en las nuevas plantas de Xiaomi en la India y equiparán el nuevo sistema MIUI7 de Xiaomi, basado en Android pero con un aspecto muy colorido y funcionalidades propias, que es uno de los pocos “fork” o personalizaciones de Android que puede decirse que es casi tan apreciado por los usuarios como el mismo Android de Google.Había mucha expectación, más aún tras los malos resultados financieros del último trimestre y las decepcionantes ventas del Galaxy S6, por ver qué nos tenían preparado desde Samsung para remontar el vuelo en los próximos meses. Y al parecer las plegarias han sido escuchadas, teniendo como resultado final el Galaxy S6 edge+, un smartphone de alta gama muy prometedor.

Este terminal, de 5,7 pulgadas de pantalla (Quad HD Super AMOLED), mantiene el diseño de su predecesor, el Galaxy S6 edge, con un acabado en aluminio y cristal. El móvil incorpora además la doble pantalla curva lateral desarrollada por Samsung y la tecnología de carga inalámbrica y carga rápida por cable desarrollada por Samsung. Con la carga por cable, el dispositivo puede cargar su batería de 3.000 mAh completamente en aproximadamente 90 minutos y, a través del cargador inalámbrico de Samsung, en aproximadamente 120 minutos.Su potencia también está fuera de cualquier duda: procesador Exynos ‘octacore’ (2.1GHz Quad + 1.5GHz Quad) y 4Gb de RAM son sus principales señas de identidad. Cuenta con todas las conexiones necesarias hoy por hoy (incluyendo LTE y NFC) y una buena propuesta de cámaras: 16 Mpx en el caso de la trasera -con estabilización inteligente de la imagen óptica (OIS) con Auto Real-time High Dynamic Range (HDR) y nuevos filtros de imagen- y 5 Mpx en el caso de la frontal.

En cuanto al software, este smartphone incluye el nuevo “Apps edge”, que da a los usuarios un acceso instantáneo a sus aplicaciones favoritas con un simple toque en la pantalla curva. Por otro lado, la función mejorada “People edge” permite establecer rápidas comunicaciones, ayudando a los usuarios a conectar fácilmente con sus contactos más cercanos. Desde la pantalla lateral, los usuarios pueden encontrar rápidamente a los contactos preconfigurados y enviarles un mensaje o llamarles directamente.El Samsung Galaxy S6 edge+ estará disponible en todo el mundo a partir del mes de agosto de 2015, aunque en cada mercado local, en España seguramente a lo largo del mes de septiembre. El dispositivo se comercializará con opciones de almacenamiento de 32 GB o 64 GB y en diversos colores, incluyendo oro platino y negro zafiro. El Galaxy Note, hasta ahora el modelo de gran formato de mayor éxito de Samsung, también se renueva y en su quinta versión incorpora exactamente las mismas funcionalidades que el Galaxy S6 edge+, siendo las únicas variaciones el uso del S-Pen en el caso del Note 5, la ausencia de la pantalla curva en este modelo y en sus respectivas dimensiones. http://www.portatilbateria-es.com/samsung.html http://www.portatilbateria-es.com/samsung.html

HP Compaq HSTNN-IB08 Battery

The laptop has become a vital tool in business meetings, and the ability to share the data on the screen with others is paramount. Unfortunately, that seemingly simple task isn’t always as easy as it should be.Often, big, bulky laptops need to be plugged into a power source, therefore making it difficult to move the device around so that others can see what’s on your screen.With a new HP laptop with detachable screen, however, you can simply unclip your screen and hand it to your colleagues to view that data for themselves. And with a touchscreen interface, they’ll be able to navigate and interact with the data too.Lenovo has been caught installing adware onto a number of its laptops that could potentially leave customers totally vulnerable to cyber criminals wishing to steal their data.The software, called Superfish Visual Discovery, came pre-installed on Lenovo machines and can inject third-party ads in Google and other searches carried out in Internet Explorer (IE) and Chrome, while making them look like genuine ad results.

The technique has infuriated many users and caught the attention of Lizard Squad, which hacked the Lenovo website in an apparent revenge attack.Consumers began complaining about Superfish Visual Discovery, which can also produce pop-ups and cause some websites not to render properly, as long ago as September 2014. However it took until 23 January this year for Lenovo to acknowledge users' complaints about it being more than simple crapware.Mark Hopkins, Lenovo's program manager for social media, posted a statement on the Lenovo forums reassuring customers their online behaviour is not tracked by the adware, and that the technology is "purely contextual/image based and not behavioural".Nevertheless, serious concerns have been raised about the out-of-the-box nature of this software, both from a privacy and a security point of view.Firstly, Superfish Visual Discovery was created by a third-party company, called Superfish, which is not part of Lenovo. Therefore, any data collected by the program is being sent back to a third party.

On the security side, some have argued Superfish can be thought of as a "man-in-the-middle" malware, including Facebook engineering director, Mike Shaver.Lenovo installs a MITM cert and proxy called Superfish, on new laptops, so it can inject ads? Someone tell me that's not the world I'm in.Additionally, Superfish's self-signed root security certificate appears to give the same level of access as Microsoft, meaning it can read data sent over supposedly secure SSL connections, such as online banking.While there's no indication Superfish or Lenovo have carried out this kind of snooping, it potentially makes users vulnerable to attack if a hacker were to get hold of the program's root certificate private key.Because the certificate gives Superfish the same level of authority on Windows as Microsoft, it could, according to security bloggers Decent Security, be used by cyber criminals to engineer malware that appeared to be written by Microsoft. This could allow the malicious program to go undetected by anti-malware software, leaving users totally vulnerable.This scenario is made worse by the fact Superfish apparently uses the same key for all installations, meaning once a malicious actor had the key for one machine, they would have the key for all of them.

Chris Boyd, a malware intelligence analyst at Malwarebytes, told PC Pro: "Preinstalled software is always a concern because there's often no easy way for a buyer to know what that software is doing - or if removing it will cause system problems further down the line. While a clean operating system install is preferable, it isn't always practical - hitting the rollback / factory setting button on a new machine will give you back programs you've just tried to remove, and not everybody has a stack of operating system discs to hand."In this particular case, anybody affected should uninstall the Superfish software then type certmgr.msc into their Windows search bar - from there, they can find and remove the related root certificate."

There is also the question of the legality of Lenovo's pre-installation of Superfish on users' computers.Lawyer David Marchese, the English member of international legal network Globalaw, told PC Pro: "From a legal perspective ... the questions will be, is someone making use of a consumer's personal data without their prior consent or other lawful justification? Is the consumer's personal data being sent out of the EEA without consent and so on."Marchese said those upset by Lenovo's behaviour may be able to bring a civil case against the company as well."If a consumer purchases a computer that has inbuilt threats to their security, that would seem to give rise to basic claims under the Sale of Goods Act 1979," he said.

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-compaq-397809-242-battery.html HP Compaq 397809-242 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ib52-battery.html HP HSTNN-IB52 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-416996-131-battery.html HP 416996-131 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-448007-001-battery.html HP 448007-001 Battery



PC Pro also contacted the Information Commissioner's Office (ICO), which oversees communications and data regulation and standards in the UK. A spokesperson said: "We are aware of concerns that have been expressed about Lenovo's handling of consumers' information and will be making enquiries to establish the full details."In a statement, Lenovo told PC Pro: "Lenovo removed Superfish from the preloads of new consumer systems in January 2015. At the same time Superfish disabled existing Lenovo machines in market from activating Superfish.""Superfish has completely disabled server side interactions (since January) on all Lenovo products so that the product is no longer active. This disables Superfish for all products in market," Lenovo said.

"We have thoroughly investigated this technology and do not find any evidence to substantiate security concerns. But we know that users reacted to the issue with concern, and so we have taken direct action to stop shipping any products with this software," it added.Lenovo also told us that Superfish "was preloaded onto a select number of consumer models only". However, this seems to be contradicted by complaints on the Lenovo forum that the program was causing IE not to recognise .Net smart cards, which are used for security and access management within some businesses.The company said it's "thoroughly investigating all and any new concerns raised regarding Superfish".Let us know in the comments if you've experienced any similar problems, we will also be updating this article as new information becomes available.

Update: Vaughn Highfield: If you have a Lenovo laptop and are unsure if you have to worry about Superfish intercepting your transactions there are a number of ways to see if you've got Superfish running under the hood.One surefire way to know that you're fine is if you bought your laptop from Microsoft's Signature range of laptops. These laptops come completely bloatware free, so you know that you're getting a completely safe device not bogged down with useless - and potentially dangerous - rubbish.If you didn't do that, you can head on over to this Superfish CA test and that'll tell you rather plainly if you do have Superfish intercepting your communications. There's also a slightly more colourful variant on the LastPass blog, offering up instructions on how to uninstall the program and remove the old certificates.

While you may just think "oh how bad could it be?" it's worth noting that within an hour or so of Superfish's discovery, Errata Security stuck up a guide to show you just how easy it is for anyone to hack in and see exactly what you're doing with your computer.Big cities can house hundreds of thousands of Wi-Fi points, not all of which are transmitting data all the time. What if they could be put to for something other than Netflix streaming and Reddit consumption?This is the premise of a scientific paper from the University of Washington with the attention-grabbing title “Powering the Next Billion Devices over Wi-Fi”.Ignore the next billion devices for a second – what are the first? Well, the researchers discovered that they could supply power to a basic camera 17ft from a router, and managed to boost a fitness tracker’s battery to 41% in two-and-a-half hours.

http://www.dearbattery.co.uk/dell-latitude-e6430s-battery.html Dell Latitude E6430s Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-latitude-e6430-atg-battery.html Dell Latitude E6430 ATG Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-latitude-e6430-xfr-battery.html Dell Latitude E6430 XFR Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-latitude-e6530-battery.html Dell Latitude E6530 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-xps-13-battery.html DELL XPS 13 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-xps-13-l321x-battery.html DELL XPS 13-L321X Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-xps-13-l322x-battery.html DELL XPS 13-L322X Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-xps-l321x-battery.html DELL XPS L321X Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-xps-l322x-battery.html DELL XPS L322X Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-precision-m4600-battery.html Dell Precision M4600 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-precision-m6600-battery.html Dell Precision M6600 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-vostro-1440-battery.html DELL Vostro 1440 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-vostro-1450-battery.html DELL Vostro 1450 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-vostro-1540-battery.html DELL Vostro 1540 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-vostro-1550-battery.html DELL Vostro 1550 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-studio-1450n-battery.html DELL Studio 1450n Battery

http://www.dearbattery.co.uk/dell-studio-1450r-battery.html DELL Studio 1450R Battery



Wi-Fi routers can already transmit power. PoWiFi works by forcing routers to send out a constant 1W signal, rather than the intermittent kind used currently, which is then captured and turned into DC power by harvesters.In an interview with Popular Science, Vamsi Talla, a PhD candidate at the university and one of the paper’s co-authors, said: “We have a huge Wi-Fi infrastructure already in place. If we can repurpose existing infrastructure for power delivery as well, then we can actually enable wireless power delivery in homes and offices.”It should, but the average layman might not notice. As part of the trial, the researchers equipped six Seattle homes with PoWiFi; of these, four noticed no difference, while one found their internet speed actually improved – although the researchers note that the PoWiFi was actually an upgrade from their previous model.

Hold your horses – and not with your device cables, which you should absolutely not throw out. The technology is promising, but it’s evidently not right for charging your smartphone, your tablet, your laptop or other power-hungry devices.Remember how we said it powered a camera? This is the camera in question:What’s more, the charge from the PoWiFi only powered it sufficiently to take one 177 x 144 black-and-white photo every 35 minutes. That’s not going to keep Instagram in the photographic lifestyle to which it has grown accustomed.Part of this is down to FCC regulations, which limit routers to 1W output (iPhone and Android chargers typically output at 5W). However, even if the restrictions were lifted, powering devices this way wouldn’t be lightning fast. What’s more, it would be far more wasteful than using a wired charger, not to mention the fact that FCC regulations – cautious or not – are there for a reason.

There is certainly potential for smaller devices, though, and things are only at the proof-of-concept stage – just don’t expect your phone to be charged using Wi-Fi. To put things into perspective, Computer World calculates that the electricity generated this way is 100,000 times too low even to run a smartphone, without giving a thought to charging.Yep, you read that correctly. Researchers at the University of Oxford have developed technology that can deliver 224Gbits/sec data-transfer speeds in both directions. The technology, dubbed LiFi (light fidelity) uses LEDs to transmit data. Click on the title above to find out more.From one internet speed increase to another. This time the speed increase can be attributed to an overdue update of the HTTP standard. The last update to the protocol came in 1999 when HTTP 1.1 was introduced. Here's what you can expect from the update to HTTP/2. http://www.dearbattery.co.uk/dell.html http://www.dearbattery.co.uk/dell.html

HP HSTNN-I60C-4 Battery

Storage could be a problem, with only 17.3GB of space available of the 32GB eMMC flash drive, but these machines are designed to work with lightweight apps and cloud services, not heavyweight graphics suites. HP bundles in Office 365 Personal with 1TB of OneDrive storage for a year, although it will cost you £60 a year to keep that going once the initial period ends. Not all the extras are so welcome. The Stream is stuffed with apps, and shortcuts to online services abound, many of which seem to do little more than act as a portal to third-party services; if we want to use Deezer, we’ll download the Deezer app, thanks. While the laptop comes with a year’s free use of HP Connected Music's radio playlists, it's no match for Spotify.In terms of specifications, the Stream 11 is standard Bing laptop fare, with an Intel Celeron N2840 processor and 2GB of RAM. The dual-core Bay Trail-M CPU is fine for mainstream applications and will even make a good fist of more demanding apps, although video-editing, high-end graphics apps and the latest games are still firmly off the menu.The HP scored 0.4 in our Real World Benchmarks, which is slightly faster than the Toshiba Satellite CL10-B, however, and came closest to the Toshiba Chromebook 2 in the Peacekeeper browser-based test. It feels very snappy in everyday use.

HP Stream 11 - from side, lid open
Battery life sees the HP edge ahead of the CL10-B, with nearly ten hours in our light-use test and nearly six hours in our heavy-use benchmark - enough juice to get most people through a working day. Basically, what we have here is a good-looking, well-built laptop with a decent screen and reasonable battery life at a price that shouldn’t be feasible.What’s more, it’s a bit more versatile than a Chromebook, working brilliantly with online apps, but still able to run more conventional Windows software if you’re sensible about your requirements or pair it with an external USB 3 hard disk. As a result, while the Toshiba Chromebook 2 offers better hardware and a nicer screen, the Stream 11 outmatches it for sheer value for money. It’s the best sub-£200 laptop money can buy.After forging its own high-speed path with Thunderbolt technology, Intel has finally embraced universal connections - not content with delivering a major upgrade to the Thunderbolt 3 standard, it has now adopted the recent USB Type-C connector.

Announced at Intel’s Computex 2015 keynote, Thunderbolt 3 brings an array of improvements over its predecessor, Thunderbolt 2, not least the addition of support for the USB 3.1 Gen 2 standard.Bandwidth for data transfers has doubled, with the Thunderbolt 3 interface now supporting bi-directional 40Gbits/sec speeds across both PCI Express and DisplayPort protocols. The standard now provides four lanes for PCI Express Gen 3 transfers and eight for DisplayPort 1.2, and the extra bandwidth gives Thunderbolt 3 the ability to power two 4K monitors at a 60Hz refresh rate, or drive a single 60Hz 5K display, both via only one cable. Meanwhile, DVI, HDMI and VGA connections will all be supported with the use of dedicated adapters.

Thunderbolt 3 also supports slower 10Gbits/sec transfers via the USB 3.1 Gen 2 standard, and now takes advantage of the USB Power Delivery specification to provide up to 100W of power to compatible devices. Even in the absence of USB PD support, Thunderbolt 3 can still deliver up to 15W to bus-powered devices.Adopting the USB Type-C connector heralds a bright future for Thunderbolt 3 - there’s no question that sticking with the existing mini-DisplayPort standard would have been a mistake. Combining all the strengths of USB 3.1 Gen 2 - not least its ability to charge a wide range of devices such as laptops, tablets and phones - with the high-speed data capabilities that we’ve come to expect from the Thunderbolt standard, Intel looks to have made a very canny decision indeed.

The potential for Thunderbolt 3 to make the jump from computers and laptops and onto mobile phones and tablets is also increasingly likely through the adoption of USB Type-C. With a height of only 3mm, and rumours that it could be replacing the Lightning connector on the iPhone 7 (6s), it may not be long before we start seeing Thunderbolt technology reaching a variety of devices.You can bet your bottom dollar that Apple will be among the first to bring the technology to its laptop line-up, but we suspect other manufacturers won’t be too far behind. The ability to connect ultra-lightweight laptops to external Thunderbolt 3 graphics docks certainly presents some interesting opportunities. Could this be another nail in the coffin of the desktop PC? Perhaps.Bear in mind, though, that not every phone, tablet and laptop will be able to expect 40Gbits/sec transfers as standard. From launch Intel has stated there will be two principal variants of Thunderbolt 3.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-513128-361-battery-battery.html HP 513128-361 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-535806-001-battery-battery.html HP 535806-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-511883-001-battery.html HP 511883-001 Battery



The first, lower-cost option will use a standard, passive USB Type-C cable capable of delivering both USB 3.1, PCI Express Gen 3 and DisplayPort 1.2 communications, albeit with a maximum bandwidth of just 20Gbits/sec. However, to reach the headline 40Gbits/sec speeds, Intel will be releasing an active cable, which retains USB 3.1 compatibility while removing support for connecting displays via the DisplayPort 1.2 interface. Come 2016, however, Intel is hoping to supply active optical cables that deliver all the speed and interface benefits of Thunderbolt 3 with cable lengths reaching up to 60 metres. Intel has stated that Thunderbolt 3-compatible devices will be shipping before the end of 2015, with production ramping up in 2016. It looks like the dream of a single-cable future isn’t so far away after all.

Over in Taipei, home of Computex 2015, Intel and AMD have revealed a tasty platter of freshly baked silicon. With a smattering of new Broadwell and Xeon processors from Intel, and an all-new mobile APU family from AMD, there’s a whole host of new chips for desktop and laptop manufacturers to get their teeth into. After delivering its Ultrabook-class Broadwell CPUs way back in January, Intel has finally taken the wraps off of its long-overdue desktop Broadwell range. This five-strong array of consumer-class quad-core CPUs sticks with the same 14nm process introduced by the rest of the Broadwell range, but Intel has packed each of the CPUs with an Iris Pro 6200 integrated GPU, 6MB of L3 cache and a whopping 128MB of L4 cache. Otherwise known by its codename, Crystal Well, that huge 128MB L4 cache is a portion of ultra-high-speed eDRAM designed to both improve GPU performance and system memory efficiency.

Interestingly, though, the five-strong range only includes two LGA-socketed CPUs, the overclockable 3.1GHz Core i7-5675C and the 3.3GHz Core i7-5775C: the other three BGA processors in the line-up are intended to be soldered permanently to a motherboard. We suspect that these BGA CPUs may begin to surface in a variety of all-in-one PCs and perhaps even Apple’s forthcoming refresh of its iMac range. On the server and workstation side of things, Intel unwrapped its Xeon E3-1200 v4 range. All based on Broadwell architecture, the E3-1200 v4 family adds features not found on its consumer Core processors, such as support for ECC memory and a variety of virtualisation features including VT-d and GVT graphics virtualisation.

Unusually for a family of CPUs aimed at business use, all five of the new CPUs are equipped with integrated GPUs. That might sound like an odd choice, but Intel is positioning the new Xeon E3 as an ideal fit for remote graphics workstations or video-transcoding duties. Here, the combination of the beefed-up Iris Pro Graphics P6300 integrated GPUs and Intel’s graphics virtualisation technologies (GVT) allows server-based virtual machines (VMs) to take direct control of the local integrated GPU for responsive graphics performance, as well as deliver vastly improved video-transcoding performance.

On the mobile front, Intel finally got round to delivering its high-powered mobile Broadwell CPUs. Following on from the release of the low-voltage Broadwell-U platform earlier in the year, these chips are designed for high-end desktop workstations and mobile gaming behemoths.In keeping with their desktop counterparts, the four Core i7 models combine a quad-core, eight-thread architecture with the latest Iris Pro 6200 GPU, 6MB of L3 cache and 128MB of high-speed Crystal Well cache. Clock speeds start at 2.5GHz, while the top-of-the-range 2.9GHz Core i7-5950HQ reaches up to a heady Turbo Boost frequency of 3.7GHz. Meanwhile, the cheapest model in the line-up, the 3GHz Core i5-5350H, adopts a dual-core, four-thread architecture and makes do with 4MB of L3 cache. With Intel’s next-generation architecture Skylake waiting in the wings and ready for a release later in 2015, these high-end Broadwell processors are little more than a stopgap for manufacturers wanting to upgrade the beefier laptops in their line-ups. Notably, Apple shunned Broadwell for its recent MacBook Pro refresh – in truth, the benefits of moving from Haswell to Broadwell are unlikely to be dramatic.

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Not to be outdone, AMD also made an appearance. It’s difficult to even remember the last time we saw an AMD-powered laptop, but that may be set to change. The arrival of AMD Carrizo – the sixth-generation A-Series APU – is the company’s bid to regain a foothold in the £300-to-£600 laptop sector. AMD continues to push its APU (accelerated processing unit) concept, giving equal billing to both GPU and CPU cores in its latest SoC. Carrizo combines four of AMD’s Excavator CPU cores with eight GPU cores based on the existing Graphics Core Next (GCN) architecture to deliver a total of 12 compute cores. Built on a 28nm process, and with a power consumption of 15W, these chips are designed to deliver superior gaming and compute performance for low- to mid-range laptops. AMD is claiming victory over Intel’s Broadwell Core i3, i5 and i7 CPUs in 3DMark 11, with performance increases in the order of 20% or greater. And as ever, Carrizo’s integrated GPU is capable of pairing up with a discrete GPU thanks to AMD’s Asymmetric Rendering technology, which is a far more elegant, scalable version of the older Crossfire tech.

In addition to support for DirectX 12, Carrizo stakes a world first: it’s the first processor to support high-efficiency video coding (HEVC), otherwise known as H.265. This is a compression technology that provides twice the video compression of H.264 and heralds the possibility of streaming everything from 4K video to pixel-perfect games, all without chewing through a huge amount of bandwidth. Not excited by HEVC? If you’re a gamer, you probably should be. It’s set to be the codec of choice for Windows 10’s Xbox-One-to-PC game-streaming functions. Will Carrizo prove the shot in the arm that AMD’s been waiting for? Possibly, but it’s got a tough road ahead of it. Ultimately, its fate rests squarely in the hands of the manufacturers, and Carrizo will live or die by the quality of the laptops they produce – with Carrizo-powered devices due to land around July or August of this year, I’m praying for something special. http://www.dearbattery.co.uk/dell.html http://www.dearbattery.co.uk/dell.html

Batería Asus f5gl

Todo indica que este smartwatch premium elaborado en acero inoxidable SUS316L llegaría al mercado durante la primavera del año que viene, con un espectro amplio de precios de venta al público, dependiendo en este caso del modelo (‘Three Hands‘, con sistema de agujas tradicional, y ‘Quarts Chronograph‘, con esferas separadas para horas, minutos y segundos) y el color (Silver o Premium Black). Así, el precio de los primeros ejemplares variará entre los 287 y los 576 dólares.En el momento de escribir esto, el Wena Wrist ya ha superado con holgura los 10 millones de yenes (algo más de 82.000 dólares) que se habían marcado como objetivo a recaudar, y ha recopilado ya (a falta aún de 2 meses), de casi 17 millones y medio, gracias a la colaboración de 355 usuarios.Microsoft prepara un evento para el mes de octubre en el que se presentarán los nuevos Lumia 950 y 950 XL con Windows 10, así como una nueva Surface Pro 4 y una nueva generación de la pulsera Microsoft Band.

Con todo el movimiento de noticias que ha habido alrededor de Windows 10, a algunos casi se les ha olvidado que Microsoft es hoy una compañía en la que el hardware tiene una gran importancia. Desde hace meses se leen rumores sobre los próximos teléfonos buque insignia, los Lumia 950 y Lumia 950 XL, que prepara la compañía de Redmond y que se anunciarán seguramente coincidiendo con el nuevo Windows 10 para teléfonos. Y según diversos medios muy conectados a los planes de Microsoft, la empresa está preparando una gran presentación en el mes de octubre en la que veremos estos nuevos Lumia con Windows 10, así como posiblemente otras sorpresas como una nueva Surface Pro 4 (no se sabe si quizás también la rumoreada Surface Mini), una nueva generación de la pulsera Microsoft Band y se baraja incluso la posibilidad de una Xbox One con un diseño más compacto.

Con respecto a los Lumia, la información que se conoce no es mucha, pero tendrán 5,2 y 5,7 pulgadas y serán terminales de gama alta. El modelo de mayor tamaño Lumia 950 XL podría ser el llamado “Surface Phone” ya que incluirá soporte para puntero de precisión como tiene las tabletas Surface Pro (al estilo de los Note de Samsung). El diseño sigue las líneas de otros Lumia, pero con marcos muy delgados alrededor de la pantalla y las cámaras serán de mucha resolución con sensor de 20 MP con tecnología PureView, con botón dedicado de disparo para la cámara y con triple flash en el caso del Lumia 950 XL. Otros detalles interesantes son la conexión USB 3 de tipo C que ya se ha estrenado en terminales como el OnePlus 2.

En cuanto a las nuevas Surface Pro 4, dado lo reciente de la última actualización, no se esperan cambios drásticos aunque posiblemente haya un rediseño para hacerla todavía más delgada y se espera que se añadan funcionalidades muy unidas a Windows 10 como podría ser un lector de huella dactilar o cámaras RealSense para el uso de la autenticación biométrica de Windows Hello. Se cree que las nuevas tabletas tendrán 12 y 14 pulgadas con resoluciones de hasta 2.160 x 1.440 píxeles, hasta 16 GB de RAM y con hasta 1 TB de capacidad en disco SSD.La Surface Mini es un producto que llegó a a parecer en la documentación de Microsoft (en una guía de usuario), pero parece que finalmente se decidió no lanzarla, lo que significa que es un producto que el desarrollador no tiene claro si es conveniente comercializar, sobre todo cuando ya hay muchas buenas tabletas económicas con Windows de terceros y es una categoría que se ha visto muy canibalizada por los teléfonos de gran pantalla (como los que planea lanzar Microsoft).

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f5v-bateria.html Batería Asus f5v

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Por último, se habla también de una nueva pulsera cuantificadora Microsoft Band 2 con un nuevo diseño más atractivo, aunque se desconoce si tendrá nuevas prestaciones o será básicamente una puesta al día de la actual, más cómoda y con una mayor autonomía de batería (las dos críticas más habituales que se han hecho al modelo actual). En cuanto a la fecha del evento, de momento no se sabe nada concreto, pero se espera que esta se haga pública en las próximas semanas. Microsoft ofrecerá una rueda de prensa en la feria IFA a primeros de septiembre relacionada con Windows 10 en la que no se espera ninguno de estos nuevos productos, y lo lógico sería que la compañía de Redmond dejase pasar también algunas semanas tras la esperada presentación de los iPhone 6s que se cree tendrá lugar la segunda semana de septiembre.

Poco a poco, con cuentagotas, el equipo que lleva el Proyecto Ara en Google, consistente en la fabricación de smartphones modulares al modo de un Lego, va ampliando los detalles sobre el retraso sufrido por el piloto, que en lugar del próximo trimestre se llevará a cabo en 2016.
Poco a poco, con cuentagotas, el equipo que lleva el Proyecto Ara en Google, consistente en la fabricación de smartphones modulares al modo de un Lego, va ampliando los detalles sobre el retraso sufrido por el piloto, que en lugar del próximo trimestre se llevará a cabo en 2016. Según han indicado a través de Twitter (como el resto de las veces que han informado estos días sobre el proyecto) los teléfonos se despiezaban al caer al suelo, de modo que el sistema ideado por Google para unir los diversos elementos que el dueño del dispositivo puede elegir, basado en imanes electropermanentes, no funciona.
Uno de los tuits realizado por el equipo de Google es claro al respecto: “No more electropermanent magnets. #ProjectAra #FailedTheDropTest” (“No más imanes electropermanentes. Falló el test de caída”), aseveraba. En la compañía aseguran estar ya trabajando en otro sistema que permita unir los distintos módulos del teléfono (batería, cámara, almacenamiento, etc.). Uno de los grandes retos de este proyecto es lograr que el núcleo del terminal sea lo más pequeño posible para dejar espacio al resto de módulos que el usuario puede elegir.

Así que, de momento, habrá que aguardar al próximo año a que se inicie el piloto en el mercado de uno de los proyectos más esperados de Google en la industria de la telefonía móvil y que, de hecho, supone un cambio de paradigma en la manera en la que se conciben y fabrican los teléfonos móviles. Frente a los smartphones actuales fabricados en bloque de los que ni siquiera puede cambiarse la batería menos algunas excepciones la propuesta de los de Mountain View (empresa ahora transformada en el conglomerado de compañías Alphabet, entre las que sigue estando la división de búsquedas y movilidad de Google) se basa en un diseño modular que permitirá a los dueños de los terminales una máxima personalización de estos, al igual que ya se da en otros equipos informáticos como es el caso de los servidores, por ejemplo.

La cámara, los altavoces, la batería, la pantalla, el procesador, el almacenamiento, etc. se podrán elegir de forma independiente con lo que, además, se abaratará el precio de los smartphones, que partirá de los 50 dólares, según los cálculos de Google. Éstos tendrán, por otro lado, una vida más larga pues a medida que se vayan quedando las partes del teléfono obsoletas o se estropeen podrán irse sustituyendo por otras nuevas, de forma que el usuario no tenga que gastarse más dinero en adquirir un nuevo dispositivo por completo.
El Proyecto Ara fue ideado por el equipo de Google y de Motorola, por entonces propiedad del gigante de Internet, en 2013. Meses después la empresa de móviles sería vendida a Lenovo, aunque Ara sigue siendo un proyecto de los de Mountain View.
La compañía japonesa lanza una nueva generación de Smartband, su banda inteligente, con la que pretende hacer frente a competidores como Fitbit.

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-x59-bateria.html Batería Asus X59



Sony Mobile Communications renueva Smartband, su pulsera inteligente, que llegará al mercado el próximo mes de septiembre bajo la denominación de Smartband 2 y un precio de unos 120 euros. La nueva banda, también con correa de silicona y compatible con cualquier dispositivo basado en Android (desde la versión 4.4, conocida como KitKat) y en iOS (8.2), incorpora una mejora importante respecto a su predecesora: ahora puede monitorizar los latidos del corazón, de forma que el usuario disponga de informes más precisos sobre su salud y niveles de estrés. Con SmartBand 2, afirma Kaz Tajima, vicepresidente senior de la división UX Creative Design and Planning en Sony Mobile Communications, los usuarios podrán obtener datos de más valor sobre su estado físico, rendimiento deportivo, etc., información que podrán analizar en la app que Sony tiene a tal efecto, llamada Lifelog, que permite al usuario ver sus avances en las actividades relacionadas con la forma física, realizar comparativas, etc. “Esto no solo representa una visión poderosa de cómo los consumidores pueden aprender más acerca de sí mismos, sino que nos permite explorar apasionantes nuevas oportunidades con otros socios de desarrollo”, avanza el directivo.


En realidad la nueva pulsera, aunque en versión mejorada, ofrece las mismas funcionalidades que muchas opciones ya existentes en el mercado desde que los llamados wearables están en auge. El acelerómetro y los sensores que incorpora para medir el ritmo cardiaco de SmartBand 2 trabajan de forma conjunta para monitorizar el pulso del usuario de modo que éste pueda analizar cómo es a lo largo del día en las distintas actividades que esté realizando, detectando incluso niveles altos de estrés en actividades de todo tipo.
El gadget registra de forma automática estos datos cuando el usuario está caminando, corriendo e incluso durmiendo, pues también detecta esto último y, de hecho, hace que suene una alarma inteligente para despertarle cuando considere que es el mejor momento, en función de su ciclo de sueño.

Además, la pulsera, que es resistente al agua, avisa a su dueño con notificaciones (mediante una pequeña vibración o luz) de las llamadas, mensajes, etc. recibidas en el teléfono. También desde este dispositivo es posible controlar la música del smartphone o la tableta. Su batería, aseguran desde la compañía, dura hasta dos días.
Aunque en principio llegará al mercado en blanco y negro, desde Sony aseguran que lanzarán posteriormente la pulsera en dos colores más, en rosa y azul. La duda ahora es cómo funcionará en el mercado y si logrará competir con éxito contra otros jugadores de peso con propuestas similares como Polar y sobre todo Fitbit, compañía que ya vale 9.000 millones de dólares en el mercado y que lidera claramente el mercado de los wearables (con más de un 34% de cuota) según los datos de la consultora IDC. No en vano, en logró vender unos 3,9 millones de unidades durante el primer trimestre del año, un 129,4% más que el pasado año.
La informática acabará siendo una extensión de nuestro propio cuerpo. Sobre esta idea se construye la estrategia de Intel, que está acelerando su evolución hacia el Internet de las cosas, los ‘wearables’ y la tecnología capaz de comprender el lenguaje gestual, como puso de manifiesto su CEO en el evento IDF que se celebra esta semana en San Francisco. http://www.portatilbateria-es.com/fujitsu.html http://www.portatilbateria-es.com/fujitsu.html

HP 2000-370CA Battery

We’re also partnering with Pasco, so that you can turn the Education Editions into scientific instruments, so – right out of the box – they’re ambient noise sensors. You can run labs with noise and noise in different parts of the room, etc, and you can also attach over 70 sensors, microscopes, even a Geiger counter for radiation, and all the data is uploaded to the screens of the units, and there are lesson plans around each one.Q: So we’re moving away from the time when classroom devices were repurposed education versions of corporate or consumer devices?A: Absolutely, from the ground up, and the way that we designed them was by going to schools, talking to administrators, talking to teachers, even speaking to students, and that informed the design of these products, which are built specifically for education. They are not a retooled corporate or consumer offering.


Q: On the stand I’m seeing a lot of convertibles and tablets. Are you finding that these mobile devices are really making their way into schools?A: We think so. Kinaesthetic learning – learning by touching and feeling – is so important in the primary grades. We’re seeing a large amount of schools in primary education use technology in ways that really engage the students, and where they can really interact with content.Tablets are also highly mobile. With the new tablets, schools can choose between Android or Windows. The trend for tablets in education is really in primary. For middle schools and secondary schools we’re seeing Chromebooks, and there are lots of requirements for content creation, and a lot of times those include a keyboard.

Third-party developers should also be more mindful of these problems, argues Kirk: “Most think of accessibility as a solution for people who can’t see or hear, but it’s much more than that. Too many people are unaware of the problems associated with excessive onscreen motion, because they simply don’t suffer such problems.” Val counters that “creating animated interfaces is still new territory,” but agrees this doesn’t excuse designers and developers, adding that increased awareness of both upsides and downsides should help better decisions be made regarding where and how to add motion.James Thomson is a developer who recently added a setting to disable transitions in his calculator app, PCalc. Although he considers himself fortunate in not having to rely on accessibility features, “millions do, and anything that can be done to help more people use our apps and devices is worth it”.

"Increased awareness of both upsides and downsides should help better decisions be made regarding where and how to add motion."
He suggests fancy graphical effects that have no actual purpose should be made optional: “It’s not difficult to do — replacing a full-screen swipe with a simple fade, for example. You just need to think about this during development and not tack it on at the end.” But James wonders how many developers consider accessibility at all, and suggests everyone in the industry needs to do better and recruit more diverse testers who will pick up those things development teams may miss.As for Apple, he sees no obvious technical reason for Reduce Motion, at the very least, becoming a part of OS X El Capitan: “Apple has already recognised on iOS that this feature has a benefit, and so I assume it’s a question of prioritising development time. But very small changes make a big difference to some people.” He ends by saying that with both upcoming system updates, it’s still early enough to get changes in before final versions are shipped: “So the best thing people can do is log bugs against the features in question.”

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Yep, that’s right. Now Google has put its weight behind the security-cam sector with the new Nest Cam, many more people are going to want one in their home. Excited though you may be, before you stump up the £159 asking price for Google’s new product, I recommend you take a look at Netgear’s Arlo system instead. Why? Because Arlo may well be the smart home-monitoring system the search giant should have launched all along.Arlo is the successor to the Netgear VueZone system the company released last year. Just like the VueZone - and Google’s forthcoming Nest Cam - Arlo is an easy-to-setup and use home-monitoring system. Its cameras can record motion-triggered video clips to the cloud where they can be viewed at your leisure, and they can also stream live footage direct to your tablet, smartphone or laptop.In this sense, Arlo is no different from the thousands of other IP cameras on the market. However, Arlo has a killer feature: its cameras are battery powered.

This means you can place the cameras anywhere you like, without having to find a nearby mains socket to power it – or drill holes in your walls to run cables. It also means you can pick up the cameras and move them around whenever you fancy: you can pop a camera on a shelf to monitor baby when you put them to bed; then move it to the kitchen to keep an eye on the cat when you go away. (In fact, Netgear positively encourages this, supplying two magnetic hemispherical mounts per camera.)Netgear Arlo: Camera battery compartment
The cameras are even weatherproofed (rated to IP65), so there’s no need to purchase a separate case if you want to point a camera at your front door or keep tabs on the comings and goings in your garden.

The downside of this is that you’ll have to replace the batteries fairly regularly. Each camera takes four CR123 batteries, and a set will last you between four and six months, depending on the quality of video you’re recording and how often the camera is triggered.It’s also worth noting that these figures relate to “recommended settings and typical usage”; point the camera at your fish tank, the cat flap or a busy bird table while leaving motion detection on 24/7 and the batteries will likely run out much sooner. Still, this isn’t bad for a camera that records video at a resolution of 720p, and the Arlo cameras have a host of other advanced features I'd normally only expect to see on mains-powered IP cameras.For starters, each camera is equipped with eight infrared LEDs so it can see in the dark to a distance of 4.5m. And each one has a passive infrared sensor (PIR) of the kind used in burglar alarms, so it can capture motion-triggered footage while using very little power.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-2000-425nr-battery.html HP 2000-425NR Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/compaq-375942-001-battery.html Compaq 375942-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-375974-001-battery.html Compaq 375974-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/compaq-m62044l-battery.html Compaq M62044L Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-w62144l-battery.html Compaq W62144L Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-513128-251-battery-battery.html HP 513128-251 Battery



Even were there nothing else to recommend the HP Stream 11, its eye-catching design would win it plenty of fans. HP’s 11.6in, Windows 8.1 with Bing budget laptop comes in a choice of vibrant blue or magenta finishes, with a slimline chassis that measures just under 20mm thick and weighs only 1.29kg. That doesn't make it the slimmest or lightest laptop around, but the plastics have been treated with a powdered matte finish that makes it feel more expensive than it is, and it feels more solid and robust.The design is stable and well balanced, both on the desk and on the lap. While we’re not completely sure about the graduated colours on the keyboard surround, there’s an irresistible sense of fun about the styling.The good news continues when you power it up. The 11.6in screen has the usual 1,366 x 768 resolution, but it’s one of the best displays on test, with decent viewing angles, a maximum brightness of 261cd/m2 and reasonably accurate colours. It’s bested by the Toshiba Chromebook 2’s budget-baffling Full HD screen, but it's as good as it gets at this lower price. On a £400 laptop, we might complain about crushed blacks, and the contrast is nothing to write home about, but we’re prepared to cut this sub-£180 laptop some slack.

There’s Dolby DTS branding on the HP’s speakers, but we were a little disappointed with audio quality. While there’s a bit more low-range power and depth of tone than with many small laptops, it’s still tinny and heavy on the mid-range, with a tendency to distort if you push up the volume.The Stream 11 fares surprisingly well on the ergonomic front. The touchpad is 96mm wide with integral buttons, and while it feels a bit slow and stodgy to react at its default settings, move the pointer speed up a notch and it works perfectly well. We particularly like its silky smooth surface. The keyboard is better still. Nicely-spaced, with good-sized flat Scrabble-tile keys, it’s crisper and easier to work with than the keyboards on most rivals, and there isn't much bounce in the base as you type, either. The price might be low, but HP hasn’t cut corners on connectivity. With one USB 2 and one USB 3 ports, plus an HDMI output, a headphone socket and a full-sized SD card slot, the Stream 11 comes as well equipped as most Ultrabooks – something that can’t be said about the similarly priced EeeBook. http://www.dearbattery.co.uk/acer.html http://www.dearbattery.co.uk/acer.html

HP HSTNN-DB63 Battery

Q: You’re now offering a choice of Android, Windows and Chrome OS. Do you find that certain operating systems are a better fit for certain schools or certain levels?A: I think for certain that mobility is taking over. We’ve found that, especially in the mature or developed markets, where broadband availability and streaming availability are pretty pervasive, it’s enabling new workflows which enable new products that can depend on the cloud. We’re seeing that, and we’re seeing that students want products that are sleeker and lighter.There are also sets of management tools, like Google’s Chromebook Management Console or Windows Intune or even Active Directory that help IT managers manage these assets and deploy and provision applications in a much easier fashion. They’re a lot less complicated than a traditional PC and therefore perfect for schools.

Q. When you went out to schools and asked What are you looking for in an education notebook?, what did they want to see in the future?A: They want unlimited battery life and products that don’t break, and from a physical side we try to get as close to that as possible. And they want to get it as close to free as possible. In terms of usability, screen size, etcetera, touch was really important, even on laptops.Having a pen for a handwriting experience was really important to teachers, especially in the primary and late primary sector, and from a software perspective they wanted tools that were usable online and offline, but would also allow learning out of the box and make the teacher feel more comfortable.Those are some of the key findings, but what we tried to do was aggregate all the feedback we got from the UK, Ireland, the United States, Singapore –- but also countries in Africa and countries in the Middle East – and that informed our decisions and our process in the industrial design as well as the features.

A: Right, and not just based on our opinion of education technology, but based on what educators’ opinions were of education technology. We really went to the source, and we even bought in a bunch of students as well.Q: Are educators looking for such a wide range of screen sizes and form factors?A: Some of it depends on the content and some of it depends on the user. Physiologically, a student in year one is very different to a student in year eleven, so you have those industrial design and human factors, but we also have the curriculum. What a Year 1 or Year 2 learns is very different from what a Year 10 or Year 11 learns.Furthermore, what is expected of them in terms of creation is different. As you move up the continuum from primary to secondary and tertiary we see an increase in what students actually have to create and deliver back to be evaluated, and that means an increase in utility and the creative aspects of the technology.

Q: Where do you see future trends going in the education technology market?A: I think you’ll find one of those future trends in our booth, and that’s blended reality. We’re merging the physical and digital to enhance learning outcomes.You’ll see the Z-Space monitors, which we announced at CES a few weeks ago, you’ll see the reader application, where we work with publishers to create invisible as well as visible watermarks in books, so that if a student is trying to learn Pythagorean theorem, and they’re confused about what it means, they can take their mobile device, put it over the Pythagorean theorem and see a video about it and why it works.What we’re trying to do is increase the number of modalities that a student uses to learn one learning objective. In its physical manifestation that’s known as blended learning, and in the digital it’s known as blended reality.

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-407672-001-battery.html Compaq 407672-001 Battery

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Apple is rightly championed for its accessibility efforts. More than its rivals, Apple has embraced the notion that everyone should be able to use its products; OS X and iOS alike have extensive options for assisting people with impaired vision, hearing and motor control.But Apple has largely glossed over a key area of accessibility that’s of increasing concern: vestibular disorders. While this encompasses a range of conditions and symptoms, broadly speaking, those affected suffer adverse reactions — dizziness, vertigo, panic attacks — to animation that’s prevalent throughout modern operating systems.Those affected suffer adverse reactions — dizziness, vertigo, panic attacks — to animation that’s prevalent throughout modern operating systems.
When Apple released iOS 7, this came to a head. Zoom, parallax and sliding effects made the system unusable for those affected. It was a month before a “Reduce Motion” setting could be enabled to block parallax and zoom effects, and a further five months until the iOS App Switcher’s lurching entry/exit animation was quelled. Today, iOS and OS X upgrades are imminent, and yet current betas worryingly position the systems to make users sick all over again.

Vestibular conditions are “invisible”, but according to accessibility and UX consultant Greg Tarnoff, they can be far from trivial: “When things are small and isolated — say, taking up a quarter of my vision — that usually isn’t a problem. But when there are multiple levels of motion across a larger area, things quickly turn.”Greg’s particular vestibular disorder has been called Chronic Subjective Dizziness. “The short of it is that my brain receives data, but it can’t process it — it’s like a compiler in my head is expecting one language, but getting another,” he explains. When triggered, this results in his surroundings starting to spin, panic attacks, and the feeling of strength leaving his body, making him prone to falls. “It’s as if my brain has used up all available resources, and nothing else works,” he continues, “and depending on the severity of the trigger, attacks last between 30 seconds and five minutes”.

Greg isn’t alone, and other affected parties spoke of additional symptoms, including stomachaches and headaches, with post-trigger problems sometimes lasting for days. The question is what you can do, bar attempting to shut your eyes during every onscreen transition.Technology writer Kirk McElhearn — who has some balance issues, slightly impaired eyesight, and finds excessive motion disturbing — naturally immediately heads towards existing beneficial accessibility controls: “In iOS, that’s Reduce Motion, as well as Increase Contrast | Darken Colors. In OS X, it’s all the translucency features; it’s harder to read text when the background is blurry.”

Greg also finds Reduce Motion useful, although notes it rarely extends to third-party apps: “Scrolling through social-media apps can trigger attacks, primarily when I come to an auto-playing video or GIF with motion going in a different direction to the scroll.” On the Mac, he avoids the Dock, disables “genie effects”, and closes his eyes while using Mission Control. Mostly, he tries to work using a laptop and two extra displays, to entirely avoid using Spaces and switching between apps.The problem is that while Apple offers the aforementioned settings, none go far enough. More worryingly, the company in one case appears to be going backwards. The iOS 9 app switcher unveiled during Apple’s June event has a more aggressive trigger than its predecessor, and doesn’t yet respond to Reduce Motion in the current beta. In addition, although OS X is about to receive its fourth major update since extensive animations were introduced in OS X Lion, accessibility controls for vestibular disorders remain absent.

The iOS 9 app switcher unveiled during Apple’s June event has a more aggressive trigger than its predecessor, and doesn’t yet respond to Reduce Motion in the current beta.
One concern among accessibility advocates is that the term “accessibility”, in the context of computing, is starting to become synonymous primarily with helping the visually impaired, rather than opening up devices and software to everyone. “Accessibility often gets over-simplified, because it’s so complex, and so designers must be made aware that it can mean many things. There’s no single definition of accessibility or one type of disability,” affirms designer, animation and UX expert Val Head, who adds that talking about motion, balance and vertigo issues “helps make app creators more aware of the issue” and may “encourage more change at the OS level”.

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Greg is quick to state that he “loves that accessibility is gaining headway in the tech and design industries, and that we’re seeing more articles about it and getting more people involved,” but he has similar concerns that “it’s often relegated to whether something works with a screen reader”. Echoing Val, he argues that accessibility “means so much more than that,” and the main areas of consideration should include vision, hearing, physical, learning, and neuro-diversity variances. “Folks with neuro-diversity issues, such as vestibular disorders, make up a surprisingly large proportion of the public. According to Veda, as many as 35% of people aged 40 and above have experienced some sort of vestibular disorder, either chronic or temporary,” he says. “Making products that alienate a third of your audience is bad form in any market!”

The question is where we go next, and the consensus appears to be Apple must — as it has in other areas of accessibility — take the lead, encouraging developers to follow. Kirk would like Apple to offer “a master setting to turn off all the visual fluff that looks good in product demos, but is nothing but a hindrance to many users,” and make the facility prominent rather than burying it deep in the Accessibility settings.Val reckons finer-grained controls for iOS would be useful, too, rather than forcing someone to turn off all animations when only some may be triggers. “And something similar on OS X should be in the works,” she adds. “Larger screens amplify the effects of motion on those with vestibular disorders, and so not including controls there is a huge oversight.”Greg simply argues that while Apple has “pushed the accessibility front with features such as VoiceOver, it’s time to give users more control of their experience: “Some folks need to read light text on dark backgrounds, so accommodate that. And for those of us with issues related to motion sickness, let us set how much motion we use.” http://www.dearbattery.co.uk/acer.html http://www.dearbattery.co.uk/acer.html

Batería ASUS V2Je-72BU

Pero lo más relevante en este caso es la nueva gama de Apple Watch que la firma va a lanzar de forma inmediata, que combinan un sinfín de correas y colores para todos los gustos.Desde dos nuevos relojes deportivos (en rosa y oro/rosa) hasta una diseñada por Hermes en cuero pasando por la impresionante Product Red, en rojo intenso y con fines solidarios (la lucha contra el SIDA).
Recopilamos los principales lanzamientos y presentaciones que se han realizado durante IFA 2015, la feria alemana de tecnología con la que damos la bienvenida al último cuatrimestre del año.Durante toda esta semana, Berlín se ha convertido en el centro de las miradas de los profesionales y curiosos de la tecnología gracias a IFA 2015, una de las principales citas del año para el sector y que sirve como escaparate para que las marcas y fabricantes más potentes del mercado (y algunas de las startups más prometedoras) presenten sus novedades de cara a la recta final del año.

Si no has podido estar en el Messe Berlin y quieres conocer los grandes anuncios y lanzamientos que se produjeron en la capital germana, no te pierdas este resumen en el que destacan varios smartphones con muy buena pinta, tecnologías para ayudarnos a dormir mejor, smartwatches por doquier, el primer móvil que se convierte en portátil gracias a Windows 10 o los nuevos procesadores con los que Intel quiere recobrar el pulso. La coreana LG ha sido, junto a su compatriota Samsung, una de las que más anuncios relevantes ha dado a conocer durante la celebración de la feria alemana. Entre ellos destacan novedades en el terreno del sonido, por medio de una nueva gama de auriculares (Tone Ultra) con conectividad Bluetooth. El modelo Tone Ultra HBS-810 es una versión mejorada de su predecesor, el modelo HBS-800, e incorpora sustanciales mejoras en calidad de sonido. Los nuevos auriculares han sido diseñados en colaboración con JBL, uno de los especialistas en audio más reconocidos a nivel internacional. Incorpora además la tecnología Quad-Layer Speaker Technology, que mejora los tonos medios y bajos, así como la ecualización de audio.

Bamboo Spark (159 €) combina la libertad que ofrece un bolígrafo de tinta tradicional con la tecnología de lápiz digital de Wacom en un lápiz y folio inteligente. El producto permite a los usuarios escribir y dibujar con el bolígrafo de tinta tradicional de Bamboo Spark en la mayoría de hojas A5 (148 x 210 mm). El folio inteligente posee superficie de EMR (resonancia electromagnética) para comunicarse con el lápiz de la compañía.Cada trazo se guarda dentro de la aplicación móvil con sólo pulsar el botón en el centro del dispositivo, que tiene capacidad de hasta 100 páginas en modo offline. Las notas pueden ser editadas y perfeccionadas tanto en la propia aplicación Bamboo Spark como exportadas a Bamboo Paper, Evernote o Dropbox. Por otro lado, la batería del folio de Bamboo Spark, que se carga a través de USB, tiene una autonomía de 8 horas en uso

http://www.portatilbateria-es.com/asus-v2je-4q025e-bateria.html Batería ASUS V2Je-4Q025E

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-v2s-4s047c-bateria.html Batería ASUS V2S-4S047C



Volviendo a los fabricantes asiáticos, aterrizamos esta vez en China de la mano de Huawei, fabricante que ha aprovechado su presencia en Berlín para desvelar el Mate S, llamado a ser el móvil insignia de esta compañía. Diseñado a partir del Mate 7, el nuevo terminal incorpora una lente de pantalla flotante 2,5D y una pantalla AMOLED de 5,5 pulgadas. Todo el teléfono ha sido pensado para reformular la manera en que se maneja el dispositivo y se interactúa con él, por lo que el smartphone mide tan sólo 7,2 milímetros de ancho y los bordes sólo 2,65 milímetros. La trasera arqueada encaja perfectamente en la palma de la mano, mientras el nivel de presión y el peso de su superficie curvada ayudan a que el teléfono se sujete mejor.

En el marco de IFA 2015, Huawei también ha confirmado el aterrizaje de su primer reloj inteligente, el Huawei Watch, en Canadá, Alemania, Francia, España e Italia este mismo mes con un precio de entre 399 euros y 699 euros, dependiendo de las características de diseño seleccionadas. El reloj, con una estética clásica e inspirada en la relojería suiza, también se puede reservar a partir de hoy en EE.UU., mientras que habrá que esperar a octubre para que llegue a Reino Unido, Japón y Emiratos Árabes Unidos. pantalla se pueden capturar fragmentos de una película para hacer un vídeo. Intel ha mostrado durante IFA 2015 su nueva microarquitectura de la sexta generación de procesadores Intel, llamada Skylake, que se traduce en una mejora en el rendimiento, en un menor consumo de energía -y, por tanto, en la duración de las baterías- y en la potencia gráfica, incluyendo optimización para la visualización de vídeos 4K (a través de la compatibilidad con el nuevo códec de vídeo H.265). Además, con este lanzamiento, Intel proporcionará un claro respaldo a la informática sin cables gracias a su compatibilidad con WiDi Pro o con las estaciones inalámbricas Wireless Docking.

Estos procesadores suponen, respecto a la quinta generación de procesadores, una reducción aproximada del consumo de energía del 60%, exactamente el mismo porcentaje en que se ha incrementado el rendimiento. Esto se debe a la tecnología Speed Shift, que permite a los procesadores ‘cambiar de marcha’ más rápido, reduciendo así los milisegundos que el procesador se mantiene funcionando a máxima potencia. En el marco de IFA 2015, la compañía norteamericana ha mostrado el primer prototipo de un sistema de carga capaz de satisfacer la demanda de energía de una batería portátil, gracias a sus 20 vatios de potencia (cuatro veces la cantidad que ofrecen las actuales estaciones de carga inalámbrica para móviles).La plataforma de carga (llamada Rezence y cuyas primeras aplicaciones ya vimos en la feria Computex de Taipei) es capaz de enviar energía hasta a 20 centímetros a la redonda y superando hasta 5 centímetros de madera o similar, con lo que es posible tenerla bajo el escritorio, sin molestar encima de la mesa.

Intel también ha dado a conocer, bajo la marca de WiGig, una tecnología de gigabit inalámbrico (en la que ya están trabajando Intel, Dell y HP) que proporciona un enlace de datos sin cables entre el ordenador y un cubo. Es a ese cubo a donde se conectan los periféricos, mientras que la unión entre éste y el ordenador es completamente inalámbrica, lo que proporciona mayor libertad a la hora de movernos ya no sólo por la mesa sino incluso por la casa y la oficina, ya que el alcance de la cobertura es de más de 5 metros. Microsoft ha aprovechado IFA 2015 para ofrecer numerosas cifras que constatan el éxito de Windows 10 en sus primeros meses de vida. El nuevo sistema operativo de Microsoft se ejecuta ya en 75 millones de dispositivos, repartidos en 192 países (el 96% de las naciones del mundo) alrededor de todo el globo.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-v2s-4s065g-bateria.html Batería ASUS V2S-4S065G

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-b50a-1a-bateria.html Batería ASUS B50A-1A

http://www.portatilbateria-es.com/asus-b50a-1aap-bateria.html Batería ASUS B50A-1AAP



Cabe destacar que la actualización gratuita desde Windows 7 y 8 ya ha aportado en estos días 90.000 dispositivos únicos a Windows 10, unas cifras notables para una compañía que hasta hace poco había sufrido de cierta incapacidad para trasladar usuarios a sus nuevas propuestas en el campo de los sistemas operativos (paradigmática la supervivencia de Windows XP frente a Vista y Windows 7).
Intel ha presentado durante IFA 2015 una tecnología de carga inalámbrica y un sistema para conectar periféricos al PC sin cables que podrían llegar al mercado el próximo año.Al igual que los smartphones ya pueden ser cargados de forma inalámbrica, los ordenadores portátiles también dirán adiós a los cables próximamente. Al menos ese es el objetivo de Intel, cuyos ingenieros están trabajando en varias tecnologías que permitirán alimentar los PC mediante estaciones de carga inalámbricas y que podrían ver la luz durante 2016.

Intel ha hecho este anuncio durante IFA 2015, la feria de tecnología que se ha celebrado esta semana en Berlín. En ese marco, la compañía norteamericana ha mostrado el primer prototipo de un sistema de carga capaz de satisfacer la demanda de energía de una batería portátil, gracias a sus 20 vatios de potencia (cuatro veces la cantidad que ofrecen las actuales estaciones de carga inalámbrica para móviles).La plataforma de carga (llamada Rezence y cuyas primeras aplicaciones ya vimos en la feria Computex de Taipei) es capaz de enviar energía hasta a 20 centímetros a la redonda y superando hasta 5 centímetros de madera o similar, con lo que es posible tenerla bajo el escritorio, sin molestar encima de la mesa. En la propia feria IFA, Intel ya ha mostrado cómo era posible alimentar dos smartphones de forma simultánea o un PC convertible por medio de este mecanismo.

El dispositivo de Intel se basa en un sistema de resonancia magnética que es resultado de una fusión entre dos antiguos competidores, la Alliance for Wireless Power y el Power Matters Alliance. Su competidor sigue siendo la alianza Qi. Cabe recordar que los nuevos procesadores Skylake de Intel ya incluían compatibilidad con estaciones de carga inalámbrica (WiDi Pro y Wireless Docking), con lo que esta línea de actuación no es una novedad inusitada en la firma. Pero en Intel no se contentan con cargar y alimentar de energía a sus equipos sin cables sino que buscan eliminar por completo cualquier vestigio de ellos. Por ello, la compañía también está trabajando en tecnologías que permitan desterrar para siempre los cables que permiten conectar al PC con ratones, teclados, monitores, discos duros, impresoras y todo el sinfín de accesorios disponibles en el mercado.Bajo la marca de WiGig se esconde una tecnología de gigabit inalámbrico (en la que ya están trabajando Intel, Dell y HP) que proporciona un enlace de datos sin cables entre el ordenador y un cubo. Es a ese cubo a donde se conectan los periféricos, mientras que la unión entre éste y el ordenador es completamente inalámbrica, lo que proporciona mayor libertad a la hora de movernos ya no sólo por la mesa sino incluso por la casa y la oficina, ya que el alcance de la cobertura es de más de 5 metros. http://www.portatilbateria-es.com/toshiba.html http://www.portatilbateria-es.com/toshiba.html

El Alcatel Onetouch GO Watch es un wearable robusto, diseñado a prueba de golpes, choques, polvo (IP 67) y agua, con una batería que aguanta hasta cinco días de uso continuado.Seguimos con las novedades que nos llegan desde Berlín y que en esta ocasión tienen a Alcatel como protagonista. Este histórico fabricante de dispositivos móviles acaba de presentar en IFA 2015 su nueva línea de productos GO, compuesta por ahora de un smartphone (GO Play) y, lo más relevante, de un nuevo reloj inteligente con el que la compañía entra de lleno en la guerra de los smartwatches.En ese sentido, el Alcatel Onetouch GO Watch es un wearable robusto, diseñado a prueba de golpes, choques, polvo (IP 67) y agua. Se configura así como uno de los primeros smartwatches rugerizados del mercado, lo que lo hace perfecto para usarse en condiciones de deporte extremas, en entornos climáticos complicados o por profesionales con trabajos físicos que pueden poner en peligro su reloj durante su actividad laboral.

HP F2193-80001 Battery

The complaints weren’t only from BT customers: those with other ISPs are often angry they have to deal with BT’s Openreach infrastructure arm. However, that could well be set to change: Openreach is in new hands, with CEO Joe Garner promising a renewed focus on customer service, plus Ofcom is forcing it to speed up how quickly engineers address faults. We look forward to seeing the results of those efforts in next year’s survey.Virtual networks again rule the roost when it comes to mobile operators – but this time, the little guy has been pipped by the massive retailer from whom you buy bananas and milk, with giffgaff losing last year’s first-place ranking to Tesco Mobile by a tiny margin.Three of the top four providers in our survey were mobile virtual network operators (MVNOs) – companies that sell services using the infrastructure of the big four operators – suggesting the likes of EE, Vodafone and O2 are well aware of how to run a network, but not so clued up on how to please their customers.Tesco Mobile leapt five points overall from last year, while giffgaff gained a point. Both were neck and neck in terms of reliability and speed – which makes sense, since both use O2’s network, although O2 was a full ten points behind for each category.

Our Highly Commended award went to Giffgaff after they claimed top spot for the Value for Money category and for the high number of customers who would buy again from the MVNO. “I absolutely love giffgaff. I wouldn’t use another provider again,” says Kate Brown. Virgin Media, which uses T-Mobile’s network, was tripped up by its customer service, as was the only mobile operator to score higher than a virtual network, Three. With solid scores in all the other categories, Three needs only to improve its customer service to have a shot at the top spot. Voters were especially enamoured with the “Feel At Home” service, which means you don’t pay roaming charges in a wide selection of countries. “Three’s Feel At Home has saved me a fortune, and really allowed me to use my mobile anywhere,” says Lee Clarke.EE, the joint venture between Orange and T-Mobile, held the middle of the chart, with solid scores for reliability and speed – as one would expect from a 4G network. It fell down on customer service and value for money. The latter should come as no surprise given the premium EE was originally charging for 4G, but prices have come down as rivals have entered the market.

Some users weren’t convinced that the shift from T-Mobile and Orange to EE has been of benefit. “T-Mobile was excellent at customer service and support,” says
Peter Reynolds. “EE just wants to sell data. They’re not particularly informed about the phones they sell.”Of the big providers, O2 had the best-ranked customer service with a 70% score, but tripped up on speeds and prices. Dan Archard sums it up nicely: “Never had a problem with O2: coverage is good and speed is acceptable. Has a bit of a price to it.”Some customers are still using an Orange-badged service, but the bad news for them is that the company slid four points to the bottom of the rankings, with the worst rating for customer service. Indeed, aside from O2, the rest of the big mobile operators need to invest in their support staff and systems; it’s a major weak spot that’s letting virtual networks woo away their customers.


It’s clear from reader comments why Apple is again the winner of our Laptops award: top-notch customer service, great build quality and good-looking products. “This was my first Apple product,” said Dr Fiona Wright. “Now I’m hooked for life.” Many comments reiterated that although the products were expensive, the quality was reflected in the end result: “Apple equals quality,” writes Phil Keeling. “You pay for it certainly, but you get what you expect.”Samsung’s star continues to rise, with the company’s laptops earning a Highly Commended for the first time in our Excellence Awards. Such a shame, then, that it has announced it will withdraw from the European laptop market (including Chromebooks).This leaves the way open for newcomers, and we’d highlight two Taiwanese companies in particular: Asus and MSI. Both have broken away from their motherboard roots to create compelling laptop brands. “Asus has always been reliable when it comes to good build quality and the right mix of features for a reasonable cost,” says Rick Lewis, while Ganesa Murthi Jothimayam praises his MSI machine: “A well-designed laptop, which is also future-proof. A total package.”

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2024b-battery.html HP F2024B Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2111-battery.html HP F2111 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2111-60901-battery.html HP F2111-60901 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2193-battery.html HP F2193 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2193-80001-battery.html HP F2193-80001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2193-80001a-battery.html HP F2193-80001A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f3925-60901-battery.html HP F3925-60901 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-100045-001-battery.html Compaq 100045-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-100046-001-battery.html Compaq 100046-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-100680-001-battery.html Compaq 100680-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-134110-b21-battery.html Compaq 134110-B21 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-144558-001-battery.html Compaq 144558-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/compaq-159529-001-battery.html Compaq 159529-001 Battery



We’re always pleased to see British companies perform well for customer service, and the desktop PC sector can be very proud: the only international brand to make our top six is Apple.Tanya Taylor’s experience seems typical of Chillblast’s approach. “I had trouble with the graphics card when [my PC] arrived. Chillblast took my word and promptly replaced it... very helpful.”And PC Specialist should award customer of the year to David Beal. “I have bought four PCs from PC Specialist, plus five for family presents. I haven’t been let down yet.”If you’re looking for a big name, Lenovo wins out over HP, Dell and Acer in our readers’ experience. Lenovo gained an 83% Overall score, with 90.5% of its customers happy to buy from the company again.When it comes to printers, what people care about – in the home and office – are speed, quality, reliability and running costs. Many manufacturers opt for the razor cost model (loss-making razor, money-making blades) when selling inkjets, which definitely affects people’s perception for running costs. This is why laser specialists tend to do best in this category. But it isn’t the only reason.

“It’s the best printer I’ve owned - I’ve previously had Epson, HP and Lexmark printers and had problems with the network reliability,” says Alex Thornicroft of his Brother. Rowan Ramsey is similarly impressed: “An excellent-value budget laser printer that came without the usual package of bloatware.”Samsung takes its familiar place near the top of the satisfaction charts, with Darren Smith saying: “I’m a big fan of Samsung laser printers.”Over the past year, the “tablets will take over the world!” hysteria has died down, but Apple continues to rule the roost in this market. Since the tablet category was introduced three years ago, Apple has won the award every year.Jon Souter’s take is, we suspect, typical of many PC Pro readers: “Seen by many as a toy, I have found that my iPad has become one of my most important work tools, especially for planning and research, leaving my main PC screen free for productive work.” Perhaps the iPad’s continued success is no surprise, but it should look over its shoulder, because Sony’s Xperia range is gathering momentum. Last year, we didn’t even get enough votes for the company’s tablets for it to be rated (we require feedback from at least 50 buyers for a brand to qualify in a category). This year, however, it grabs second place.“The Sony Xperia Z2 Tablet oozes quality,” purrs one owner, who preferred to remain anonymous. “I can’t fault it.” Samuel Claxton summarises his Xperia joy in word: “Waterproof!”

Microsoft is another new name to the tablet category, with solid all-round scores. “Very pleased with my Surface 2,” says Nat Harper. “Excellent build quality and a great partner to Windows 8.1/8.”With new Education Edition tablets and laptops, the new Stream 11 Pro low-cost notebook and a range of desktops, workstations and back-end systems, HP offered educators a huge range of new technology at Bett 2015. But how is it going to help children learn?We spoke to Gus Schmedlen, HP Vice President of Worldwide Education, to go in-depth behind the new products and HP’s vision for education.Q: You’re launching a new line of tablets and laptops built specifically for education. What makes them a good option for schools?A: The new Education Editions are built for schools and designed for learning. They’re toughened for the school day, they have a minimum eight-hour battery life, so they’ll last the whole school day. The tablets have a tapered, garaged stylus, so that students can learn things like handwriting or math. Handwriting and the ability to draw are very important in primary grades, where tablets are probably most appropriate.

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-166355-002-battery.html Compaq 166355-002 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-167517-001-battery.html Compaq 167517-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-192017-001-battery.html Compaq 192017-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-230607-001-battery.html Compaq 230607-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/compaq-281668-b25-battery.html Compaq 281668-B25 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-pp2061e-battery.html Compaq PP2061E Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-609881-321-battery.html HP 609881-321 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-609881-351-battery.html HP 609881-351 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-611708-001-battery.html HP 611708-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xxxx-battery.html HP HSTNN-XXXX Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-wm06-battery.html HP WM06 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hstnn-db36-battery.html HSTNN-DB36 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hstnn-db35-battery.html HSTNN-DB35 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/rb775aa-battery.html RB775AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-hstnn-cb25-battery.html Compaq hstnn-cb25 Battery



As we move on to the notebook, really for middle and high schools, we build it with industrial rubber, which is really cool, and really similar to what you’ll find on the tyres of your car. These are definitely, tough, strong machines for classroom use, and that one can have up to ten hours of battery life, so it’s learn everywhere, anytime.Q: Hardware is all very well. What about software?A: The idea is that, not only are these products physically built for the school environment, but they also have the tools for teaching and learning out of the box.We include a suite of software and tools called HP School Pack, which includes HP classroom manager, which enables teachers to show examples, blank all the screens and conduct quizzes. It makes sure that the teacher can keep on assisting the students and can also share student’s work.

We also have the Oxford University Press Advanced Learners dictionary preloaded on all these. Students can go online or off for information about English language learning, but also hear pronunciation. Not only is it a visual learning experience but also auditory. You can hear both British and American accents, so it’s probably fun to compare some words.We’ve partnered with Absolute Software for one year’s anti-theft. If a student device gets lost or stolen the IT administrator can completely brick the unit, so that it’s of next to no value. It keeps the unit safe, but also keeps their data safe. If they think it’s lost, they can just remotely lock it, until they find it again, or they can completely brick the machine. http://www.dearbattery.co.uk/samsung.html http://www.dearbattery.co.uk/samsung.html

HP 200002-001 Battery

For example, creatives working on portrait images, magazines or documents benefit from quickly spinning a screen on its side, and flipping a screen 90° degrees is a common desire amongst programmers as it allows them to display and edit more lines of code. Take a look at how to speed up a laptop or PC too.Whatever the reason - even if you're the recipient of an office gag carried out by an unkind colleague - rotating your screen 90° is an easy task, and here we've covered a couple of ways to do it.If you’re running Windows 7 or 8, you may be able to quickly rotate your screen 90°, 180° or 270° at any time by pressing three keys.Simply hold down Control + Alt and then select the arrow key for which way you want your laptop or PC screen to face.

Your monitor will then go briefly go blank and will return in a few seconds facing a different orientation. To restore this back to the traditional settings, press Control + Alt + the up arrow. Another way to rotate your screen is to right click the Windows desktop and select Screen Resolution from the dropdown menu that appears. Changing the screen orientation via Control Panel is equally simple. Press the Windows key and type in Screen Resolution then press enter.From here select the monitor that you wish to rotate from the Display drop-down box and then finally select Portrait or Landscape in the Orientation field. You can also rotate a display using your graphics card’s control panel. (Note that there are too many different software suites to list the each one individually, so treat this as a general guide.)A shortcut to your graphics control panel can be found in a couple of places. Right-clicking the desktop and selecting the appropriate option will give you access to the Intel, Nvidia or AMD graphics card control panels, but the graphics drivers and software often add icons to the system tray on the right-hand side of your taskbar. Double-clicking these icons, or right-clicking thereon, will normally give access to the control panel, and also often a wide range of other options, too. Handily, some also permit you to right click their respective icons and select screen rotation from a dropdown menu.

Once the relevant control panels are open, you'll need to peruse the 'display' or 'desktop' menus to find the rotation option for your monitor. The exact location varies from manufacturer to manufacturer, so a quick hunt around will soon locate the option you need.A print-your-own Raspberry Pi laptop has smashed past its crowdfunding target and is heading into production.The Pi-Top kit includes all the components you need to assemble your own laptop, including the Raspberry Pi Model B+, 13.3in LCD screen, keyboard, Wi-Fi adapter and an injection-moulded starter case. Those who already own a Pi can order a kit without the computer.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-191258-b21-battery.html HP 191258-B21 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-191259-b21-battery.html HP 191259-B21 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-192835-001-battery.html HP 192835-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-196234-b22-battery.html HP 196234-B22 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-198709-001-battery.html HP 198709-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-200002-001-battery.html HP 200002-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-234219-b21-battery.html HP 234219-B21 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-239551-001-battery.html HP 239551-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-240258-001-battery.html HP 240258-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-251344-001-battery.html HP 251344-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-265651-b25-battery.html HP 265651-B25 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-267747-001-battery.html HP 267747-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-278418-b24-battery.html HP 278418-B24 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-278418-b25-battery.html HP 278418-B25 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-279665-001-battery.html HP 279665-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-280206-001-battery.html HP 280206-001 Battery



The British team behind the Pi-Top claims the kit includes everything you need to build the laptop within an evening, and without having to reach for a soldering iron. However, for those who already own a 3D printer, the kit includes the STL files necessary to print your own case, giving owners the option to customise their own case design.The Pi-Top team has also developed a series of HATs - small add-on boards that allow you to extend the functionality of the Raspberry Pi. These include kits that allow you to turn a Pi into a robot (for which you can again print a 3D case) or a home automation device.Pi-Top focuses on teaching people how to create real hardware, the makers claim on their Indiegogo project page. Online and integrated lesson plans teach you how to understand electronics, create printed circuit boards, and 3D print objects.

The project aimed to raise $80,000 by this Thursday, but it has already blasted past that target, accumulating $125,000 in pledges at the time of publication.Backers aren't expected to receive their Pi Top laptops until next May. We have sourced every component needed for Pi-Top from suppliers across the world to create the 3D printed prototypes we have today, the team says on its Indiegogo page. After thorough testing and relationship building with our suppliers, Pi-Top is now ready to be released on a larger scale. The two co-founders of the project are Jesse Lozano, a law student who studied software development in his spare time, and Ryan Dunwoody, who studied engineering at Oxford.

The PC Pro Excellence Awards are our honours for the best tech prodects and services of the year, from consumer goods such as laptops and tablets, all the way through to busines equipment like servers. These awards go to the most outstanding examples of design, reliability and value for money, nominated by you and chosen by us. We couldn’t do the awards without our readers, with 8,337 of them rating products and services they’d bought for everything from reliability to value. We used the results to generate percentage scores for each category: if everyone was very satisfied, a company would score 100%; if all were dissatisfied, 0%. The Products of the Year were nominated by readers and voted on by the PC Pro editorial team.

Zen Internet, pat yourself on the back and have a biscuit: you’ve picked up your 11th consecutive Excellence Award for the best broadband provider in the UK. The Rochdale-based ISP, which has batted aside big players such as BT and Virgin Media for more than a decade, even managed to improve on last year’s stellar scores. This year, it topped rivals by a solid 10% overall, and by even more of a spread in key categories such as customer support and reliability. Those two areas are Zen’s strongest: it picked up an almost-perfect score of 97% for customer support, more than double the worst-rated in the category, Orange, and well above the rest of its competitors. Only BT-owned Plusnet comes close. “I couldn’t rate the support and service from Zen highly enough,” notes one Birmingham-based user. “They’re the only ISP I would recommend now.” Zen was just as strong for reliability, with its 97% score also well above rivals. Can you imagine your children coming home with such glowing grades? It would be milkshakes all around.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-280207-001-battery.html HP 280207-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-280611-001-battery.html HP 280611-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-281233-001-battery.html HP 281233-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-281234-001-battery.html HP 281234-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-281235-001-battery.html HP 281235-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-281766-001-battery.html HP 281766-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-289052-001-battery.html HP 289052-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-289053-001-battery.html HP 289053-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-291369-b25-battery.html HP 291369-B25 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-338669-001-battery.html HP 338669-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-4195818-292-battery.html HP 4195818-292 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-dg105a-battery.html HP DG105A Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2024-80001a-battery.html HP F2024-80001A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2024a-battery.html HP F2024A Battery



Zen also wins on value for money – more on that below – and takes home the top score for speed. The company’s customers clearly love it: no wonder then that the vast majority would buy from Zen again, with Jonathan Duggan-Keen describing the ISP as “faultless”. Jules Williamson-Cotton has used Zen for nine years and “cannot recommend them enough,” saying she wishes “all companies were like Zen... the world’s best ISP for sure!” Now that’s how to build a broadband business.As ever, Plusnet is the bridesmaid rather than the bride, again coming in second to Zen. It remains an achievement: nine out of ten customers would buy from Plusnet again, with customers praising its customer service. Mike Stayman’s comment sums up the sentiment nicely: “Plusnet never treats customers like idiots.”


Plusnet came close to beating Zen on value for money, an area in which it won praise from customers. “Great value. I constantly check other ISPs and none can yet compete with the packages from Plusnet,” says Scott Kelly from East Kilbride.Others warned that prices have recently increased, so Plusnet will need to be careful to keep costs down. “I’ve just dropped Plusnet after being with them for more than 15 years, because they became too expensive for what I was getting,” says Mark Wallis. “I was sad to leave Plusnet, but I don’t like being ripped off.”Those looking for budget broadband may also want to consider TalkTalk. Its budget focus continues to win a solid Value for Money score of 74%, despite posting less rosy results in the other categories.

Who else could challenge Zen for the top spot? Virgin’s speed ranking continues to improve; no surprise given its recent speed boosts, which bumped its lowest-tier 30Mbits/sec lines to 50Mbits/sec for no added cost. It has also improved its customer support and reliability – if that trend continues, Zen could have another challenger to its crown. “I would factor in the availability of Virgin Media cable broadband into any house-purchasing decisions I made,” says Colin Ashdown, currently based in Peterborough. “I’d be highly unlikely to move into an area where it wasn’t available.” BT has had a disappointing year in our Excellence Awards. Its Value for Money ranking slipped despite the arrival of BT Sport, which offers subscribers free football matches on television, and its Speed score also fell despite constant investment -although to be fair, BT’s coverage was frequently praised.The major complaint was service: BT is below the curve on customer support, barely managing a passing grade – “appalling” and “terrible” were words that frequently came up in the comments. “BT customer service is shocking,” said Chris Dimond. “Shame as
their hardware and service is good.” http://www.dearbattery.co.uk/samsung.html http://www.dearbattery.co.uk/samsung.html

Batería Asus M50Sa

Por otra parte, desarrollar un coche no implica necesariamente tener que lanzarlo al mercado. Puede servir de aprendizaje para mejorar y desarrollar otros productos como, por ejemplo, baterías.Jeff Bezos no cambia ni un ápice en su estrategia con los dispositivos propios de la firma y mantiene su arriesgada apuesta por la comercialización de dispositivos de muy bajo coste que apenas cubren los costes de fabricación con la esperanza de rentabilizarlos posteriormente por la vía de los contenidos en Amazon. Este camino le ha traído grandes éxitos, como su eReader Kindle, y grandes fiascos, como su smartphone Fire Phone. Y en medio de todo esto, su nuevo tablet, Fire, con un precio de venta de 59,99 euros.Por este precio no se puede pedir, obviamente, un terminal de alta gama y, de hecho, la propia firma ha comparado su rendimiento con la versión Lite del Samsung Galaxy Tab 3, es decir, la generación anterior de los tablets de la firma coreana. Se trata de un tablet de 7 pulgadas con tecnología IPS, similar a la que poseen muchos dispositivos de gama media del mercado. En cuanto a su procesador, este es un MediaTek Quad-Core de 1,3 GHz, a priori correcto pero a años luz del rendimiento de los chips de Samsung o de Qualcomm.

Parece que uno de los fuertes de este tablet será su resistencia. Desde Amazon aseguran que su nuevo Fire ha conseguido obtener mejores resultados en los tests de caída libre que la última generación del iPad Air, siendo casi dos veces más resistente que este dispositivo.En el resto de características técnicas, poco que destacar: cámara frontal y trasera y una amplia variedad de accesorios oficiales que la propia Amazon vende en su tienda online, como una funda protectora en cinco colores –negro, azul, naranja, verde y violeta– que cuenta con un soporte integrado que te permite sujetar el tablet tanto en horizontal como en vertical. Las fundas están a la venta por 24,99 euros.

Contenidos, la única baza del nuevo Fire
Los contenidos son el eje central de este tablet, que no puede competir ni en capacidades técnicas ni en recursos con el iPad o con los terminales Android de alta gama. Para poder alojar todos los libros, canciones, apps y juegos que queramos, el nuevo Fire incorpora hasta 128 GB de almacenamiento ampliable mediante una tarjeta microSD y una batería batería de larga duración que aguanta hasta siete horas en funcionamiento.Como sistema operativo, el Fire incorpora Fire OS 5 ‘Bellini’, que incluye una interfaz de usuario actualizada que replica el look and feel de una revista. Además, añade cientos de nuevas funcionalidades y mejoras en la plataforma y proporciona acceso instantáneo al amplio catálogo de contenido Amazon, con más de 38 millones de canciones, libros, apps y juegos. Eso sí, recordemos que Fire OS es una variante de Android que no incorpora la Play Store de forma nativa, por lo que solo podremos disfrutar de los contenidos y las apps que la propia Amazon ofrece en su tienda.
El primer smartphone lanzado bajo el paraguas de Android One en Europa es Aquaris A4.5, lanzado hoy en España y Portugal por la empresa española BQ gracias a un acuerdo con Google. El dispositivo ya está a la venta por unos 170 euros en nuestro país.
Desde hace tiempo Google se ha propuesto llevar Internet (y obviamente sus servicios y negocio publicitario) a todos los rincones del planeta, un objetivo también en la mira de otras tecnológicas como Facebook, sin ir más lejos. Los del buscador tienen claro que la clave para ello está en la movilidad, que se está convirtiendo en la principal vía de acceso a la Red. Por eso, en verano de 2014 sorprendían con el proyecto Android One, una iniciativa para ofrecer móviles basados en Android, baratos pero de calidad, pensada en principio para mercados emergentes pero que ha llegado hoy a Europa, en concreto a España y Portugal, gracias a la firma de un acuerdo entre la compañía de Mountain View y la empresa española BQ. Ambas han presentado hoy Aquaris A4.5, un teléfono que venden ya en España y Portugal por unos 170 y 180 euros, respectivamente.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m51vr-bateria.html Batería Asus M51Vr

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-m50q-bateria.html Batería Asus M50Q

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m50v-bateria.html Batería Asus M50V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g74sx-bateria.html Batería Asus G74SX

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g74-bateria.html Batería Asus G74

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n45-bateria.html Batería ASUS N45



El nuevo móvil, al igual que los demás del programa Android One, se basa en la versión pura de Android, sistema que, además, Google se compromete a actualizar como hace con los dispositivos Google Play Edition (los famosos Nexus, de gama alta). Para Google extender este programa a un país como España, donde, como recordaba su director general en España, Javier Rodríguez Zapatero, “el 81% de la población dispone de un teléfono inteligente”, tiene todo el sentido, aunque el programa se pensara inicialmente para extender los smartphones en países que aún tienen mucho que crecer en movilidad. Con este movimiento, la compañía se asegura la expansión de su Android (sin capas puestas por los fabricantes) de una forma más controlada y, sobre todo, segura, pues los usuarios de los teléfonos basados en Android One siempre tienen el sistema operativo actualizado (al menos durante dos años, en el caso del acuerdo con BQ), lo que ofrece garantías en un momento en el que no paran de surgir incidentes de seguridad en la plataforma móvil de Google. Además, gracias a que es Google quien se encarga del software, el fabricante de hardware puede ajustar más el precio de venta del terminal.

Aquaris A4.5 es, en palabras de Alberto Méndez, director general de BQ, “el primer teléfono Android One diseñado con gusto local, para el mercado español y portugués. Ofrece a sus usuarios una experiencia pura de Android con un hardware de excelente calidad y un precio inferior a los 200 euros”. En su diseño y desarrollo, afirmó el directivo, han participado más de cien personas en España, aunque su ensamblaje se ha realizado, como es habitual en este mercado, en China. Equilibrio entre potencia y eficiencia. Eso es lo que ha buscado el equipo de BQ con este dispositivo de 4,5 pulgadas con tecnología de Mediatek en su interior (integra un procesador de cuatro núcleos MT6735M Quad Core Cortex A53 hasta 1 GHz y una gráfica ARM Mali T720-MP1 hasta 450 MHz) que optimiza, aseguró Méndez, la duración de la batería al máximo. “Hemos sacrificado grosor para mejorar el rendimiento de la batería”, aseveró. Una batería LiPO de 2.470 mAh.

El terminal, que pesa 115 gramos, tiene 1 GB de memoria RAM y 16 GB de almacenamiento interno. El sonido (con tecnología Dolby) y la pantalla son otros aspectos destacables. Además de incluir tecnología Quantum Color +, que asegura un rango de color grande, tiene tecnología antihuellas y protección Dragontrail, además de una capa de álcali-aluminosilicato reforzado resistente al rayado, los impactos y la torsión. Dispone de una cámara trasera de 8 Mpx y de una frontal de 5 Mpx y graba en vídeo HD. “Como todos los smartphones de BQ es libre con Dual SIM, de forma que los usuarios pueden tener en el mismo dispositivo dos planes de comunicaciones diferentes, uno el personal y otro el de empresa”, añadió el directivo. Integra, además, conectividad 4G.

Aunque llega al mercado con Android 5.1.1 Lollipop, se actualizará a Android 6.0 Marshmallow (la última versión de Android). La actualización del software está garantizada durante 24 meses. Además, incluye otras aplicaciones de Google preinstaladas como Google Map, YouTube, Google Play y Google Translate. “Los usuarios de este dispositivo podrán usar gratis Google Play Music durante 90 días”, añadió Méndez, quien destacó, por otra parte, los cinco años de garantía que BQ ofrece para los compradores de este terminal.Caminar solo por la calle a determinadas horas o en determinados barrios puede llegar a ser una actividad poco segura, para intranquilidad de quien la lleva a cabo y de sus amigos y seres queridos. Pero quizá la tecnología pueda echar una mano para, al menos, paliar el problema.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n45e-bateria.html Batería ASUS N45E

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n45s-bateria.html Batería ASUS N45S

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n45sf-bateria.html Batería ASUS N45SF

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n45sl-bateria.html Batería ASUS N45SL

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n55-bateria.html Batería ASUS N55

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n55e-bateria.html Batería ASUS N55E

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n55s-bateria.html Batería ASUS N55S

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n55sf-bateria.html Batería ASUS N55SF

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n55sl-bateria.html Batería ASUS N55SL

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n75-bateria.html Batería ASUS N75

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n75e-bateria.html Batería ASUS N75E

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n75s-bateria.html Batería ASUS N75S

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n75sf-bateria.html Batería ASUS N75SF

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n75sj-bateria.html Batería ASUS N75SJ

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n75sl-bateria.html Batería ASUS N75SL

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n75sn-bateria.html Batería ASUS N75SN



Esta app, recientemente lanzada para iOS y Android, está cosechando bastante popularidad gracias al hecho de permitir a los amigos que el contacto seleccione ‘acompañarle’ virtualmente en su camino de regreso a casa: sólo tendrá que introducir punto de partida y de destino, y enviar una petición a sus ‘companions’ para que visualicen en tiempo real su localización a través de la app o, si no disponen de ella, de la versión web de la misma.Companion es capaz de detectar cambios en el movimiento del usuario (como desvíos con respecto al trayecto prefijado, caídas o carreras repentinas o, incluso, la desconexión de los articulares) tras los que procederá a preguntar al usuario si se encuentra bien. Si tras 15 segs no recibe respuesta afirmativa, la app empieza a emitir un sonido disuasorio y alerta a los contactos. bSafe ofrece una amplia gama de funciones de seguridad personal, pudiendo usarse para programar llamadas telefónicas falsas (que te permitan escapar de situaciones incómodas), avisar a los amigos de que hemos llegado a nuestro destino o enviar información sobre cambios de localización a través de GPS. http://www.portatilbateria-es.com/lenovo.html http://www.portatilbateria-es.com/lenovo.html

HP DL615A Battery

The two operating systems work smoothly without any interaction, and both Windows and Ubuntu will run at maximum speed.To install Ubuntu from a USB memory stick, you'll need three things: the ISO file for your version of choice, the Universal USB Installer program and a 2GB memory stick.Run the Universal USB Installer. Select your version of Ubuntu from the first drop-down menu, navigate to your ISO file in the text box, then select your USB drive from the second drop-down menu.First, check that the BIOS of your new Ubuntu system is set up to boot from a USB drive (check manuals for details if need be).Now insert the USB stick and restart your PC. It should load the Ubuntu installer. Click the Install Ubuntu button and tick the two boxes on the next page before clicking Forward.In this case, we want to install Ubuntu alongside the existing Windows installation, so choose “Install alongside other operating systems”. If you're happy to wipe the drive and start again, pick the second option, “Erase and use the entire disk”.

This screen shows your existing partitions and how they will be divided up post-installation. To change the share for either Ubuntu or Windows, just drag the dividing line to the left or right. Click Install Now when you're ready.While Ubuntu installs, you can select your location, your keyboard layout and finally enter your details as the initial user. When it's finished installing, Ubuntu will restart, and it's time to log in and explore.Like it or not, the Internet of Things is here. Manufacturers are making it easier than ever to sync up household items with the internet, and, with the release of Apple's HomeKit, the connected home is closer than ever. In addition to intelligent thermostats, radiators and music-playing light bulbs, the Internet of Things has instigated the rise of smart home security cameras.Effectively CCTV cameras with web access, these devices broadcast video over the internet, making it easy to snoop remotely on your home using an app or a web browser. Now, with Google entering the market – and others, such as the Netgear Arlo, also chipping in – the popularity of smart cameras is about to explode.

It's at this juncture that the Netatmo Welcome joins the frame. The company’s existing products are aimed at the connected home and include a weather station, a thermostat and the UV-tracking June wearable, so the Welcome fits in perfectly.Most domestic security cameras provide CCTV-style monitoring and motion-triggered clip recording, but the Welcome goes one better, adding facial recognition to the mix. The result? The Welcome can keep track of anyone entering your home – and even record footage when it sees certain people. Need to know when your kids are back from school or when your partner comes home? The Netatmo Welcome promises to keep you updated.

Netatmo takes an interesting approach with the Welcome, and that extends to the product’s hardware as well as its software. Unlike the battery-powered cameras of Netgear's Arlo, the Netatmo relies on mains power. That comes with its own pros and cons.Although it can record video continuously, which the Arlo can’t, the Welcome’s placement is dictated by power points, so it’s more difficult to use outside or tucked in unobtrusive corners. It’s lucky, then, that the Netatmo looks great; you’ll be more than happy to have it on show. Rather than the plastic finishes of its competitors, the Netatmo is predominantly constructed from sleek, gold-anodised aluminium, harking back to the original iPad Mini. The Welcome looks equally at home on worktops, mantlepieces and window sills.Inside, the Netatmo Welcome uses a similar method of capture to most IP cameras. It employs a CMOS sensor capable of recording 1080p video in H.264 format, and its lens has a 130-degree field of view, which is good enough to cover a room or a hallway.

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-pp2082p-battery.html Compaq PP2082P Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-337607-003-battery.html HP 337607-003 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-dg103a-battery.html HP DG103A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-dl615a-battery.html HP DL615A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-447649-251-battery.html HP 447649-251 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-447649-321-battery.html HP 447649-321 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-454001-001-battery.html HP 454001-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db53-battery.html HP HSTNN-DB53 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ob53-battery.html HP HSTNN-OB53 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-694864-851-battery.html HP 694864-851 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db4d-battery.html HP HSTNN-DB4D Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-yb4d-battery.html HP HSTNN-YB4D Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-vk04-battery.html HP VK04 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-646657-251-battery.html HP 646657-251 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-646755-001-battery.html HP 646755-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db3b-battery.html HP HSTNN-DB3B Battery



Setting up the Welcome is simple, but it would be easier still with more thorough instructions. Users can use the supplied USB cable to connect the Welcome to a laptop and use the software to join it to a wireless network, then switch over to mains power once the process is complete. The camera won’t broadcast any images unless connected to the mains, but Netatmo doesn’t make this as clear as it should.Alternatively, you can use the Welcome’s free mobile app. After connecting the camera to the mains and firing up the app on an Android or iOS device, flipping the camera on its head engages “pairing mode” for easy connection. Finally, if you prefer to use an Ethernet connection, the Netatmo comes with a port at the rear.

The Welcome’s 1080p videos are crisp, and in poor light it switches to infrared LED mode. Footage captured in the dark is particularly impressive – especially since the camera uses only a single infrared LED to provide night vision. It’s only in direct sunlight that the Welcome struggles.The Netatmo can suffer from overexposure, which causes problems with facial recognition. This is most common in brightly lit hallways and kitchens, which, problematically, are precisely the places you’d want to put the camera. The camera records audio, and sound is crisp enough to follow conversations. Recording is optional, but the Netatmo will record HD-quality footage to the supplied 8GB microSD card. This means – unlike the Netgear Arlo, which records clips to the cloud only – you don’t have to download clips manually if you want to hold on to them, something that makes the Welcome a more attractive proposition.

Users can upgrade the Welcome’s amount of storage simply by replacing it with a larger card. As for watching the footage? You can play it back via the portal website or the Welcome app on your phone.The Netatmo's video streaming and capture is only half the story, though; the main draw is its ingenious facial-recognition software. So, how does this work in practice?The Welcome works by continuously capturing faces and asking the user to tag them manually. This way, the software is able map and overlay the images, building an increasingly detailed model of each face. There’s room for a maximum 20 recognised people in its library – more than enough for most households.It reflects the amount of information it has for each face with a strength indicator – the higher the strength, the more likely the person is to be recognised. After more than 20 taggings in different conditions, I found incorrect identifications were rare, and usually triggered by poor lighting.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb3b-battery.html HP HSTNN-LB3B Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-yb3a-battery.html HP HSTNN-YB3A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-yb3b-battery.html HP HSTNN-YB3B Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-mt03-battery.html HP MT03 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-mt06-battery.html HP MT06 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-mto3-battery.html HP MTO3 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-mto6-battery.html HP MTO6 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-tpn-q101-battery.html HP TPN-Q101 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-tpn-q102-battery.html HP TPN-Q102 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2019-battery.html HP F2019 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2019a-battery.html HP F2019A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f2019b-battery.html HP F2019B Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-182281-001-battery.html HP 182281-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-190336-001-battery.html HP 190336-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-191169-001-battery.html HP 191169-001 Battery



You can monitor the Welcome camera in a browser, but using the iOS or Android apps is just as easy. A timeline makes it simple to keep track of your videos, and it clearly marks each facial recognition “event” with an icon. If you’ve set the app to record movement, it also provides quick playback of the footage that has been saved to the microSD card.It’s possible to adapt the Welcome to its surroundings, too. Switching on Away mode when the house is empty, for instance, makes the Welcome extra sensitive. Alternatively, you can set up the camera to do this automatically, by analysing how long it has been since no movement was sensed. It’s easy enough for users to modify the behaviour of the camera depending on who it recognises. For example, you can ask the Welcome always to record footage of certain people when it recognises them, or simply to send a simple notification.

And that’s not all. It’s also possible to tailor the notifications you receive, meaning you can decide how much or how little you want to know. Netatmo thinks the Welcome will be used to check when children arrive home from school, when cleaners get to your house and more – and we’re inclined to believe it. The Welcome can also be set to notify you when a stranger is in the house.Although the IP camera market is rapidly growing, the Netatmo Welcome sets itself apart from others with its attractive design, ingenious facial-recognition technology and easy-to-use app.At £200, the Netatmo Welcome is considerably pricier than Google’s £159 Nest Cam and Netgear’s £180 single-camera Arlo package. But the Netatmo does things differently to those systems, and it deserves recognition and consideration for this fact.The only drawback? Unlike the Netgear Arlo, the Welcome can’t be used outside, but Netatmo has a solution to this. The company’s forthcoming Welcome Tags, which attach to your doors and windows to detect entry, attempted break-ins and other motion events, are built for indoor and outdoor use, and they work in conjunction with the Welcome camera to provide an entire smart security system.

When combined with the imminent Welcome Tags, the Netatmo Welcome could be one of the best overall solutions for home monitoring. All that’s needed next is Apple HomeKit connectivity.When working on a PC or Laptop, you'll spend most of your time working with the display in landscape mode. While this isn’t a problem most of the time, it can hinder your productivity, especially when working with information in a tall and thin window - if you've got a monitor which pivots into a portrait mode, or even got a Windows hybrid or tablet which isn't automatically adjusting its screen rotation as you turn it sideways, our quick guide shows you to spin your desktop round and round. See also what's the best laptop? http://www.dearbattery.co.uk/fujitsu.html http://www.dearbattery.co.uk/fujitsu.html

HP HSTNN-F08C Battery

There are other, minor disappointments. For instance, the presence of an M.2 SSD is less exciting than it could have been. While it’s theoretically capable of delivering super-fast transfer speeds via the PCI Express bus, the Samsung SSD in the Lenovo never exceeded the kind of performance I’d expect from a more humdrum mSATA drive. Oddly, the Yoga 3 didn’t exactly cover itself with glory in Alphr’s suite of benchmarks, either. Given the components inside, it should have acquitted itself well, but after running the benchmarks several times it was clear that the Yoga 3 is incapable of hitting the heights of laptops housing a similar spec. With a score of 33 in Alphr’s benchmark suite, the Yoga 3 inexplicably found itself around 26% behind the similarly equipped Asus Zenbook UX303LA.

Lenovo Yoga 3 review: In tablet mode
It isn’t clear why the Lenovo is so far behind, either. It’s right on target in the image processing section of the Benchmarks, but drops 16% behind the Asus in the video-encoding test and stumbles 61% off the pace in the multitasking tests. The CPU doesn’t run hot and there’s no obvious throttling; nor are there any rogue processes languishing in the background - it’s thoroughly odd.Battery life was pretty good, however. With a 720p video looping constantly, Wi-Fi switched off and the screen brightness set to 120cd/m2, the Yoga 3 lasted for a creditable 8hrs 22mins. That compares favourably with most of the competition.Microsoft is cleaning house ahead of the launch of Windows 10, and as part of this the tech giant is shaking up a few things in its entertainment department.

Confusingly, Canonical cites the 32-bit version as the recommended choice on the Desktop Edition download page, but then goes in favour of the 64-bit version on a help page. In our experience, the advantages of the 64-bit version make sense, and problems are relatively few and far between.The standard method of installing Ubuntu has generally been to download the ISO file and burn it to a CD, but Canonical is aware that netbook owners may not have access to a CD drive, and that a USB stick is often more convenient.It’s also possible to try Ubuntu from USB or CD, or even install it to a USB drive as a persistent installation to give you the same desktop and applications on any PC. For now, though, we’ll assume you want to install it to a hard disk.

The simplest way is with a full install, and if you have an old PC, laptop or netbook gathering dust, this is a great way to make it genuinely useful once again. See also: How to install Windows apps in Ubuntu.It’s a clean and easy installation; the installer will happily wipe your old Windows partition, and Ubuntu’s generous system requirements mean it will run happily on a single-core CPU with 1GB of RAM. It’s even possible to run it on a 1GHz CPU with 256MB of RAM, although we recommend at least 512MB.Ubuntu’s generous system requirements mean it will run happily on a single-core CPU with 1GB of RAM.Run it on an Atom laptop – the standardised hardware is an easy target for Ubuntu’s installer – and it’s unlikely you’ll want to run Windows ever again.You can also install Ubuntu alongside an existing Windows setup. Run the Ubuntu installer and it will give you all the options you need to set up Ubuntu and Windows partitions manually, or you can use the easy “Install Alongside” option, decide how much space to give each operating system and let Ubuntu handle the rest.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-qk648aa-battery.html HP QK648AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-bb09-battery.html HP BB09 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-cc06-battery.html HP CC06 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-cc09-battery.html HP CC09 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-cb2f-hstnn-e04c-battery.html HP HSTNN-CB2F HSTNN-E04C Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-qk643aa-battery.html HP QK643AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-st09-battery.html HP ST09 Battery



According to Joe Belfiore, Microsoft’s corporate VP for operating systems, too many people who didn’t own an Xbox were ignoring Microsoft’s music-streaming service, or getting confused over whether they could actually use the service. So the company has decided to ditch Xbox Music in favour of something a little catchier, namely Groove.A Microsoft blog post explains that Groove “describes what people feel and do with music”. I’m guessing that means dancing rather than pensive introspection.Aside from the new look, there won’t be much in the way of changes to functionality from Xbox Music. Users will need to pay for a Groove Music Pass priced at $9.99 per month or $99 per year (UK pricing hasn’t been announced yet) and will gain access to a library of 40 million tracks to stream and download.

Groove will also come with the ability to upload music to Microsoft’s OneDrive cloud storage service. You’ll be able to access the songs cost-free from Windows devices, Xbox consoles, and Android or iOS handsets.The rebrand makes a clear cut from the gaming associations that came with Xbox Music, although the new name doesn’t have the former’s obvious connection to Microsoft. Without a strong connection to a brand in the vein of Apple Music, there’s the danger that the new service might get lost in the increasingly crowded music-streaming market.Xbox Movies is also getting a name-change in Windows 10. The app will now be known simply as Movies & TV, and will have the same functionality as the previous version. Windows 10 is set is be released on 29 July, with the company currently putting the finishing touches to the OS.

If the name "Microsoft Groove" sounds familiar, it should do: the company previously used the Groove name for a desktop document collaboration system based on SharePoint. And it's not the first time Microsoft has recycled a name. The Microsoft Surface moniker was previously used for a table-sized computer designed for collaborative working, before it was reused for the hybrid tablet/laptop we know today.I love reading, but struggling to manhandle a 900-page tome on the tube is about as fun as having your eyebrows plucked. So, when Amazon’s latest Kindle Paperwhite (2015) arrived in the post, I rejoiced.Turning the page is a matter of flicking your thumb on the touchscreen, rather than taking your life in your hands, and its slender build leaves more more room in your bag for your lunch and laptop, not to mention saving you from achy wrists.

With the technology now so mature, however, is there any need to upgrade your old Paperwhite to this year’s model? And if you’re in the market for a new e-reader, why not just go for the superlative Kindle Voyage?Amazon Kindle Paperwhite (2015) review: The bottom edge hosts the microUSB port, power button and charge status LED The first thing to say is that there’s little outward difference between the new Paperwhite and the previous generation, which first appeared in 2013. It’s still plain, dull black all round. If appearances mean something to you, you’re not going to fall in love with this device.It does, however, feel exceedingly well made. Twist it and bend it and it barely emits a creak. The soft-touch, rubberised back sits comfortably in either hand, and there are no sharp edges or corners that dig in with extended use. It’s plain and understated, but nothing distracts from what matters most: the book you’re reading.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-595669-721-battery.html HP 595669-721 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-595669-741-battery.html HP 595669-741 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-bq349aa-battery.html HP BQ349AA Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-fe04-battery.html HP FE04 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-fe06-battery.html HP FE06 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-cb1p-battery.html HP HSTNN-CB1P Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-cb1q-battery.html HP HSTNN-CB1Q Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-q85c-battery.html HP HSTNN-Q85C Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-wm06-battery.html HP WM06 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db91-battery.html HP HSTNN-DB91 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xb91-battery.html HP HSTNN-XB91 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-336962-001-battery.html Compaq 336962-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-337607-001-battery.html Compaq 337607-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-337607-002-battery.html Compaq 337607-002 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-pp2080-battery.html Compaq PP2080 Battery



The Paperwhite delivers more than its predecessor where it counts. Although the display is the same size, measuring 6in across the diagonal, the screen technology is new. The 2015 Paperwhite employs the same 1,072 x 1,448 E Ink Carta screen as the range-topping Voyage e-reader and the more recent Kobo Glo HD.Amazon Kindle Paperwhite (2015) review: The Amazon logo is debossed attractively into the rear
This is a welcome upgrade, and means the Paperwhite now has the best E Ink display available on any device, delivering a pixel density of 300ppi – double that of the device it replaces. You won’t notice a massive difference if you place the two side by side, but text appears slightly crisper, particular at smaller font sizes.Taking advantage of the greater screen resolution is a new default font, Bookerly, which takes over from the venerable Caecilia. The latter has a slightly cleaner look and a more airy feel, and you can switch back to it if you prefer.

The updated typesetting engine may make more difference to your reading. This promises enhanced support for hyphenation, justification, kerning and ligatures, as well as drop caps. In books that support the new features, text should appear more like the real thing, with characters appearing far less gappy than before.Amazon Kindle Paperwhite (2015) review: The new Bookerly font has a slightly less blocky appearance than Caecilia
Amazon hasn’t added to the font size options, however, nor the line spacing or margins, and there’s still no option to turn off justification. If you like your text just so, the Paperwhite isn’t for you: the Glo HD offers far more flexibility for a similar price.

Elsewhere, the Paperwhite offers little I haven’t encountered before in Amazon’s ebook readers. There’s still a light for reading in dark or dim environments, but there’s no storage expansion. The pricing is familiar, too. The basic, Wi-Fi-only model is £120 (£110 if you don’t mind Amazon selling you stuff via ads on the lockscreen), while the 3G version is £180 (£170 with ads).Ubuntu has branded itself as the friendly face of Linux, and this focus on accessibility extends to the setup. The OS is remarkably easy to find, download and install, and during the past few versions Canonical has done sterling work in streamlining the process and making it easier to handle. See also: Getting Started with Ubuntu.

How to install Ubuntu
Before you install, though, there are some decisions to be made. First of all, you need to know which version to install.For simplicity’s sake, we’ll ignore derivatives such as Kubuntu and Xubuntu, not to mention server variants, and focus on the core Ubuntu Desktop and Ubuntu Netbook Editions.The arguments over whether to go for 32- or 64-bit versions of Ubuntu mirror those over the 32- and 64-bit versions of Windows. 64-bit Ubuntu is marginally faster in tests, and adds support for more than 4GB of RAM. Take a look at: How to install Ubuntu software.There are issues with hardware and software compatibility, although these are easing, and some applications either run more slowly in 64-bit mode or won’t run at all without some tweaking. http://www.dearbattery.co.uk/fujitsu.html http://www.dearbattery.co.uk/fujitsu.html

Batería Asus M68V

Sí encontramos botones en el lateral derecho del móvil (volumen y bloqueo/encendido), así como las ranuras para las 2 tarjetas microSIM que admite el terminal y microSD, para extender los 16 Gb de memoria interna con que cuenta el dispositivo. Finalizando la exploración visual, en la parte trasera encontramos la lente principal y su doble flash LED, mientras que en la base se encuentra la salida microUSB y los altavoces principales con tecnología Dolby. Como viene siendo habitual en la gran mayoría de smartphones, la carcasa trasera no se puede retirar, con lo que no podemos cambiar la batería. El BQ Aquaris A4.5 destaca por encima de sus competidores en este segmento gracias, principalmente, a su gran pantalla IPS de 4,5 pulgadas en calidad qHD (960 x 540 con 244.77 ppi) que, además, incluye tecnología Quantum Color +, que asegura un rango de color muy amplio, tecnología antihuellas y protección Dragontrail, además de una capa de álcali-aluminosilicato reforzado resistente al rayado, los impactos y la torsión. Todo ello consigue un ‘screen’ con un contraste muy bueno y una sensación de resistencia a golpes muy por delante de sus rivales.

El rendimiento ya es otro tema y aquí es donde BQ ha metido la tijera para poder mantener el precio bajo de este Android One. Cuenta con un procesador Mediatek MT6735M Quad Core Cortex A53 de 1 GHz y una gráfica ARM Mali T720-MP1 hasta 450 MHz. Si a ello le unimos 1 escaso Gb de RAM, el funcionamiento del móvil será correcto siempre y cuando no queramos ejecutar tareas muy complejas o tengamos demasiados procesos en segundo plano, circunstancias en las que un poco más de potencia no le hubiera venido nada mal.Y de un punto a mejorar a otro en el que poco se le puede replicar al BQ Aquaris A4.5: su batería. No en vano, la compañía española ha sacrificado el grosor de su móvil en favor de implementar una batería LiPO de 2.470 mAh, que aguanta en funcionamiento sin problema hasta 24 horas, siempre y cuando no tengamos activado el 4G y el Bluetooth continuamente.

Un aspecto donde volvemos a la realidad del precio que estamos pagando por este móvil son sus cámaras, trasera de 8 Mpx y de una frontal de 5 Mpx. Ambas graban vídeo en HD y cuentan con flash LED, doble en el caso del sensor trasero.Sin embargo, la cámara no destaca especialmente por su calidad ni por la captura del color, siendo especialmente complicado sacar buenas fotos en situaciones de nocturnidad o en interiores, como demuestra esta imagen. El BQ Aquaris A4.5 incorpora Android 5.1.1 Lollipop, aunque se actualizará a Android 6.0 Marshmallow (la última versión de Android) próximamente ya que la actualización del software está garantizada durante 24 meses.Además, incluye otras aplicaciones de Google preinstaladas como Google Map, YouTube, Google Play y Google Translate. Por último, señalar el importante valor añadido de los 5 años de garantía que BQ ofrece para este terminal.
Apple creó el primer teléfono inteligente en 2007, dando el pistoletazo de salida para la explosión de la tecnología móvil. Años después, sin embargo, sus rivales se le adelantaron en el campo de los wearables: el Apple Watch, sin ir más lejos, llegó al mercado cuando miles de usuarios usaban ya los smartwatches de sus rivales.

Ahora, la compañía que dirige Tim Cook ha decidido no volver a quedar por detrás de la competencia en otro nicho wearable: el de los ‘anillos inteligentes‘, y ya ha solicitado la aprobación de una patente para un anillo con procesador, pantalla táctil y batería recargable.
Según Business Insider, la lectura de dicha patente suena como describir una versión en miniatura de las características del actual Apple Watch, o bien de aquellas que se sospecha que podría incluir en el futuro. Según el texto presentado por Apple, lo ideal será portar este anillo en el dedo índice de cualquiera de las dos manos, de tal manera que pueda ser manejado a través de controles similares a los del Watch. Algunas imágenes del producto muestran, además, una pantalla táctil capaz de responder a las diferencias de presión de modo similar a la nueva función 3D Touch de los iPhone 6S. Muestran también un micrófono y un altavoz capaces de hacer que el anillo reaccione ante comandos de voz.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m68a-bateria.html Batería Asus M68A

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-w5000a-bateria.html Batería Asus W5000A

http://www.portatilbateria-es.com/asus-w5600a-bateria.html Batería Asus W5600A

http://www.portatilbateria-es.com/asus-w5a-bateria.html Batería Asus W5A



Entre la tecnología con que Apple equiparía este anillo, caben destacar los sensores biométricos o la conectividad Wi-Fi, Bluetooth y NFC que le dotaría de la capacidad de controlar a distancia dispositivos como una Apple TV o un sistema de entretenimiento CarPlay para vehículos, así como de realizar transferencias de dinero o archivos con un simple apretón de manos con el usuario de un dispositivo similar.El diseño, sin embargo, distaría de estar definido: las ilustraciones muestran diferentes versiones del ‘Apple Ring’: con y sin pantalla táctil, y con una estructura más redondeada o más rectangular. Apple explica en el documento la razón por la que los wearables tienen futuro como sustitutos ocasionales de los smartphones y portátiles:

“El uso de los actuales touchpads y pantallas táctiles puede resultar engorroso, incómodo o ineficiente para ciertos usos. Las manos del usuario pueden estar preocupadas en otra tarea, y sus brazos fatigarse después de mantener el dispositivo en una posición visible durante largos períodos de tiempo. La luz emitida por una pantalla táctil puede resultar inapropiada para algunos entornos sociales, o incluso peligrosa si revela la situación de un usuario amenazado. Por otro lado, el cambio constante entre dos métodos de entrada de datos (como el teclado y el ratos) puede resultar ineficaz. Existe, por tanto, la necesidad de contar con un modo más ergonómico, discreto, seguro y eficiente para que interactuemos con nuestras pantallas táctiles.”Google ya ha presentado en sociedad la nueva gama de móviles Nexus, su reformulado Chromecast y un nuevo dispositivo convertible, llamado Pixel C, que combina tablet y Chromebook en un único equipo.Google ha celebrado su primer evento multitudinario de lanzamiento tras convertirse en parte del conglomerado Alphabet y lo ha hecho sin defraudar a los fans de la compañía de Larry Page y Sergey Brin pero, también, sin sorpresas respecto a los rumores y filtraciones que ya se venían conociendo en las últimas fechas.

Así, Google ha presentado oficialmente su nueva gama de smartphones Nexus 5X y 6P. En el caso del primero, fabricado por LG, ya está confirmado que incorpora una pantalla de 5,2 pulgadas, dos altavoces frontales y una batería de 2.700 mAh que se carga de forma rápida gracias al nuevo puerto USB Tipo-C con que cuenta. Emplea un procesador de 64 bits y se comercializará en colores “negro carbono”, cuarzo blanco y azul hielo.A su vez, el Nexus 6P (que producirá Huawei) se convierte en el primer smartphone de Google con carcasa metálica, más concretamente de una capa de aluminio anodizado de 7,3 mm de espesor. Contará con una pantalla AMOLED de 5,7 pulgadas con resolución QHD (2.560×1440 píxeles). Incorpora además una cámara trasera de 12,3 megapíxeles con un sensor Sony 1.55 micrones de píxeles de paso y una cámara frontal de 8Mpx. Esta lente emplea asimismo un enfoque automático de la imagen mediante detección de láser y además ha mejorado su capacidad de procesamiento en situaciones con poca luz (tecnología HDR) y a la hora de grabar vídeo lento y en 4K… e incluso tomar fotografías en modo ráfaga al estilo de lo recientemente presentado por Apple. Asimismo, como ya se suponía, los nuevos Nexus contarán con sensores de huellas que permitirán desbloquear el terminal en apenas segundos tocando su parte trasera.

Los móviles llegarán a la tienda online de Google esta misma semana, aunque habrá que esperar hasta octubre para que lleguen a las tiendas de Estados Unidos y poco a poco se irán introduciendo en otro centenar de países. ¿Su precio? El Nexus 5X de 16Gb de almacenamiento costará 337 euros, mientras que el 6P tiene un precio de partida de 443 euros.Los móviles estarán en la Google Store, su tienda, esta misma semana. Llegarán al consumidor durante octubre y después se estrenarán en el resto de países. Quizás lo más inesperado y el dispositivo del que menos se había hablado en los meses previos al evento. El Google Pixel C es un híbrido, o 2 en 1, que combina la potencia y capacidades de un Chromebook con la comodidad y manejabilidad d un tablet Android. Como ya emplean varios PC híbridos con Windows, el dispositivo cuenta con unos imanes que sujetan la pantalla al teclado y que pueden liberarse en cualquier momento. Su potencia será superior a la de un tablet al uso, ya que implementa procesador Nvidia y 3 Gb de RAM en este dispositivo de 10,2 pulgadas.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-w5f-bateria.html Batería Asus W5F

http://www.portatilbateria-es.com/asus-w5fm-bateria.html Batería Asus W5Fm

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m5000a-bateria.html Batería Asus M5000A

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m5000n-bateria.html Batería Asus M5000N

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m5200a-bateria.html Batería Asus M5200A

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m5200n-bateria.html Batería Asus M5200N

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m52n-bateria.html Batería Asus M52N

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m5600n-bateria.html Batería Asus M5600N

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m5a-bateria.html Batería Asus M5A

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-s5000a-bateria.html Batería Asus S5000A

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-s5a-bateria.html Batería Asus S5A

http://www.portatilbateria-es.com/asus-s5n-bateria.html Batería Asus S5N



Veremos si consigue convencer al mercado y a los consumidores, ya que su precio supera los 400 euros, cantidad con la que podemos adquirir cualquier PC portátil o 2 en 1 de rendimiento medio o un Chromebook con mayor potencia.En esta ocasión, hay pequeñas mejoras en las animaciones de los menús y en la forma de mostrar las notificaciones en la pantalla de bloqueo, aunque sus principales novedades radican en su mejor gestión de la batería (30% menos consumo al estar apagado el terminal) y la incorporación de Now on Tap, tecnología ya presentada y que permitirá llevar la inteligencia artificial y la conectividad transversal entre apps a nuestros bolsillos. Finalmente también se ha confirmado la llegada de los nuevos Chromecast de diseño circular y que, además de mejorar la recepción de la señal Wifi, permitirán usar el móvil como un mando a distancia con el que controlar el 100% de las apps de nuestro dispositivo.Su precio se mantendrá en los 35 dólares por unidad, aunque ahora tendremos que escoger el color del plug que queramos añadir a nuestra televisión. Asimismo, Google también lanzará una versión de Chromecast, llamada Chromecast Audio, exclusivamente para ser conectado a equipos de música o altavoces domésticos.
Google podría mostrar los nuevos smartphones Nexus de LG y Huawei, la fecha de llegada de Android Marshmallow, el mejorado Chromecast o conocer los detalles de una –muy especulada- alianza con Spotify.

Hoy, 29 de septiembre de 2015, es la fecha escogida por Google para dar a conocer los principales avances en sus líneas de productos, así como para desvelar los dispositivos y apuestas más destacadas de la compañía para los próximos meses. Un evento que, además, cobra especial trascendencia al ser el primero que se produce desde que Google forma parte del conglomerado Alphabet, creado este mismo verano.En esta presentación se espera que Google muestre la nueva generación de smartphones Nexus, que vendrán en dos tamaños y de dos fabricantes distintos: LG y Huawei. También aguardamos con ganas la llegada de la última versión de Android, Marshmallow. Por otro lado, podríamos llegar a ver el reformulado Chromecast o conocer los detalles de una –muy especulada- alianza con Spotify. http://www.portatilbateria-es.com/sony.html http://www.portatilbateria-es.com/sony.html

HP 4UR18650-2-7 Battery

The more visible change in this phase will be the outreach work, for the smaller and more carryable machines – a role that Millpool hasn’t been able to fully pursue while its equipment stock has been largely reserved for internal, deskbound client activities that demand long reconfiguration or clean-up periods, tying Ross to the centre and the machines to Ross, because the older models were not so easy to re-purpose and protect. You can’t go and see a farmer with a machine that’s waiting for a recovery process to complete before it gets used again at the weekend for a silver surfer course.This business transformation is easy to describe and more directly noticeable for the people of Looe and parishes. Speaking as part-time superhero midwife (both metaphors that the rest of the project team are quite happy to taunt me with) I think of this as being almost unremarkable, since the role for these laptops is pretty simple from a management perspective: I hand them out, people disappear with them and after a short delay I can hear typing. That’s my kind of transformation!

When working on a PC or Laptop, you'll spend most of your time working with the display in landscape mode. While this isn’t a problem most of the time, it can hinder your productivity, especially when working with information in a tall and thin window - if you've got a monitor which pivots into a portrait mode, or even got a Windows hybrid or tablet which isn't automatically adjusting its screen rotation as you turn it sideways, our quick guide shows you to spin your desktop round and round. See also what's the best laptop?For example, creatives working on portrait images, magazines or documents benefit from quickly spinning a screen on its side, and flipping a screen 90° degrees is a common desire amongst programmers as it allows them to display and edit more lines of code. Take a look at how to speed up a laptop or PC too.

It’s exceedingly bright, reaching up to 385cd/m2, while the black level dips down as low as 0.15cd/m2 with the brightness settings pushed to maximum. Taken at face value, these numbers are extraordinary. But the reality is, however, somewhat less impressive: Dell employs aggressive dynamic contrast to brighten the display when the screen image is light, and to dim the backlight when the onscreen content is dark. In fact, the XPS 13’s screen delivers a contrast ratio of 1,076:1. That’s absolutely fine, but what isn’t acceptable is that the dynamic contrast cannot be be disabled: essentially, you’re stuck with a screen that brightens and darkens noticeably when the screen content changes, something that’s been annoying enough for some customers in the US (where the XPS 13 has been available for a while) to send their laptops back.More seriously, it makes it impossible to use the Dell XPS 13 as a colour-critical photo editing tool, since you’re never certain of the level of your backlight. The backlighting is also disappointingly inconsistent. In Alphr's screen tests, the panel was noticeably brighter in the top-left corner than elsewhere, and afflicted by visible backlight leakage in the bottom corners. For a machine costing this much, that simply isn’t acceptable.

It’s a huge shame, since elsewhere the Dell XPS 13 is a perfectly capable ultraportable. Every model in the range employs Intel’s latest 14nm Broadwell CPUs, from the entry level £875 Core i5 model to the range-topping, £1,271 2.6GHz Core i7-5600U specification.Dell sent Alphr the slightly less expensive 2.4GHz Core i7-5500U model for testing, and it performed admirably, achieving an overall score of 0.7 in our Real World Benchmarks. That’s a fraction slower than the Asus Zenbook UX303LA, which has the same CPU, but the difference is small enough to be academic. The whiny fan is aggravating, though, especially as it kicks into action every time you push the processor hard.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ub2k-battery.html HP HSTNN-UB2K Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-qk644aa-battery.html HP QK644AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-qk645aa-sx06-battery.html HP QK645AA SX06 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-sx06xl-sx09-battery.html HP SX06XL SX09 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-4ur18650-2-7-battery.html HP 4UR18650-2-7 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f1739a-battery.html HP F1739A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f1739b-battery.html HP F1739B Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-f1753-60978-battery.html HP F1753-60978 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-516479-121-battery.html HP 516479-121 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db94-battery.html HP HSTNN-DB94 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ib93-battery.html HP HSTNN-IB93 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ib94-battery.html HP HSTNN-IB94 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb93-battery.html HP HSTNN-LB93 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb94-battery.html HP HSTNN-LB94 Battery

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Dell XPS 13 (2015) review - from rear with the lid open
Still, it’s enough horsepower to run all but the most demanding creative applications without slowing down, and the rest of the specification is up to the mark as well. There’s 8GB of RAM and a 256GB Samsung PM851 M.2 SSD for storage, which is reasonably quick, gaining sequential read and writes speeds of 514MB/sec and 231MB/sec in AS SSD. It isn’t a patch on the MacBook Pro 13in’s drive, however, which reached speeds of 723MB/sec and 616MB/sec for sequential reads and writes.Elsewhere, Intel’s integrated GPUs keep improving, so should you want to indulge in a little out of hours gaming, you’ll find the Dell XPS 13’s Intel HD Graphics 5500 more than capable. You won’t be gaming smoothly at the native resolution of the 3,200 x 1,800 display, or even at Full HD, but drop the resolution and details settings further down and you’ll be fine.

The XPS 13 achieved framerates of 44fps, 27fps and 4.9fps in our Low (1,366 x 768), Medium (1,600 x 900) and High quality (1,920 x 1,080) Crysis tests - that’s easily enough grunt for a little light gaming on the side.Where the new, super-efficient 14nm processor ought to make its presence fully felt is battery life, but sadly that isn't the case. It lasted 11hrs 16mins in Alphr's standard light-use test, only marginally better than the last-generation, Haswell-based MacBook Pro 13 with Retina, and a long way behind the Asus Zenbook UX303LA, which kept on trucking for 13hrs 6mins. Still, anything over ten hours in this test for a laptop with this much power is good.Connectivity is more disappointing, however, with only two USB 3 ports, a mini-DisplayPort out for video, an SD card slot and a 3.5mm headset jack, plus no Ethernet port of any description. Wireless isn’t all that impressive either, with 2x2 stream 802.11ac Wi-Fi and Bluetooth 4LE, but no 4G option.

To tell the story of Dell’s XPS 13 is to relate a story of what might have been. It’s a stunning design, of that there’s no denying: it’s attractive, beautifully built and practical, and Dell has squeezed into this glamorous chassis a 13in laptop that’s closer to most 11in portables in overall dimensions.Despite its talents, this is a laptop that’s beset by little niggles, and none of these are more disappointing than the infinity display - it really should have been the star of the show. If all you want is a fast Windows laptop with a bright screen, and you don’t care about colour accuracy, it’s a fantastic piece of kit. But it simply isn’t as good as it should have been.

Lenovo’s Yoga hybrid design is one of the simplest going. In contrast to its tablet-centric peers – Microsoft’s Surface Pro 3, for example – Lenovo places the emphasis firmly on a classic laptop design, albeit one with a twist. Now, the company has released the largest Yoga yet, the 14in Yoga 3.The Yoga design is elegant in its simplicity. Take a standard laptop, add a touchscreen and throw in a hinge that allows the display to fold backwards through a full 360 degrees. The flexible hinge allows Lenovo’s Yoga devices to transform into a giant tablet, prop up in a “tent” mode for video playback or presentations, or contort into a “stand” mode that sees the keyboard placed face down, allowing the display to be tilted just so.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-nu089aa-battery.html HP NU089AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-626869-851-battery.html HP 626869-851 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-628419-001-battery.html HP 628419-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-gb06-battery.html HP GB06 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-yb2d-battery.html HP HSTNN-YB2D Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-570421-171-battery.html HP 570421-171 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-576833-001-battery.html HP 576833-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-iboi-battery.html HP HSTNN-IBOI Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xboi-battery.html HP HSTNN-XBOI Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-338794-001-battery.html HP 338794-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-342661-001-battery.html HP 342661-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-345027-001-battery.html HP 345027-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-dm842a-battery.html HP DM842A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-pp2182d-battery.html HP PP2182D Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-pp2182l-battery.html HP PP2182L Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-fn04-battery.html HP FN04 Battery



Lenovo Yoga 3 review: In stand mode, from the side
Now, close your eyes and imagine a Yoga 3 Pro that’s spent several weeks on the sofa eating pizza and watching Netflix: you’re looking at the Yoga 3. Unlike the recent Yoga 3 Pro, there’s no fancy watch-strap hinge, and it’s put on a fair bit of weight. At 1.65kg and 18.5mm thick you can hardly accuse it of being completely out of shape - it does have a 14in display, after all - but, in all honesty, this isn’t a hybrid you’ll want to use in tablet mode with any regularity.It isn’t much of a looker, either. The matte-silver plastics covering the base and lid (apparently, retail models will also be available in white) do little to set the pulse racing, although things improve a little once you open the lid. The textured, matte-black keyboard surround adds a dash of class, and the backlit keyboard and rim of chrome circling the touchpad do their bit to lift the Yoga 3 above the average.

Thankfully, Lenovo has spent most of the budget on a capable selection of components. Opt for the £650 model and you get a 2.2GHz Core i5 Broadwell CPU, 4GB of RAM and a standard HDD paired with 8GB of solid-state cache. The £800 model on review, however, bumps the specification up to a 2.4GHz Core i7-5500U CPU, 8GB of RAM and a 256GB SSD. Which would I choose? Well, it’s fair to say that shelling out an extra £150 on the £800 model looks like the far better bet.It comes as no surprise to find that performance is, in the main, pretty good. The only quibbles that arose were a result of Lenovo’s preinstalled Harmony software, which decided that hogging 25% of CPU resources in the background was a good idea. An update seemed to fix the issue, but it was disappointing to find Lenovo’s own software causing such problems in the first place. http://www.dearbattery.co.uk/toshiba.html http://www.dearbattery.co.uk/toshiba.html

HP CC06XL Battery

Whatever the reason - even if you're the recipient of an office gag carried out by an unkind colleague - rotating your screen 90° is an easy task, and here we've covered a couple of ways to do it. If you’re running Windows 7 or 8, you may be able to quickly rotate your screen 90°, 180° or 270° at any time by pressing three keys.Simply hold down Control + Alt and then select the arrow key for which way you want your laptop or PC screen to face.Your monitor will then go briefly go blank and will return in a few seconds facing a different orientation. To restore this back to the traditional settings, press Control + Alt + the up arrow.If this doesn't work, you'll need to use one of the methods below. Another way to rotate your screen is to right click the Windows desktop and select Screen Resolution from the dropdown menu that appears. Changing the screen orientation via Control Panel is equally simple. Press the Windows key and type in "Screen Resolution" then press enter.

Alternatively, if you're using Windows 7, you can click Start Control Panel Display Screen Resolution.From here select the monitor that you wish to rotate from the Display drop-down box and then finally select Portrait or Landscape in the Orientation field. You can also rotate a display using your graphics card’s control panel. (Note that there are too many different software suites to list the each one individually, so treat this as a general guide.)A shortcut to your graphics control panel can be found in a couple of places. Right-clicking the desktop and selecting the appropriate option will give you access to the Intel, Nvidia or AMD graphics card control panels, but the graphics drivers and software often add icons to the system tray on the right-hand side of your taskbar. Double-clicking these icons, or right-clicking thereon, will normally give access to the control panel, and also often a wide range of other options, too. Handily, some also permit you to right click their respective icons and select screen rotation from a dropdown menu.

Once the relevant control panels are open, you'll need to peruse the 'display' or 'desktop' menus to find the rotation option for your monitor. The exact location varies from manufacturer to manufacturer, so a quick hunt around will soon locate the option you need.IBM Research has just announced a major breakthrough in chip manufacturing, producing the first working microchip on a 7nm process. IBM believes the research will result in a 50% increase in processing speeds, but it won’t be powering your laptop anytime soon; it's likely to take some years for the technology to be refined for commercial use.The development is the work of a joint project between IBM Research, GlobalFoundries and the State University of New York, and has so far cost $3 billion (£1.9 billion) in research. The technology used in the microchip should usher in a range of superfast, compact processors, and continue Moore’s law for the near future.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-i90c-battery.html HP HSTNN-I90C Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-w81c-battery.html HP HSTNN-W81C Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-qk639aa-battery.html HP QK639AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb2f-battery.html HP HSTNN-LB2F Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-cc06-battery.html HP CC06 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-e04c-battery.html HP HSTNN-E04C Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb2i-battery.html HP HSTNN-LB2I Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-451545-261-battery.html HP 451545-261 Battery



“It’s a major step,” said Mukesh Khare, vice president of semiconductor technology at IBM Research. “We have been working on this technology for more than five years.”The power and efficiency of a microchip hinge on its manufacturing process. Generally, smaller technology means a chip can draw less power, and hence run faster without overheating. Intel current Core processors use minute, 14nm technology (14 billionths of a metre), and the company plans to shrink to 10nm next year. IBM’s latest test chip slashes the size of the transistors inside the chip to a scale that's only three times wider than a strand of human DNA.To make the leap to 7nm, IBM and its research partners had to develop new manufacturing methods. The researchers used highly conductive silicon-germanium to carry the charge through the chip's transistors, rather than regular silicon, and used extreme ultraviolet (EUV) lithography to inscribe the design - effectively using a very high-frequency laser to etch smaller patterns onto the chip’s surface than had previously been possible.

There’s something appealingly stripped-back about the design of the Aspire ES1-111M. Where some of Acer’s previous budget laptops and Chromebooks look and feel like My First Ultrabook, this one is all about the bare essentials. See also: what's the best laptop you can buy in 2015?The base still feels lightweight, and there’s too much flex in the lid, but the overall construction is solid, and the matte textures and rubber feet mean it sits as well on the lap as on the desk. At just over 21mm thick and a weight of 1.29kg, the ES1-111M is light and portable.The screen is among the best we've seen on a budget laptop. Viewing angles could be wider, with colours fading once you move off-centre, but the brightness level of 273cd/m2 is impressive, even if it comes at the cost of darker greys and deep black.Images look crisp and punchy, while movies have plenty of impact. Colour accuracy is only average, but the ES1-111M still manages to cover 66.2% of the sRGB colour gamut; not bad by budget laptop standards.

The speakers have their plus points, with a little more space and clarity to the sound than you might expect, but as soon as the drums kick in or a big action scene commences you’ll be aware of their limitations – there’s next to no bass response.Ergonomics get off to a good start with the responsive touchpad, which is impressively broad for an 11.6in laptop, measuring 104mm across. Sadly, they take a nose dive when it comes to the keyboard. The feel is horrifically spongy, and there are some oddities in the layout, including tiny cursor keys that double as volume and brightness controls, and the fact that what appears to be the Return key is split between return and backspace functions. It isn't ideal for getting work done.


Unusually, most of the connectivity is at the back, with HDMI and Gigabit Ethernet ports, plus one each of USB 2 and USB 3. There’s an SD card slot and a headphone socket on the left-hand side. The ports at the back are a bit cramped, though, and you might end up saying the same thing about the Acer’s eMMC storage. Only 11.2GB is available once Windows 8.1 with Bing, the recovery partition and Acer’s usual mountain of bloatware are accounted for. The latter includes some worthy apps, including older versions of CyberLink’s video and photo-editing packages, but elsewhere the selection is not so palatable.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-451545-361-battery.html HP 451545-361 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-456623-001-battery.html HP 456623-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db51-battery.html HP HSTNN-DB51 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-ku530aa-battery.html HP KU530AA Battery

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Performance is good, with a Celeron N2840 CPU perfectly capable of handling any workload that isn't too demanding. However, we noticed that while Acer ships the ES1-111M with 2GB of RAM as standard, our test sample shipped with 4GB. This means our figures will be slightly faster than the figures you'll get from a retail machine.Luckily, this doesn’t affect its biggest selling point: battery life. Lasting for well over 13 hours of light use and over eight hours of heavy work, the ES1-111M keeps going when most other laptops – of any price – start to falter.It seems unfair to be too harsh on a laptop which costs a measly £175, but such a low price isn't the headline-grabbing feature it once was. There are plenty of excellent rivals available for similar money - not least the HP Stream 11 - and the Acer just isn't consistently good enough to win itself an award. If battery life is a prioroty, however, we wouldn't rule it out completely.For a long time now, if you’ve been looking for the very best in slim, light laptops, you’ve had to turn - however reluctantly - to Apple's MacBook family. With great battery life, top quality displays, zippy performance that doesn’t deteriorate over time and cutting edge design, its laptops have delivered every time. But the challenge from Windows portables is steadily growing, and Dell’s latest laptop - the Dell XPS 13 - aims to overtake Apple and pull ahead. See also: what are 2015's best laptops?

From a design perspective, Dell has got it nailed. The laptop’s lid and base are finished in silky smooth aluminium that feels stiff enough to survive a nuclear strike - or at the very least being sat on on the sofa. The keyboard surround is clad in a sumptuous, soft-touch carbon-fibre effect plastic, and despite the bombproof build, the whole thing is very light, weighing a mere 1.27kg. That’s a smidge lighter than the MacBook Pro 13 with Retina display.It outdoes the Cupertino crew on practicality, too, with two long rubber feet stretching across the width of the underside of the chassis, giving it a grippy footing on a desk or your lap, and an LED battery capacity indicator on left edge, activated by pressing a small button.The keyboard is decent: it’s backlit, and has a light yet positive action, and the touchpad is pretty good, too. It’s accurate and, for those who prefer clicking to tapping, the integrated buttons work without fuss.

The real attraction of the XPS 13 is its so-called infinity touchscreen, which sees the bezel reduced to a width of a mere 5mm to the left, right and above the screen, producing a machine that, in terms of its overall size, feels more like an 11in laptop than a 13in one.Indeed, its dimensions of 304 x 200 x 20.7mm are closer to those of a MacBook Air 11in (300 x 192 x 17mm) than its real rival, the MacBook Pro 13. The latter is 14mm wider, 19mm deeper and 310g heavier than the Dell XPS 13. Dell has certainly done sterling work in squeezing the screen into less space. On first impression, the quality of the IPS panel used looks pretty good, too. The QHD+ resolution of 3,200 x 1,800 means everything looks incredibly sharp. (As always, though, do bear in mind that legacy software that hasn’t been optimised for high-DPI screens may be very fiddly, with miniscule buttons and tiny text.) http://www.dearbattery.co.uk/toshiba.html http://www.dearbattery.co.uk/toshiba.html

Batería Asus A6Vc

Adiós coche inteligente, ¡hola triciclo inteligente!
Otra de las innovaciones más disruptivas de este año que ahora concluye fue la presentada por un científico del Massachusetts Institute of Technology llamado Ryan Chin. Este hombre trabaja en una suerte de triciclo inteligente, que encarna tres de las tendencias que determinarán cuál será el medio de transporte del futuro: compartir desplazamientos, la autonomía y la energía eléctrica. El triciclo cuenta con un chasis de fibra de carbono y un motor de 250 watios, que le permite alcanzar una velocidad de hasta 12 millas (alrededor de 19 kilómetros) por hora, y está diseñado para circular por los carriles para bicicletas de las ciudades.

Este peculiar vehículo está diseñado para ser capaz de desplazarse sin conductor de un punto a otro, para así poder ser compartido por facilidad por usuarios que se encuentren en lugares distintos. Para ello, cuenta con sensores para detectar obstáculos y peatones y moverse con facilidad por calles llenas de gente, con el propósito último de reducir las emisiones de dióxido de carbono.Baterías hasta un 40% más eficientes
La nipona SONY nos sorprendió este año al mezclar los materiales tradicionales con que se fabrican las baterías de nuestros smartphones y tablets (litio y magnesio) con azufre. Con esta combinación, la compañía nipona asegura que logrará aumentar la eficiencia de sus baterías en hasta un 40% de cara al año 2020, cuando esté disponible en el mercado (siempre según sus propias estimaciones).Eso sí, el proyecto aún está en pañales ya que la empresa aún no ha logrado solventar problemas técnicos básicos, como la generación de calor excesiva que se produce con muchos de estos componentes alternativos al litio.
La versión ‘Enterprise Edition’ (que Google aún no ha lanzado oficialmente) mejora el hardware interno de la original, y solventa dos de sus fallos. No estará a disposición de los consumidores.

En los últimos meses, han ido surgiendo diversas informaciones relativas al futuro de las (en su momento mediáticas) Google Glass. Primero se habló de una nueva versión del modelo original, adaptada a su uso en entornos profesionales. A lo largo de este último semestre, hemos ido reuniendo datos sobre una iniciativa de Google cuyo fin consistiría en replantear desde cero el concepto de estas gafas inteligentes: el misterioso Proyect Aura (que estaría supervisado por Tony Fadell, el responsable de Nest), que ya habría registrado la correspondiente patente y se habría desligado de Google X. Pero, entre tanto rumor e información contradictoria, hoy emerge el primer dato constatable: las Google Glass ‘Enterprise Edition’ existen, y hay fotos. El sitio 9to5Google se hizo eco de la noticia después de que la Comisión Federal de Comunicaciones estadounidense (FCC) publicara en su portal estas primeras imágenes, además de diversos datos técnicos (y hasta un manual de usuario).

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Su diseño conserva la línea exterior de un reloj al uso, con una caja circular de titanio en la que están marcados los minutos en satinado y relieve. El reloj también presenta un bisel con revestimiento de carburo de titanio negro arenado y tratamiento antihuellas y es estanco (IP67), por lo que es resistente a las salpicaduras de agua. En el interior de la caja encontramos una pantalla táctil LCD de LTPS transreflectante de 1,5 pulgadas, totalmente circular, capaz de reconocer varios dedos de forma simultánea y con una resolución de 360×360 y 240 ppp.Asimismo, el ‘screen’ está protegido por un cristal de zafiro resistente a los arañazos y las rayaduras. Introduciéndonos ya en las entrañas del reloj, el TAG Heuer Connected ostenta un procesador de 1,6 GHz de doble núcleo, que alcanza una velocidad normal de funcionamiento de 500 MHz. Cuenta con un 1Gb de memoria RAM y 4 Gb de almacenamiento interno, así como una batería de 410 mAh, capaz de durar unas 25 horas con un uso habitual, según indica el fabricante.

En cuanto a los sensores, lo habitual en un smartwatch: giroscopio, sensor de detección de vuelcos y motor háptico. Para sacar provecho de estos sensores, TAG Heuer Connected se basa en la última versión de Android Wear y dispone de hasta 4.000 aplicaciones en la Google Play Store. Es compatible, por tanto, con smartphones con los sistemas operativos Android 4.3 (o superior) e iOS 8.2 (o superior).¿Conseguirá TAG Heuer convertir este dispositivo en un reloj apetecible por parte de los consumidores con bolsillos más pudientes? Sólo el tiempo dirá el ritmo que puede marcar la industria del smartwatch y el papel que la empresa suiza puede jugar en ella.
La nueva tableta de la compañía de Cupertino, que su CEO ha definido como “la mayor novedad de iPad desde iPad”, llega esta semana a las tiendas.El CEO de Apple, Tim Cook, ha vuelto a hacer uno de esos diagnósticos del mercado con los que de vez en cuando ocupa unos cuantos titulares y, de paso, barre para casa. El responsable de la compañía que creó el Mac ha notificado la muerte del ordenador personal, tal y como lo conocíamos hasta ahora.

“¿Por qué alguien se compraría un PC hoy? En serio, ¿qué razones hay para ello?”, se ha preguntado el empresario, en una de sus últimas intervenciones en público, recogida por el diario británico The Telegraph. Ha sido en la Apple Store ubicada en Covent Garden, Londres, ciudad que Cook ha visitado coincidiendo con el lanzamiento del nuevo iPad Pro.Esta revisión de la tableta de Apple, con pantalla de 12,9 pulgadas, potentísimos altavoces y una potencia que, según sus creadores, la sitúa hasta un 80% `por encima de muchos de los portátiles del mercado, llegará a la boutique online de Apple este miércoles 11 de noviembre, y a finales de semana podrá adquirirse en las tiendas oficiales de países entre los que figura España.El propio Tim Cook se ha referido a iPad Pro como “la principal novedad del iPad desde el nacimiento del iPad”. No en vano, esta nueva tableta de 6,9 mm. de grosor y 710 gramos de peso incorpora una batería nunca antes vista (hasta 10 horas en funcionamiento), aplicaciones de Adobe, Word y Powerpoint, una funda con teclado llamada Smart Keyboard y un stylus, el Apple Pencil, diseñado para crear en el usuario la sensación de que está utilizando un bolígrafo convencional.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a7g-bateria.html Batería Asus A7G

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“El iPad Pro constituirá un sustituto del notebook o el ordenador personal para muchos usuarios. Empezarán a usarlo y pronto comprenderán que ya no necesitan usar ningún otro dispositivo además de sus teléfonos móviles”, ha asegurado Cook en su visita a Gran Bretaña. Su precio también es de ordenador: oscilará entre los 799 dólares de la versión de 32Gb hasta los 1079 de la edición con 128 Gb, pasando por una versión intermedia de 949 dólaresAnte la pregunta de si este nuevo iPad podría canibalizar las ventas de iPhone, Cook se ha mostrado relajado e incluso ha bromeado. “Algunos consumidores ya utilizan el iPad mini para leer en la cama porque lo encuentran más relajante que hacerlo en su teléfono. Creo que está claro que hay cierta canibalización, y que la habrá, pero no queremos gastar ni tiempo ni energía preocupándonos por eso, porque mientras seamos nosotros nuestros propios caníbales, todo estará bien”, ha dicho.Si hace unas semanas un informe independiente desveló que la aplicación de Facebook para iOS podría ejercer un gasto desmesurado de la batería del iPhone, esta vez han sido los propios usuarios de Apple los que se han unido en una demanda colectiva contra la compañía de Cupertino por un motivo similar, en la que alegan que el nuevo sistema operativo iOS 9 deja en manos de la firma de la manzana el uso de su tarifa de datos.

Este grupo de consumidores han presentado la querella en el juzgado de San José, California, muy cerca de donde se encuentra la sede de Apple, según informa el diario EL PAÍS. En ella denuncian que iOS 9 activa por defecto en algunos de los dispositivos una función conocida como wifi asistido, que delega en Apple el uso de los datos móviles.Desde Apple ya han informado de que existe un menú en los ajustes iOS 9 que permite activar o desactivar la asistencia, y que su intención es la de permitir que si falla la red wifi el dispositivo pase, automáticamente, a utilizar la móvil, proporcionando, así, a sus usuarios una conexión más sólida. El problema, según los demandantes, es, sin embargo, el de siempre: esta información no se ha proporcionado de forma lo suficientemente transparente a los usuarios, muchos de los cuales no sabían o no saben que se estaban usando sus datos móviles, teniendo que enfrentarse a facturas y consumos inesperados. Ahora los afectados quieren que se les compense por el gasto generado.

Una noticia que pone de relieve, una vez más, el desconocimiento que en tantas ocasiones tienen los usuarios respecto al uso de sus datos, batería o privacidad por parte de las aplicaciones que descargan e instalan en su móvil. Y no solo en el caso de aquellas menos conocidas; también en el de las que tienen tras de sí a firmas tecnológicas de relieve. Hace unos días el investigador especializado en ciberseguridad Jonathan Zdiarski explicaba que el uso que la versión de Facebook para iOS hace de la función de geolocalización en segundo plano podría ser responsable del gasto de hasta un 15% de la batería en iPhone 6S Plus. http://www.portatilbateria-es.com/apple.html http://www.portatilbateria-es.com/apple.html

Batería ASUS ZenBook UX51

Lo primero que deberías tener en cuenta es tu presupuesto y el uso que le vas a dar al terminal. Si no eres demasiado exigente, quizá te interese ahorrar un buen dinerito adquiriendo un smartphone de gama media o incluso baja.Eso sí, si eres un usuario exigente y prefieres hacer una inversión en un móvil de gama alta que rinda perfectamente durante los próximos años, has llegado al lugar adecuado.Esta es nuestra lista de los mejores móviles de 2016. Y sí, sabemos que todavía es pronto, pero iremos actualizando el listado según se presenten nuevos modelos con prestaciones y rendimiento suficientes como para reemplazar a los que actualmente la componen.

Telefónica ha presentado hoy en público su centro de innovación y tecnología en el que se testan los servicios antes de lanzarlos al mercado. Las instalaciones cuentan con 3.000 m2 en los que se replica, a escala, toda la red tanto fija como móvil de España, que funciona de forma totalmente autónoma, con todos los avances y recursos necesarios para probar todos los servicios antes de que estos se lancen al mercado.
Facebook está de cumpleaños. La red social más importante del mundo acaba de cumplir 12 años, y todos sus usuarios están invitados a participar en el llamado “Día de los Amigos” donde gracias a una sencilla aplicación de fotografía y vídeo se podrán rememorar los mejores momentos que se han compartido con familiares y todo tipo de amigos.Los últimos días han sido muy importantes para Facebook, tanto como empresa como por red social. En el aspecto más frío contamos con que Facebook ya ha superado la barrera de los 1.500 millones de usuarios en todo el mundo, pero también hoy, 4 de febrero, se han cumplido 12 años desde que su creador , Mark Zuckerberg, se adentrara en un proyecto que, literalmente le ha hecho tan poderoso como para ya considerarle como el cuarto hombre más rico de todo el mundo.

Hace unos días el propio Mark Zuckerberg nos invitaba a compartir con el hashtag#FriendsDay aquellos momentos, por escrito, que recordaba cada usuario con sus mejores amigos y hoy, a modo de sorpresa, han lanzado una sencilla aplicación de fotografía y vídeo.
El acceso a esta aplicación se puede hacer desde nuestra propia página de Facebook o bien directamente desde este enlace, y mediante ella se crea un sencillo vídeo fotográfico que recoge las fotografías más destacadas que tenemos en nuestros álbum de fotos, homenajeando así a todos nuestros amigos e invitando a que lo compartamos para darles una sorpresa.También se han estrenado dos nuevos paquetes de pegatinas en la tienda, Best Friends y Friendship, que podrán descargarse de forma gratuita para dar un sentido diferente a nuestros mensajes. De esta manera Facebook ya cumple 12 años entre nosotros en una red social que no deja de crecer y adaptarse a los nuevos tiempos tecnológicos.

¿Sabes qué es un SAI? Se trata de un elemento que protege tu ordenador o tus dispositivos electrónicos frente a caídas o fluctuaciones de la tensión eléctrica.Los equipos informáticos no son baratos. Y que por culpa de una instalación eléctrica puedas ya no sólo perder información, sino perder la propia máquina es algo a tener en cuenta. Hoy en día dependemos en gran parte de la información almacenada en nuestros ordenadores, por lo que poner medidas de seguridad en forma de SAI es una elección acertada. Pero, ¿qué es y para qué sirve un SAI?En sus orígenes este tipo de equipos se dirigió a soluciones empresariales, como protección para servidores, centros de cálculo (también conocidos como CPD, centros de procesamiento de datos), o grandes empresas. Años más tarde se incorpora en el mundo del consumo, y en estos momentos tenemos unos precios que son accesibles para todos.

SAI es un acrónimo de Sistema de Alimentación Ininterrumpida (en inglés UPS, uninterruptible power supply), y lo que se consigue con ello es asegurar el funcionamiento de un equipo aun cuando deja de haber suministro eléctrico.Esto se consigue gracias al empleo de una batería que se activa en el momento que se detecta la caída de tensión, asegurando que no tendremos pérdida de datos y teniendo el tiempo necesario para asegurar nuestros archivos mientras se soluciona el problema.Corte de suministro: es algo que suele ser común por obras en los alrededores o en el propio edificio, aunque lo normal es que sea comunicada con previo aviso, salvo fallo total de la red.
Subidas o bajadas de tensión: subida o bajada sostenida por encima del 110% u 85% respectivamente.
Picos de tensión o bajadas momentáneas: subidas o bajadas puntuales pero de mayor amplitud por irregularidades en el voltaje.
Ruido eléctrico: Variación en el voltaje de poca amplitud que puede afectar al hardware del ordenador.
¿Qué clases de SAI existen?
Lo normal es que cualquiera de estos problemas pueda hacer saltar el diferencial de nuestra vivienda u oficina, pero si no lo hace, o lo hace tarde, tu ordenador puede sufrir daños irreversibles. Pero no todos los Sistema de Alimentación Ininterrumpida son capaces de responder ante estos problemas de la misma manera. Encontramos 3 tipos de SAI principales:

http://www.portatilbateria-es.com/asus-ux51v-bateria.html Batería ASUS UX51V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-ux51vz-bateria.html Batería ASUS UX51VZ

http://www.portatilbateria-es.com/asus-zenbook-u500-bateria.html Batería ASUS ZenBook U500

http://www.portatilbateria-es.com/asus-zenbook-u500v-bateria.html Batería ASUS ZenBook U500V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-zenbook-u500vz-bateria.html Batería ASUS ZenBook U500VZ

http://www.portatilbateria-es.com/asus-zenbook-ux51-bateria.html Batería ASUS ZenBook UX51

http://www.portatilbateria-es.com/asus-zenbook-ux51v-bateria.html Batería ASUS ZenBook UX51V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-zenbook-ux51vz-bateria.html Batería ASUS ZenBook UX51VZ

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u38d-bateria.html Batería ASUS U38D

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u38dt-bateria.html Batería ASUS U38DT

http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-u38d-bateria.html Batería ASUS VivoBook U38D

http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-u38dt-bateria.html Batería ASUS VivoBook U38DT

http://www.portatilbateria-es.com/asus-bu400-ultrabook-bateria.html Batería ASUS BU400 Ultrabook

http://www.portatilbateria-es.com/asus-bu400a-ultrabook-bateria.html Batería ASUS BU400A Ultrabook

http://www.portatilbateria-es.com/asus-bu400v-ultrabook-bateria.html Batería ASUS BU400V Ultrabook

http://www.portatilbateria-es.com/asuspro-bu400-ultrabook-bateria.html Batería ASUSPRO BU400 Ultrabook

http://www.portatilbateria-es.com/asuspro-bu400a-ultrabook-bateria.html Batería ASUSPRO BU400A Ultrabook



SAI offline: Es el modelo más sencillo que se puede adquirir, ya que no posee ningún tipo de protección frente a variaciones de tensión, por lo que solo protege ante los cortes de suministro eléctrico. Es un modelo que cada vez se utiliza menos, y que no recomendamos.
SAI interactivo: Es el modelo más común en estos momentos, y el más recomendable. Además de ofrecer el backup de la batería cuando no tengamos corriente, el dispositivo inline incorpora un filtro para reducir en gran parte los problemas con origen en subidas o bajadas, así como ruido, de manera que gran parte de los problemas que puedan surgir están cubiertos. SAI online: Este es el más completo de todos, ya que convierte la energía entrante en energía completamente limpia a través de un proceso de transformación donde la energía entrante alterna es transformada en continua, para luego volver a ser ya alterna, pero totalmente filtrada. Es un modelo pensado para servidores que estén funcionando 24/7, que necesitan la máxima estabilidad y seguridad posible, y cuentan con un precio claramente superior.

La primera característica que llama la atención es el tamaño, y es un factor importante, ya que ocupa un volumen similar al de un ordenador pequeño, y cuenta con un peso superior a este. Necesitamos tener esto presente para poder ubicarlo, ya que es un volumen con el que normalmente no se cuenta.A nivel de conectividad nos encontramos con que muchos modelos utilizan entradas de alimentación IEC, que son las conexiones que están en la salida de las fuentes de alimentación, y serán necesarios unos cables diferentes a los SCHUCKO que nos encontramos normalmente en nuestras tomas de corriente que tenemos en casa. Para uso doméstico, lo más recomentable es utilizar SAIs con este último tipo de conexión.La conectividad también se ha extendido a los puertos de red, donde lo más usual es tener unpuerto RJ-11 de entrada y otro de salida. También es normal encontrar una conexión USB para que mediante una aplicación del fabricante podamos monitorizar el estado del SAI y del equipo.

La autonomía del Sistema de Alimentación Ininterrumpida en términos generales es la suficiente para poder guardar los progresos realizados y apagar el equipo o mantenerlo encendido si se puede recuperar pronto la conexión eléctrica. Lo normal es que oscile entre los 3 o 4 minutos en el caso de máximo aprovechamiento de la potencia que ofrece hasta los 30 o 40 minutos con una carga baja. Este es el aspecto que más confusión genera a la hora de elegir un SAI. ¿Cuánto consume mi PC? ¿Y mis periféricos? ¿Qué son los VA? Estas son las preguntas que muchos usuarios se plantean.La capacidad se define su capacidad en base a los VA, o Voltioamperio, una unidad de potencia atípica a la que no estamos acostumbrados, por lo que necesitaremos conocer el factor de potencia, o mejor aún el dato del fabricante de los Watios reales que admite.

http://www.portatilbateria-es.com/asuspro-bu400v-ultrabook-bateria.html Batería ASUSPRO BU400V Ultrabook

http://www.portatilbateria-es.com/asus-s300-bateria.html Batería ASUS S300

http://www.portatilbateria-es.com/asus-s300c-bateria.html Batería ASUS S300C

http://www.portatilbateria-es.com/asus-s300ca-bateria.html Batería ASUS S300CA

http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-s300-bateria.html Batería ASUS VivoBook S300

http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-s300c-bateria.html Batería ASUS VivoBook S300C

http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-s300ca-bateria.html Batería ASUS VivoBook S300CA

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50-bateria.html Batería Asus K50

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50a-bateria.html Batería Asus K50A

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50ab-bateria.html Batería Asus K50AB

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50ad-bateria.html Batería Asus K50AD

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50af-bateria.html Batería Asus K50AF

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50c-bateria.html Batería Asus K50C

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50i-bateria.html Batería Asus K50I

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50id-bateria.html Batería Asus K50ID

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50ie-bateria.html Batería Asus K50IE

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50ij-bateria.html Batería Asus K50IJ



Una vez conocida la potencia que ofrece, debemos dar un margen de tolerancia con respecto al consumo de nuestros equipos de en torno a un 15-20%, de manera que si nuestro consumo es de 300 Watios, debemos escoger un modelo de al menos 350 Watios de capacidad.Pero el mayor problema a la hora de elegir el SAI más adecuado para tus necesidades viene al intentar estimar el consumo de los equipos que vamos a conectar al SAI. Para que os sirva de referencia, os diremos que un equipo de alta gama o gaming junto con su monitor y periféricos necesitaría de un modelo de unos 1400 o 1500 VA. No obstante hay que tender a sobredimensionar ya que hay factores, como por ejemplo el overclocking, que incrementan el consumo de manera significativa. La eficiencia de la fuente de alimentación del ordenador también es muy importante, ya que puede haber una diferencia de más de un 20% de consumo del equipo.Afortunadamente para nosotros, si no queremos complicarnos mucho con este cálculo, las propias páginas web de los fabricantes, como SALICRU o APC, ofrecen sus propios configuradores donde nosotros diremos qué es lo que queremos conectar al Sistema de Alimentación Ininterrumpida, y el programa nos dirá el más adecuado para nuestro uso.

Si tenéis un equipo con componentes de alta gama que no queréis arriesgar a perder por culpa de un fallo en la corriente eléctrica, o tu equipo es fundamental para tu trabajo, un SAI es una garantía fundamental para no correr ningún riesgo en la salud de nuestro equipo y en la nuestra propia. Ahora que ya sabes qué es un SAI y para qué sirve ¿piensas hacerte con uno?La instalación de infraestructuras de recarga de vehículos eléctricos en el entorno rural se está convirtiendo en un imán para la llegada de nuevos visitantes.Las limitaciones de uso de vehículos que utilizan combustibles fósiles en las grandes ciudades, debido a los altos niveles de dióxido de nitrógeno, están convirtiendo en una necesidad la apuesta por el uso de energías no contaminantes. Así, los pueblos ven una oportunidad en la incorporación de las energías limpias en contraste con los altos niveles de contaminación de núcleos de población como Madrid y Barcelona. http://www.dearbattery.co.uk/lenovo.html http://www.dearbattery.co.uk/lenovo.html

Batería ASUS S300CA

SolarCity diseña e instala paneles solares en edificios y solares. En sólo nueve años se ha convertido en uno de los líderes mundiales del mercado de paneles solares, acumulando una plantilla de 13.000 trabajadores, lo que da una idea de su magnitud. Nombrado Empresario del Año en 2007 por la revista Inc Magazine, Forbes lo considera uno de los 20 empresarios más influyentes del mundo. Esquire lo incluye en la lista de las 75 personas más influyentes del siglo XXI.Elon Musk también ha pasado malos momentos en la vida, como el fallecimiento de su primer hijo con sólo tres meses de vida. Actualmente es padre de gemelos y trillizos, lo que nos da una idea de su determinación frente a las dificultades de la vida.No contento con poner cohetes en órbita (y hacerlos volver sanos y salvos), y con iniciar un cambio en la sociedad que aspira a que todo el mundo conduzcamos coches eléctricos y vivamos en casas alimentadas con energía solar, la visión de Elon Musk va muchos más allá. Fanático del trabajo (asegura que trabaja 100 horas a la semana, una media de 14 horas al día incluyendo fines de semana), los nuevos proyectos de este pionero consisten en poner en marcha un tren tubular que viaje a 1200 Km por hora, llevar Internet a todo el planeta… y colonizar Marte.

Presentado en 2013 por el propio Elon Musk, el proyecto Hyperloop propone construir tubos presurizados por los que circulan trenes balas capaces de alcanzar los 1200 km/h. O lo que es lo mismo, la posibilidad de viajar de Madrid a Barcelona en media hora.Musk ha dicho que si nadie se atreve a llevar a cabo el proyecto, lo pondrá en marcha él mismo. Y parece que la maquinaria ha comenzado a rodar: Hyperloop Transportation Technologies ha recibido financiación de varias empresas internacionales. Las obras para construir los tubos que sirvan de prueba se iniciarán el próximo mes de mayo en California, con el objetivo de conectar San Francisco y Los Ángeles en trayectos de media hora. Elon Musk se ha aliado con Greg Wyler, un veterano de la industria espacial y ex-ejecutivo de Google, para poner en órbita una red de 700 satélites que ofrecerán Internet con cobertura planetaria.

Los satélites tendrían la mitad de peso y tamaño que el más pequeño satélite de comunicaciones actual, alrededor de 110 Kilogramos, y su coste también podría reducirse a menos de un millón de dólares por satélite. Con estas cifras, sí sería viable lanzar una red de 700 minisatélites. Además, la empresa de Wyler, WorldVu Satellites, posee los derechos de un amplio espectro radioeléctrico.Según los expertos tanto los satélites como su puesta en órbita deberían superar multitud de trabas, y es probable que no se haga realidad hasta el año 2018 o 2019. Al igual que Bill Gates o Stephen Hawking, Elon Musk ha confesado su temor a que la inteligencia artificial se vuelva más inteligente que los humanos, y los ordenadores terminen sometiéndonos. Por eso en diciembre de 2015 anunció la creación de openAI, una compañía de investigación sin ánimo de lucro que pretende desarrollar sistemas de inteligencia artificial que sean seguros y beneficiosos para la Humanidad.

Una de las últimas propuestas de Musk, y quizá su proyecto más ambicioso, es colonizar Marte. No se conforma con enviar humanos al Planeta Rojo, sino que también pretende hacerlo más habitable... bombardeándolo com bombas nucleares.“La idea en realidad no es bombardear la superficie, sino su cielo y sólamente sobre los polos norte y sur del planeta. Al hacerlo repetidamente cada pocos segundos en mucho tiempo crearía el efectos de soles que repiten el pulso sobre estas regiones”, afirma Musk.Sobre las consecuencias de estos pequeños “soles” advierte que “calentaría mucho más el planeta y convertiría en gas al dióxido de carbono congelado en Marte”, lo que aceleraría el proceso invernadero del planeta. Mientras más gas de CO2 en la atmósfera, más cálida será la superficie de Marte y por consiguiente mucho más habitable.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-zenbook-ux21a-bateria.html Batería ASUS ZenBook UX21A

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-q200-bateria.html Batería ASUS Q200

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-x202e-bateria.html Batería ASUS VivoBook X202E



La innovadora idea ha causado una gran polémica en la comunidad científica. Y no porque no se pueda hacer, sino por el hecho de llevarlo a cabo. ¿Hasta que punto podemos considerar el planeta Marte como “nuestro“, para bombardearlo y cambiar su ecosistema? Como única especie inteligente del Sistema Solar… ¿podemos hacer lo que queramos con los planetas que lo componen?Elon Musk es mucho más práctico, y está convencido de que habitar Marte quizá sea la única solución de supervivencia que nos queda, si seguimos destruyendo el planeta. Mientras la Humanidad se lo piensa, Musk ya está modificando los cohetes de sus naves de SpaceX para que puedan alcanzar Marte. La idea es que los primeros humanos colonicen el planeta dentro de unos diez años, en el 2026.

Estos días se ha estrenado en los cines de todo el mundo la nueva película sobre la vida y obra de Steve Jobs. En unos pocos años, es bastante probable que acudamos al estreno de la película sobre Elon Musk. Y, al menos desde el punto de vista biográfico, promete ser igual de fascinante y evocadora…En los mercados emergentes, acceder a un teléfono inteligente es una cuestión cada vez menos limitada por el aspecto económico.En la India, el fabricante Ringing Bellsacaba de presentar el Freedom 251, un móvil Android barato que ha salido a la venta por… ¡poco más de tres euros!Este teléfono inteligente, cuya fabricación está subvencionada por el Gobierno indio, ha sido presentado con un precio de salida de 251 rupias, lo que, para ser exactos, se traduce en 3,27 euros. Desde luego, comparado con este móvil, el proyecto de Android One de Google pasa a un segundo plano.

Pero, con este precio, ¿qué es lo que ofrece el Freedom 251? Tal y como es evidente, estamos hablando de un terminal de gama baja, y su diseño está encabezado por una pantalla decuatro pulgadas que alcanza una resolución qHD (que no Quad HD, ojo) de 960 x 540 píxeles.Debajo de su carcasa, lo que encontramos es un procesador de cuatro núcleos (modelo sin concretar) funcionando a una velocidad de reloj de 1.3 GHz, 1 GB de RAM, 8 GB de almacenamiento interno (ampliable mediante una tarjeta microSD), una cámara principal de 3,2 megapíxeles, conectividad de datos 3G y una batería de 1.450 mAh de capacidad, todo ello acompañado por el sistema operativo Android en la versión de Android 5.1 Lollipop. En cualquier caso, comprar un móvil Android barato a este precio no es una cosa exclusiva de los usuarios de los mercados emergentes. Hace algunos meses, la cadena estadounidense Walmart puso a la venta el LG LG16, un móvil de diez dólares que entre sus características incluía una pantalla de 3,8 pulgadas, un procesador de doble núcleo, 4 GB de memoria y Android 4.4 KitKat.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x202-bateria.html Batería ASUS X202

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x202e-bateria.html Batería ASUS X202E

http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-s400-bateria.html Batería ASUS VIVOBOOK S400

http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-s400ca-bateria.html Batería ASUS VivoBook S400CA

http://www.portatilbateria-es.com/asus-vivobook-s400e3317ca-bateria.html Batería ASUS VivoBook S400E3317CA

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g75-bateria.html Batería ASUS G75

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g75v-3d-bateria.html Batería ASUS G75V 3D

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g75vw-3d-bateria.html Batería ASUS G75VW 3D

http://www.portatilbateria-es.com/asus-b23-bateria.html Batería ASUS B23

http://www.portatilbateria-es.com/asus-b23e-bateria.html Batería Asus B23E

http://www.portatilbateria-es.com/asus-ux51-bateria.html Batería ASUS UX51



A día de hoy pocos son los artículos que no están “programados para morir” antes o después. Decidme si os suena: Impresoras que dejan de funcionar, baterías de smartphones que se rompen, bombillas que dejan de lucir… A esto se le llama obsolescencia programada.Concretamente, este concepto hace referencia a planificar desde el diseño de un bien hasta el momento en el cual éste dejara de funcionar.Y es que todos somos testigos de cómo, año tras año, electrodomésticos y dispositivos evolucionan introduciendo grandes mejoras que implican una mejor funcionalidad. Sin embargo, esto no suele implicar que alarguen la vida del aparato.El concepto de obsolescencia programada tomó fuerza en 1932. En un principio, su objetivo era obligar a las fábricas a producir bienes que se deterioraban fácilmente y, por consecuencia, tuvieran que ser sustituidos. De esta forma, se lograba aumentar la demanda.

En cierto momento existió una iniciativa de implementar la obsolescencia programada por medio de una ley, de forma que fuese una verdadera obligación de los fabricantes, pero esto nunca ocurrió. A pesar de ello, muchos empresarios aplicaron esta política de producción, especialmente en las bombillas. Existen varios ejemplos de productos que, en un principio, se fabricaban de un material duradero y que, en la actualidad, no es así. Es el caso de las medias de las mujeres que, en un primer momento, duraban años. Cuando las ventas descendieron, sus fabricantes decidieron que les convenía fabricar un producto menos duradero.La obsolescencia programada representa un verdadero problema que impacta en el bolsillo de los consumidores, pero sus consecuencias van más allá. Y es que esta conducta genera enormes desperdicios de materiales, que son tirados a la basura con poco tiempo de uso. Esto produce un gran impacto en el medio ambiente, ya que algunos países están siendo utilizados como vertederos de productos desechados.
¿En qué tenemos que fijarnos a la hora de comprar un nuevo smartphone? Son muchos los móviles en el mercado y cada vez es más difícil decantarse por un modelo concreto. http://www.portatilbateria-es.com/asus.html http://www.portatilbateria-es.com/asus.html

HP HSTNN-DB04 Battery

Previously, clubs would have spent tens of thousands flying scouts around the world: now they can watch talent from the PC in the chief scout’s office.
Since 2009, Scout7 has offered curated video clips alongside the player data. Now, once clubs have a shortlist of players matching their criteria, they can watch the player’s recent matches to help them make an initial assessment of whether he’s the type of player they’re after. Previously, clubs would have spent tens of thousands of pounds flying scouts around the world to watch a player in action: now they can do it from the PC in the chief scout’s office.

Having used the video to whittle down the shortlist, the clubs can then send their scouts to do what they’ve always done: visit grounds and make a first-hand assessment of a player. The top clubs employ dozens of scouts, and potential transfer targets will be watched several times by multiple experts before the manager is asked to watch the player himself. The reports from the club’s own scouts are fed into the Scout7 database, so the chief scout can collate and add it to the information that Scout7 provides to all of its member clubs from its own database.This poses two challenges for Scout7. First, it has to make the scout’s report forms as simple and accessible as possible, because even today your average football scout is more comfortable with a pen and notepad than a laptop. “We’re not talking about guys from technical IT backgrounds; we’re talking about guys who might struggle to find things in an internet browser,” says Griffiths.

Second, it has to ensure the tightest possible security, both internally and externally, because at the highest levels of football you’re dealing with intellectual property worth tens of millions of pounds. Each club’s data is encrypted, and only authorised personnel within the club can access the key scouting information. This is achieved through tight management of access controls by Scout7 itself, because “clubs either didn’t trust themselves to do it properly or didn’t want the burden of it”.Consequently, individual scouts entering data into the system aren’t granted access to the shortlists of the club’s main transfer targets, because these (often poorly paid) freelancers could pass that hugely valuable information on to other clubs. What’s more, if the chief scout receives a better offer to join a rival club, he can’t take all that valuable information with him, because it’s all stored on Scout7’s servers – something that makes Scout7’s cloudbased service even more attractive to the CEOs of the leading football clubs.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-383968-001-battery.html HP 383968-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-dp390a-battery.html HP DP390A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-dp399a-battery.html HP DP399A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db02-battery.html HP HSTNN-DB02 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/compaq-301956-001-battery.html Compaq 301956-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-302119-001-battery.html Compaq 302119-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-303175-b25-battery.html Compaq 303175-B25 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-348333-001-battery.html Compaq 348333-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-dc907a-battery.html Compaq DC907A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-436426-311-battery.html HP 436426-311 Battery



The 800TB of video footage in Scout7's database grows at the rate of 3,000 full-length HD match videos every month.
Scout7’s scouting database isn’t only used to identify new players, it’s also a source of intelligence on rivals. The video database can be searched to, say, review the past ten goals scored by a forthcoming opponent, or watch a team’s set-piece routines. These curated video clips can be shared with players in team meetings or downloaded onto their iPads, so they can do their homework on the guy they’ll be marking on Wednesday night.Delivering all this data and HD video footage on demand, to clubs that pay hundreds of thousands of pounds per year for access, is no small feat of IT management. Scout7 runs a mixed environment, using some third-party cloud services and some of its own high-performance Intel Xeon-based servers. “The bare-metal machines are used where we have specific performance requirements that just can’t be delivered through an Infrastructure as a Service environment,” says Griffiths. “That’s really the database side of things, because we do a lot of pre-aggregation of data, so that from a user experience you receive instant results. You need bare metal to get that level of performance.”


The company also uses its own server equipment to store and deliver the 800TB of video footage in its database, which grows at the rate of 3,000 full-length HD match videos every month. “In terms of video, we’ve built up that infrastructure ourselves,” says Griffiths. “To go to a third party and say ‘we need 800TB of storage, it has to grow by this amount every month and we need certain bandwidth’, the costs would be huge. So we manage that within a dedicated hosting environment.”With customers that include many of Europe’s leading football clubs, which have scouts located right across the globe, the Scout7 database must be constantly available, and the company puts a lot of effort into ensuring hardware failures don’t disrupt its service. “Redundancy is inherent all the way through the environment,” says Griffiths. “For example, the way we set up our hard disk arrays: if any number of disks go pop, everything will keep working. We have hot standby on the databases, so if something goes down we’ll always have good service with the other one. We have off-site backup of the video archive, so that the entire archive is reproduced in a geographically separate location.”

http://www.dearbattery.co.uk/hp-436426-351-battery.html HP 436426-351 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-443156-001-battery.html HP 443156-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-454668-001-battery.html HP 454668-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xb4x-battery.html HP HSTNN-XB4X Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-nbp6b17b1-battery.html HP NBP6B17B1 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-f08c-battery.html HP HSTNN-F08C Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ob2h-battery.html HP HSTNN-OB2H Battery



Griffiths says the next step for Scout7 is working with partners to bolster its databases with even more information. Clubs don’t want to log in to different systems to get players’ medical records, for example, they want it all in the one place. Griffiths says the company is looking to partner with other software providers so it can collate that information: “We accept we can’t do everything ourselves.” Football is a team game, after all.Any business that spends a chunk of its time maintaining its laptops needs to take a hard look at itself. A good use of your time? I think not. But, like so many businesses that grow organically, that’s exactly the situation faced by Millpool Community Centre – the Cornwall-based organisation I’m helping, with the happy assistance of HP when it comes to kit supplies, to transform its operations.

The prime symptom here may sound familiar to you: an ad-hoc collection of consumer-grade laptops, with no easy way to manage updates, backups or security. These laptops are the heart of Millpool’s service delivery to the community, so keeping them safe and spry are key to the community centre.And each laptop has a lot of internal roles. There’s the simple business of surfing, with assistance if the user isn’t web-savvy. There’s support for visiting service professionals, such as lawyers or the bits of the NHS that don’t have their own permanent premises in the town, who expect to have access to their systems and web pages. There are training days, when disposable virtual machines would be by far the preferred option for Ross, the IT volunteer.

These eight low-cost laptops are supplemented by a further two with a very different brief: divided between management of the actual operation, and being taken out on trips into the field.These eight low-cost laptops are supplemented by a further two with a very different brief: divided between management of the actual operation, and being taken out on trips into the field.For example, Ross hopes to make use of Windows 8’s Hyper-V to allow students in his training days to make all the mistakes in disposable, snapshotted virtual machines. He wants to image the basic operating system itself back to the poorly-named HP MicroServer, which is not at all Micro when it comes to the number of complete machine backups it’s able to retain.These eight low-cost laptops are supplemented by a further two with a very different brief: divided between management of the actual operation, and being taken out on trips into the field. Millpool has a lot of “field”, too. Nine parishes of current and potential customers is a lot of little twisty Cornish lanes to cover.

As ever, it isn’t all about hardware. Some of the next phase of the transformation requires a bit of midwifery from me, configuring the server and getting the right relationships in place between domain memberships, user logins and private stores for data.Using the HP business laptops inside the centre is more about the IT equipment reflecting and fitting into the multi-role nature of the space, so their daily life is likely to prove my point from the last blog about the imperceptibility of these transformations. If all goes well then this great diverse bunch of users, of both the centre and the machines, won’t perceive much of a change in each individual job they use the machines for: the changes are coming for Ross, in terms of much-reduced turnaround times when it comes to the wildly different types of “laptop job” he’s faced with. http://www.dearbattery.co.uk/sony.html http://www.dearbattery.co.uk/sony.html

HP HSTNN-OB77 Battery

For reference, although there's no hard limit to the maximum resolution of a VGA connection (shown above), we've found that laptop graphics cards often top out around 2,048 x 1,536, and it's worth knowing that images can look softer and less sharp via a VGA cable as it's an analogue rather than a digital connection. A DVI connection is a better bet, partly as it's a digital connection, but even here you still have to be careful: if you want to use resolutions above 1,920 x 1,200, you'll need both a dual-link DVI cable and a dual-link compatible connector on your laptop. Take a look at the image below to see the difference between a dual-link (left) and a single-link cable (right).


Similarly, although the HDMI 1.3 standard added support for monitors and displays which stretch beyond the popular Full HD resolution (1,920 x 1,080 pixels), and HDMI 1.4 and HDMI 2.0 now support up to 4K resolutions, both your laptop and monitor will need to support the standard for the connection to work. If you have a laptop with an HDMI 1.2 or earlier port, then you won't be able to push the secondary monitor resolution higher than 1,920 x 1,200. Displayport is the most flexible connection of the bunch. Even the older DisplayPort 1.1 standard supports up to 4K resolutions at 30hz (this limits the onscreen framerate to a jerky 30fps so, while movies look fine, it isn't suitable for 4K gaming); DisplayPort 1.2 adds support for 4K resolutions at a smooth 60hz; and the most recent standard, DisplayPort 1.3, adds support for 8K resolutions (7,680 x 4,320 pixel). With some laptops, and graphics cards, different outputs will support different resolutions and refresh rates, so it's worth checking which is the most capable before buying any cables or adapters – if you don't, you may end up not getting the highest resolutions and refresh rates out of your monitor or TV.

If you've got a recent Apple laptop or desktop with a Thunderbolt connection, then bear in mind that you can use a mini-DisplayPort to DisplayPort cable (or a DisplayPort adapter) to connect to any compatible monitor - the monitor doesn't need to have a Thunderbolt input. You can pick up a mini-DisplayPort to DisplayPort cable for a couple of quid on Amazon.Everyone has it. Food that languishes at the back of the cupboard for years because you can’t be bothered to throw it out. A jar of some gooseberry jam from 2008; the redcurrant jelly you bought for Christmas dinner six years ago; or even a can of beans from 2010. Office for Mac had been feeling past its sell-by date, too: last updated in 2011, it’s been steadily going mouldy ever since.

Until now, that is. Office for Mac 2016 is finally available to the public, arriving a full three years after the last update on the PC, and five years after the last Mac-based release.Even then, only subscribers to Office 365 can get access to this latest version. If you prefer a perpetual licence to a yearly or monthly charge, you’re going to have to wait until September before you can buy the suite outright. Microsoft hasn’t revealed how much this will cost either.It’s an embarrassing state of affairs, to say the least, and for many the update will arrive too late. By now, many Mac devotees – at least those with a choice in the matter – will have abandoned Microsoft’s ageing office suite in favour of modern, cheaper alternatives. Now iWork is free and Google Docs so much more powerful than it used to be, there are plenty of capable alternatives.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ib99-battery.html HP HSTNN-IB99 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xb99-battery.html HP HSTNN-XB99 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-482372-361-battery.html HP 482372-361 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-493202-001-battery.html HP 493202-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ob77-battery.html HP HSTNN-OB77 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-nbp4a112-battery.html HP NBP4A112 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-590543-001-battery.html Hp 590543-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb0p-battery.html Hp HSTNN-LB0P Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-464059-121-battery.html Hp 464059-121 Battery

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Essentially, Office 2016 brings the Mac version up to the same level as the Windows release, both in terms of the user interface and features. So, you’re getting a redesigned ribbon toolbar that looks far cleaner and which makes it a little easier to find what you’re looking for.I’ve never been a big fan of the ribbon in the Windows version. You still have to do far too much hunting around for features you know exist but can’t locate – and on the Mac, there’s still the issue that it looks a little out of place. But I’m certain that I’ll get used to it over time; there’s absolutely no doubt that it’s a huge improvement on the old version.Critically, Microsoft’s office suite no longer looks like it fell out of the 1980s, with full support for Retina screens and a look that’s consistent across all the key applications. With Office 2016, OS X users finally have a modern office suite that looks the part.

More specifically, the apps have a brighter look overall than before. If you choose the “colorful” option during setup, the area above the ribbon toolbar in each app will match each application’s signature colour: green for Excel, dark blue for Word, red for PowerPoint, light blue for Outlook and purple for OneNote.But despite that, there’s a pleasing sense of minimalism at work here. The ribbon, as well as being reorganised, takes up less space than before, and the menus have a flatter, more modern appearance. And now that the icons are less packed together and have been redesigned, everything looks less cluttered than before.Office 2016 for Mac is about more than just looks, however. There’s improved support for multitouch touchpad gestures, for instance: you can now pinch to zoom in to documents, presentations and spreadsheets – to focus in on a detail or to get an overview – and scrolling and zooming animations are smoother as well.

On that front, at least, Office for 2016 is superior to the Windows version. In fact, Windows as a whole has never quite got to grips with seamless, responsive touchpad gestures in the way that OS X has.And there are some other, small differences between Office on the Mac that contribute to a superior overall experience to the Windows version. The main one is that the confusingly muddled File menu, dubbed Backstage by Microsoft – in which the entire application window is hijacked by the Save, Open, Print preview and Settings menus – is not in evidence here.For me, that’s a good thing. Backstage has always felt jarring, in the way it rides roughshod over OS paradigms established following years of careful development. Why should Office have a completely different way of opening and saving files to every other application on the platform? It may be the future, but it isn’t one that I’m particularly fond of.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db75-battery.html Hp HSTNN-DB75 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/compaq-pp2100-battery.html Compaq PP2100 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/compaq-pp2210-battery.html Compaq PP2210 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-346970-001-battery.html HP 346970-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-350836-001-battery.html HP 350836-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-371913-001-battery.html HP 371913-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-383965-001-battery.html HP 383965-001 Battery






Here, thankfully, files are opened and saved using a much simpler dialog box. In my opinion it feels much less befuddling, and it manages to integrate Microsoft’s cloud storage system, OneDrive, at least as well as Backstage does. It could do with a search box, though – and, disappointingly, there’s no third-party cloud integration as yet. So no Dropbox or Google Drive.The big question is, for those who have moved away to other offerings, is there enough in the latest version to justify subscribing? The answer is that it depends on your outlook (if you’ll pardon the pun). There’s no doubt that Office 2016 for Mac is a huge improvement. It looks more attractive, it’s easier to use than before and has more features than ever before.But if you’re not interested in the latest UI gewgaws and a handful of features that may or may not be of use, then you’re better off sticking to what you have. Google Docs most certainly does the collaboration bit better, while iWork covers most basic needs perfectly adequately.

According to TV pundits, there are many factors that go into winning a football match: flair, guts, tactics, set-pieces, luck. There’s another one that probably isn’t on Robbie Savage’s list of clichés, but most definitely should be: data.In today’s football industry, decisions about which player to spend £35 million on aren’t based purely on the manager’s gut reaction or the notes jotted down in the chief scout’s little black book – they’re made after months of detailed analysis tracking thousands of players from across the world. Birmingham-based Scout7 has one of the biggest scouting databases in the business, allowing top clubs such as Chelsea, Tottenham Hotspur and Liverpool to marry their own, highly confidential scouting data with the video analysis and data captured by the company.Combining all this information and serving it up to clubs around the world, 24/7, requires powerful, custom-built data centres, tight data security and impeccable UI design. We caught up with Scout7’s operations director, Bradford Griffiths, to find out how they manage it.


Scout7 was one of the pioneers of using computer software to identify transfer targets, something that was largely confined to players of football sim Championship Manager when the company was founded in 2001. It was also one of the earliest proponents of cloud computing.Scout7 has a two-tier approach to scouting: it provides its own database of player data and also allows partner clubs to create a scouting database of their own. In the first instance, clubs can search the company’s database of 135,000 players worldwide to create a list of potential targets. This details the player’s full history: appearances, goals, positions, injury history, transfer fees and more. Clubs often have specific requirements – they might, for instance, want a right-back, no older than 26, with an EU passport, who’s played at least 75% of the games for his club over the past three seasons – and Scout7 allows clubs to filter against such detailed criteria.


When the company first started offering this database to clubs in 2001 it took a gamble, because not only was it asking clubs to adopt entirely new methods of scouting, it was asking them to access this data over the internet.“This was a time when the internet was a fledgling as a business tool,” says Griffiths, “but the decision was made to start collecting global football data and presenting it through an online application. It was ambitious to go for Software as a Service back in 2001, because these scouts weren’t even working at the stadium. They were working the training ground, and training grounds weren’t connected to the internet. By luck or judgement, it was absolutely the right decision.” http://www.dearbattery.co.uk/sony.html http://www.dearbattery.co.uk/sony.html

Batería Asus k51

La plataforma Elite x3 tiene el potencial de cambiar la forma en la que trabajan las compañías mediante el uso de un único dispositivo. HP se ha asociado con Salesforce, plataforma de CRM #1 del mundo, para incluir Salesforce en cada Elite x3. Salesforce crea un nuevo estándar para el CRM, al potenciar a los usuarios para que puedan ejecutar sus negocios desde sus dispositivos móviles con potentes herramientas que funcionan en la nube, manteniéndolos al día con los datos que necesitan actualizados en tiempo real.Ahora, los representantes de ventas pueden utilizar el Elite x3 y Salesforce para gestionar y actualizar toda su atención al cliente y los datos de CRM más rápido que nunca, con el fin de realizar acciones clave para impulsar el negocio mientras se está de un lado a otro.

Haz del mundo tu oficina con las nuevas impresoras móviles
HP también ha anunciado dos nuevas impresoras portátiles que proporcionan una portabilidad máxima para los profesionales móviles. Las impresoras all-in-one móviles HP OfficeJet 200 y HP OfficeJet 250 son compactas, ligeras y ofrecen altas velocidades de impresión, una duración de la batería ultra-larga y los mejores rendimientos de impresión por página de su clase.La HP OfficeJet 200 hace más sencilla la impresión allá donde se realicen los negocios, desde portátiles, smartphones o tablets con Wi-Fi Direct, permitiendo al usuario conectarse de forma inalámbrica incluso cuando una red no está disponible.La HP OfficeJet 250 es una impresora portátil todo-en-uno que puede imprimir, copiar y escanear mientras se está en movimiento, mejorando la productividad con el alimentador automático de documentos (ADF) de 10 páginas y permitiendo imprimir fácilmente de forma inalámbrica mediante la tecnología Bluetooth Smart y Wi-Fi Direct.

Ambas impresoras cuentan con una batería incorporada reemplazable y adaptador de corriente, y soporte para cargar desde la corriente y USB. HP es líder en la impresión móvil y tiene una variedad de soluciones que facilitan la impresión para los consumidores y clientes profesionales. El HP Elite x3 se prevé que esté disponible este verano; el precio exacto del dispositivo y de su ecosistema de accesorios y suscripciones se anunciará cuando se acerque la fecha de disponibilidad.La impresora HP OfficeJet 200 Mobile se prevé que esté disponible en mayo a un precio de 279 €, mientras que la HP OfficeJet 250 Mobile All-in-One se espera que esté disponible en septiembre a un precio de 349 €.Tras los exitosos Spro 1 y Spro 2, que han vendido más de 500.000 unidades, la compañía ZTE ha presentado en el MWC 2016 de Barcelona el nuevo ZTE Spro Plus Smart Projector, un proyector portátil en formato tablet con una serie de características que lo hacen ideal tanto para presentar proyectos profesionales como para disfrutar de vídeos y fotos en casa en una pantalla de 80 pulgadas.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k40ip-bateria.html Batería Asus K40IP

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k40s-bateria.html Batería Asus K40S

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f52-bateria.html Batería Asus f52

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f82-bateria.html Batería Asus f82

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f83s-bateria.html Batería Asus f83s

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50-bateria.html Batería Asus k50

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50ab-x2a-bateria.html Batería Asus k50ab-x2a

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50ij-bateria.html Batería Asus k50ij

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k50in-bateria.html Batería Asus k50in

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k51-bateria.html Batería Asus k51

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k60-bateria.html Batería Asus k60

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k61-bateria.html Batería Asus k61

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k6c11-bateria.html Batería Asus k6c11

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k70-bateria.html Batería Asus k70



Con sus funciones de proyector portátil, videoconferencia, pantalla táctil y batería mejorada, el nuevo ZTE Spro Smart Projector cubre todas las necesidades tanto en labores de presentación profesionales, como en funciones de diversión.¿En qué ha mejorado con respecto a sus predecesores? No te pierdas el vídeo de presentación para descubrirlo:ZTE Spro Plus es, en esencia, una tablet con procesador Snapdragon 801/625, 3 GB de RAM y 32-128 GB de almacenamiento, ampliable a 2 TB con tarjetas microSD. Incorpora una pantalla táctil AMOLED de 8.4 pulgadas con resolución 2K y sistema operativo Android. Con la cámara externa USB puedes hacer videoconferencia por Skype para retransmitir la presentación donde necesites. Incluso en el otro extremo del planeta. Dispondrá de dos versiones, una con WiFi y otra con WiFi y 4G.

El proyector láser portátil incorporado es capaz de proyectar la imagen con una tamaño de 80 pulgadas, y una distancia de tiro de 2.4 metros. Gracias a la capacidad lumínica de 500 lumenes que proporciona su tecnología LED, se puede proyectar tanto con la luz encendida como apagada. Proyecta a resolución WXGA (hasta 1440×900 píxeles).Una de sus mejoras más importantes es su nueva tecnología de corrección del Keystone, tanto horizontal como vertical. Cuando usas un proyector debes colocarlo en una posición perpendicular a la pared, porque está ligeramente girado, la imagen se verá torcida. La corrección Keystone ajusta automáticamente el ángulo de proyección para que la imagen siempre se proyecte de forma correcta, con respecto a la posición de la pared. El proyector portátil ZTE Spro Plus incluye corrección Keystone tanto horizontal como vertical, para que no tengas que preocuparte de nada.

Tratándose de un proyector portátil su autonomía es una concepto vital, por eso incorpora una enorme batería de 12100 mAh.El sistema de audio también ha sido potenciado con la tecnología JBL Audio System, dotada de dos altavoces de 4W y dos micrófonos HARMAN de alto rendimiento.Durante la presentación en el MWC 2016 de Barcelona ZTE no ha ofrecido datos concretos sobre la fecha de lanzamiento o el precio del proyector portátil ZTE Spro Plus Smart Projector, pero nos han comunicado que saldrá en verano, en varias versiones con WiFI y 4G opcional. El fabricante chino presenta su nueva imagen corporativa y novedades tanto en el campo de los smartphones como de los tablets.Tras el éxito de Alcatel con su smartphone Idol 3, el fabricante chino ha aprovechado el marco del Mobile World Congress de Barcelona para realizar 3 anuncios. El primero, el cambio de nombre e imagen corporativa: desaparece el ‘OneTouch’ de su denominación y el nuevo logo apuesta por renovar su ‘look&feel’ con la intención de subrayar “su compromiso con los millenials y la generación Z”, simplificando su nombre y su mensaje, y redefiniendo sus dispositivos.

En segundo lugar, Alcatel presenta al sucesor de su terminal estrella: el nuevo smartphone Alcatel Idol 4, que llega al mercado ofreciendo a sus usuarios dos variedades con diferentes tamaños, al igual que su antecesor.Así, el Idol 4 ‘normal’ ofrece un dispositivo con procesador Qualcomm Snapdragon 617, cubierta metálica, 16 Gb de almacenamiento interno (+microSD) y pantalla IPS LTPS de 5,2″ con resolución Full HD. En lo que respecta a capacidades multimedia, cuenta con una cámara frontal de 8MP con flash LED y otra trasera de 13MP, y -al igual que su predecesor Alcatel Idol 3, cuenta con altavoz con audio de alta calidad gracias a la tecnología de JBL.Pero el gran activo del Idol 4 es su botón ‘Boom’ de funciones contextuales, destinado a realizar diferentes acciones en base al uso que realicemos del dispositivo. De este modo, con un único toque podremos subir el volumen y realzar los bajos cuando estemos usando el reproductor de audio, crear ‘collages’ desde la Galería de Imágenes, crear sonido envolvente desde la app de realidad virtual, etc.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k70ic-bateria.html Batería Asus k70ic

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k70ij-bateria.html Batería Asus k70ij

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k70io-bateria.html Batería Asus k70io

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p50-bateria.html Batería Asus p50

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p81-bateria.html Batería Asus p81

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x50-bateria.html Batería Asus x50

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x5c-bateria.html Batería Asus x5c

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x5d-bateria.html Batería Asus x5d

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x5dij-sx039c-bateria.html Batería Asus x5dij-sx039c

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x5e-bateria.html Batería Asus x5e

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x5j-bateria.html Batería Asus x5j

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x65-bateria.html Batería Asus x65

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x70-bateria.html Batería Asus x70

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x8b-bateria.html Batería Asus x8b

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x8d-bateria.html Batería Asus x8d



El segundo dispositivo, el Idol 4S, se alza como la nave insignia de Alcatel para 2016. Este dispositivo de gama media-alta comparte diseño metálico con su modelo hermano, pero presenta mayores dimensiones que el Idol 4 (pantalla 5,5″ AMOLED QuadHD), una batería con mayor duración (3000mAh con carga rápida), mejor cámara (16MP, la mitad para la frontal) y procesador Snapdragon 652.Ambos modelos vienen en una caja con un innovador diseño que se transforma en un par de gafas de realidad virtual. Combinada con el smartphone, son el portal de acceso al mundo de la visión y el juego en 360º. Vídeos y juegos para realidad virtual se pueden descargar en el móvil a través de la app precargada ONETOUCH VR HUB.Ambos modelos destacan por un último elemento: por ser reversibles. El interface de usuario se gira, no importa como contestes la llamada, con el móvil hacia arriba o hacia abajo. Pero además, el sonido estéreo se proyecta desde derecha, izquierda, boca arriba o boca abajo.

Alcatel Plus 10Por último, Alcatel aprovechó el MWC para presentar al público un tercer dispositivo mucho antes de lo esperado, su tablet 2-en-1 Alcatel Plus 10, equipado con una pantalla IPS de 10″. Cuenta además con un procesador Intel de cuatro núcleos y con el sistema operativo Windows 10.Enero de 1993. Tres desarrolladores (Jonathan Gay , Charlie Jackson y Michelle Welsh) fundan FutureWave Software con el objetivo de crear un software (bautizado entonces como SmartSketch) que permitiera dibujar en las tabletas gráficas equipadas con PenPoint OS, pero este sistema operativo fue rechazado por AT&T cuando estaba a punto de salir al mercado, lo que obligó a FutureWave a portar su software a Windows y Mac OS.

En 1995, ante su dificultad para competir con los grandes del sector (Illustrator y Freehand), sus desarrolladores deciden reforzar sus capacidades de animación web y lo renombran como FutureSplash Animator. En ese momento, atrae la atención de una Microsoft inmersa en la guerra contra Netscape y en el relanzamiento de MSN.com. Los de Redmond deciden utilizar el FutureSplash como elemento central de su nuevo portal. Al poco, les seguirían Disney Online y el sitio web de Los Simpson lanzado por la Fox.A finales de 1996, Macromedia compra FutureSplash, lo renombra como Macromedia Flash y convierte su propio sitio en la primera página de Internet creada con esta tecnología, que se consagraría durante la siguiente década como el recurso de referencia a la hora de diseñar sitios web interactivos. Su uso de los gráficos vectoriales le permitía entonces adaptarse a múltiples resoluciones y proporcionar mayor velocidad y rendimiento que las animaciones de la época. Aunque, de forma más o menos justa, lo que queda en nuestra memoria son los miles de sitios webs que en aquella época abusaron intensivamente de esta tecnología, proporcionándonos experiencias de navegación tan caóticas como barrocas. http://www.portatilbateria-es.com/hp.html http://www.portatilbateria-es.com/hp.html

En 2005 Macromedia era absorbida por su rival Adobe y la tecnología que nos ocupa volvía a cambiar de nombre. Según estudios publicados en aquella época, el 90% de los internautas tenía instalado en sus ordenadores el nuevo Adobe Flash. Pero, sólo dos años después saldría al mercado el primer obstáculo a su omnipresencia en la Red: nadie lo sabía aún, pero el lanzamiento del iPhone marcaría el principio del fin del que hasta entonces había sido el estándar de la animación web. En noviembre de ese mismo año, Wired publicaba un artículo titulado “Por qué Apple no permitirá Adobe Flash en sus iPhones“. Ahí ya se avisaba de que una de las cláusulas del contrato del iPhone SDK (filtrado poco antes gracias a WikiLeaks) parecía escrita específicamente contra el plugin de Adobe, puesto que prohibía el uso de entornos de desarrollo diferentes al de Apple a la hora de descargar e interpretar código y convertirlo en unsa app válida de iPhone (el mecanismo que entonces usaba Flash CS5).

HP 412779-001 Battery

There’ll be teething troubles, no doubt – websites that break or simply look ugly on Edge, but I’ve so far been reasonably impressed, particularly with the Reading List and Web Notes features. It’s certainly a step forward from IE.Be it a work computer or a personal desktop or laptop, making your Windows 10 device feel like your own is incredibly important. If you want to alter the fantastic new Windows 10 wallpaper provided by Microsoft, there are two very simple ways to do so.Here we’ll show you the quick way, the slightly long-winded route, and how to use the Photos app to personalise your desktop. Don’t worry, though, these methods only take a couple of minutes and don’t require you diving into a warren of submenus.

Make sure you’re on the Windows 10 desktop. You can do this quickly by pressing the Windows key + “D” on your keyboard. Right click on your current background and a pop-up menu comes up. Select “Personalise”
Microsoft Windows 10 How to change Wallpaper - Background personalisation
Here you can change your entire Windows 10 theme if you like, including sounds, Start taskbar colour and your screensaver. However, we want to make sure “Background” is selected
Microsoft Windows 10 How to change Wallpaper - Personalisation Menu
Now choose a background image. If you don’t see one you like, you can use your own image by selecting “Browse...” and navigating to where you’ve saved it on your computer
Microsoft Windows 10 How to change Wallpaper - Personalisation Browse
Once done, you can change how your background appears, altering it so that it fills the whole screen, fits inside it, stretches to cover it, tiles across it, or is just centred. You can also set it to display a slideshow of selected images
Microsoft Windows 10 How to change Wallpaper - Personalisation Fill
Changing your Windows 10 wallpaper: The long(er) route

Open up the Start menu and find the “Settings” option located above “Power” on the Start menu or in the “All apps” option
Microsoft Windows 10 How to change Wallpaper - Settings Start Menu
Once in Settings select “Personalisation”
Microsoft Windows 10 How to change Wallpaper - Settings Menu
Here you can change your entire Windows 10 theme if you like, including sounds, Start taskbar colour and your screensaver. However, we want to make sure “Background” is selected
Microsoft Windows 10 How to change Wallpaper - Personalisation Menu
Here you can choose your own background image. If you don’t see one you like, you can use your own image by selecting “Browse...” and navigating to where you’ve saved it on your computer
Microsoft Windows 10 How to change Wallpaper - Personalisation Browse
Once done, you can change how your background appears, altering it so that it fills the whole screen. fits inside it, stretches to cover it, tiles across it, or is just centred. You can also set it to play a slideshow of selected images
The government has unveiled plans to increase the maximum penalty for copyright infringement from two years to ten years. This comes in the wake of the news that copying CDs and DVDs is to be made illegal again, overturning a law brought in last October that made personal backups legal.

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-cq-m300l-battery.html Compaq CQ-M300L Battery

http://www.dearbattery.co.uk/compaq-pp2051a-battery.html Compaq PP2051A Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-2533t-battery.html HP 2533t Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-404887-241-battery.html HP 404887-241 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-404888-241-battery.html HP 404888-241 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-411126-001-battery.html HP 411126-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-411127-001-battery.html HP 411127-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-412779-001-battery.html HP 412779-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-412789-001-battery.html HP 412789-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-441675-001-battery.html HP 441675-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-484784-001-battery.html HP 484784-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-bj803aa-battery.html HP BJ803AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-eh767aa-battery.html HP EH767AA Battery

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The longer prison sentence for online copyright infringement, currently at the consultation stage, is intended to act as a deterrent to pirates. It comes following heavy lobbying from the music and film industries, which have argued that two years in jail isn’t long enough to deter pirates from leaking content online.“The government takes copyright crime extremely seriously – it hurts businesses, consumers and the wider economy both on and offline,” said the intellectual property minister, Baroness Neville-Rolfe, at the consultation’s launch. “Our creative industries are worth more than £7bn to the UK economy and it’s important to protect them from online criminal enterprises.”Neville-Rolfe was keen to point out the maximum sentence is intended for “commercial-scale” offenders, not small-scale downloaders. Torrenting the odd TV show episode isn’t likely to land you jail time, but if you run an ad-supported site you’re likely to be on the Intellectual Property Office’s hit list.

The threat of harsher punishment may dissuade some pirates, but those heavily involved in the torrenting scene will undoubtedly find workarounds. Longer jail sentences don’t work on their own. They need to be coupled with stronger efforts to increase education about the negative effects of piracy. Muso, for example, is an anti-piracy product that combines content protection with data intelligence. It targets infringing distribution channels and replaces them with educational messages explaining why pirating is bad for the artist. We need more solutions like this that address the wider culture surrounding piracy.You can make your thoughts on the consultation known before the proposal moves through the Commons by reading through the official document and emailing the Intellectual Property Office at enforcement@ipo.gov.uk.

While the amount of influence industry bodies have over police operations raises certain questions, cracking down on large-scale online pirates has clear economic justifications. Less so perhaps with the news that CD burning is to become, once more, illegal.Last October the government introduced an exception to copyright for private copying, meaning that you could legally back up your music collection by burning it onto a CD. A new ruling, made on the grounds that the original law didn’t offer adequate compensation for musicians and songwriters, has now overturned that law.The case was brought against the government’s previous decision by the Musicians' Union, the British Academy of Songwriters, Composers and Authors (BASCA) and industry lobbying group, UK Music.CEO of UK Music Jo Dipple said: "Last month, the High Court agreed with us that government acted unlawfully when it introduced an exception to copyright for private copying without fair compensation.”

"My members' music defines this country. It is only right that government gives us the standard of legislation our music deserves,” she added.Considering the fact that many new laptops don’t even come with CD drives, it may be hard to imagine why CD burning was such a point of contention for the music industry. However, UK Music estimated that without compensation, private copying would have cost the creative sector £58 million a year in lost revenues.It isn’t entirely clear how the new law will be implemented, and in an age of growing streaming services it does seem like an out-of-date issue at odds with the increasingly digital face of music, TV and film.Laptops are great for on-the-move computing, but their comparatively small displays can feel restrictive when you get back to your desk. Adding a second, third (or even fourth!) screen to your laptop gives you room to spread out and can make your laptop more comfortable to use.

With your email on your laptop's native display and your Excel spreadsheet on the big monitor, there's much less need for Window flipping. A multi-monitor setup like this is the most productive way to work.If you own a Windows laptop this is fortunately very easy to set up. The first step is to determine which type of cable you need. Most modern laptops will have HDMI, DisplayPort, mini-DisplayPort or USB Type-C. If your machine is a few years old, however, you might have only DVI or VGA. The same goes for your monitor.How to connect a second screen to your laptop
If the inputs and outputs on the monitor and laptop match, happy days: you can purchase a cable for a few quid – such as this simple HDMI lead on Amazon – and hook the two together.Even if you have a mix of DVI and HDMI, or HDMI and DisplayPort, or even VGA and any of the above, never fear - it's likely that you can still connect, either by using a dual-personality cable (i.e. DVI to VGA or HDMI to DVI), or some kind of adapter or converter.

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Bear in mind, though, that an increasing number of laptops are replacing these traditional connectors with a USB Type-C socket. USB Type-C is a hugely versatile standard, which can carry more than the usual USB type of data. It can be used to charge your device, it can carry data at huge speed, and it can be used to ferry the video signal back and forth from your laptop to your monitor.The Apple MacBook, rather impractically, has only one USB Type-C socket, but it's used for everything so you'll need to add a multi-adapter if you want to connect it to a second monitor or USB hard disk for backup.If you do need an HDMI to USB Type-C adaptor, you can get one for just over a tenner on Amazon, or even less if you don't mind attaching a small USB Type-C to HDMI adapter to the end of your Type-C cable. However, I'd purchasing a multi-adapter instead, which will give you much more flexibility. They're a bit more expensive than one-to-one adapters, but the one I've linked to just below from Amazon won't break the bank and it will give you connections for your monitor, your standard USB accessories, and power input.

Image of E-BOUR USB-C hub USB 3.1 Digital AV Multiport Adapter Type-C to HDMI & USB 3.0 PD Converter hub Charge Cable for 12inch Apple New MacBook and ChromeBook Pixel Laptop Silver E-BOUR USB-C hub USB 3.1 Digital AV Multiport Adapter Type-C to HDMI & USB 3.0 PD Converter hub Charge Cable for 12inch Apple New MacBook and ChromeBook Pixel Laptop Silver DisplayPort and USB Type-C are the most versatile of the bunch when it comes to adapters, as there's a healthy market for VGA, DVI and HDMI (or DisplayPort in USB Type-C's case) converters. If you're thinking of using a dual-personality cable (a cable that has different connectors at each end) to convert between the older standards, though, check out TVCables to find out if your mix will work.There is another factor to your choice of cable or adapter, however. Depending on the specifications of your secondary monitor, some video connections may not be capable of displaying images at the monitor's native resolution. Although you will still be able to connect to them as a secondary monitor, you may find that images are stretched out or more blurry than they should be. With many affordable consumer monitors now offering WQHD (2,560 x 1,440 pixel) or 4K (3,840 x 2,160 pixel) resolutions, it's worth making the right choice so as to make the most of your particular display. http://www.dearbattery.co.uk/apple.html http://www.dearbattery.co.uk/apple.html

HP 614565-721 Battery

If you want a laptop that makes an amazing first impression, Dell's updated XPS 13 is the one to choose. The edge-to-edge screen - there's a mere 5mm bezel on each side - means you're getting all the benefits of a 13in display in an ultraportable chassis. And it's packed with powerful components too. It's only right that we end this round-up with arguably the most spectactular laptop of all: the 770g Lenovo LaVie Z. And that isn't a tablet: it's a powerful laptop with a delicious 13.3in screen. Read our hands-on review to discover how Lenovo conquered the engineering challenges to bring such a machine to life.With the imminent eruption of the Internet of Things into our lives, everything from traffic lights to rubbish bins may soon be able to communicate. When it comes to cities, the looming questions are about how this potential multitude of smart devices will be integrated and how citizens will be able to use the web of services to benefit themselves.

IBM has offered a glimpse into how it all might work, with an app that uses the Watson cognitive computing platform to let residents speak to their city.To be more specific, the app allows residents of Surrey, Canada, to ask complex questions about city services ranging from fire and police to parking and waste collection. Watson is able to interact with the language of the questions, analyse vast quantities of data and respond in a concise, evidence-based manner.“IBM Watson’s learning abilities are such that the technology builds its knowledge and improves as citizens use it, much in the same way humans learn,” said Bruce Hayne, chair of Surrey’s Innovation and Investment Committee. “This pilot is expected to enhance customer experience by increasing the accessibility of services, while providing the city with insight into opportunities for improvement and reduction to service delivery costs.”

Watson’s brainpower is being integrated into the pre-existing “My Surrey” app, which was developed by Purple Forge, a digital agency hired by the local government. There will be a list of frequently asked questions, but the city’s residents will be able to ask their own by speaking into their smartphones, laptops and Apple Watches. IBM isn’t the first company to take an interest in tying together the growing interconnectedness of urban infrastructure. In June, Google unveiled a new venture, Sidewalk Labs, dedicated to developing technologies that improve city services. While Google was initially vague about specific projects, the end of June saw Sidewalk Labs acquire two companies working to bring free, public Wi-Fi to New York City.At the time, Sidewalk CEO Dan Doctoroff said the aim of the acquisition was to “help make cities connected places where you can walk down any street and access free ultra-high-speed Wi-Fi, find transit and wayfinding information [and] access information about city services”.

There is an obvious overlap between Sidewalk Labs’ work on accessing city services and IBM’s work in creating a centralised hub for the city. Both of the developments suggest that, in the next few years, we could see a wider rollout of apps connecting our devices with the streets around us.With all the fuss surrounding Windows 10’s new look, the reintroduction of the taskbar, and the integration of Cortana and Universal apps, you might have missed one of the OS’s biggest new additions – Windows 10 has an all-new web browser, Microsoft Edge.Make no mistake, the advent of Edge and the retirement of Internet Explorer as the default browser represents a major milestone for Windows as a whole – a sign that Microsoft is willing to cut ties with a major portion of its history and forge on into a brave new world.What are the differences between Internet Explorer and Edge? And should you bother with the new browser or stick with what you know? We’ve put together a point-by-point comparison to help you decide.

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In keeping with the ethos inspired by its original codename – Project Spartan – Microsoft Edge is a much simpler piece of software than IE, both in terms of the way it looks and how easy it is to use.Your loaded web page occupies most of the screen, as it should, but there��s now much less wastage at the top of the application window, with tabs jutting up into the title bar, and fewer icons in the address bar below.Edge is a Universal app, so the look is more minimalist than desktop IE, and less fussy. The whole thing has been pared back, with boxes and buttons kept to a minimum, and controls taking the form of glyphs and text on a plain grey background.This may or may not be your sort of thing, but I found the icons less cryptic than on either the Windows 8’s “immersive browser” mode or the desktop browser. The way the settings menus have been redesigned is also a huge improvement. Gone is the old tabbed dialog box, to be replaced with a simpler, airier menu that docks into the right-hand side of the window.


And because Edge is a Universal app, it looks the same whatever device you’re using. Switch from laptop to phone to tablet, and you’ll see the same toolbars, menus and features. It scales up more gracefully on high-DPI screens, too.Despite the stripped-down UI, Microsoft’s new browser has an impressive list of new capabilities compared with IE. Microsoft claims there’s a total of 49 new features in the new browser; most of these are minor additions, but there are five big changes you should know about.Reading view strips out page furniture and presents an attractive, distraction-free layout that lets you concentrate on the text. This is a feature that’s been present in Firefox and Safari for some time (and missing from IE). It’s a godsend for reading long-form articles, or pieces posted on websites cluttered with menus, adverts and extraneous link boxes.

The Reading List isn’t an entirely new feature, but the way it’s implemented is. In Windows 8 it was a separate “Modern” app (and, confusingly, it remains a part of Windows 10 too). You were able to save web pages to read offline later to the Reading List app, via the immersive browser’s Share link. Now, it’s an integral part of the Edge browser.As with the Windows 8 app, Edge’s Reading List function works offline. However, rather than saving articles in a separate app, they now appear alongside your bookmarks, browsing history and downloads in the Hub menu. Importantly, articles on your Reading List are also synced across any other devices you have running Windows 10 and Edge.

Web Notes is a completely new feature, primarily aimed at users of hybrids and tablets with stylus support. It allows users to highlight and annotate web pages with freehand scribbles, save them as notes, and share them among friends, family or colleagues. Those without access to a stylus can still scrawl notes using a touchpad or touchscreen, or add numbered text notes with a keyboard.And then there’s Cortana integration, which ties in Windows 10’s new voice-driven personal digital assistant. The Cortana integration here is a two-way affair: voice and text searches you make via the Windows 10 taskbar will launch a Bing search on Edge; meanwhile, Cortana will collect information as you browse in order to help you find what you’re looking for in future.Cortana will proactively pop up on certain websites to give you information it thinks might be useful, or help you out with certain tasks. You can also highlight a word or passage on a website, right-click it and select Ask Cortana to get more information – or you can simply ask a question directly in the address bar.

One feature missing from Edge is support for any kind of plugin or extension framework; Microsoft has pulled support for IE plugins. Although it has promised a replacement in due course (see below), that won’t be available at launch.Microsoft Edge represents a big departure for Internet Explorer in more ways than one, but it’s not a complete rebuilding of the old browser. In fact, Edge keeps a lot of code from IE11’s “Trident” rendering engine and “Chakra” JavaScript engine.But Microsoft’s developers have removed a huge amount of the old browser’s baggage. Huge swathes of legacy code retained in previous versions to ensure backwards-compatibility has been unceremoniously kicked into the long grass in a drive towards a more streamlined, standards-based approach.

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Among the old technologies that have been axed are ActiveX (first introduced way back in the 1990s); Silverlight (Microsoft’s long-suffering rival to Flash); VBScript; Vector Markup Language (an IE5 technology); and Browser Helper Objects. The latter has typically been used to develop add-ins such as search toolbars – the sort of thing nobody wants or needs.Indeed, Microsoft says that, in order to produce Edge, it has removed no fewer than 220,000 unique lines of code from the IE codebase, six “document modes” (emulations used for the purposes of backwards-compatibility) and more than 300 APIs.Instead, Microsoft has placed a renewed emphasis on standards, better interoperability with other browsers, and increased performance. Thus, while hundreds of APIs and features have been removed from Microsoft’s browser code, other standards-based features have been introduced. For example, Edge has built-in support for Adobe Flash, rather than having to rely on an externally installed add-in, and it can render PDF files natively, too.

The full impact of this decision will only become apparent in time, but Edge already feels pretty nippy and displays many websites without problems. Results in various benchmarks has so far proved inconclusive, however.Perhaps a more significant point of difference between the two browsers is security, an area where Edge ups the ante significantly over IE.Edge’s password-management system is fully integrated with Windows 10’s Passport security system. The move to a standards-based extension system will also improve security, limiting the sorts of resources that extensions have access to.The removal of all that old code will also prove beneficial as well, reducing the browser’s surface area for potential hackers to exploit.Possibly the biggest plus point, however, is related to Microsoft Edge’s status as a Universal app. All Universal apps run within a sandbox framework, which effectively insulates it from sensitive system resources; should there be an exploit of a vulnerability within the browser, its extensions or code within a web page, the attacker will have less access to the system’s resources than the user. In Microsoft’s words: “Every internet page that Microsoft Edge visits will be rendered inside an app container, the latest and most secure client-side app sandbox in Windows.”

Sandbox-based browsing is not a new thing. A “protected mode” first appeared in IE7 with Windows Vista, and an “enhanced protected mode” was introduced in IE10/11, but it wasn’t turned on by default because some plugins weren’t compatible with it. Microsoft Edge, by contrast, is able to work within a sandbox at all time.It’s a shame Microsoft wasn’t able to deliver a complete browser in time for the launch of Windows 10. I’d like to have seen a few examples of extensions built with the proposed new HTML and JavaScript-based system; at this stage Microsoft Edge feels unfinished. I doubt I’ll be using the browser full-time in place of Chrome or Firefox for that very reason.However, its minimalist interface, redesigned menu system and improved security – not to mention its broad selection of new features – means that the future’s looking bright for Microsoft’s flagship browser for the first time in an age. http://www.dearbattery.co.uk/apple.html http://www.dearbattery.co.uk/apple.html

Batería ASUS N43JF-VX051V

Mientras no dejamos de oír innovaciones y lanzamiento de nuevos móviles casi cada semana, existe una corriente contraria al uso de estos teléfonos inteligentes y de lo que conllevan: la conectividad 24/7, su escasa autonomía y su vida corta. Una corriente que se ha convertido en un nicho de mercado, que busca y prefiere teléfonos móviles tradicionales, que solo sirven para hacer y recibir llamadas, y al que algunos fabricantes le siguen prestando atención.Estos detractores del smartphone son usuarios hastiados por las ‘pseudo-exclavitud’ que supone en algunos casos contar un teléfono inteligente, porque te obligan a estar siempre conectado, e incluso algunas muestran su rechazo por el daño que su uso hace en determinados contextos sociales, como comidas familiares o reuniones con amigos.

Y aunque minoritarios, las cifras demuestran que no son unos bichos raros. El grupo de investigación Strategy Analytics estima que se vendieron 44 millones de teléfonos básicos en 2015, lo cual representó el 2% del mercado mundial.Lejos de lo que pudiera pensarse, la demanda de estos móviles ‘retro’ no procede sólo de personas mayores o ajenas al mundo tecnológico. Un ejemplo sería el del fundador de Light Phone, Joe Hollier. Este joven de 25 años ha creado un dispositivo móvil del tamaño y grosor de una tarjeta de crédito, con un diseño minimalista, sin conexión de datos ni funciones adicionales. Sólo sirve para hablar por teléfono. Aunque en principio Hollier cree que sus clientes lo usarán como complemento del smartphone, confía en que pueda servirles para desconectar durante un rato.

Otro aspecto de estos teléfonos tradicionales es que son muy adecuados para los más pequeños. Si no queremos que se enganchen demasiado pronto al teléfono y las apps pero necesitamos que estén localizables, se presentan como una alternativa útil, porque son más resistentes y fáciles de remplazar por su precio asequible. Otra empresa que ha sabido ver el potencial de este nicho de mercado de móviles clásicos es la empresa Doro, que aunque cuenta en su portafolio con smartphones, también diseña dispositivos sin conexión a internet, con teclas y botones grandes y amplificación del volumen, especialmente pensados para personas mayores.Algunos fabricantes que responden a la demanda de celulares clásicos son Microsoft (propietario de Nokia) y Samsung, lanzando dispositivos cada año. El grupo estadounidense lanzó el año pasado el Nokia 215, por ejemplo, un dispositivo simple y resistente que tiene una duración de batería en modo de espera de 29 días. El Nokia 515 tiene una increíblemente larga duración de batería en modo de espera de 38 días. Parece de momento que mítico Nokia 3320 seguirá teniendo descendencia.
Tras varios meses de especulaciones y rumores por fin hoy hemos conocido el nuevo LG G5 y su revolucionario diseño modular y gama de accesorios que, entre otras cosas, permiten transformar al smartphone en una cámara digital, un reproductor de música Hi-Fi y mucho más.

Aparte de lo ya comentado sobre el diseño unibody pero modular del LG G5, lo más llamativo es el nuevo cuerpo de metal, dejando atrás el cuerpo de plástico y cuero, protagonistas en versiones anteriores. Unos materiales más premium que sin duda harán las delicias de los consumidores y ofrecerán una mayor resistencia a golpes y arañazos.Con un diseño 3D Arc Glass que aporta una ligera curva al cuerpo de LG G5 y su suave superficie de metal el nuevo LG G5 ofrece unas dimensiones muy compactas: 149,4 x 73,9 x (7,7/8,6)mm y un peso de 159 gramos.LG demuestra esta clara apuesta por el diseño premium ofreciendo varias posibilidades en cuanto a colores se refiere. Como no podía ser de otra forma, los tan deseados dorado y rosa está dentro de su portfolio de colores, además de plata y titanio.

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LG ha decidido reducir el tamaño de la pantalla con respecto al anterior modelo. Así el G5 monta una pantalla de 5,3 pulgadas QHD IPS con resolución 2560 x 1440 y una densidad de 554 ppp.Llama especialmente la atención la funcionalidad Always On (presenta ya en LG V10). De esta manera el LG G5 siempre tendrá la pantalla activa para mostrarte tanto la fecha como la hora, aunque el móvil esté en reposo. Y no te preocupes por la batería, los responsables de producto afirman que esta función tan sólo gasta un 0,8% de la batería.Otra de característica muy interesante es Daylight Mode. Se trata del autobrillo llevado al máximo exponente. El sensor de luz es capaz de detectar las condiciones de luz del entorno y, de forma instantánea, aumenta o reduce el brillo de la pantalla hasta 850 nits.
El LG G5 incorpora dos cámaras traseras: una estándar con lente de 78 grados (16 megapíxeles) y otra con lente de 135 grados (8 megapíxeles) para captar las mejores imágenes en cada momento.

Con esta lente gran angular el campo de visión es 1,7 veces más ancho que las cámaras habituales de cualquier otro móvil y 15 grados mayor que el campo de visión del ojo humano. Por su parte la cámara frontal es de 8 megapíxeles. El LG G5 cuenta con el procesador Qualcomm Snapdragon 820 de 64 bits y GPU Adreno 530 además de Qualcomm Hexagon DSP de bajo consumo.El motor de este LG G5 se complementa con un procesador de señal de imagen (ISP) dual de 14 bits Spectra de Qualcomm y 4GB de RAM LPDDR4.El procesador Snapdragon 820 tiene integrado un módem LTE X12 que soporta velocidades de descarga de Categoría 12 de hasta 600 Mbps y velocidades de subida Categoría 13 de hasta 150 Mbps. El espacio de almacenamiento es de 32GB (expandible mediante microSD).An nivel de conectividad ofrece Wi-Fi 802.11 ac, USB Tipo-C 2.0 (compatible con 3.0), NFC y Bluetooth 4.2.

La batería extraible es de 2.800 mAh y cuenta con carga rápida a través del sistema Qualcomm Quick Charge 3.0 (cuatro veces más rápido que la carga estándar y hasta un 45% más eficiente que sus predecesores). También cuenta con la función “Low Power Location Estimation” (LPLE) que multiplica la eficiencia de la batería hasta un 42%, y reduce el consumo de energía de las aplicaciones.LG CAM Plus se acopla al teléfono a través de la ranura de la batería para asegurar un cómodo agarre y manejo. Este módulo convierte a LG G5 en una cámara independiente, ya que cuenta con botones físicos de encendido, disparo, control de obturación, zoom y grabado. Como las cámaras independientes también ofrece la opción de enfoque automático y bloqueo de la exposición. Una vez conectado a LG G5, el módulo de cámara le proporciona una capacidad de batería adicional de 1200 mAh, para alargar durante horas la experiencia de foto.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n43jq-vx013-bateria.html Batería ASUS N43JQ-VX013

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n43jq-vx017x-bateria.html Batería ASUS N43JQ-VX017X

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n43jq-vx020v-bateria.html Batería ASUS N43JQ-VX020V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n43jq-vx021-bateria.html Batería ASUS N43JQ-VX021

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n43jq-vx021x-bateria.html Batería ASUS N43JQ-VX021X

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n43jq-vx025x-bateria.html Batería ASUS N43JQ-VX025X

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u53jc-xx108v-bateria.html Batería Asus u53jc-xx108v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u53jc-xx086v-bateria.html Batería Asus u53jc-xx086v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u53jc-xx049x-bateria.html Batería Asus u53jc-xx049x

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u53jc-a1-bateria.html Batería Asus u53jc-a1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u53jc-bateria.html Batería Asus u53jc

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-u53f-bateria.html Batería Asus u53f

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-u52f-bbl5-bateria.html Batería Asus u52f-bbl5

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-u52-bateria.html Batería Asus u52



LG Hi-Fi Plus con BO Play es un innovador sistema de audio de alta fidelidad portátil, diseñado conjuntamente con Bang Olufsen Play para quienes buscan disfrutar de cada matiz acústico –posibilidad reservada tradicionalmente a dispositivos de audio de alta gama–. LG Hi-Fi Plus con BO Play destaca por su sencillo y elegante diseño nórdico, así como por su tecnología de audio de alta calidad.Además de la tecnología Hi-Fi DAC de 32 bit –ya presentada en LG V10–, LG Hi-Fi Plus con BO Play también reproduce audio de 32 bits en alta definición a 384 KHz. Este sistema de audio puede ser utilizado como un módulo de LG G5 o por separado como Hi-fi DAC a través de la conexión con un Smartphone o un PC.

Friends Manager es la aplicación exclusiva de LG G5 que funciona a modo de centro de control para todos los LG Friends. LG Friends Manager detecta los dispositivos cercanos y, sin tener que vincularlos uno a uno, se conecta fácilmente a ellos en apenas tres pasos.LG 360 VR son unas gafas de Realidad Virtual que se conectan a LG G5 mediante cable y simulan la visibilidad de una televisión de 130 pulgadas con una resolución de 639 ppi. Pesan 118 gramos y son compatibles con imágenes y videos en 360º capturados con LG 360 CAM, así como con todo el contenido de Google Cardboard.
LG 360 CAM es una cámara compacta 360 grados equipada con dos cámaras de 13 MP y gran angular de 200º. Tiene además una batería de 1,200mAh y memoria interna de 4GB, que puede ampliarse con tarjeta microSD. LG 360 CAM se conecta fácilmente a LG G5 y permite crear contenidos 360 grados de gran calidad, gracias a que ofrece vídeo en resolución 2K y graba sonido ambiente a través de sus 3 micrófonos incorporados. Más info sobre LG 360 CAM aquí.
LG Rolling Bot es un juguete esférico que rueda como un balón y, al mismo tiempo, graba imágenes y videos a través de una cámara de 8MP. Puede ser utilizado como un sistema de vigilancia del hogar o de mascotas, o un control remoto de electrodomésticos compatibles. http://www.portatilbateria-es.com/dell.html http://www.portatilbateria-es.com/dell.html

HP HSTNN-I71C Battery

Windows 8.1 tablets, hybrids and laptops have the advantage of being able to play both games from the Windows Store (including many of the titles mentioned above) and conventional PC games, such as Football Manager, The Sims and World of Warcraft.However, if you want to play the latest action titles, such as Call of Duty and Assassin’s Creed, you'll need to look for a laptop with a dedicated Nvidia/AMD graphics chip, rather than integrated Intel graphics. These laptops generally cost upwards of £1,000.Whereas most sub-£200 budget laptops provide 11.6in screens, Lenovo has decided to go big with the B50-30, delivering a slightly old-school laptop with a 15.6in screen and a built-in DVD writer.At 2.32kg, it’s substantially heavier than the other models here; while the manufacturer has done its best to slim down the laptop’s bulk, the B50-30 is still a beast to lug around. Build quality is disappointing by Lenovo’s standards. The plastics feel thin, the lid flexes alarmingly when twisted, and there’s too much give near the DVD-writer tray. The B50-30 is noisy, too, thanks to a 500GB, 5,400rpm hard disk that clatters away at the slightest provocation.

On the plus side, this means more local storage than you get from most slimline rivals. The B50-30 doesn’t do badly for connectivity, either: it has VGA and HDMI video outputs, three USB ports, including one USB 3, and a single Gigabit Ethernet port. There’s also 802.11n Wi-Fi and Bluetooth 4 for wireless networking. It’s a laptop that’s ready for anything. The screen’s one advantage is its size; otherwise, it’s poor. We measured brightness and contrast levels at a lowly 209cd/m2 and 285:1 respectively, and in use the display has a dull, grainy look to it.We don’t expect superb colour accuracy from a budget laptop, but the B50-30 covers a mere 59.7% of the sRGB gamut, and it struggles to differentiate dark colours or resolve blues with any kind of vibrancy.Keyboards are usually a Lenovo strength, but while the B50-30’s looks the part, with large keys and a standard business layout, the typing action is strangely floppy. Typing on it feels like drumming your fingers on a wet jiffy bag. The touchpad is better – it’s large, smooth to the touch and accurate.

Lenovo B50-30 review - keyboard and touchpad Performance isn’t bad by budget laptop standards; the B50-30 has the same Celeron N2840 as the Labs-winning HP Stream 11, and while the hard disk slows it down a little, it isn’t too far behind in our benchmarks.Battery life is another matter, though. The Lenovo could only survive four-and-a-half hours of light use, and a little over four hours with heavy workloads. It’s a versatile machine for the money, but the B50-30 isn’t the most well-balanced laptop around.Close your eyes and imagine a world where business laptops can be beautiful. Gleaming ingots of metal pared to perfection, all precise curves and metallic sheen; silent and lightweight, secure and well-connected. The envy of any boardroom. Now open those peepers, and behold: the EliteBook Folio 1020 makes those reveries a reality. For a price.

My colleague caught his first glimpse of HP’s EliteBook Folio 1020 back in January. It left its mark, his eyes lighting up each time HP teased his inbox with the prospect of an impending review unit. And I can see why he was smitten. It’s not the most individual-looking laptop out there – you’d quickly recognise it as an Ultrabook, shod in the familiar uniform of matte black and grey metal – but the Folio 1020 treads just the right line between understated and handsome. By the standards of most business laptops, though, it’s bloody gorgeous.The workmanship is superb. At 1.26kg, it’s nowhere near as feathery-light as the Apple MacBook, but the Folio 1020 feels exactly like a flagship laptop should. The combination of granite-tough build, silky-smooth metals and a grippy, rubberised base are a delight. Why mention the MacBook? For good reason. Despite one being focused on business, the other on pared-back simplicity, the Apple MacBook and the Folio 1020 have plenty of similarities. First, HP has followed the Apple’s lead by opting for the Core M family of processors, somewhat surprisingly forgoing the Core i5 or i7 CPUs more commonly found in other high-end Ultrabooks.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-cb0c-battery.html HP HSTNN-CB0C Battery

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Likely to be less controversial, however, is the decision to equip the Folio 1020 with an optional high-DPI touchscreen, one that promises to be every bit as lovely as the MacBook’s Retina display. That, admittedly, is where the similarities end. For one thing, the HP is made of much hardier, more versatile stuff than its Apple cousin. How so? The Folio 1020 has survived the MIL-STD 810G tests for high and low temperature, altitude, humidity, dust vibration, shock and accidental falls. The two drain ports on the underside of this laptop allow liquid spillages to seep through the keyboard tray without doing irreparable damage. An occasional, ill-advised meeting with a glass of water or cup of tea won’t turn the Folio 1020 into a paperweight.And where Apple has shorn the MacBook of all connectors bar a headphone socket and USB Type-C port, HP has made no such compromise. A brief scout around the HP EliteBook Folio 1020’s predominantly metal shell reveals a pair of USB 3 ports, a full-sized HDMI port, microSD slot, headset jack and a proprietary docking connector. It’s thicker and heavier than the MacBook, but far more practical.

Wondering where the all-important Gigabit Ethernet and VGA connections have got to? Look in the box. You’ll find an adapter that hooks up to the 1020’s docking connector; this provides both. Other all-important business essentials such as TPM 2 and a fingerprint reader have also made the cut. This is an ultraportable without compromise.Those who crave power, even in tiny packages, may rue HP’s decision to employ a Core M rather than a low-voltage Core i7, but it’s a sensible choice. You could argue that efficiency, rather than power, should take priority in a 12.5in chassis.Few will even notice. Task a Core i7 and a Core M processor with brief, fleeting workloads, and you’ll be hard-pressed to tell the two machines apart. The Core M architecture is designed specifically to open the throttle just long enough to meet brief spikes of demand, time enough to fire applications into life, or speed compute-heavy operations along, before easing back to its nominal clock speed.

The combination of 8GB of RAM and speedy flash storage do a good job of masking the 1.1GHz Core M-5Y51’s limitations: it’s rare that the HP feels out of its depth. Not until you push the envelope with sustained workloads such as video editing or transcoding does it begin to struggle, and these are jobs you’re unlikely to want to perform on a regular basis on a business laptop.Here in Las Vegas, CES is about to throw open its doors for the penultimate day of the show. We've now had a chance to get our hands on the new laptops, phones and tablets, and are finally in a position to make our judgement: which are the best products of CES? And which are the most interesting innovations? Without further ado...

http://www.dearbattery.co.uk/hp-396008-001-battery.html HP 396008-001 Battery

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We've been spoilt for choice when it comes to laptops at CES 2015, with the category reinvigorated thanks to a combination of new screen technologies, Intel's Core M processor and obvious hunger from the manufacturers to make some bold decisions. The Dell XPS 13 came very close to winning outright, but in the end it was HP's EliteBook Folio 1020 that takes top spot. Take a look at our first-look, hands-on review to find out why we love this laptop so very much. If Asus delivers on its promises - a 5.5in Android phone with a great screen, plenty of power and a $199 price - then the Asus ZenFone 2 could very easily be the phone of 2015. The 2-in-1 device - a tablet that transforms into a laptop by sliding into a detachable keyboard - is rapidly coming of age. While Asus created the sector with its Transformer Book series, the other PC makers are clearly eyeing up the category. As with the Best Laptop, there was a close runner-up in the Asus Transformer Book T300 Chi, but some extra skills gave the Toshiba Satellite Click Mini the edge.

How is wearable computing going to evolve? Frankly, we haven't a clue. But its clever little innovations such as Intel's Curie - the button-sized computer - that will surely shape the next few years. Also, find out exactly why Intel chose to develop Curie in our interview with the man responsible for wearables at Intel. Anyone who's ever used a stylus with a computer or PDA will know that lost feeling: where the heck is the darn stylus? Well, Lenovo has come up with an ingenious solution: use whatever is to hand, so long as it's got some metal or graphite in it. A bog standard pen, a pencil, a screwdriver - it really doesn't matter. And this clever tech is exactly why the 8in Windows tablet, the Lenovo Yoga Tab 2 AnyPen, wins our Best Tablet accolade. A narrow runner-up in our Best Convertible category, the Core M-powered Asus Transformer T300 Chi is yet another brilliant execution as a 2-in-1 device. A 12.5in screen means it's a large tablet - and some may not enjoy using Windows 8 as a tablet OS at this size - but it comes into its own in laptop mode.

Over to our contributing editor and resident audiophile Jon Honeyball for why he loved 3D Sounds Labs' headphone technology: Headphones are great, but its possible to do some really funky stuff with binaural simulations, and ways of making 5.1 surround work in a headphone. This means, in 3D Sounds Labs' case, a headphone with a unique real-time head tracker.So it knows how you are moving your head around, and can move the sound field to match. Imagine this for gaming, where you can be fully immersed. It's working on importing B-Format recordings from Soundfield microphones, which is a particular interest of mine. Cars are a massive part of modern-day CES, and Nvidia has positioned itself at the interface between tech and motoring with its clever Nvidia Drive technology. As PC Pro staff writer Jane McCallion put it: it's the computing equivalent of a V12 for self-driving vehicles, and potentially the technology that could guide autonomous cars to the mass market. http://www.dearbattery.co.uk/asus.html http://www.dearbattery.co.uk/asus.html

HP HSTNN-W79C-5 Battery

We’ll continue to cover what you get for your money as we progress through this guide.Whether you’re talking about tablets, laptops or hybrids, performance is almost inextricably linked to price. At the bottom end of the tablet market, you’re looking at devices running on Intel Atom or ARM-based processors, which are predominantly designed with battery life and price in mind, not lung-busting power.Budget tablets also come with the bare minimum of RAM – 1GB or 2GB is common. In practice, this means these devices can handle single tasks quite well – certainly video playback, and even basic video editing – but performance will suffer when you start to use demanding applications side by side.If you need a hybrid or laptop for more demanding work, look for devices running Intel Core processorsIf you need a hybrid or laptop for more demanding work, look for devices running Intel Core processors. These range in performance from low-budget Core i3 processors to the middling Core i5, right through to the expensive but powerful Core i7.

As a rule of thumb, hybrids are generally less powerful than conventional laptops, as they have to squeeze in all their components behind the screen. Hybrids can also struggle to cool those crammed-in components, and so tend to use lower-power processors that don’t require as many fans to keep them cool.If you’re performing intensive tasks such as serious video editing (say, creating an HD video that’s over five minutes long), 3D gaming or even ploughing through massive spreadsheets, you’ll benefit from the power of a full-blown laptop. Look for Core i7 processors, at least 4GB of RAM and dedicated graphics chips.Battery life varies greatly in every category of device and is dependent on a number of factors, including the size of the device, the size of the battery and the tasks for which you’re using the device.The very cheapest compact tablets may only give five or six hours of use between charges, whereas more expensive tablets might last ten or even 12 hours before needing a top-up. Tablet batteries will drain much more quickly if they’re used for demanding games, rather than for watching a film or using Facebook.

Generally speaking, bulky 15in laptop screens will put much greater demand on a battery than a 12in ultraportable’s displayCheap hybrids and laptops tend to have poor battery life, sometimes as little as two or three hours. Here, both the size of the screen and the size of the battery are critical.Generally speaking, bulky 15in laptop screens will put much greater demand on a battery than a 12in ultraportable’s display. Larger budget laptops also tend to come with smaller batteries, as the manufacturers often assume those devices will generally be used in one place and so try to reduce bulk and cost.Battery capacities are normally expressed in watt-hours (Wh). If you’re comparing two similarly sized devices, the battery with the highest number of watt-hours will generally deliver better battery life. Treat the battery life figures quoted by laptop manufacturers as absolute best-case scenarios. Only at the expensive end of the laptop scale (£700-plus) are you likely to get “all-day” battery life, which means light-to-medium usage on a typical 9-to-5 work day.

Generally speaking, the keyboards on hybrids are not as good as those on conventional laptops, especially on devices with detachable keyboards. Hybrid keyboards tend to be cramped, with key buttons – such as the space bar, Backspace and Enter keys – reduced in size. Hybrids can also be more uncomfortable to type on, since sometimes the screen can only be at angled at one or two set positions, rather than adjusted to any angle, as on a laptop.However, some tablet and hybrid devices offer the advantage of stylus input. We’re still a fair way from being able to jot handwritten notes on a screen and have everything perfectly transcribed into text, but stylus input is superb for jotting quick memos, annotating maps or diagrams or sketching ideas and design concepts. Those who are serious about drawing with their tablet or hybrid should look for pressure-sensitive styli.If you’re looking for corporate-grade security features, a conventional laptop is your best choice. Features such as fingerprint scanners, smartcard readers, locking slots and Trusted Platform Modules are generally only found on business-grade laptops.

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That said, all Android, Apple and Windows tablets now offer some basic safeguards. You can, for example, locate and lock a lost device via the web browser, but only if it’s capable of receiving a data connection. Businesses with device management software can also wipe tablets remotely if the device is stolen, ensuring no sensitive business data falls into the wrong hands.Those buying a pure tablet device have the choice of three operating systems: Apple’s iOS, Google’s Android or Microsoft’s Windows 8. Apple’s tablets marry superb hardware with by far the best equipped App Store of any tablet operating system. That’s because the best tablet apps tend to be released on iOS first, and because Apple takes a tougher line on quality.

Android is a strong second, and actually has more apps on offer. However, too many of its apps are “universal” – in other words, designed for smartphones but awkwardly stretched for tablet screens.Windows tablets do have the undeniable advantage of being able to run the same desktop software you would find on a laptop or desktop PCThe Windows Store is the weakest of the three, with slow sales of Windows tablets failing to attract app developers. Even big names such as Spotify have declined to develop apps specifically for Windows tablets. However, Windows tablets do have the undeniable advantage of being able to run the same desktop software you would find on a laptop or desktop PC.

You wouldn’t want to run full-blown desktop apps on a pure tablet, since they’re predominantly designed for keyboard and mouse use, not touchscreen input. However, hybrid devices running Windows 8.1 get the best of both worlds: touchscreen apps from the Windows Store and desktop software such as Word, Excel and Photoshop.There’s no simple answer to the question of which is best. It’s like comparing bicycles, motorbikes and cars: each have their different strengths and purposes. For heavy-duty work, the traditional laptop is still king. Laptops offer the most powerful processors, the biggest storage capacities and the best keyboards.Hybrids have the upper hand for those who like to mix work and pleasure. They can be used like conventional laptops when there are emails to be answered or expenses to be filed, then folded or detached into a tablet configuration when you want to put the plane seat back and watch a movie on the return leg of your business trip.

Tablets offer unrivalled portability and the instant-on accessibility that allows you to check your email or flick through Facebook without going through the rigmarole of booting a PC. There are few jobs for which we’d want to use tablets as our primary device, but they make a great companion device for a laptop or a larger hybrid.Anthony is a senior sales executive for a pharmaceuticals company. He spends the majority of his time on the road travelling between meetings, only occasionally returning to the office, where he shares a hot desk with the rest of the sales team.His primary device is a Windows 8.1 tablet. It has a low-power Intel Atom processor that helps the battery last throughout the working day, and he often uses the tablet to flick through sales presentations with clients.

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-504610-002-battery.html HP 504610-002 Battery

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In the gaps between meetings, Anthony can check his email and file his travel expenses, using the camera on the tablet to make digital copies of the necessary receipts. In addition, on the regular occasions where work takes him away from home, he can use the Skype app for Windows 8.1 to read a bedtime story to his children from his hotel room.Angela is the chief executive of a mid-sized manufacturing firm. She spends much of her time travelling to Europe to meet with suppliers and potential customers, the rest in the company’s offices. Her two-in-one has all the power and features of a regular laptop, allowing Angela to deal with her overflowing inbox using a full-sized keyboard, or navigate through the spreadsheet of the quarterly accounts with the built-in trackpad.

When she’s travelling by car to the airport or waiting for a flight in the business lounge, she can detach the screen from the keyboard base and use the device as a tablet, enabling her to read documents, flick through presentations or even plug in a set of headphones and watch a movie on the Full HD display. If she hasn’t finished the movie by the time the plane is taxiing back to the gate, she can finish the film at home by beaming it wirelessly to her television using the integrated WiDi technology.Vikram is the assistant financial controller at an advertising agency. He spends much of his working life plugging numbers into complex, macro-laden Excel spreadsheets, so he needs the heavyweight processing power of a Core i7 laptop. However, he also spends a good portion of his day running through departmental budgets in meeting rooms across the company, and thus requires a mobile unit that he can take with him into such sessions.An Ultrabook meets Vikram’s needs perfectly. The 14in display provides plenty of workspace, but when Vikram is back at his desk he can simply slot it into a docking station and benefit from dual displays, plus an external mouse and a keyboard.

Securing the sensitive data on Vikram’s laptop isn’t a problem, either. The built-in fingerprint and smartcard readers prevent unauthorised users getting access to the firm’s financial data in the event the laptop is lost or stolen, and the data on the hard disk is fully encrypted. Pretty much any device you buy will be able to cope with basic games such as Angry Birds, Cut The Rope and puzzle games. However, at the very bottom end of the market for tablets, laptops and hybrids, devices may struggle to play fast-moving 3D action games. Popular titles such as Asphalt 8: Airborne, Despicable Me: Minion Rush and FIFA 15 can push the restricted graphics capabilities of low-end devices beyond their limits, resulting in stuttering gameplay.Also remember that many low-end tablets only offer limited storage. With games often weighing in at 1GB or more, you may find you simply don’t have enough space on your tablet to install more than a handful of titles. http://www.dearbattery.co.uk/asus.html http://www.dearbattery.co.uk/asus.html

Batería ASUS U45JT

Espero que nos enfrentemos a muchos porque nos motivan a seguir adelante y gracias a haber tenido éxito en el mundo del smartphone es verdad que ahora nos vemos afrontando muchos retos, por supuesto el mundo del smartphone y el sector de la automoción, el hogar digital, wearables y el Internet de las Cosas. En definitiva conectividad asociada a bajo consumo, baja latencia y pequeños flujos de datos con bajo coste. El reto de Qualcomm es hacer convivir todas las nuevas tecnologías disponibles con un procesador inteligente. Durante el MWC Hemos tenido la oportunidad de hablar con Mike Nakrani, Responsable de Movilidad Inteligente para Europa de Ford, y nos ha hablado sobre el futuro del plan de movilidad.Ford está invirtiendo esfuerzo y recursos en el desarrollo de su plan de movilidad. De hecho, según ha comentado el presidente de la marca Mark Filelds en el MWC, la compañía triplicará su inversión en ingeniería de tecnología de asistencia al conductor para que el coche semiautónomo esté cada vez más cerca.

Además del SYNC3, también hemos visto el nuevo Ford Kuga que equipará el sistema de conectividad SYNC 3 y el mejorado Active City Stop, que permite el estacionamiento manos libres en batería.También ha presentado FordPass, una plataforma que incluye asistentes personales de movilidad (Guías Ford), , construir de manera virtual su vehículo ideal en uno de los Fordhubs y recibir recompensas por ser socio de FordPass. Y lo más importante, formar parte de FordPass es gratis, tanto para propietarios de vehículos Ford como para no propietarios. Este ecosistema por el momento no estará disponible en España. Los wearables son dispositivos interesantes. Hay un gran número de fabricantes de tecnología que están lanzando los suyos. Ford está realizando varios experimentos, pero de momento nada especificamente con wearables. Creemos que tiene potencial pero tendremos que ver si son algo que encaja perfectamente con lo que nosotros ofrecemos. Estamos pensando por ejemplo en monitorizar como se siente una persona cuando conduce, algunas veces puede ser estresante, pero de momento no tenemos ningún plan específico, pero es un tema en el que estamos interesados.

La seguridad es realmente importante en el coche conectado. ¿En un futuro podrán ayudar no solo a los conductores privados sino también por ejemplo, a servicios de emergencia?
Una de las cosas que el coche conectado puede hacer es que si el conductor sufre un accidente y está dentro del coche, este automáticamente contacta con los servicios de emergencia, facilitando la situación en la que se encuentra. Los estudios realizados indican que el tiempo entre que el accidente se produce y llegan los servicios de emergencia es crítico para atender a las personas. A largo plazo, lo que se piensa para el futuro, es más sobre previsión de accidentes, no necesariamente sobre reaccionar ante algo que ha ido mal. El primer paso es establecer las bases y sobre ellas ir avanzando.

¿Hay planes de hacer algún desafío o experimento en España como los que ha realizado Ford en Europa?
La base de los experimentos está en Londres, de momento no está previsto, pero no lo descartamos para un futuro. Lo bueno de estos experimentos es que siempre estamos haciendo nuevos, tenemos relación con universidades, algunas en España, tenemos unas grandes instalaciones en Valencia. Muchos de nuestros empleados participan en los desafíos de movilidad en las que aportan ideas.
Entrevistamos a Jia Wei, responsable de Marketing de ZTE España, que nos ha explicado las últimas novedades que la marca china ha presentado en el MWC 2016.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u45-bateria.html Batería ASUS U45

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Entre estos productos se encuentran el ZTE Blade V7 y el V7 Lite, dos smartphones enfocados a la gama media que cuentan con un precio muy atractivo.El hermano mayor de este par de móviles, el ZTE Blade V7, cuenta con una pantalla de 5,2 pulgadas que alcanza una resolución Full HD, MediaTek de ocho núcleos (modelo MT6753) a 1,3 GHz, 2 GB deRAM, 16 GB de almacenamiento interno, cámara principal de 13 megapíxeles, frontal de cinco megapíxeles, Android 6.0 Marshmallow y una batería con una capacidad de 2.500 mAh.Pero, además, han presentado el ZTE Spro Plus tablet, un equipo con proyector incorporado que promete ser uno de los dispositivos favoritos de los más geeks.De todo ello y de la estrategia de la compañía en España, nos habla Jia Wei en esta entrevista. ¿Quieres saber qué nos ha contado?

Acabáis de presentar el Blade V7, un smartphone con diseño metálico dispuesto a conquistar la gama media. ¿Qué ventajas incorpora con respecto al V6?
En el V7 mejoramos todas las especificaciones en todos los rangos. En primer lugar optimizamos un poco la pantalla, que pasa de 5 pulgadas con resolución HD a 5,2 pulgadas con resolución Full HD. Además, el V6 contaba con un procesador quad-core y el V7 es octa-core. En cuanto al diseño, continuamos en la misma línea. Lo bueno es que no sólo traemos el V7, también le acompaña su hermano pequeño: el V7 Lite. En este caso, el exterior es un poco diferente y reducimos ligeramente la pantalla, quedándose en 5 pulgadas HD. Lo que hay que destacar de este terminal es que es un dispositivo con muy buen precio que incorpora el sensor de huellas.

Además de los smartphones, ZTE ha traído su primer smartwatch al MWC, ¿Es un sector a conquistar en este 2016?
Eso esperamos. Es la primera vez que mostramos al público nuestro Axon Watch y las respuestas han sido muy positivas. Lamentablemente, de momento, sólo está disponible en China, pero esperamos traerlo en breve aquí. Todas las cosas que puede facilitar la vida diaria a un español. Hoy en día lo que tenemos que hacer es inventar o desarrollar dispositivos que faciliten la vida de la gente. Es decir, la gente no tiene que aprender a utilizar un smartphone, un smartwatch, un tablet o un proyector. Los dispositivos tienen que ser tan intuitivos que la gente lo entienda a primera vista. Eso es lo que intentamos hacer siempre en ZTE.

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Cambiando de tema y centrándonos en el sector empresarial, ¿Cuál es la estrategia de ZTE en España para este 2016 y qué medidas vais a tomar para hacerlo posible?
Tenemos que ir a toda velocidad para aumentar el reconocimiento de marca. De hecho, el domingo hemos firmado un acuerdo con el Sevilla FC porque vamos a ser el patrocinador oficial tecnológico de este club de fútbol. Ese es el primer salto que hemos hecho en 2016. Por otra parte, aprovechando el MWC, hemos hecho un road show de ZTE en Europa. Es decir, tenemos un mega autobús que da a conocer todas nuestras novedades. Eso es sólo una pequeña parte que estamos de lo que estamos haciendo en el país. Esperamos que el resto del año traiga muchas más novedades.

Hace un par de días vuestro presidente afirmó que teníais previsto vender 70 millones de unidades en 2016. Y en concreto, ¿En España?
Tendría que hacer un poco de matemáticas para calcular qué porcentaje ocupa España en esa cifra. Cuando lo calcule te lo digo. Vosotros sois una empresa de origen asiático que ha sabido adaptarse muy bien al mercado europeo. Pero, ¿Qué diferencias encuentras entre este mercado y el asiático?
Muchas diferencias. Cada país, cada continente y cada mercado es un mundo. En España, por ejemplo, hemos visto que, en apenas un par de años, hemos pasado de un mundo dominado por los operadores a un mercado libre. Cada vez la gente compra más móviles en grandes superficies donde no tienes que vincular el móvil a un operador con el que pagas un contrato. http://www.portatilbateria-es.com/acer.html http://www.portatilbateria-es.com/acer.html

HP EG415AA Battery

Beyond all these physical factors, however, schools need their hardware to be supported by software and services that enable and empower learning, out of the box. When we talked about tablet take-up with educators and schools IT managers at Bett 2015, the topic of manageability came up again and again.“Managability is the one thing that has stopped us” said David Ledger, Network Manager at Bishop Fox’s School, Taunton. “I know a few schools that have just bought a bunch of iPads, and it’s become a free-for-all where you can’t restrict what the kids are looking at.”Daniel Martin, IT coordinator at a Yorkshire High School agrees. “At the moment a 1:1 tablet needs to feel like a personal device, but there needs to be central management there. It’s getting the right mix.”


HP’s Education Edition tablets and laptops are designed to work in concert with established management solutions, including Windows InTune and Google’s services. HP’s Chromebooks work with Google’s Chromebook Management Console and education-focused apps.Most importantly, HP ships Education Edition products with its free Schools Pack, comprising HP’s Classroom Manager Student Edition management tool, a year’s coverage of Absolute Data Protection Basic, with anti-theft and remote data wipe features, and a range of apps, eBooks and classroom tools, including the Oxford Advanced Learners Dictionary and Pasco’s SparkVue STEM app. The latter transforms the tablets into versatile scientific instruments for classroom use.

The classroom isn’t the boardroom, office, lounge or bedroom. It’s a space with specific requirements, where the needs of a varied and very demanding group of users need to be met. Too many manufacturers pay lip service to the needs of education, without developing hardware, software and services with those same needs in mind. HP isn’t making the same mistake with the Education Editions; they’re built from the ground up for schools.If you want to watch a DVD on your newly updated Windows 10 machine, you won’t be happy to hear that Microsoft will soon want you to pay for the privilege.According to multiple reports from Windows users, Microsoft requires you download the Windows DVD Player app from the Windows 10 Store to play DVDs. The app is currently “free for a limited time”, but doesn’t specify how long the offer will last. Only in its FAQ section does it state that “it will end at or before the free Windows 10 upgrade offer”.

It seems that, once the free offer has finished, Microsoft will charge $14.99 (around £9.50) to use Windows DVD player.This isn’t the first hidden cost discovered by Windows 10 users – Microsoft’s own Solitaire app wanted people to sign up for a monthly subscription to procrastinate with virtual cards. However, unlike Solitaire, there may be method in Microsoft’s madness.We’ve asked Microsoft for comment, but it’s worth noting that Microsoft didn’t include DVD playback capabilities when Windows 8 launched either, citing rising costs. This is almost certainly why Windows 10 has also abandoned a built-in player. Open source software like VLC player easily plugs the gap, but, if you do want to play DVDs the Windows 10 way, you’ll have to buy the app to help Microsoft pay all those licensing fees.If, as Microsoft has stated, those who upgrade from Windows 7 or Windows 8.1 receive Windows DVD Player for free, only those who perform a clean install or buy a new Windows 10 computer need to purchase it if they want. But when was the last time you saw a brand new laptop with a DVD drive?

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Intel’s desktop Broadwell CPUs have only just hit the shops, but already it looks as if they’re redundant: at Gamescom in Cologne, Intel has unveiled the first products of its sixth-generation Skylake range, heralding a new architecture and a significant boost to integrated graphics performance.In all, only two CPUs were revealed today, and both are aimed principally at overclockers and gamers: the unlocked 4GHz Core i7-6700K, and the 3.5GHz Core i5-6600K, both of which will go on sale immediately.No mobile CPUs have yet been unveiled; Intel won’t get to laptops and tablets until later in the year. However, the chip giant did say it would be announcing an unlocked “K” mobile processor for “enthusiast laptops” in Q3 2015, alongside the usual line-up of low-power CPUs.

In conjunction with new Z170 chipset, supports 40% more high-speed I/O lanes than 9 Series chipset – up to ten USB 3 ports and 20 PCI Express 3 lanesSince Skylake represents a “Tock” in Intel’s Tick-Tock development cycle, the new chips will be manufactured on the same 14nm process as Broadwell, but with various architectural improvements and optimisations.Full details on the new architecture haven’t been announced yet, and won’t be fully detailed until the Intel Developer Forum later this month. Since Intel chose Gamescom for its first unveiling, however, it’s a fair bet that increased performance will be the prime focus.In terms of raw specifications, the two new CPUs are very similar. Both are designed with easy overclocking in mind, with Intel boasting that its “full range base clock tuning granularity” will help gamers and PC building enthusiasts to hit the overclocking heights. (Note, though, that this feature is only available on the Core i7.)

Both chips use the new LGA 1151 socket, so you’ll need to budget for a new motherboard if you’re looking to buy one. There’s also compatibility with DDR4 RAM, support for up to 16 PCI Express lanes and up to ten USB 3 ports. Both processors also support Turbo Boost 2 and Hyper-Threading, while the new integrated graphics GPU – Intel HD Graphics 530 – offers a claimed 20-40% improvement over the equivalent Haswell processors.The only differences between the two new desktop processors are in raw clock speed and Hyper-Threading support. The Intel Core i5-6600K is a quad-core CPU with no Hyper-Threading. It has a base frequency of 3.5GHz and will Turbo Boost to maximum of 3.9GHz (on a single core). The quad-core Core i7-6700K does support Hyper-Threading, runs at 4GHz and Turbo Boosts to 4.2GHz. The TDP for both CPUs is 91W.Choice is clearly a key theme for HP in the education sector, judging by the announcements at this year’s Bett. As well as new 10-inch Windows and Android tablets, plus an education variant of its ultra-thin, ultra-light EliteBook Folio 1020, HP will soon be selling an education version of its consumer-grade HP Stream 11, the HP Stream 11 Pro for Education.

Like the standard Stream 11, it’s a lightweight, 11.6 inch laptop without much local storage, built to use Office 365, OneDrive and web-based apps. It has the same 1,366 x 768 resolution screen and low voltage Celeron processor, and effectively the same chassis, design and core components as the recent refresh of the HP Chromebook 11, which is also at the show in its classroom-ready variant.The major differences are the keyboard, with the Stream having a conventional Windows layout and a different arrangement of cursor keys to the Chrome OS product - plus a couple of features that should make schools network managers’ life easier.The Stream 11 Pro for Education has a TPM module, and comes running Windows 8.1 Pro rather than vanilla Windows 8.1. HP also claims an eight-hour battery life, which should see it easily through the average school day.The HP Stream 11 Pro for Education doesn’t have the ruggedisation of the new HP ProBook 11 Education Edition, or the HP School Pack software bundle that’s shipping across that range, with its selling factor being one obvious thing: the price. At £179, it's the same cost as the consumer laptop, despite all the upgrades.

While Chromebooks are making inroads in the education market, some schools are still nervous about abandoning Windows and Microsoft’s services and apps. Adopting the Stream 11 Pro for Education means embracing a cloud-based approach, but the familiarity of Windows, Office 365 and Outlook could be very attractive.In the flesh it’s a perfectly solid lightweight laptop that has a similar feel to recent Chromebooks, with good build quality, a decent keyboard and a fine if not outstanding HD screen.Fleets of Streams can be managed using Windows Intune and Active Directory, so schools with an existing Windows infrastructure and/or Office 365 for Education should find them an easy fit. Of course, if you prefer Google’s services, OS and management console, then HP has that covered too, with its Chromebook 11 and Chromebook 14 for Education offerings (see image below).

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-463305-341-battery.html HP 463305-341 Battery

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HP believes that modern schools are looking for a full range of hardware and OS options, covering everything from tablets for primary school use through to high-performance laptops for secondary education. With its new education laptops and tablets, it’s putting the choice in schools’ hands.Choosing a new computer used to be oh-so-simple. Desktop PC or laptop, sir? Both formats had clearly defined advantages and disadvantages, they looked totally different and there was very little chance you’d make the wrong choice.Now, if you want tech to use on the move, you’re overwhelmed by options: conventional laptops, laptops with touchscreens, two-in-one devices with detachable keyboards, laptops that fold into tablets, pure slates… no wonder people are confused.

Nonetheless, these devices can still be split broadly into three categories: laptops, tablets and hybrids. In this guide, we’ll run through the pros and cons of each, judging them on various criteria – including price, battery life and performance – to help you reach a decision about which type of device suits you, or your business, best.If you’re looking for the cheapest device possible, compact tablets are the most affordable of the three device categories. A year or two ago, sub-£100 tablets were utter landfill, but there are now several decent compact tablets that don’t reach the three-figure mark.As you’d expect, these devices lack processing power compared to more expensive machines, but they’re still quick enough to run desktop applications. That’s possible because, despite their low prices, many come with Windows 8 installed.

8GB or 16GB is the norm, meaning you may need to spend extra on boosting the available memory with a memory cardCheap, compact tablets also provide minimal storage: 8GB or 16GB is the norm, meaning you may need to spend extra on boosting the available memory with a memory card – if the tablet offers a memory card slot in the first place. However, if all you’re looking for is a handheld for browsing the web, scanning email and watching Netflix, a cheap compact tablet will do just fine.f you want a device with a proper keyboard, not just an onscreen model, you can pick up cheap laptops from around £250. At this price, most laptops don’t come with a touchscreen; if that’s a key feature for you, you’re better off exploring two-in-one hybrid devices – that is, tablets with a detachable keyboard.Hybrid and laptop prices range from £250 to £2,500 and beyond, but there’s a simple rule of thumb: more money is rewarded with higher-quality, higher-resolution screens, greater processing power and a better build standard. http://www.dearbattery.co.uk/hp.html http://www.dearbattery.co.uk/hp.html

HP HSTNN-LB31 Battery

If you've accidentally disabled your PC or laptop's screen, it can seem like the end of the world, forcing you to chuck an expensive and otherwise perfectly good machine. Luckily, there's a straightforward solution. If you've turned off your computer's internal graphics, don't worry: we're here to walk you through fixing an accidentally disabled graphics card.If you'd rather just junk it and upgrade, read our list of the best laptops of 2014. Or, if you want to get even more hands-on with your machine, check out how to build a PC.If, for whatever reason, you've disabled your machine's main graphics chip, your screen will instantly go black. This is because the hardware sending visual data to your screen is inactive. This is purely a software issue, however, and is completely reversible.

Depending on how comfortable you are with computers, the method for doing so is going to seem either surprisingly simple, or terrifyingly complex. To restore your internal graphics settings, you need to reset the BIOS by removing the CMOS battery.
If that sounds like an alien language, don't panic - it's not as complicated as it seems. BIOS stands for Basic Input/Output System, and it's the system that tells your computer what to do with each piece of hardware inside it.The CMOS acts as a sort of short-term memory, which in turn tells the BIOS what to do every time you start your computer. This system is powered by a small battery, about the size of a 10p piece. By removing this, the BIOS essentially 'forgets' what settings to use at startup, and reverts to its defaults. Don't worry though, none of your files or settings will be modified or deleted. Instead, the computer just goes back to its standard start-up settings.

How to fix a disabled graphics card without a screen: removing the CMOS battery on desktop PCs To fix an accidentally disabled graphics card, you'll need to remove the CMOS battery. For desktop users, this will be a fairly easy task: simply ensure your machine is powered down and with all cables removed, then open up the case to reveal the hardware inside. If you're unsure how to do this, refer to the manufacturer's information, but be warned that doing so may void your warranty. Once the internal components are accessible, you'll need to find and remove the CMOS battery. Usually located in an exposed housing on the motherboard, this part looks like a large watch battery. Once found, most can simply be popped out, but you may need to disengage some form of clipping mechanism first, depending on your PC.Once the battery has been removed, wait for around one to two minutes. This should give the CMOS time to reset itself to its defaults. Then, replace the battery, reseal your computer's case, and reboot your machine. Your BIOS should have reset itself, re-enabling your internal graphics in the process.

For laptop users, accessing the CMOS battery could prove more challenging. Some models will have a small pop-out tray on the chassis to enable easy removal, around 1in across. However, if your laptop does not possess this, you may need to disassemble your laptop in order to reach the battery housing.How to fix a disabled graphics card without a screen 5
Due to the huge variety of laptop makes and models in existence, it's impossible to provide a comprehensive guide to taking them apart. The best way to find out how to disassemble your particular machine is to ascertain your laptop's model number, and then use a web search to locate a good tutorial.Alternatively, another option would be to take it into your local PC repair shop. Tell the staff that you just need to reset the BIOS by removing the CMOS battery, and often they will be happy to do it for you while you wait.Once you have access to the battery, simply follow the steps above for desktop PCs: remove, wait, replace and restart. Once you've rebooted your machine, your BIOS should be back to normal and your graphics fully-functioning.

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Tablets, Chromebooks and low-cost laptops can’t help but be attractive to UK schools. Their budget prices make them affordable for classroom use or 1:1 schemes, while cloud-based services and education-friendly apps give forward-thinking educators rich new resources to explore.Plus, students find these devices accessible and familiar. They work much like their own smartphones, or like the tablets and laptops that they use at home.Yet for schools, investing in consumer-grade or even corporate-focused products might not always be the best choice. While there is some crossover with enterprise, few corporate tablets or laptops face the kind of environment they’ll meet in school.In the classroom, it’s not enough to be slick, good-looking or a strong performer; you have to be tough to survive.

When HP designed its new Education Edition devices – the HP Pro Tablet 10 EE, the HP Pro Slate 10 EE and the HP ProBook 11 EE – it spent months going to schools, trialling hardware and talking to schools IT administrators, teachers and students, so that it could built classroom-ready products that would meet the specific demands of schools.“That informed the design of these products, which are built specifically for education” says Gus Schmedlen, HP Vice President of Worldwide Education. “They are not a retooled corporate or consumer offering.”Developing hardware for schools starts with a robust, ruggedised design. Kids don’t handle tablets or laptops with kid gloves; they drop from desks, spill drinks over them, and knock them around during daily use.If issued to individual students as part of a 1:1 scheme, tablets or laptops may be carried casually in a bag and face further dangers, both in the home and on the way to and from school. What’s more, as more schools adopt a learn anywhere, anytime approach to education, their devices need to grow even tougher. If a school’s tablets are tied to the classroom, they’re not being used to their full potential.

Perhaps all that helps explain why HP built the HP Pro Tablet 10 EE and HP Pro Slate EE with a chunky, rubberised casing and a Corning toughened glass screen, ensuring that both tablets can withstand stringent drop tests and pass IP52 standards for water and dust-resistance.It should also explain why HP’s ProBook 11 EE isn’t simply a retargeted corporate laptop, but a ruggedised model encased in co-moulded industrial rubber, with the chassis designed to provide maximum structural strength without excessive bulk or weight.It’s not just a question of materials, but of attention to detail in the design. The rim around the screen on the two EE tablets is designed to stand proud of the glass, protecting the display if the tablet is dropped face down on the ground. Both tablets come with the option of a keyboard dock, and the connection goes through over 112,000 cycles of testing, to ensure that when the tablet slots into the dock, it works as well one year on from purchase as it did on the day it arrived.

As Alex Poole, HP’s Business Development Manager for Mobility, UK and Ireland, puts it, “In the first year we might traditionally see a 40% failure rate for schools adopting Android tablets, because they’re just not fit for purpose. The amount of testing we’ve done on these devices goes far and away beyond anything out there in the marketplace.”As an example, HP designed the new tablets to work with a simple, passive stylus, tethered to the tablet by a cord. “We put it into a school in the US for testing about six months ago,” says Poole, “and an eight-year-old kid picked it up, saw it was attached, and started swinging the tablet by the pen. We redesigned the pen to withstand 7LB of centrifugal force – that’s the level of testing that we talk about.”

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The stylus and keyboard dock bring us to another important point: that schools’ devices need to suit a wide range of ages, and work in a wide range of roles. As HP’s Gus Schmedlen puts it: “Physiologically a student in Year 1 is very different to a student in Year 11, so you have those industrial design and human factors, but we also have the curriculum. What a Year 1 or Year 2 learns is very different from what a Year 10 or Year 11 learns.”During its research, HP found that the combination of touch and stylus control was a must in the younger years, to support the development of handwriting and basic maths skills, and different modes of learning. “Kineasthetic learning – learning by touching and feeling – is so important in the primary grades” says Schmedlen.

Yet as students move up through primary and secondary school, they’re expected to produce more work and a different kind of work. “There are lots of requirements for content creation, and a lot of times those include a keyboard” he adds. This is where hybrid devices, convertibles or tablets with a keyboard dock are particularly versatile, and where inexpensive laptops and Chromebooks come into their own.Battery life is just as crucial for schools as it is in the corporate sector. As Schmedlen notes, when educators look for hardware “they want unlimited battery life and products that don’t break, and from a physical side we try to get as close to that as possible.” A laptop or a tablet that needs recharging midway through the afternoon isn’t a device that supports anytime, anywhere learning, so HP has built its Education Edition products to last for up to eight or even ten hours, ensuring they keep working throughout the school day. http://www.dearbattery.co.uk/hp.html http://www.dearbattery.co.uk/hp.html

Batería Asus G73S

Por su parte, el teclado del Huawei MateBook tiene unas teclas de 1.5mm, suspensión ergonómica y un diseño tipo chiclet, lo que permite tener un área de teclas amplia que minimiza los errores de escritura. El touchpad integrado utiliza la tecnología multi toque (multi-touch) que reconoce los movimientos suaves y precisos de los dedos, combinando confort y utilidad. Se puede adquirir por 149 euros.Pero si hay un gadget que brilla sobre los otros dos ese es el Huawei MatePen, un stylus con 2.048 puntos de presión que dibuja con gran precisión en la pantalla del dispositivo. Pero no sólo eso. También es puntero láser y es capaz de pasar dispositivas de Power Point si presionas sus botones. En definitiva, un 3 en 1 que podrás adquirir por 69 euros.
Tras haber presentado el ZTE Blade V6 a mediados del año pasado, ZTE acaba de introducir oficialmente sus nuevos móviles de gama media con diseño metálico para este año 2016: el ZTE Blade V7 y el ZTE Blade V7 Lite.

Los nuevos Blade V7 de ZTE se presentan con un diseño construido sobre una carcasa de metal, y ambos están presididos por unas medidas de tamaño estándar. En la línea de la gama Blade V de ZTE, estos nuevos modelos cuentan con unas especificaciones técnicas de gama media.Comenzando primero por el nuevo ZTE Blade V7, estamos hablando de un móvil encabezado por una pantalla de 5,2 pulgadas que alcanza una resolución Full HD de 1.920 x 1.080 píxeles. Esta pantalla, además, cuenta con la tecnología de 2.5D, lo que se traduce en que sus laterales están ligeramente curvados en los extremos.Debajo de su carcasa, este modelo alberga un procesador MediaTek de ocho núcleos (modelo MT6753) que alcanza una velocidad de reloj de 1.3 GHz, 2 GB de RAM, 16 GB de capacidad de almacenamiento interno (ampliable, imaginamos), una cámara principal de 13 megapíxeles, una frontal de cinco megapíxeles, Android 6.0 Marshmallow y una batería con una capacidad de 2.500 mAh.

El ZTE Blade V7 Lite, por su parte, incorpora unas características algo más sencillas, pero presenta la peculiaridad de que incorpora un lector de huellas dactilares en la parte trasera de su diseño. La pantalla es de cinco pulgadas, y aunque también tiene un acabado de 2.5D, la resolución que alcanza es HD (1.280 x 720 píxeles).El procesador que alimenta el rendimiento de este modelo es un MediaTek de cuatro núcleos (MTK6735P), y entre las demás características encontramos 2 GB de RAM, 16 GB de memoria interna (ampliable mediante microSD), una cámara principal de ocho megapíxeles, una frontal también de ocho megapíxeles (ambas con Flash LED), Android 6.0 Marshmallow y una batería con una capacidad que alcanza los 2.500 mAh.En un inesperado cambio en la denominación de sus móviles de la gama Xperia, Sony ha presentado en el MWC 2016 una nueva familia de teléfonos inteligentes que responde al nombre de Xperia X. El Sony Xperia X, el Sony Xperia X Performance y el Sony Xperia XA son los primeros en estrenar esta etiqueta.

El nuevo Sony Xperia X es la pieza central de esta nueva gama, y se presenta con una pantalla de cinco pulgadas con resolución Full HD (1.920 x 1.080 píxeles). El sistema operativo que incorpora de serie corresponde a la versión más reciente de Android, Android 6.0 Marshmallow, y su apartado multimedia se sustenta en una cámara principal de 23 megapíxeles (con la tecnología de autoenfoque híbrido) y una cámara frontal de 13 megapíxeles.En lo que a colores de carcasa se refiere, el nuevo Xperia X estará disponible en rosa oro, lima oro, negro grafito y blanco. Respecto a las otras variantes de este modelo, el Xperia XA destaca por tener un diseño frontal que prácticamente prescinde de los marcos laterales en la pantalla, mientras que el Xperia X Performance ofrece el mayor rendimiento de esta gama.

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Si echamos un vistazo a las características de los Xperia X, veremos que el modelo X está alimentado por un procesador Snapdragon 650 de Qualcomm (junto con 3 GB de RAM), mientras que el XA alberga un procesador Helio P10 de MediaTek (junto con 2 GB de RAM). El X Performance, por su parte, incorpora un procesador Snapdragon 820 (respaldado por 3 GB de RAM).En el Sony Xperia X, lo que nos encontramos es un móvil de unas dimensiones de 142,7 x 69,4 x 7,9 milímetros, con un peso de 153 gramos. El almacenamiento interno está disponible en versiones de 32/64 GB (ampliables), mientras que la capacidad de la batería alcanza los 2.620 mAh.En lo que se refiere al Sony Xperia XA, la principal diferencia es que la resolución de la pantalla no es Full HD, sino HD (1.280 x 720 píxeles). La memoria RAM tiene una capacidad de 2 GB, mientras que la memoria interna es de 16 GB (ampliables). La batería, por su parte, tiene una capacidad de 2.300 mAh. La cámara principal y la cámara frontal, además, reduce sus sensores hasta los 13 y 8 megapíxeles, respectivamente.

Por último, el Sony Xperia X Performance cuenta con unas medidas establecidas en los 144,8 x 71,1 x 7,6 milímetros, con un peso que alcanza los 164,4 gramos. La memoria interna tiene una capacidad de 32 GB (ampliables), y la capacidad de la batería es de 2.700 mAh.A excepción del Xperia XA, el más sencillo de todos los modelos de esta gama, las otras dos versiones pueden presumir además de incorporar un lector de huellas dactilares. Este lector está ubicado en el lateral derecho, exactamente en la misma posición en la que lo albergan el Sony Xperia Z5, el Sony Xperia Z5 Compact y el Sony Xperia Z5 Premium.En lo que a smartphones se refiere siempre he pensado que LG es una marca valorada de forma inversa a la calidad de sus productos.

Prueba de evidente de ello es el LG G4, un modelo cuyas ventas y notoriedad se encuentran muy por debajo de la calidad del que para muchos, entre los que me incluyo, es uno de los mejores smartphones del 2015.Conscientes de la necesidad de un cambio de rumbo en aspectos fundamentales como el diseño, el nuevo LG G5 se sube al carro del éxito marcado por sus principales competidores dentro de la gama alta, abandonando el plástico y la tapa trasera removible, en favor de un cuerpo metálico unibody que llega con un par de generaciones de retraso.Sobre la mano el LG G5 luce muy bien y se asemeja tal vez en demasía a lo que podría ser la versión metálica del Nexus 5X que transmite cierta sensación de fragilidad y cuyo tacto queda todavía lejos todavía de los primeros espadas cuya mayor experiencia en este aspecto se hace notar.

Tal vez sabedores de que este cambio de rumbo no sería suficiente para poder codear su LG G5 con los iPhone 6S o los recién presentados Galaxy S7 y S7 Edge, en LG no han tenido más remedio que sacarse un as de la manga y convertir al LG G5 en el primer móvil modular del mercado.El “Magic Slot” del G5 comienza con una pequeña pestaña en la parte inferior izquierda que sirve como resorte para liberar la parte inferior del terminal, dando acceso a un compartimento en el que inicialmente se encuentra la batería de 2.800 mAh de capacidad -que puede ser reemplazada de forma sencilla- y que además está pensado para añadir nuevos accesorios.El primero de ellos es el LG Cam Plus, un módulo de cámara que, además mejorar la sujeción y facilitar el uso de la cámara, añade botones físicos de disparo, zoom, enfoque automático, bloqueo de la exposición y acceso directo a la aplicación de cámara, ademas de 1.200 mAh de capacidad extra de batería, que puede ser usados para cargar la batería principal si se conectan de forma conjunta o como batería secundaría si se usas de forma independiente. Un accesorio interesante que facilita en gran medida el desempeño fotográfico, y al que la batería extra hace mucho más atractivo.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73sw-91136z-bateria.html Batería Asus G73SW-91136Z

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73sw-91210v-bateria.html Batería Asus G73SW-91210V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73sw-a1-bateria.html Batería Asus G73SW-A1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73sw-a2-bateria.html Batería Asus G73SW-A2

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73sw-bst6-bateria.html Batería Asus G73SW-BST6

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73sw-bst8-bateria.html Batería Asus G73SW-BST8

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73sw-l1-bateria.html Batería Asus G73SW-L1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73sw-ty027v-bateria.html Batería Asus G73SW-TY027V

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El segundo accesorio para LG G5 es LG Hi-Fi Plus, un módulo de sonido desarrollado por Bang & Olufsen que añade soporte de audio de alta definición de 32 bits a 384 KHz), no sólo al LG G5, también de forma independiente al ser conectado a otros accesorios o un PC. Un accesorio interesante pero que si somos sinceros, sólo llamará la atención a los más apasionados del sonido.¿Es Magic Slot del LG G5 una revolución? Tal vez sea pronto para juzgarlo, aunque es innegable que se trata de un elemento diferenciador que puede marcar un punto de inicio en una nueva era de móviles modulares, cuyo éxito o fracaso dependerá en gran medida del interés que puedan despertar los accesorios disponibles, y de la utilidad práctica de los mismos.En lo que al hardware se refiere pocas sorpresas, el LG G5 incorpora el último procesador Qualcomm Snapdragon 820 que integra una GPU Adreno 530 -más eficiente energéticamente y un 40% más potente- con modem LTE cat 12 (600 Mbps de descargar) /cat 13 (150 Mbps de subida), y carga rápida Quick Charge 3.0.

El conjunto se complementa con 4 GB de memoria RAMLPDDR4, 32 GB de memoria interna ampliables hasta 2 TB con tarjetas de memoria microSD.En cuanto a la pantalla, LG apuesta por reducir la pantalla ligeramente hasta las 5,3 pulgadas con un panel LCD IPS Quad HD de 2.560 x 1.440 píxeles (554 ppp) que cuenta con la peculiaridad de estar “siempre encendido”. Buena definición, colores naturales y, al menos a priori, un excelente nivel de brillo, son las algunas de las primeras apreciaciones en una primera toma de contacto y breve análisis del LG G5.En el LG G5, la marca coreana ha querido reinventar la pantalla adicional visto en el LG V10 aunque implementado de forma distinta. En el LG G5 no hay pantalla secundaria, esta se sustituye por un área central en blanco y negro que muestra información como la hora y la fecha, además de los iconos de las notificaciones pendientes. http://www.portatilbateria-es.com/samsung.html http://www.portatilbateria-es.com/samsung.html

HP 411462-421 Battery

IFA 2015: What to expect from Samsung, Sony, and Microsoft - Asus Stand
Asus has been actively updating its products recently, and so IFA should see more of that rather than a big new device reveal. Hopefully we’ll see a follow up to the ZenFone, and perhaps a new version of its impressive Transformer Book line of hybrids.IFA 2015: What to expect from Samsung, Sony, and Microsoft - Virtual reality HTC Vive
Almost every virtual-reality (VR) device we know about will be released in 2016, so VR is likely have a huge presence at this year’s IFA. However, other than the presence of HTC’s Vive and the likelihood that Sony will put its Project Morpheus PS4 headset on show, most of the big guns appear to be MIA.Neither Facebook nor Oculus VR are exhibiting, meaning we won’t get a better look at the final Rift headset ahead of its consumer release. StarVR developer Starbreeze Studios and its VR department InfinitiEye are also skipping IFA, dashing all hopes of seeing the incredible 5K headset in action.

However, computer-peripheral manufacturer Razer is in attendance this year, so there’s a chance it could bring along its open-source VR project, OSVR. Alongside that, Carl Zeiss AG is showing off its Zeiss VR One headset for mobiles; small French exhibitor Homido VR has its smartphone head-mounted display on show; and a German tech company is showing off its Omnicam 360-degree video-recording capabilities for creating VR environments from video or photography. The IFA show floor is certain to be swimming with wearables this year. Aside from seeing Samsung’s Gear S2 smartwatch, we may also see Sony’s SmartBand 2 and Motorola’s successor to the Moto 360.Apple and cheap are two words rarely seen in close proximity. Yet, with the MacBook stepping into the range at £1,049, the 11in MacBook Air now finds itself in the curious position of being the most affordable laptop in Apple’s line-up. Starting at £749, and with Intel’s Broadwell CPUs at the helm, the burning question is whether the miniature MacBook Air is still worthy of your cash.

It’s difficult not to feel a little sorry for the 11in MacBook Air. While its stablemates have been bestowed with Force Touch trackpads, faster SSDs and Intel’s newest family of CPUs, the miniature MacBook Air has had to make do with a CPU upgrade and the arrival of Thunderbolt 2. Like its larger cousin, the 13in MacBook Air, Apple has cruelly denied it what it truly deserves: a glitzy new Retina screen.Unlike its big brother, though, the 11in MacBook Air hasn’t begun to lose its looks. There’s no question that the slender new MacBook is the prettier of the two, and dramatically thinner and lighter, but there’s something about the MacBook Air design scaled down to an 11.6in chassis that still hits the spot. The design hasn’t changed a jot, but it remains a handsome little devil.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-443063-001-battery.html HP 443063-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ib45-battery.html HP HSTNN-IB45 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-rw557aa-battery.html HP RW557AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-411462-141-battery.html HP 411462-141 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-411462-261-battery.html HP 411462-261 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-411462-321-battery.html HP 411462-321 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-411462-421-battery.html HP 411462-421 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-411462-442-battery.html HP 411462-442 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-411463-251-battery.html HP 411463-251 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-417066-001-battery.html HP 417066-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-432306-001-battery.html HP 432306-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-436281-141-battery.html HP 436281-141 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-436281-251-battery.html HP 436281-251 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-436281-361-battery.html HP 436281-361 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-436281-422-battery.html HP 436281-422 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-440772-001-battery.html HP 440772-001 Battery



Moreover, this 1.08kg laptop is exactly what people look for in an ultraportable. It’s thin enough, light enough and small enough to carry around every single day, yet big enough not to compromise on the essentials – performance, comfort and connectivity are all given top billing.It might be the only major upgrade but, sour grapes aside, the arrival of Intel Broadwell is welcome. There’s little, if any, speed benefit to be found: the Broadwell architecture is the tick to Skylake’s forthcoming tock, so offers similar performance to the previous generation with slightly greater efficiency and less heat. These might be minor improvements, but they’re the perfect fit for an ultraportable.Delve through the specification list, and there are no grand reveals. The £749 model partners the same 1.6GHz Core i5-5250U CPU as found in the 13in Air, and comes with 4GB of RAM and a 128GB SSD. If that isn’t enough storage for your needs – and I suspect for most people it won’t be – the £849 model provides a more capacious 256GB SSD. Dig into the configuration options and you can bump up to a 2.2GHz Core i7 CPU for £130; upgrade to 8GB RAM for £80; and expand the storage to 512GB for £240.

Sadly, Apple hasn’t brought over the high-speed SSD interface that it introduced on the 13in MacBook Air and Pro models. That’s a minor gripe, though, as it wasn’t lacking for performance in the first place: with sequential read and write speeds of 623MB/sec and 282MB/sec, this is still a speedy drive by any reasonable standards. And, in practice, the 11in MacBook Air delivers a nigh-on identical turn of pace to its bigger brother. Start-up and application load times aren’t quite as lightning-quick due to the slower SSD, but there isn’t a scrap of difference in the benchmark results: both the 11in and 13in Air scored a very respectable 37 in the PC Pro benchmarks. That’s quite a contrast to the Core M-powered MacBook, which scored 20. Clearly, there’s enough horsepower here to handle demanding applications and multitasking without grinding to a halt, even if the Air’s cooling fans spin up audibly under tougher workloads.

Despite this, battery life doesn’t drag far behind the MacBook. Apple has performed its usual trick of cramming every spare nook and cranny with lithium-ion battery cells, and it shows. With the display calibrated to a brightness of 120cd/m2, Wi-Fi off and a 720p video set to loop indefinitely, it lasted a creditable 6hrs 38mins – only half an hour less than the MacBook.There’s little, if any, impact to the arrival of Intel’s HD Graphics 6000 GPU – it remains as underpowered as the previous generation. The low 1,366 x 768 display resolution means that it certainly doesn’t struggle with the demands of OS X, but you can wipe any serious gaming from your aspirations. In GFXBench GL’s offscreen T-Rex benchmark, the 11in Air racked up similar numbers to the 13in model, scoring an average framerate of 92fps to the 13in Air’s 95fps.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-441243-141-battery.html HP 441243-141 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-441425-001-battery.html HP 441425-001 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-462337-001-battery.html HP 462337-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-ev088aa-battery.html HP EV088AA Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-ex940aa-battery.html HP EX940AA Battery

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Fire up something a little more demanding, such as Crysis, and the Intel GPU quickly reaches its limits. Running at 1,366 x 768 and with Crysis’ detail settings set to minimum, the Air achieved an average framerate of 48fps. At 1,600 x 900 resolution and Medium detail, that figure tumbled to 25fps.If you do want to dabble with the latest games, at playable framerates, then you have one option: drop the detail settings right down and cross your fingers.On the topic of the MacBook Air’s display, I have but one piece of advice: don’t, whatever you do, compare it to an Apple device with a Retina screen. I say this because, viewed in isolation, it isn’t half bad – at 408cd/m2 it’s very bright, and the contrast ratio of 645:1 is passable, if behind the best. Apple’s decision to colour calibrate the display works wonders; although it actually reproduces only 63% of the sRGB colour gamut, the calibration squeezes every last drop of performance from the TN panel.

Macbook Air 11-inch (2015) - keyboard and touchpad, viewed from above
Try as it might, however, Apple can’t defy the laws of physics. TN panel technology has a variety of downsides – not least its inferior colour reproduction – and the poor vertical viewing angles mean that it’s necessary to tilt the screen back and forth to prevent images washing out or becoming unnaturally dark.Yet, despite those complaints, it’s the display’s 16:9 ratio and 1,366 x 768 resolution that irk the most – there simply isn’t as much breathing room as the 16:10 Retina displays on Apple’s other MacBooks. It’s not unworkable: OS X’s multiple desktop feature, Spaces, goes some way to making up for the display’s low resolution, but it’s a sticking plaster. A Retina display upgrade is long overdue.

It’s fair to say that the 11in MacBook Air outpaces the new MacBook in almost every other department. Connectivity sees two USB 3 ports and a 3.5mm headset jack now joined by a Thunderbolt 2 port – an addition that allows the tiny MacBook Air to power a huge 4K screen at a silky 60Hz refresh rate.There’s also a 720p iSight camera, which provides crisp, amply detailed video chats. Even the built-in speakers are surprisingly serviceable: they dredge up a decent amount of clarity and volume from the Air’s compact chassis.Having spent weeks with both the MacBook and the new 13-inch MacBook Pro, I couldn’t help missing the Force Touch trackpad. Thankfully, Apple’s original glass touchpad is excellent. It remains head-and-shoulders above most Windows laptops, and allows for deft, gesture-friendly control in OS X; even working well in a Boot Camp installation of Windows 8. The keyboard, as ever, is superb: every tap of a key clicks back with a reassuring, cushioned bounce. http://www.dearbattery.co.uk/dell.html http://www.dearbattery.co.uk/dell.html

All things told, the 11in MacBook Air is a capable, compact all-rounder. So capable, in fact, that it makes a far better buy than the £1,049 MacBook. It’s just as long-lasting, ostensibly just as portable, and the extra CPU grunt and improved connectivity make it a far more flexible choice.Cast your net wider than Apple’s line-up, however, and a troop of rivals emerge. It faces a stiff challenge from Windows laptops such as the Asus Zenbook UX303LA, not to mention hybrid designs such as the Microsoft Surface Pro 3. It’s cheap by Apple’s standards, but not especially so by those of anyone else.Yet, despite Apple’s attempts to hobble the Air’s appeal with a frugal smattering of upgrades, and growing pressure from a cast of able contenders, the 11in MacBook Air still delivers almost everything you could ask from an ultraportable. A dramatic facelift (or early retirement) is almost certainly due in the not-too-distant future – but for now, the 11in MacBook Air serves as a welcome reminder of what made Apple’s ultraportable so great in the first place.

HP HSTNN-XB61 Battery

The Helix 2 also comes with everything else you’d expect from a high-end gaming laptop, including HDMI output, Gigabit Ethernet, 802.11ac wireless, a 1080p front-facing video camera, Intel High Definition Audio, and a removeable 60Wh battery.As mentioned earlier, the Helix 2’s Full HD 17.3in IPS screen really swallows you whole. With a luminance of 296cd/m2 and contrast ratio of 1,082:1, it isn’t as bright as the Alienware 17 R2, but it does have a higher contrast ratio. However, like the Alienware 17 R2, this display struggles to reproduce richer and more saturated colours, adding a cool tinge to onscreen images.That aside, the IPS screen has impressively wide viewing angles, no visible ghosting and its matte finish stifles reflections from nearby light sources. The response time also seems high, but screen tearing was prevalent during our gaming benchmark tests. This isn’t really an issue with the panel itself, but is instead due to uncapped frame rates. So if you’re adamant that 60fps isn’t smooth enough for you, the Helix 2’s panel will throw a spanner in the works.

Any MacBook owner will tell you that one of the “nice to have” features of the laptop is the MagSafe charging cable, which magnetically clicks into place when you put the cable and charging port near each other. It seldom gets mentioned in reviews, partly because Apple introduced the feature nearly a decade ago, and partly because – well, who devotes great time to thinking about charging cables?Well, Kickstarter has well and truly proved that people think about them. Znaps aims to emulate the joy of the MagSafe charger for any smartphone with either a Lightning port (iPhone 5s and up) or micro-USB (almost everything else).Comprising of two parts – the cable adapter and the “plug” that sits in the phone’s charging port – Znaps has already smashed its funding target several times over. It has raised CAD$2,945,318 (£1.4 million) of its CAD$120,000 (around £60,000) goal, and it still has a few hours left to run. As a result of this success, its creators have already hit a number of stretch goals including additional colours, a second charging light, Apple MFi certification and USB Type-C support.


You may wonder why they didn’t just build a cable, rather than breaking it into a cord and an adapter. So did some of the commenters on the Kickstarter, and the designers claim it's down to patent law. In short, concerned about violating Apple’s patent, they decided to play it safe by breaking the charger into two parts.So, for non-MacBook owners, what’s the fuss about? Well, with laptops, tripping on the lead results in a clean removal of the cable, without dragging the MacBook to the floor or damaging the charging port. Znaps suggests in its Kickstarter page that the same result will apply here, but with something as light as a mobile phone, we’ll have to wait and see.Micro-USB users will delight in the fact that it’s reversible, meaning no more fiddling to get the cable the right way up, although iPhone users will be familiar with this kind of luxury. It plugs the charging port against water damage (be warned, though, that unless your phone is water-resistant like the Samsung Galaxy S5 or Sony Xperia Z3, it will likely have other vulnerable points) and also has a light to indicate its charging status. Perhaps best of all, its creators promise its svelte size means that it’s compatible with any existing case.

You can back Znaps for a few more hours on Kickstarter, with a single cable and adapter costing $11 (around £7), with shipping expected to begin in November this year.Since it began over 90 years ago, IFA has grown to become the world’s largest consumer electronics exhibition. While it was once home to some of the biggest technological reveals, such as the first showing of the cathode-ray tube in 1931, IFA has now become the only place to look for next year’s must-have smartphones, laptops, smartwatches and more. Taking place from 4 to 9 September in Berlin, we can expect to see Microsoft, Samsung, Sony and many others showing off their hottest consumer gadgets.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xb24-battery.html HP HSTNN-XB24 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xb59-battery.html HP HSTNN-XB59 Battery

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Here’s the latest rumours on what we can expect to see from Berlin’s packed exhibition halls.IFA 2015: What to expect from Samsung, Sony, and Microsoft - Microsoft Stand Microsoft spent the first half of this year building up to the launch of Windows 10, so with that now out of the way, it’s sure to be showing off a range of devices running its shiny new operating system.With Xbox One Insiders receiving Windows 10 in September, we’re almost certain Microsoft will demonstrate what the update can do for its home console. It’s also looking very likely that it will show off its two new Lumia flagship phones, the 950 and 950 XL. Why? IFA is a perfect venue for Microsoft to unveil its first high-end Windows 10 mobile devices since it dropped Nokia.

Rumours also suggest that production on the Surface Pro 4 is about to step up; Microsoft has placed orders for components with an October launch in mind. However, an IFA appearance is incredibly optimistic. Microsoft may want to give its flagship Windows 10 hybrid its own separate event, and IFA could just be a little bit too crowded.Although its consumer release could still be quite a way off, Microsoft may also roll HoloLens out to European developers. Samsung’s presence at IFA is bound to be big. Expect a whole range of new Ultra HD TVs – some curved, some not – alongside a host of Blu-ray players and speakers.We already know all about the Samsung Galaxy S6 Edge+ and Galaxy Note 5, as well as its new Galaxy Tab S2 tablets, but IFA will be the first opportunity for the general public to get hands-on with the device.Expect Samsung to also be showing off its mobile-payments service Samsung Pay, demonstrating it not just on its Pay-enabled smartphones and tablets, but also on its Pay-enabled TVs.

It’s also possible Samsung will unveil the Gear S2, its new round-faced smartwatch. Rumours have been floating around about a new smartwatch from Samsung, and during its S6 Edge+ launch event in New York, the Korean manufacturer teased the Gear S2 with a quick trailer stating “coming soon”. According to Pocket-Lint, Samsung has confirmed it will unveil the Gear S2 on 3 September, right at the start of IFA. Sony has been in a spot of bother lately in regards to its consumer devices. Looking at Sony’s latest financial report, it’s clear that its PlayStation business is the only consumer division carrying the company forward. So we can expect Sony to put the PS4 and its upcoming Project Morpheus virtual-reality headset front and centre at this year’s IFA.

With its Xperia division losing money, and having already released the marginally improved Xperia Z3+ and impressive Xperia Z4 Tablet, there isn’t an awful lot for Sony to show off this year. Some sites have speculated that Sony will unveil a Xperia Z5 (as in Japan the Z3+ is the Z4), but Sony’s new strategy seems to be to release one new handset per year, rather than cannibalising its own market by releasing two. However, we may still see an Xperia Z3+ Compact; Sony hasn’t yet updated 2014’s petite and powerful Xperia Z3 Compact.Earlier this year Sony let slip that it’s working on a follow-up to the Sony SmartBand, this time equipped with a heart-rate monitor. The leak appeared back in June, but Sony is yet to show it off, so perhaps its first public appearance will come in Berlin.

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xb60-battery.html HP HSTNN-XB60 Battery

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In Sony’s other consumer-electronics departments, it goes almost without saying that it will be displaying its range of 4K Bravia TVs. Interestingly, the Japanese electronics manufacturer hasn’t jumped on the curved TV bandwagon just yet, so perhaps IFA could yield one. Having already released its exceptional LG G4 flagship smartphone earlier this year, LG could unveil its 6in phablet the LG G4 Pro.Aside from that, LG’s IFA will largely revolve around its display technologies. LG’s 4 September keynote is being helmed by CEO and president of LG Display, Sang-Beom Han, indicating that screens are LG’s focus this year. We’ve been promised a glimpse of “the future of TV”, and if LG’s millimetre-thick “wallpaper” display is anything to go by, we could be in for something really interesting. Like many other smartphone manufacturers, Motorola has already played its mobile hand this year by unveiling a new Moto G, Moto X Play and Moto X Style. IFA could therefore be a small event for the Lenovo company.

If we’re being optimistic, though, we’re hoping to see a follow-up to the first truly desirable Android Wear smartwatch, the Moto 360. Huawei is on a mission to change public perception about its products and, just like Mobile World Congress, IFA is an excellent place for it to do so.As the P8 came out earlier this year, it looks likely that a follow-up to the Ascend Mate will be the focus of Huawei’s IFA presentation this year. This fire was fuelled all the more when invites went out depicting a 3D pinboard “S”, leading many to believe Huawei is working on a Mate 7S instead of the Mate 8 – which has terrible assonance for a phone name.Huawei is also working on a new Nexus device, a source confirmed to IBTimes. While it’s not a new Nexus 5, it’s possible we could see the Chinese manufacturer unveil Google’s other new Nexus device at IFA despite a lack of Google at the event.

As the HTC One M9 launched earlier this year, and the larger HTC One M9+ is already out in Europe, the Chinese manufacturer isn’t likely to have a lot to show off. So all eyes are now focused on the first SteamVR headset, the HTC Vive.HTC announced Vive’s presence at IFA as part of its world tour, and this will be the second time the public has been able to get hands-on with one in Europe. It’s unlikely we’ll hear anything more about the device, but we may be given a glimpse at the final Vive controllers.IFA 2015: What to expect from Samsung, Sony, and Microsoft - Acer Stand Acer has a press conference booked this year, but hasn’t clued anyone in on what it could be showing off. Expect to see new laptops, hybrids and PCs; most new smartphones were shown off earlier this year at MWC.If we were to hazard a guess, we’d say that Acer is planning to unveil a host of new Windows 10 devices. Perhaps we might even see its first Windows 10 Mobile device. http://www.dearbattery.co.uk/dell.html http://www.dearbattery.co.uk/dell.html

Batería Asus G53SW-IX089V

Aquaris M, las nuevas creaciones móviles de BQ ‘made in Spain’
Bajo el paraguas de Aquaris M se encuentran tres smartphones que llegarán al mercado el próximo mes de mayo; de hecho, lo que se mostrará en el MWC (y lo que hemos visto hoy en la presentación) son prototipos. “Más de cien personas, la mayoría en nuestra oficina de Las Rozas y otra parte en Asia, han trabajado en el desarrollo de los tres modelos de teléfonos Aquaris M, de 4,5, 5 y 5,5 pulgadas, desde el diseño hasta la ingeniería, el desarrollo del software, etc.”, explicó Del Prado. Unos dispositivos, aseveró, “que son diferentes de los anteriores modelos” (Aquaris E, la primera gama completamente desarrollada en España por la compañía). Se trata de terminales “de líneas sencillas con un diseño elegante y que ofrecen una sensación distinta al tacto, ya que hemos buscado un efecto más mineral”, en palabras del director general. Para ello, afirmó, la compañía ha utilizado un material desarrollado por una empresa sueca, un bicomponente que evita que se queden huellas al tocarlo.

Otros elementos de diseño que han cambiado en los nuevos terminales es la posición de los botones, que se han bajado para poder ser utilizados con el pulgar, y el marco, que se ha reducido al mínimo. Eso sí, al igual que en la anterior gama los Aquaris M incorporan Quantum Color +, una tecnología de pantalla que usa leds quantum para que los colores sean más vivos y que el usuario vea un rango más amplio “incluso que en el iPhone 6”, según el directivo.La batería de los tres dispositivos es potente, partiendo de 2400 mAh y respecto al procesador, éste es un Mediatek en el caso del modelo de 4,5 pulgadas y un Snapdragon (de Qualcomm) en los de 5 y 5,5 pulgadas. El almacenamiento de los tres modelos oscila entre 8 y 32 GB y todos incorporan doble SIM (usan microsim) y conectividad 4G. Los modelos de 5 y 5,5 pulgadas integrarán además tecnología NFC para el pago sin contacto. En cuanto a las cámaras, la frontal es de 5 megapíxeles (en los tres modelos y lleva, además, Flash), y la trasera es de 8 megapíxeles (el terminal de 4,5 pulgadas) y de 13 megapíxeles (los de 5 y 5,5 pulgadas).

Los tres modelos Aquaris M están basados en la versión Lollipop de Android. De hecho, indicó Del Prado, “estamos actualizando a esta versión la gama E”. Del Prado mostró también el nuevo smartphone Aquaris E4.5 basado en Ubuntu, el sistema operativo de código abierto de Canonical. “En BQ apostamos por la libertad del usuario y por la diversidad tecnológica. En el mercado existe un duopolio de sistemas operativos, de ahí que hayamos apostado con Canonical, creador del sistema operativo Ubuntu, por la creación del primer smartphone que llega al mercado basado en esta plataforma. Con esta iniciativa, por un lado, nos centramos más en la experiencia del cliente y, por otro, mostramos nuestro convencimiento de que las comunidades de desarrollo son los centros de I+D mundiales; de hecho, nunca antes se había producido un desarrollo tecnológico tan rápido en el mercado y no es gracias a las compañías sino a las comunidades de software libre, por ello todos nuestros desarrollos de impresoras 3D están disponibles para la comunidad y también los teléfonos hasta donde nos dejan hacerlo los fabricantes de chips”, añadió.

El dispositivo de BQ es el primero que llega al mercado occidental (EEUU y Europa) basado en Ubuntu (en Asia la empresa china Meizu venderá un terminal propio basado en este sistema operativo) pero no será el único, según Del Prado. No obstante el directivo y su equipo son conscientes de que se trata de un terminal dirigido, al menos de momento, a un público muy específico, early adopters, desarrolladores… “Muchos de los usuarios de este dispositivo ya tendrán seguramente Ubuntu en su escritorio. Esta plataforma permite personalizar mucho la experiencia de usuario de forma que es para personas que quieren tener más libertad a la hora de interactuar con su móvil”.

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-bateria.html Batería Asus G53SX

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-3d-bateria.html Batería Asus G53SX 3D

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-a1-bateria.html Batería Asus G53SX-A1



Desde luego, al menos en principio, no es un terminal para un público masivo pues, como es lógico en el caso de una plataforma que acaba de arrancar en el mundo del móvil, aún no tiene muchas de las aplicaciones estrella que los usuarios demandan generalmente, como la app de mensajería Whatsapp o la de juegos Candy Crash, por poner dos ejemplos. “Sin embargo, las barreras de entrada para desarrollar apps sobre esta plataforma son mínimas, y la comodidad que ofrece es máxima; de modo que va a ser muy fácil que se desarrollen aplicaciones en Ubuntu de alto nivel de forma rápida”, aseveró, matizando: “No sé si Whatsapp está en conversaciones con Canonical para lanzar una versión para Ubuntu, que debería, pero en todo caso la capacidad de integración de la primera en el sistema operativo no la va a lograr ni en iOS ni en Android. Así que sí, Whatsapp para Ubuntu es algo que llegará. De todas formas hay otras apps como Telegram que se pueden usar con este sistema”.

Ubuntu no es, por otro lado, la primera propuesta que existe en el mercado para diversificar el mercado de plataformas móviles, dominado por los sistemas de Google y Apple. Tizen, apoyado por Samsung, o Firefox, creado por Mozilla y que cuenta con el apoyo de operadoras como Telefónica, son otros. Pero Del Prado cree que Ubuntu “posibilitará a muchos agentes (por ejemplo, operadoras) llegar a un nivel de integración con el sistema operativo que otras plataformas no permiten”. En cuanto a las ventas previstas por BQ del nuevo dispositivo basado en Ubuntu el directivo reconoce: “Nos da igual si vendemos más o menos unidades; cuando algo nuevo como esto surge hay que apoyarlo”.

BQ, una tecnológica española que factura ya más de 200 millones de euros
Del Prado desveló, además, los ingresos conseguidos por la compañía española en 2014, que superan los 202 millones de euros, la mayor parte de los cuales los proporcionan las ventas de smartphones. De hecho, como recordó Del Prado, “cinco de los diez smartphones más vendidos en España, según datos de GfK de diciembre de 2014 son de BQ. El más vendido es el Aquaris E5, que gana por goleada al siguiente terminal de la lista, de factura Samsung”.De cara a este año, Del Prado confía en, al menos, mantener estos ingresos. La compañía, que ya vende sus impresoras 3D en más de 50 países de todo el mundo, está expandiendo sus operaciones en el ámbito de los smartphones. “Ya tenemos oficinas con soporte para los usuarios de nuestros teléfonos en España, Portugal, Alemania y Francia y esperamos abrir otras nuevas en Reino Unido, Italia y Suecia este año 2015”, señaló el directivo.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-ah71-bateria.html Batería Asus G53SX-AH71

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-rh71-bateria.html Batería Asus G53SX-RH71

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-s1185v-bateria.html Batería Asus G53SX-S1185V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-sx017v-bateria.html Batería Asus G53SX-SX017V

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-xa-bateria.html Batería Asus G53SX-XA

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-xa1-bateria.html Batería Asus G53SX-XA1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-xn1-bateria.html Batería Asus G53SX-XN1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-xr1-bateria.html Batería Asus G53SX-XR1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g53sx-xt1-bateria.html Batería Asus G53SX-XT1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73-bateria.html Batería Asus G73

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73gw-bateria.html Batería Asus G73GW

http://www.portatilbateria-es.com/asus-g73j-bateria.html Batería Asus G73J



En el siguiente vídeo Adán Muñoz, director de Desarrollo Tecnológico de BQ, explica a TICbeat las novedades de la gama de smartphones Aquaris M, que la empresa presentará en el MWC 2015, y el comportamiento en el mercado del Aquaris E4.5 que la tecnológica española acaba de lanzar y que es el primero que se comercializa en Europa y EEUU basado en Ubuntu.Tras empezarse a hablar de él hace un tiempo, ahora se han filtrado todas las características técnicas importantes del HTC One M9, el nuevo ‘smartphone’ de gama alta de la compañía.El inicio de la edición de este año del Mobile World Congress está cada vez más cerca y con ello el ecosistema informativo centrado en la telefonía va subiendo de temperatura. Y es que al anuncio de la línea de smartphones de gama media de LG para 2015 y la filtración de las características del Motorola Moto E, ahora nos toca sumar la revelación de todas las especificaciones importantes del HTC One M9, el nuevo teléfono inteligente de gama alta de la compañía.

De él se viene hablando hace semanas, tiene un factor de forma similar al HTC One M8, y especificaciones de alto perfil entre las que destacan las siguientes: pantalla Full HD de 5 pulgadas (aún no está claro qué panel usarán exactamente pero fijo que uno igual de bueno o superior a los de las versiones anteriores del aparato), procesador Snapdragon 810 de ocho núcleos a 2GHz, 3GB de memoria RAM y 32GB de almacenamiento interno (ampliables a través de tarjeta MicroSD hasta los 128GB).Pero sigamos por las cámaras. Como no podría ser de otra forma lleva dos, una principal de 20 megapíxeles con enfoque automático y sensor BSI, y otra secundaria de 4 megapíxeles. En cuanto a conectividad, soporta redes LTE, integra NFC, GPS y el resto de sensores habituales (que si giroscopio, que si acelerómetro, etc.), y la batería cuenta con unos muy respetables 2900mAh. http://www.portatilbateria-es.com/fujitsu.html http://www.portatilbateria-es.com/fujitsu.html

Por otro lado, todo eso va metido en una carcasa metálica de 9,61 mm de grosor, y funciona gracias a Android 5.0 Lollipop con la capa de software Sense 7, que entre otras cosas introduce nuevas opciones de personalización (por ejemplo configurar la pantalla de inicio).En resumen, lo esperado, un terminal que junto al Galaxy 6 y alguno otro formarán la nueva familia de pesos pesados del sector en 2015. Eso sí, ninguno de ellos se acomodará a todos los bolsillos (este rondará los 750 euros libre) y habrá que esperar a poder meterle mano para sacar más conclusiones (si todo va como se espera el 1 de marzo HTC lo presentará oficialmente).
LG ha revelado cuatro de los nuevos terminales que presentarán en el MWC los cuales forman la línea de smartphones de gama media de la marca para 2015

HP HSTNN-Q88C-4 Battery

Il confronto tra il vecchio e il nuovo otturatore rende evidente il risparmio in termini di ingombri, mentre poter soppesare l'elemento dal vivo ci ha dimostrato come sia in grado di fermare la bilancia a meno di 7 grammi. La strategia di ridurre al minimo le dimensioni del corpo ha portato ha scelte obbligate, come quella di non integrare un mirino, ma ha portato Panasonic a mettere sul piatto una mirrorless con sensore Micro Quattro Terzi con un ingombro pari a quello di prodotti equipaggiati da elementi di formato più piccolo, come ad esempio le Nikon 1. Panasonic ha comuque lavorato per migliorare la qualità del display e utilizzando uno schema gapless promette ora migliore visibilità in piena luce, neri più profondi e ampio angolo di visione.

Minori dimensioni significano anche un lavoro di razionalizzazione sul fronte dei pulsanti. Anche in questo caso il lavoro fatto da giapponesi è a prima vista buono: i tasti sono pochi ma ben posizionati (come ad esempio il commutatore circolare nella parte alta della fotocamera con tasto centrale Fn personalizzabile) e non manca una ghiera cliccabile per la regolazione dei parametri di scatto (alternando otturatore e diaframma in modalità manuale). A questo si aggiunge il supporto touchscreen capacitivo con parte dell'interfaccia ridisegnata, che aggiunge fino a 5 pulsanti Fn personalizzabili nella parte destra del display. Chi trovasse la macchina troppo piccola, soprattutto nell'uso con ottiche di grandi dimensioni, può contare sull'impugnatura aggiuntiva in tinta, che Panasonic fornisce con la macchina.

Lo scorso mese di Luglio, in occasione di un evento appositamente organizzato in pompa magna in quel di New York, la finlandese Nokia ha ufficialmente annunciato Lumia 1020, modello che è ormai da qualche mese il nuovo top di gamma della serie Lumia di Nokia e che, a parer nostro, sarà per molto tempo il riferimento per quanto riguarda la categoria di terminali definiti cameraphone. La commercializzazione è avvenuta inizialmente in nord America, in controtendenza rispetto ai precedenti annunci dell'azienda finlandese; Lumia 1020 è in commercio nel mercato nazionale dal mese di Settembre.La gamma di modelli appartenenti alla famiglia Lumia di Nokia, ovvero i dispositivi che portano in dote il sistema operativo mobile di Microsoft Windows Phone 8, aggiunge quindi un nuovo elemento alla propria formazione che si avvale già da tempo dei noti Lumia 925 e Lumia 920 nel segmento di fascia più alta del mercato. Un terminale definito cameraphone non a caso: eloquente è infatti il dato relativo alla risoluzione del sensore portato in dote da questo Nokia Lumia 1020, ben 41 megapixel.

Nokia ci riprova quindi e dopo 808 Pure View, condannato alla nascita a causa del sistema operativo Symbian ormai in via di abbandono, ripropone uno smartphone dalle spiccate capacità fotografiche, spingendo su quella che è una caratteristica sempre e comunque molto apprezzata e utile per gran parte del pubblico. Del resto con tutti i terminali top di gamma Nokia ha ultimamente molto insistito a valorizzare le capacità fotografiche come punto di forza rispetto a quanto proposto dalla concorrenza basata su sistemi operativi Android e iOS.Alla base di questo Lumia 1020 troviamo in linea di massima le stesse caratteristiche tecniche di Lumia 925, terminale che lo ha preceduto di qualche mese, aggiustate solo in qualche parametro come la memoria RAM che sale a 2 GB per meglio supportare il software di gestione della fotocamera e l'elaborazione delle immagini. Nella tabella seguente sono sintetizzate le principali caratteristiche tecniche del terminale comparate con i due più vicini predecessori, ovvero Lumia 920 e 925.

Lumia 1020 si pone a metà strada tra Lumia 925 e Lumia 920 come peso e dimensioni: il primo rimane il più sottile del lotto con i due restanti alle prese uno con l'ingombro della fotocamera posteriore da 41 megapixel, l'altro con l'integrazione del dispositivo di ricarica wireless che è assente negli altri due terminali. Abbiamo già segnalato il raddoppio della memoria di sistema al quale aggiungiamo una dotazione di memoria di storage pari a 32 Gbytes, taglio unico a disposizione per Lumia 1020.Secondo quanto riferito dalla società di analisi di mercato IDC, entro il 2015 il 37% della forza lavoro globale sarà mobile. Lo sa bene Hewlett-Packard che presenta a Barcellona le nuove soluzioni PC e printing destinate al mercato business e commercial con il chiaro obiettivo di volersi assicurare la posizione di leadership in questo settore.La definizione dei nuovi prodotti parte da alcune considerazioni, per altro ormai abbastanza note, sull'attuale panorama tecnologico. La pervasione del cloud, le preziose informazioni racchiuse nei big data, l'importanza della sicurezza e i vantaggi della mobilità sono tutti elementi che impongono alle aziende e organizzazioni un ripensamento del modo in cui conducono le proprie attività e gestiscono le loro informazioni.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-q87c-5-battery.html HP HSTNN-Q87C-5 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-q89c-lc32ba122-battery.html HP HSTNN-Q89C LC32BA122 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-pr06-battery.html HP PR06 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-pr09-battery.html HP PR09 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-451085-141-battery.html HP 451085-141 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-451568-001-battery.html HP 451568-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-456864-001-battery.html HP 456864-001 Battery

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Si tratta di una sfida a cui HP prova a dare una risposta con ciò che chiama New Style of IT. "I decision maker IT stanno affrontando oggi la forza lavoro più eterogenea e tecnicamente preparata di sempre e la loro richiesta per dispositivi che riflettano lo stile personale e le preferenze di produttività rappresenta una sfida di business unica. HP sta guidando la trasformazione del posto di lavoro con innovativi PC business progettati per lo stile, ma costruiti per la sicurezza e l'affidabilità" ha spiegato Kobi Elbaz, Vice President Commercial Personal Systems, PPSG HP EMEA.La progressiva "mobilizzazione" della forza lavoro impone anche un nuovo paradigma nel campo della gestione documentale e in maniera particolare nel modo in cui i lavoratori possono stampare i documenti di cui hanno bisogno direttamente da uno smartphone o da un tablet, strumenti che sono sempre più utilizzati accanto (o a sostituzione) dei notebook più tradizionali.

A tal proposito dichiara Pradeep Jotwani, senior vice president LaserJet and Enterprise Solutions, HP: "Le organizzazioni hanno bisogno di adattarsi velocemente al mutevole panorama dell'information technology, che include la gestione della grande quantità di informazioni e processi creati da una forza lavoro mobile in crescita. Nuove innovazioni e un aggiornato catalogo dei prodotti LaserJet aiutano a migliorare l'esperienza mobile print e a trasformare la gestione dei flussi di lavoro digitali e cartacei per maggiori performance di business".Nel corso della serata del 5 di settembre scorso, Samsung ha annunciato ufficialmente la terza versione del proprio phablet Galaxy Note. Si tratta ovviamente di Galaxy Note 3, destinato a raccogliere l'eredità di Note 2 e del primo Galaxy Note, capostipite non solo della serie di terminali che portano il nome Nore ma anche della stessa categoria di soluzioni radunate sotto il nome di phablet. Con questa definizione si intendono tutti i dispositivi dotati di display che offrono una diagonale superiore ai 5 pollici ma inferiore ai 7 e, ovviamente, dotati di funzionalità telefoniche.

Nel corso dell'evento di lancio tenutosi a Berlino il colosso coreano ha voluto rivendicare in maniera importante la paternità di questa categoria di prodotti, lasciano intuire che sia ora che in futuro sarà sempre di più l'attenzione che dedicherà a questo genere di soluzioni.Dimostrazione lampante di questa intenzione è proprio lo stesso Galaxy Note 3 che si caratterizza per una scheda tecnica che lo pone al top della gamma smartphone, sia per quanto riguarda il listino Samsung che rapportando lo stesso alla concorrenza. Il nuovo Note si presenta quindi decisamente rinnovato dopo una cura dimagrante che lo porta a pesare solo 168 grammi e a misurare 151.2 x 79.2 x 8.3 mm, qualche grammo e qualche millimetro meno del suo predecessore. Specifiche interessanti, soprattuto in considerazione del fatto che Galaxy Note 3 offre un display Super AMOLED Full HD di dimensioni leggermente maggiori, 5.7 pollici la misura della diagonale, contro i 5.5 di Note 2.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-416996-131-battery.html HP 416996-131 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-416996-441-battery.html HP 416996-441 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-432974-001-battery.html HP 432974-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-434674-001-battery.html HP 434674-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-434877-141-battery.html HP 434877-141 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-448007-001-battery.html HP 448007-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-ev087aa-battery.html HP EV087AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-ex942aa-battery.html HP EX942AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ib34-battery.html HP HSTNN-IB34 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ib40-battery.html HP HSTNN-IB40 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb33-battery.html HP HSTNN-LB33 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-q21c-battery.html HP HSTNN-Q21C Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-458640-542-battery.html HP 458640-542 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-482962-001-battery.html HP 482962-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-484786-001-battery.html HP 484786-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ub68-battery.html HP HSTNN-UB68 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ub69-battery.html HP HSTNN-UB69 Battery



Altra importante e gradita novità per quanto riguarda l'aspetto esteriore è costituita dalla back cover, realizzata in un materiale soft touch simil-pelle che ne impreziosice le finiture molto più che la semplice plastica impiegata solitamente dal produttore coreano. Non manca ovviamente la S-Pen e una serie di funzonalità tutte nuove e appositamente studiate per il dispositivo che prendono i nomi di Action Memo, Scrapbook, Screen Write, S Finder, e Pen Window, alcune delle quali saranno spiegate nel video che trovate alla fine dell'articolo.Di seguito riportiamo una tabella contenente le principali caratteristiche tecniche della soluzione.

Come possiamo vedere da quanto riportato qui sopra, Samsung Galaxy Note 3 non si risparmia nemmeno dal punto di vista della dotazione hardware. All'interno del dispositivo troviamo infatti un processore Qualcomm Snapdragon 800 a 2,3 GHz di frequenza (versione LTE) o un Exinos 5 Octa (versione 3G only), 3 GB di memoria RAM, 32 o 64 GB di memoria interna dedicata allo storage con supporto alle schede microSD, batteria da 3200 mAh e fotocamera principale da 13 megapixel.Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a una sempre maggiore diffusione di tablet PC, trainati inizialmente dal fenomeno iPad di Apple. Col passare del tempo e con l'aggiornamento dei sistemi operativi Android si sono fatte avanti soluzioni alternative a quelle della mela, realizzate da un po' tutti i produttori presenti sul mercato, con prezzi mediamente inferiori e che hanno ulteriormente spianato la strada a questa tipologia di dispositivi.

HP HSTNN-Q36C Battery

Da subito, il sistema operativo scelto da LG per equipaggiare i propri terminali è stato Android, fatta eccezione per una piccola parentesi poco felice legata ad una unica soluzione Windows Phone. Impegno, quello preso con il sistema operativo del colosso di Mountain View, che ha permesso a LG di accaparrarsi già due volte consecutivamente l'appalto per la realizzazione fra le poprie mura del cosidetto Googlefonino, o Nexus Phone. Giunto alla quinta versione, il terminale marchiato ufficialmente Google si appresta anche quest'anno a diventare entro pochi mesi dalla commercializzazione, prevista a breve, un nuovo best-seller.Come anticipato, LG è stata in grado di guadagnare importanti quote di mercato grazie ai terminali di fascia medio-bassa, ma non è mai riuscita nel corso degli anni a realizzare, Nexus 4 a parte, una soluzione top di gamma in grado di ambire a una posizione di rilievo nelle chart legate alla distribuzione delle soluzioni di punta delle diverse case produttrici. Del resto, le prime soluzioni top di gamma LG, leggi Optimus Dual, Optimus 3D, Optimus 4X HD, vuoi per problemi tecnici o vuoi per una potenza di fuoco, per quanto riguarda la parte marketing, decisamente inferiore rispetto alla concorrenza, non sono mai riuscite a sfondare e a far registrare numeri legati alle vendite nemmeno lontanamente simili a quelli, ad esempio, di Galaxy S 3 o iPhone 4 e successivi.

Dopo una serie di soluzioni discrete ma nulla più, all'inizio del mese di agosto di quest'anno, LG ha ufficialmente annunciato il successore di Optimus G che, nonostante una buona base hardware, aveva sofferto ancora troppo la bassa reputazione dei suoi antenati e il confronto con Nexus 4. Stiamo parlando di LG G2, lo smartphone che per i prossimi mesi costituirà la fascia alta per quanto riguarda il portfolio prodotti dell'azienda asiatica e che, molto probabilmente, sarà la base hardware del nuovo Nexus 5 ormai sul punto di esordire.

Questa volta LG ha fatto le cose in grande, realizzando una soluzione che sin dalla prima occhiata offre sensazioni positive, confermate poi, come vedremo nel resto della recensione, da un ottimo feedback anche nell'utilizzo quotidiano.Ci troviamo ad Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, per l'edizione 2013 del Nokia World. In questa occasione, crediamo l'ultima per l'azienda finlandese prima che l'acquisizione di Nicrosoft venga completata, Nokia presenterà le novità della famiglia Lumia attese per la fine dell'anno sul mercato. Seguiremo l'evento con questo live blog, riportando gli annunci in tempo reale e delegando a notizie e impressioni d'uso sul campo le nostre impressioni dirette sui nuovi prodotti.I contenuti del live blog vengono aggiornati automaticamente dal sistema pertanto non è necessario ricaricare la pagina da browser per poter accedere alle informazioni più recenti. Queste sono pubblicate mantenendo nella parte superiore quelle pubblicate più di recente.

Nvidia Shield è il tentativo del noto produttore di schede video di rendere l'esperienza gaming su dispositivo Android più fluida e profonda, e soprattutto di avvicinarla maggiormente verso l'utente hardcore. Sulla base della piattaforma Android, quindi, Nvidia ha costruito un sistema completo e performante, capace di offrire qualsiasi tipo di esperienza di gioco, accessibile come lo può essere una console domestica o, meglio, portatile, visto che con ogni probabilità il principale rivale della soluzione Nvidia può essere identificato in PlayStation Vita.Nvidia Shield offre delle prestazioni inarrivabili per qualsiasi altro dispositivo Android. Il merito è del SoC Tegra 4 che sta al cuore della nuova console portatile di Nvidia. Tegra 4 presenta una configurazione architetturale con 72 core dedicati alla grafica, contro i 12 di Tegra 3.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb73-battery.html HP HSTNN-LB73 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-xb79-battery.html HP HSTNN-XB79 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-ks526aa-battery.html HP KS526AA Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-ks527aa-battery.html HP KS527AA Battery

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Presa in mano Shield, ti rendi subito conto che il peso è nettamente superiore a PS Vita. Per le lunghe sessioni di gioco, questo può essere un inconveniente piuttosto importante, perché reggere il dispositivo può diventare stancante. Chi è abituato a giocare alla console di Sony, dunque, dovrà riabituarsi ai nuovi equilibri. Lo schermo, inoltre, appare sproporzionato rispetto al resto, visto che è troppo piccolo se lo si confronta con il resto del corpo del dispositivo. Shield pesa, infatti, 579 grammi, contro i 279 grammi di PS Vita, e si caratterizza per queste dimensioni: 158 mm x 135 mm x 57 mm. Nel caso di PS Vita abbiamo, invece, 182 mm x 18,6 mm x 83,55 mm.Insomma, bisogna abituarsi a quelle che sono le caratteristiche peculiari di Shield e a una filosofia di gioco, tutto sommato, nuova. Lo schermo potrebbe essere più ampio, ma è comunque luminoso e gradevole alla vista, con colori vividi che permettono alla console di Nvidia di offrire immagini spettacolari con quasi tutti i giochi.

Notiamo come nella parte superiore ci siano delle feritorie, segno che in quella parte del dispositivo si trova una ventola, che si occupa del raffreddamento del SoC Tegra 4 che c'è al cuore di Shield. La ventola, possiamo dire dopo questi primi test, ha un funzionamento ottimale, producendo pochissimo rumore, anzi possiamo dire che è quasi totalmente silenziosa. È una novità per un sistema portatile con queste caratteristiche, visto che altre soluzioni simili non presentano un sistema di raffreddamento attivo. Oltre alla silenziosità, dobbiamo fare un plauso a Nvidia anche per aver contenuto il surriscaldamento, visto che Shield non diventa assolutamente caldo come iPad o iPhone dopo le sessioni di gioco intenso, anzi si mantiene sempre freddo.

Un elemento cruciale per i giocatori è l'impugnatura. Shield ha una forma, nella parte di gamepad, speculare al controller di Xbox 360, e questo le consente di avere un'impugnatura agevole per i giocatori che sono abituati a giocare sulla console Microsoft. La superficie è un po' più ampia, mentre i due joystick analogici sono collocati l'uno a fianco dell'altro, invece che su due linee diverse come nel controller Microsoft. I joystick offrono un grip elevato e sono disposti nella posizione corretta per impedire che i due pollici della mano del giocatore collidano e per permettere a quest'ultimo di ancorare confortevolmente anche la parte posteriore del dispositivo.

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-ob2t-battery.html HP HSTNN-OB2T Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-q87c-4-battery.html HP HSTNN-Q87C-4 Battery



Nella parte superiore, invece, troviamo i due dorsali e i due grilletti, anche in questo caso molto simili al gamepad per Xbox 360. I grilletti, in particolare, presentano un'escursione interessante, che permetterà di giocare con Shield anche ai titoli di guida mantenendo un alto livello di controllo su acceleratore e freno delle vetture virtuali. La croce direzionale, invece, si sposerà particolarmente bene con i picchiaduro, consentendo ai giocatori di muoversi con accuratezza nelle varie direzioni necessarie. Sulla parte frontale della conchiglia, sul vano superiore che contiene anche lo schermo, troviamo un piccolo faceplate in alluminio, che può essere sostituito in modo da personalizzare l'estetica della propria unità di Shield.

Shield è un dispositivo che permette di giocare a vari tipi di prodotti. Non solo Android, anche se questo tipo di offerta rimane alla base della filosofia del dispositivo. Può anche fare lo streaming dei giochi eseguiti da un PC che si trova in casa, e permette di giocare in cloud gaming grazie a servizi come Playcast. Ma non manca neanche la possibilità di dedicarsi al retrogaming, utilizzando file di bios di vecchi giochi PlayStation. Durante la nostra prova, uno dei giochi più interessanti è stato proprio Mortal Kombat 3 per PlayStation 2, che su un dispositivo agile come Shield dà veramente il meglio di sé, nonostante la sua anzianità.Il titolo è molto ambizioso, ma è il commento che è scappato a diverse persone al primo contatto con la nuova Panasonic Lumix GM1. Piccola: questo è l'aggettivo che descrive al meglio la nuova nata in casa Panasonic. Più piccola e leggera della serie entry level GF, la nuova GM1 è un frutto di un duro lavoro di miniaturizzazione della sorella maggiore Lumix GX7 da parte dei tecnici giapponesi.

Abbiamo avuto la possibilità di vedere la piccola GM1 fatta a pezzi per apprezzare lo sforzo degli ingegneri per ridurre al minimo gli ingombri: partendo dal fatto che batteria e sensore erano le uniche due cose difficilmente miniaturizzabili, i tecnici nipponici hanno cercato di rimpicciolire tutto ciò che sta ad essi intorno. Lo spessore del corpo è stato portato al minimo impiegando la lega di magnesio, mentre anche la parte elettronica è passata da essere una scheda di dimensioni rettangolari grossa poco meno della metà del corpo a una sottile cornice in PCB che attornia il sensore.Ha dell'incredibile il lavoro fatto sull'otturatore: cambiando completamente approccio e lasciando da parte il classico design a doppia tendina con doppio attuatore, Panasonic ha scelto la via di una sola tendina (la seconda) mossa da un motore passo passo, lo stesso tipo che viene impiegato sugli obiettivi per muovere il sistema di messa a fuoco sulle macchine che utilizzano l'autofocus a rilevazione di constrasto. Panasonic ha messo a frutto la sua esperienza nel campo, visto che è ancora uno dei pochi a puntare esclusivamente su questa tecnologia, senza prendere in considerazione la rilevazione di fase sulla superficie del sensore.

Batería Asus N10Jc

En esta nueva versión de smartband se ha mejorado la monitorización, analiza más algoritmos de los comportamientos diarios del usuario y la sincronización entre dispositivos. Equipada con un sensor 6-axis, TalkBand B2 puede detectar y grabar de manera inteligente, automática y precisa el movimiento y la duración del sueño y aconsejar sobre cómo mejorar los patrones. Con una pantalla táctil HD, TalkBand B2 está fabricada en aluminio ligero. La pantalla se desmonta de la pulsera y se puede usar como auricular Bluetooth con el smartphone, gracias a su micrófono dual y tecnología de reducción de ruido. Estará disponible el próximo mes de abril en negro, plateado y dorado y dos versiones: de cuero por un precio de 199 euros y de poliuretano termoplástico, a 169 euros.También se ha mejorado la duración de la batería y la TalkBand B2 funciona durante 5 días, soportando llamadas durante más de 6 horas y de 12días en reposo. Es compatible con los sistemas operativos Android4.3 e iOS7.0 o superiores.

Y la última novedad presentada han sido los Huawei TalkBand N1, auriculares Bluetooth estéreo Hi-Fi, que cuenta con sistema de almacenamiento de 4G que se puede gestionar desde el smartphone. Y a través de él, también un sistema de monitorización de salud, distancia recorrida y calorías consumidas. Con una superficie de poliuretano termoplástico, TalkBand N1 pesa únicamente 18gramos y tiene un nivel IP54 .Estará disponible en plata, gris y rojo y saldrá por 119 euros.Como remarcaba Richard Yu, CEO de la unidad de Consumo de Huawei, “la apuesta de por este tipo de dispositivos se basa en que son una extensión de nuestros sentidos, de nuestro cuerpo y de nuestra inteligencia”. Con estos nuevos wearables el fabricante chino quiere convertirse en la marca más querida por el consumidor. Del 2013 a 2014, la parte de negocio que representa el mercado de consumo ha pasado del 52% al 65%.

La firma surcoreana presenta en el marco del MWC 2015 su nuevo, o mejor dicho, nuevos buques insignias en smartphones para este año: Samsung Galaxy S6 y S6 Edge. La empresa anuncia también Samsung Pay, su propuesta para impulsar el pago móvil, basada en dos tecnologías NFC y MST, ésta última de LoopPay, su última compra.Un año más Samsung arranca el MWC (o, mejor, dicho, se adelanta a la propia feria, que comienza mañana oficialmente) con un plato fuerte: la presentación de su buque insignia para este año 2015 que, en esta ocasión, llega en dos sabores: los modelos Galaxy S6 y S6 Edge. Se trata de dos terminales con los que Samsung se ha propuesto marcar diferencia y mejorar ostensiblemente la calidad de sus dispositivos bandera con el fin de mostrar su fortaleza tecnológica en un momento en el que la compañía, que lidera la cuota de mercado en smartphones, lo tiene cada vez más difícil, como lo demostró la caída en ventas y beneficios experimentada en 2014, causada fundamentalmente por un peor comportamiento de su negocio de terminales móviles, que genera la mitad de los ingresos de la compañía surcoreana.

“Hay empresas que apuestan por el diseño y otras por fabricar un buen smartphone desde el punto de vista de la ingeniería, pero la gente quiere ambas cosas: un buen smartphone con el mejor diseño, y eso es lo que hace Samsung”, afirmó JK Shin, presidente y consejero delegado de Samsung Electronics. Los dos nuevos terminales presentados en Barcelona, a diferencia de los Galaxy anteriores con acabado de plástico (aunque imitaban metal), están diseñados en aluminio de verdad en un intento de la compañía de mejorar de forma significativa la calidad del dispositivo y su resistencia, siguiendo la estela por la que otros fabricantes han apostado desde el principio como es el caso de Apple, aunque, en palabras de Younghee Lee, vicepresidenta de Marketing de la compañía, “el metal de estos dispositivos es un 50% más fuerte que el que se usa en otros smartphones de gama alta, así que no se doblarán”, aseveró, en alusión a la polémica generada respecto al iPhone 6, terminal que algunos usuarios señalaron haber doblado al llevarlo en el bolsillo trasero.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n10e-a1-bateria.html Batería Asus N10E-A1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n10j-bateria.html Batería Asus N10J

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n10j-a1-bateria.html Batería Asus N10J-A1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n10j-a2-bateria.html Batería Asus N10J-A2

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n10jb-bateria.html Batería Asus N10Jb

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n10jc-bateria.html Batería Asus N10Jc

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n10jc-a1-bateria.html Batería Asus N10JC-A1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n10jh-bateria.html Batería Asus N10Jh

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u1-bateria.html Batería Asus U1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u1-bateria.html Batería Asus U1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u1e-bateria.html Batería Asus U1E

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u1f-bateria.html Batería Asus U1F

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u2-bateria.html Batería Asus U2

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u2e-bateria.html Batería Asus U2E

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u3-bateria.html Batería Asus U3

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u3s-bateria.html Batería Asus U3S



Los teléfonos –que llegarán al mercado a partir del 10 de abril de 2015 en distintos colores (blanco, negro, dorado, azul y, en el caso del Edge, también en verde) y capacidad de almacenamiento (32, 64 y 128 GB)– son similares a simple vista, aunque lo que más destaca es que mientras que el primero incorpora la tradicional pantalla plana, la del Edge se curva en los extremos, lo que recuerda a la que ya integra el Note Edge (aunque este último solo en un lado), uno de los últimos dispositivos presentados por la compañía surcoreana. Ambas pantallas son de 5,1 pulgadas Quad HD Super Amoled con mayor densidad de píxeles (tienen 577ppi). También mejora su. Tanto la pantalla como la carcasa están reforzadas con cristal Gorilla.

Ambos terminales están fabricados en un cuerpo indivisible, de modo que no puede extraerse la batería, una prestación que Samsung hasta ahora defendía a capa y espada frente a propuestas integradas como la de Apple con sus iPhone. No obstante, según Justin Denison, director de Estrategia de Producto y Marketing de Samsung América, la batería se ha mejorado y se le ha dotado de un sistema que permite cargar el dispositivo de forma inalámbrica y a gran velocidad: “En 10 minutos puedes cargar batería para 4 horas más. Carga mucho más rápido que el iPhone 6”, añadió, en una presentación en la que la comparación con Apple fue una tónica habitual, como sucede en los lanzamientos de producto de ambas compañías.Denison aseveró además que la compañía ha incorporado otros elementos que mejoran el ahorro de batería. El propio procesador está pensado para ello. El chip es de factura Samsung; de hecho ambos terminales cuentan con el primer procesador móvil de 14nm sobre una plataforma 64-bits, un nuevo sistema de memoria RAM LPDDR4 (la memoria RAM es de 3 GB) y memoria flash UFS 2.0, “que ofrecen un rendimiento mayor y una velocidad de memoria mejorada con un consumo de energía bajo”.

Además, recuerdan desde la compañía, incorporan, el primer códec 1440P/VP9 que permite a los usuarios disfrutar de una gran velocidad al reproducir vídeos en streaming con un bajo consumo de energía. Una de las prestaciones más mejoradas de ambos dispositivos respecto al modelo Galaxy S5 anterior es la tecnología de cámara. Ambos integran una cámara trasera de 16 megapíxeles y otra frontal de 5 megapíxeles, acompañadas de lentes F1.9 y sensores de alta resolución que solventan lo que, en palabras de Denison, es uno de los grandes retos de la fotografía con smartphone: “Sacar buenas fotos con poca luz”. Algo que se consigue con estos terminales, según el portavoz. Asimismo, el modo HDR en tiempo real, el estabilizador óptico (OIS) e IR Detect White Balance “crean una mayor sensibilidad de luz y una mayor nitidez de cámara”.“Nunca una cámara delantera ha sido tan poderosa como ésta”, señaló Denison, poniendo como ejemplo imágenes capturadas con un iPhone 6 y un Galaxy S6. La comparación con Apple fue más allá llegando a mostrar grabaciones de vídeos con la cámara delantera con un iPhone 6 y un Galaxy S6 en los que claramente sale ganando el dispositivo de Samsung, al menos en los ejemplos expuestos por Denison.

A la cámara, por otro lado, se acceder de forma más fácil y rápida a través de una nueva función, llamada “Quick Launch”, que permite activar la cámara en menos 0,7 segundos pulsando dos veces el botón de ‘home’. Los dispositivos, al igual que los últimos modelos iPhone de Apple, están pensados para poder pagar con ellos. En el caso de Samsung, la compañía ha aprovechado su lanzamiento para dar a conocer Samsung Pay, su plataforma de pago móvil anunciada pocos días después de que se conociera que la surcoreana había comprado la empresa de pagos móviles LoopPay. Como explicó Davison, Samsung Pay se basa en tecnología NFC y MST (esta última la proporciona la empresa LoopPay), de forma que “permite el pago móvil a través de tarjeta de crédito, débito y NFC”.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-u3sg-bateria.html Batería Asus U3Sg

http://www.portatilbateria-es.com/asus-eee-pc-1002-bateria.html Batería ASUS Eee PC 1002

http://www.portatilbateria-es.com/asus-eee-pc-1002ha-bateria.html Batería ASUS Eee PC 1002HA

http://www.portatilbateria-es.com/asus-eee-pc-s101-bateria.html Batería ASUS Eee PC S101

http://www.portatilbateria-es.com/asus-eee-pc-s101h-bateria.html Batería ASUS Eee PC S101H

http://www.portatilbateria-es.com/asus-eee-pc-s101h-blk042x-bateria.html Batería ASUS Eee PC S101H-BLK042X

http://www.portatilbateria-es.com/asus-eee-pc-s101h-brn043x-bateria.html Batería ASUS Eee PC S101H-BRN043X

http://www.portatilbateria-es.com/asus-pc-s101h-chp035x-bateria.html Batería ASUS PC S101H-CHP035X

http://www.portatilbateria-es.com/asus-pc-s101h-pik025x-bateria.html Batería ASUS PC S101H-PIK025X

http://www.portatilbateria-es.com/asus-eee-pc-s121-bateria.html Batería ASUS Eee PC S121

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a2-bateria.html Batería ASUS A2

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a2000-bateria.html Batería ASUS A2000

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a2000d-bateria.html Batería ASUS A2000D

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a2000g-bateria.html Batería ASUS A2000G

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a2000h-bateria.html Batería ASUS A2000H

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a2000k-bateria.html Batería ASUS A2000K

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a2000l-bateria.html Batería ASUS A2000L



El portavoz aseguró también que este servicio, que se lanzará en EEUU y Corea del Sur en verano y en Europa antes de que finalice el año, “será compatible con más comercios y establecimientos que ningún otro servicio de pago móvil”, en otra clara alusión a la plataforma Apple Pay (de su gran rival en el mercado de gama alta) de momento solo disponible en EEUU.Desde la surcoreana defienden que su sistema del pago móvil es seguro porque se basa, además, en la tecnología de seguridad que brinda la plataforma KNOX, cuya última versión incorporan Galaxy S6 Y S& Edge. Para efectuar el pago es, además, preciso usar el lector de huella dactilar con el que vienen dotados ambos dispositivos (al igual que lo estaba el Galaxy S5 y el iPhone 6 de Apple).En cuanto a conectividad, además de la tecnología NFC para el citado pago sin contacto, los terminales están preparados para la tecnología móvil 4G LTE y también permiten conectividad Bluetooth y wifi. Llevan, además, tecnología GPS. Ambos dispositivos corren sobre Android (versión 5.0.2).

Aunque el precio de los terminales no se ha desvelado los rumores apuntan a que éste oscilará entre los 700 y los 1.000 euros en el mercado libre.Samsung, a pesar de la caída en ventas y beneficios experimentada en su último ejercicio, sigue siendo el mayor fabricante de smartphones global. Según los datos de IDC relativos a 2014 ostenta una cuota del 24,5% (inferior al 31% obtenida en 2013). En el ranking le sigue Apple, con un 14,8% (que también disminuyó algo su mercado frente al 15,1%, aunque logró beneficios récord con las buenas ventas de sus últimos modelos, el iPhone 6 y 6 Plus) y a mayor distancia Huawei (5,7% frente al 4,7% de 2013), Lenovo (5,4% frente al 4,5% del año anterior), y LG (4,6% respecto al 4,4% de 2013). En total, en 2014 se vendieron más de 1.300 millones de teléfonos inteligentes en todo el mundo.

Como se esperaba la compañía taiwanesa ha presentado su nuevo buque insignia en smartphones sin sorpresas: HTC One M9, cuyas especificaciones se habían filtrado casi por completo. Sí ha sorprendido su entrada en dos segmentos: el de los ‘wearables’, con la pulsera inteligente HTC Grip, y el de la realidad virtual con las gafas HTC Vive.La taiwanesa HTC está en plena fase de reinvención. La compañía, que en los últimos años ha experimentado años complicados en ventas que ha logrado remontar el pasado año 2014 con el buen comportamiento de su smartphone HTC One M8, uno de los mejor valorados del mercado, ha comenzado definitivamente un nuevo camino apostando por la diversificación tecnológica. Así, además de seguir renovando su oferta en telefonía inteligente con el lanzamiento en Barcelona, en el marco de MWC 2015 (en realidad un día antes, pues el congreso empieza mañana) del esperado HTC One M9, cuyas principales características ya se conocían antes de la presentación, la empresa ha logrado sorprender al mercado con dos nuevos gadgets: una pulsera inteligente, llamada HTC Grip, con la que entra en el mercado de los wearables (al final no ha sido con un reloj como pronosticaban desde Bloomberg el pasado enero), y unas gafas de realidad virtual, las HTC Vive, con las que hará frente a jugadores como Oculus VR (ahora propiedad de Facebook), Samsung y LG, que están entrando con fuerza en este segmento. http://www.portatilbateria-es.com/toshiba.html http://www.portatilbateria-es.com/toshiba.html

HP 462890-761 Battery

Non poteva poi mancare un phablet ed è quindi per questo motivo che all'inizio dell'autunno HTC ha tolto i veli dal tanto vociferato One Max che, come indicato dal nome, offre dimensioni particolarmente generose sia per quanto riguarda il corpo della soluzione che per quanto rigurda il display.È proprio HTC One Max l'oggetto della recensione odierna, nella quale analizzeremo gli aspetti tecnici, e non solo, del terminale. Qui di seguito riportiamo una tabella nella quale abbiamo inserito le principali voci della scheda tecnica della soluzione HTC. Come possiamo vedere HTC One Max è dotato della piattaforma Qualcomm Snapdragon 600, la stessa montata dal predecessore One che era però dotato di un display di dimensioni decisamente inferiori, parliamo infatti di 4,7 pollici contro i 6 del nuovo One Max. Si tratta di una scheda tecnica in linea con quelli che sono gli standard delle attuali soluzioni top di gamma, non possiamo quindi che aspettarci delle prestazioni all'altezza.

Lo scorso mese di febbraio, in occasione di un evento appositamente organizzato in quel di Londra, a pochi giorni quindi dall'inizio del Mobile World Congress 2013, l'azienda taiwanese HTC ha ufficialmente annunciato quello che di è rivelato nei mesi successivi il riferimento per il rinnovamento della propria gamma smartphone. Stiamo parlando dell'ultimo terminale di punta della compagnia asiatica, ovvero HTC One che fin dal primo istante si è distinto in tutti i suoi aspetti tanto da essere ritenuto ancor oggi da molti il miglior smartphone Android, e non solo, tutt'ora sul mercato.Il successo di HTC One, nonostante l'indubbia qualità costruttiva e l'ottima scheda tecnica, è stato tuttavia meno importante di quanto ci si potesse immaginare. Le cause? Senza ombra di dubbio il motivo principale di questo scarso rendimento in termine di vendite e diffusione è dovuto al momento difficile che la stessa HTC sta attraversando. Non ci sono infatti dubbi sul fatto che, con una campagna marketing adeguata e un maggiore supporto dei media, HTC One sarebbe potuto diventare uno dei best-seller di questo 2013.

L'azienda taiwanese, sull'onda dei riconoscimenti ricevuti per le qualità del proprio top di gamma ha quindi pensato di allargare la famiglia One con una versione Mini dello stesso terminale. Giunta nel corso dell'estate la versione ristretta del top di gamma riprende il design e le forme del fratello maggiore abbinati però ad una scheda tecnica di minore rilevanza. Una soluzione che accontenta tutti coloro che hanno apprezzato le qualità di HTC One ma preferiscono smartphone più leggeri e meno ingombranti.Non poteva poi mancare un phablet ed è quindi per questo motivo che all'inizio dell'autunno HTC ha tolto i veli dal tanto vociferato One Max che, come indicato dal nome, offre dimensioni particolarmente generose sia per quanto riguarda il corpo della soluzione che per quanto rigurda il display.È proprio HTC One Max l'oggetto della recensione odierna, nella quale analizzeremo gli aspetti tecnici, e non solo, del terminale. Qui di seguito riportiamo una tabella nella quale abbiamo inserito le principali voci della scheda tecnica della soluzione HTC.

Come possiamo vedere HTC One Max è dotato della piattaforma Qualcomm Snapdragon 600, la stessa montata dal predecessore One che era però dotato di un display di dimensioni decisamente inferiori, parliamo infatti di 4,7 pollici contro i 6 del nuovo One Max. Si tratta di una scheda tecnica in linea con quelli che sono gli standard delle attuali soluzioni top di gamma, non possiamo quindi che aspettarci delle prestazioni all'altezza.L'idea da cui sono partiti i tecnici Nikon è chiara: studiare un prodotto in grado di convincere a passare al digitale tutti quelli che in questi anni sono rimasti ancorati alla pellicola, non solo per una questione di qualità/piacevolezza dell'immagine, ma perché hanno sempre considerato le fotocamere digitali troppo lontane dall'esperienza di scatto delle vecchie analogiche in metallo. È la strada che, con una differente declinazione e in modo molto azzeccato, ha intrapreso anche Fujifilm con la sua Serie X, caratterizzata da utilizzo di metallo, ghiere fisiche e richiami estetici al passato.

I cardini su cui si fonda Nikon Df sono quindi orientati ad attirare il pubblico rimasto ancorato alla fotografia analogica: non possono quindi mancare un corpo in metallo e tutta una serie di ghiere per regolare i tempi, la sensibilità, il modo di scatto, la compensazione dell'esposizione. Ghiere dotate di sistema di blocco, utilizzabili tramite l'azione combinata su un bottone o il sollevamento della ghiera stessa. Si tratta di un prodotto che punta in primis sull'emozione piuttosto che sulle mere specifiche tecniche: l'intento di Nikon è quello di regalare agli amanti dell'analogico le stesse sensazioni di scatto tipiche delle vecchie reflex a pellicola. Estetica e sensazioni non sono aspetti secondari per Nikon Df.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-462890-721-battery.html HP 462890-721 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-462890-741-battery.html HP 462890-741 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-462890-751-battery.html HP 462890-751 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-462890-761-battery.html HP 462890-761 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-482186-003-battery.html HP 482186-003 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-484170-001-battery.html HP 484170-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-484170-002-battery.html HP 484170-002 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-484171-001-battery.html HP 484171-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-485041-001-battery.html HP 485041-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-485041-002-battery.html HP 485041-002 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-485041-003-battery.html HP 485041-003 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-487296-001-battery.html HP 487296-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-487354-001-battery.html HP 487354-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-497694-001-battery.html HP 497694-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-498482-001-battery.html HP 498482-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-462889-262-battery.html HP 462889-262 Battery



All'interno di questo corpo in lega di magnesio con ampie zone con finitura gommata a effetto cuoio, Nikon ha trapiantato alcune delle sue tecnologie collaudate, come il sensore FX CMOS full frame da 16,2 megapixel di Nikon D4, il sistema autofocus a 39 punti di messa a fuoco con 9 punti a croce, 7 dei quali utilizzabili anche con ottiche f/8, già visto sulle consumer Nikon D600/D610. Il sensore è in grado lavorare a sensibilità comprese tra 100 e 12800 ISO, ma riesce a spingersi in modalità boost fino al valore di 204.800 ISO, compensando senza problemi la mancanza di un flash integrato. Sempre parlando di flash i nostalgici gradiranno certamente il connettore PC Sync sul lato sinistro, oltre alla slitta flash sopra il pentaprisma.

Il passaggio di consegne dallo sviluppatore che ha ideato una serie a un team subentrante è stato storicamente critico nella storia dei videogiochi. Penso, ad esempio, a BioShock 2, che passava da Irrational Games a 2K Marin: un gioco, a parer mio, deludente, principalmente perché non riusciva ad essere innovativo come il predecessore e come lo è stato, poi, BioShock Infinite, tornato, appunto, nelle mani di Irrational e di Ken Levine. Batman Arkham Asylum è stato un punto di rottura quasi come BioShock, e Arkham City ha portato quelle meccaniche di gioco a un nuovo livello. Ma, adesso, Warner ha deciso di togliere il gioiello dalle mani di chi lo ha creato, Rocksteady Studios, per consegnarlo in quelle, molto meno sapienti, del suo team interno di Montreal.

Quando accadono fenomeni come questi le prime parole che ti vengono in mente sono manovra commerciale, e inizi a pensare così fin dall'annuncio. Effettivamente, dopo aver passato una settimana insieme a Batman Arkham Origins, hai delle conferme in tal senso, soprattutto perché hai la sensazione che ci sia un riciclo di asset imponente, con tanti elementi grafici e di gioco che vengono mutuati, senza modifiche sostanziali, dal gioco precedente.Ma procediamo con calma. Arkham Origins, come dice il nome stesso, è un prequel, che vede il giocatore impersonare un Batman giovane, che entra in contatto per la prima volta con alcuni nemici storici per l'universo ideato originariamente da Bob Kane. La parte di narrazione non ha perso per niente in qualità rispetto ai risultati raggiunti da Rocksteady: stavolta, abbiamo Maschera Nera come nemico numero uno. Ha messo, infatti, una taglia di 50 milioni di dollari su Batman, e questo ha attirato alcuni fra i più pericolosi assassini del mondo, che giungono a Gotham City proprio per catturare e uccidere Batman.

Maschera Nera gestisce la più grossa organizzazione criminale di Gotham City e annovera dei seguaci che indossano, appunto, delle maschere nere per mantenere celata la loro identità. Inoltre, non lesina a fare uso di tecniche di tortura per soddisfare i suoi appetiti sadici. La sua controparte è Roman Sionis, nome con il quale continua a portare avanti diverse imprese legittime, anche se molti credono che si tratti di un sistema per nascondere le sue operazioni illegali. Sionis, infatti, è stato accusato di appropriazione indebita di fondi comunali, di omicidi, di racket, di distribuzione di narcotici illegali e di altri reati, ma non è mai stato condannato formalmente. I testimoni ai suoi reati sono stati trovati molto spesso morti oppure sono scomparsi.

http://www.dearbattery.co.uk/hp-511872-001-battery.html HP 511872-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-511872-002-battery.html HP 511872-002 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-511883-001-battery.html HP 511883-001 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-ev03-battery.html HP EV03 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-ev06-battery.html HP EV06 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-ev06047-battery.html HP EV06047 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-ev12095-battery.html HP EV12095 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-c51c-battery.html HP HSTNN-C51C Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db72-battery.html HP HSTNN-DB72 Battery

http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-db73-battery.html HP HSTNN-DB73 Battery

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http://www.dearbattery.co.uk/hp-hstnn-lb72-battery.html HP HSTNN-LB72 Battery



In tutto questo Batman si troverà come al solito da solo a fronteggiare una serie di minacce molto pericolose, anche perché Maschera Nera può vantare il supporto dei più pericolosi assassini in circolazione. Anche il GCPD è ostile a Batman, che ancora non ha stabilito il rapporto di amicizia con Jim Gordon che tutti conosciamo. La polizia, quindi, in Arkham Origins, diventa un nemico da affrontare per il giocatore, così come lo sono le gang legate ai vari criminali.Lenovo sferra l'attacco al mondo dei tablet consumer con un trittico di eventi di lancio dislocati in tre angoli del globo, ovvero Milano (EMEA), Pechino (Asia) e Los Angeles (America). Se il brand Lenovo non ha bisogno di presentazioni nella fascia di prodotti enterprise e business, giocandosi la leadership delle vendite mondiali con HP, nel settore consumer risulta molto più forte nell'area asiatica; nel vecchio continente ma anche negli USA invece non è certo il primo marchio che ci balza all'occhio guardando gli scaffali della grande distribuzione.

Pur presente con modelli molto apprezzati dal pubblico e dalla stampa specializzata, come ad esempio la serie Yoga, Lenovo non ha finora cercato un vero affondo al mondo consumer, posizionando i propri prodotti su una fascia di prezzo non certo entry-level. Ora però la musica cambia, andando ad attaccare direttamente il mondo consumer laddove il clima è rovente, ovvero nel settore dei tablet.Proprio ieri sera infatti Lenovo ha presentato Yoga Tablet 8 e Yoga Tablet 10 (il numero indica ovviamente la diagonale del pannello), che si ripropongono di offrire una valida alternativa alla concorrenza Android di pari misure, puntando su alcune caratteristiche peculiari e su costruzione e design molto curati.Risulta dunque molto significativo il lancio di prodotti di questo tipo, specie per un marchio come Lenovo: emerge chiara la volontà di entrare nel segmento consumer dei tablet Android con soluzioni in grado di innovare in un settore che vede prodotti sempre molto simili tra di loro. Ieri la redazione di Hardware Upgrade era presente a Milano, motivo per cui abbiamo potuto toccare con mano il tablet da 10, di cui proponiamo una gallery, un video e alcune impressioni d'uso, rimandando a un secondo momento la recensione completa.

Possiamo dire subito due cose, prima di passare ad una descrizione più approfondita: le ore di autonomia dichiarate per il modello da 10 sono ben 18, mentre non manca una tastiera ad incastro opzionale che permette di trasformare Yoga Tablet 10 in qualcosa che va oltre il semplice tablet.La coreana LG è da sempre una delle aziende di punta per quanto riguarda il settore della telefonia mobile che, in questi ultimi anni, è caratterizzato per la maggior parte dalla categoria degli smartphone. Il colosso orientale, da quando sono cominciati a vedersi i primi telefoni intelligenti, si è sempre fatto trovare pronto portando sul mercato alternative più o meno valide alle proposte degli altri produttori. Specialmente sulla fascia di prodotti di livello medio-basso, quella cioè che abbraccia tutte le soluzioni con un prezzo compreso tra i 100 e i 250/300 euro, LG ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista. Questo successo ha permesso alla compagnia di porre le basi per raggiungere, come accaduto negli ultimi trimestri, una posizione di rilievo nella classifica dei maggiori produttori di smartphone. http://www.batteria-portatile.com/lenovo.html http://www.batteria-portatile.com/lenovo.html

HP HSTNN-UB1G Battery

Le stime inizialmente fornite da Google parlano della disponibilità per il 2014 della prima versione commerciale dei Glass, ad un prezzo stimato tra 300 e 500 dollari USA. Al momento attuale Google non ha fornito ulteriori informazioni in merito pertanto restiamo con i piani originari che prevedono una iniziale commercializzazione per il prossimo anno.L'opportunità di provare i Glass ci è stata data da due aziende legate al mondo della tecnologia: si tratta di Rokivo che ha sede a New York e Vidiemme Consulting , basata a Milano. Rokivo è una startup che si occupa di progettare user experience. Martini, Parmalat e Cavit sono alcune delle aziende con le quali Rokivo ha collaborato. Vidiemme invece si occupa di sviluppo e consulenze in ambito tecnologico e annovera tra i propri clienti alcune aziende importanti come Mediaset, Mondadori, Bulgari e Whirpool.

Grazie alla partecipazione al Google Glasss Explorer Program, le due aziende hanno ottenuto la possibilità di sviluppare strumenti per i Google Glass e hanno avviato un tavolo di lavoro multidisciplinare con l’obiettivo di portare avanti una ricerca profonda e completa sulle funzionalità dei Google Glass nonché di avviare progetti innovativi di implementazione per il mercato italiano ed europeo. Come vedremo più avanti Rokivo e Vidiemme stanno sviluppando attorno ai Google Glass alcune soluzioni di utilizzo a supporto dell'arte e di temi sociali di prima rilevanza come le disabilità.Quali sono le specifiche tecniche alla base dei Google Glass? Il cuore software è il sistema operativo Android, attualmente in release 4.0.4, con un chip Texas Instruments OMAP 4430 (architettura ARMv7 Dual Core con frequenza di clock di 1,2 GHz) e 16 Gbytes di memoria integrati. Il display ha risoluzione di 640x360 pixel, mentre la fotocamera frontale è da 5 Mpixel con la possibilità di effettuare registrazioni video alla risoluzione di 1280x720 pixel. I sensori presenti sono giroscopio a 3 assi, accelerometro a 3 assi e bussola a 3 assi, affiancati da un sensore di luminosità e uno di prossimità. La connettività è assicurata dal supporto alle tecnologie Bluetooth e Wi-Fi 802.11b/g, indispensabili per interfacciare Google Glass con uno smartphone e da questo poter accedere alla rete dati. Grazie alle Mirror API gli sviluppatori possono creare proprie APP abbinate ai Glass, con la condizione vincolante quantomeno al momento attuale che non siano presenti contenuti pubblicitari e che le applicazioni siano gratuite.

Nonostante in Italia vi sia un'elevata diffusione di carte di debito e credito, il loro impiego è ancora ridotto e per lo più concentrato sulle operazioni di prelievo, tanto che solamente il 15% dei pagamenti avviene utilizzando moneta elettronica. In realtà il pubblico è ben orientato verso un maggior impiego delle carte e secondo i dati raccolti da Ipsos/ISPO, non solo l’87% degli italiani è favorevole alla moneta elettronica, ma si indica anche un trend di crescita per un futuro utilizzo, sotto la duplice spinta dei consumatori e delle istituzioni.Si tratta di uno scenario che presenta importanti opportunità e che Sisal, tramite il brand Sisalpay sotto al quale vengono raccolte le soluzioni di pagamento cashless, non vuole lasciarsi sfuggire con l'investimento di 10 milioni di euro per la realizzazione di una nuova infrastruttura tecnologica per la diffusione e l'accettazione della moneta elettronica. Il progetto prevede la creazione di una rete tramite la quale sarà possibile effettuare una svariata tipologia di pagamenti quotidiani utilizzando carte di credito e bancomat, con un accesso che sarà disponibile nel corso del 2014 presso i circa 40 mila punti vendita Sisal, andando ad affiancare i servizi a disposizione già oggi presso la piattaforma www.sisalpay.it. Non solo: verrà anche tracciato il sentiero per il contactless e mobile payment, grazie alla tecnologia NFC, che approfondiremo a partire da pagina 3 dell'articolo.

Maurizio Santacroce, Direttore della Business Unit Digital Games & Services di Sisal, spiega: "L’intento principale di SisalPay è quello di rendere più semplice la vita degli Italiani nel campo dei servizi di pagamento creando una “Corsia preferenziale” all’interno dei punti vendita abilitati. L’obiettivo, dunque, è ambizioso quanto semplice: restituire del tempo agli Italiani rendendo meno gravosi i pagamenti. Sorseggiare un caffè e scambiare due chiacchiere mentre si paga permette di conciliare, infatti, piacere e dovere, trasformando l’incombenza della commissione in una pausa di ristoro". SisalPay fa la propria comparsa nel luglio del 2012 in oltre 40 mila punti vendita Sisal, offrendo un canale per il pagamento delle principali utenze domestiche, delle multe, dei tributi locali e nazionali e per la ricarica di telefoni e carte prepagate, nato a seguito di un processo di analisi delle esigenze e necessità del cliente che ha messo in luce come sicurezza, velocità, flessibilità e capillarità del servizio siano i principali fattori che guidano le scelte del consumatore nell'ambito della gestione dei pagamenti. "La molteplicità dei servizi offerti da SisalPay e il brand stesso, caratterizzato da una forte identità e dal claim “Comodo pagare così”, sono il frutto di approfondite ricerche e indagini di mercato, che hanno fotografato il desiderata degli Italiani nel campo dei servizi di pagamento" precisa Santacroce.

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L'attuale offerta SisalPay si rivolge a oltre 10 milioni di consumatori mettendo a disposizione 400 servizi di pagamento con 100 partner. Dalle ricariche telefoniche agli abbonamenti TV, dalle carte prepagate alla biglietteria ferroviaria, dalle bollette al Telepass e ai ticket sanitari. Inoltre, ad affiancare la rete già attiva, è in programma un intervento di espansione attraverso una rete parallela di 8mila nuovi punti dedicati unicamente ai soli servizi di pagamento. I servizi SisalPay sono inoltre disponibili, come già accennato, anche sul web al sito www.sisalpay.it che offre una disponibilità 24:7 e mette inoltre a disposizione servizi aggiuntivi come l'archiviazione delle ricevute di pagamento e un sistema di pianificazione delle scadenze. Molto presto sarà disponibile anche una app SisalPay per effettuare i pagamenti in mobilità.

Aprire un discorso sui tablet PC presuppone un'analisi molto attenta del settore, poiché sono veramente tante le variabili da includere. Il fenomeno tablet affonda le sue basi in qualcosa che giunge da più lontano, ovvero la diffusione in massa di un nuovo modo di interagire con i dispositivi elettronici che non è più basato solo su tastiera e mouse, ma anche sul tocco diretto del display.Questo modo di interagire pone le sue basi sulla diffusione sempre più capillare degli smartphone, trainati dal ciclone iPhone degli esordi, che ha portato a considerare l'alternativa "touch" come seria ed effettivamente fruibile, una volta messo a punto un software adeguato. Sia chiaro: l'interazione multitouch esisteva anche prima di iPhone e compagnia, ma è innegabile che il grande pubblico vi si è avvicinata proprio con la diffusione di questi prodotti.Oggi, ovvero a distanza di pochi anni da quanto tutto ebbe inizio, l'interfaccia touch gode di una diffusione così vasta da considerarla ormai una normalità, quantomeno sui dispositivi portatili. Già, poiché sarebbe riduttivo parlare solo di smartphone, in quanto questi hanno spianato la strada ad un nuova nuova tipologia di dispositivo che va sotto il nome di tablet, anche in questo caso trainato da iPad e successivamente dall'universo Android, esattamente come per gli smartphone.

Parlare oggi di tablet significa indicare un prodotto tutto sommato di ridotte dimensioni, che può andare nella quasi totalità del casi da 7 a 10 pollici di diagonale e destinato soprattutto all'intrattenimento domestico, dove la fruizione di contenuti (video, foto, giochi, navigazione web) fa la parte del leone rispetto alla loro creazione. Alla base di queste premesse viene difficile non essere scettici nei confronti di interpretazioni più ardite sul tema tablet, come può apparire quella di Panasonic con il proprio Toughpad UT-MB5 da ben 20 pollici, al quale inizialmente non si riesce a trovare una collocazione che sembri logica nel panorama attuale.

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Cercando di scollegarsi dal concetto di tablet come intrattenimento o fruizione di contenuti nel tempo libero e osservando il tutto da un'angolazione più professionale, ecco che iniziano a intravedersi alcuni ambiti di utilizzo per cui il nuovo nato di Panasonic (che analizzeremo con dovizia di particolari nella prossima pagina) potrebbe avere anche ottimi motivi per trovarsi sul mercato, sebbene solo per una ristretta cerchia di professionisti ma con le idee molto chiare.Lo scorso mese di febbraio, in occasione di un evento appositamente organizzato in quel di Londra, a pochi giorni quindi dall'inizio del Mobile World Congress 2013, l'azienda taiwanese HTC ha ufficialmente annunciato quello che di è rivelato nei mesi successivi il riferimento per il rinnovamento della propria gamma smartphone. Stiamo parlando dell'ultimo terminale di punta della compagnia asiatica, ovvero HTC One che fin dal primo istante si è distinto in tutti i suoi aspetti tanto da essere ritenuto ancor oggi da molti il miglior smartphone Android, e non solo, tutt'ora sul mercato.

Il successo di HTC One, nonostante l'indubbia qualità costruttiva e l'ottima scheda tecnica, è stato tuttavia meno importante di quanto ci si potesse immaginare. Le cause? Senza ombra di dubbio il motivo principale di questo scarso rendimento in termine di vendite e diffusione è dovuto al momento difficile che la stessa HTC sta attraversando. Non ci sono infatti dubbi sul fatto che, con una campagna marketing adeguata e un maggiore supporto dei media, HTC One sarebbe potuto diventare uno dei best-seller di questo 2013.L'azienda taiwanese, sull'onda dei riconoscimenti ricevuti per le qualità del proprio top di gamma ha quindi pensato di allargare la famiglia One con una versione Mini dello stesso terminale. Giunta nel corso dell'estate la versione ristretta del top di gamma riprende il design e le forme del fratello maggiore abbinati però ad una scheda tecnica di minore rilevanza. Una soluzione che accontenta tutti coloro che hanno apprezzato le qualità di HTC One ma preferiscono smartphone più leggeri e meno ingombranti. http://www.batteria-portatile.com/lenovo.html http://www.batteria-portatile.com/lenovo.html

HP HSTNN-DB0X Battery

Nel corso di questi anni si sono succedute sette generazioni di smartphone della famiglia iPhone, nonostante il numero 5 che Appare sulla scocca degli ultimi due nati di casa Apple. Dopo il modello 2G del debutto nel 2007 è arrivato sul mercato nel 2008 iPhone 3G, che ha permesso ad Apple di estendere la propria presenza su altri mercati internazionali. Ad un anno di distanza l'azienda americana ha proposto iPhone 3GS, identico nell'aspetto al predecessore ma con qualche novità sotto la scocca e un ulteriore ampliamento dei territori di commercializzazione. Il passo avanti più importante, in termini di caratteristiche e design, è stato con iPhone 4 nel 2010, seguito dalla rispettiva versione S nell'anno successivo sempre con cambiamenti sotto la scocca ma un aspetto esteriore di fatto immutato.

Lo scorso anno abbiamo poi assistito, con iPhone 5, ad un nuovo restyle, meno importante rispetto al salto iPhone 3GS-iPhone 4, ma comunque notevole. Nella nomenclatura della casa di Cupertino le versioni contraddistinte dalla lettera S rappresentano semplicemente un modello di transizione per i quali di norma vengono apportate solamente alcune modifiche ed ottimizzazioni hardware senza variare il look and feel del dispositivo. Come da tradizione possiamo affermare che il nuovo iPhone 5s risponde sicuramente a questa caratteristica.Con il debutto di iPhone 5 Apple è intervenuta per la prima volta a modificare il form factor del proprio smartphone, ingrandendo il display sino a 4 pollici di diagonale grazie ad un aumento dell'altezza; nel passaggio a iPhone 5s le modifiche estetiche sono praticamente nulle. Fatta eccezione per il tasto centrale che offre una colorazione uniforme e integra il sensore di riconoscimento delle impronte digitali, infatti, il terminale è esattamente identico alla versione precedente. Le novità più importanti si trovano invece sotto la scocca, riassunte nella scheda tecnica riportata qui di seguito.

Come spiegato poco sopra, le novità di sostanza sono principalmente nascoste agli occhi: ecco che il nuovo iPhone 5s ospita al suo interno il SoC Apple A7, primo processore a 64-bit ad essere utilizzato all'interno di uno smartphone. Si tratta di un chip in grado di mettere a disposizione, quantomeno sulla carta, un livello prestazionale doppio rispetto al predecessore sia sul fronte CPU come su quello della GPU. All'interno dello chassis di iPhone 5s trova poi spazio un nuovo elemento: si tratta del chip M7, il coprocessore di movimento che opera accanto al SoC A7.Nella tabella abbiamo inserito anche le specifiche tecniche di iPhone 5C, la seconda novità della famiglia. La lettera C rimanda a colore, la caratteristica principale di questo nuovo terminale, che caratterizza il guscio in policarbonato proposto con differenti colorazioni: verde, azzurro, giallo, rosso e bianco. Avremo occasione di analizzare questo terminale nelle prossime settimane: per ora segnaliamo come iPhone 5C integri di fatto la stessa componentistica hardware di iPhone 5, con la principale differenza rappresentata dalla fotocamera frontale che è più sofisticata e identica a quella di iPhone 5s.

Prima di passare all'analisi delle caratteristiche tecniche di iPhone 5s indichiamo i listini attualmente praticati: partiamo da 729,00€ IVA inclusa per la versione con capacità di 16 Gbytes, salendo a 839,00€ per quella da 32 Gbytes sino ai 949,00€ del modello con capacità di 64 Gbytes. Detto in altro modo, quindi, ogni raddoppio nella capacità della memoria ha un costo addizionale di 110,00€, mentre per iPad Air e iPad Mini con display Retina lo stesso tipo di incremento nella capacità dello storage locale ha un costo di 90,00€ per ogni raddoppio nella capacità. In considerazione della politica commerciale di Apple i prezzi praticati sul proprio Store sono di fatto quelli ai quali è possibile acquistare questi smartphone anche attraverso altre catene commerciali, fatta eccezione per eventuali promozioni temporanee. E' ovviamente possibile, al pari di qualsiasi altro smartphone top di gamma, acquistare iPhone 5s attraverso una compagnia telefonica decidendo per il pagamento dilazionato, vincolandosi in questo caso a contratti telefonici che arrivano sino a 30 mesi di durata.

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Ormai da alcune settimane è disponibile anche sul mercato italiano la nuova versione di tablet Microsoft Surface Pro 2. Questo prodotto presenta importanti aggiornamenti sia sul piano hardware con il rinnovato aggiornamento della piattaforma mobile di Intel, sia su quello software con l'installazione del nuovo sistema operativo Microsoft Windows 8.1.Microsoft ha più volte descritto la propria idea in merito a queste soluzioni tablet: quella di offrire un dispositivo universale per l'utente nella propria attività professionale, in viaggio e nel tempo libero. Surface Pro 2 intende quindi offrire un valido compromesso tra le caratteristiche fondamentali di un tablet ovvero autonomia di funzionamento, prestazioni e trasportabilità.

L'obiettivo è stato perseguito implementando non solo il dispositivo hardware in sé, ma anche un sistema operativo ottimizzato per un utilizzo delle gesture touch e ben integrato con alcuni servizi online, primo tra tutti SkyDrive per lo storage in cloud dei contenuti.Il progetto Surface si caratterizza sin dalla prima versione per la disponibilità di un'ampia serie di accessori: questi componenti assumono un'importanza e un valore strategico per il tablet aumentandone l'usabilità in certi ambiti. Le due tastiere Cover Touch e Type Cover offrono la possibilità di digitale testi in modo rapido lasciando all'utente la possibilità di scegliere una periferica dotata di tasti fisici, oppure a sfioramento con vantaggi in termini di spessore e di peso.Con Surface Pro 2 Microsoft aggiunge una terza tastiera al cui interno viene integrata una capiente batteria, mentre per un impiego da scrivania è prevista una docking station dedicata: entrambi i prodotti verranno resi disponibili nel nostro mercato a partire dall'inizio del 2014. La disponibilità di nuovi accessori conferma come a Surface Pro 2, e più in generale alla famiglia dei tablet Surface, stia crescendo una gamma di accessori in grado di personalizzare il dispositivo e l'utilizzo stesso del tablet.

Nelle prossime pagine descriveremo le caratteristiche e misureremo le prestazione del nuovo Surface Pro 2 con particolare attenzione a aspetti ormai divenuti fondamentali per un tablet, come l'usabilità dell'interfaccia e l'autonomia di funzionamento. Partiamo nell'analisi dal confronto delle specifiche tecniche di Surface Pro 2 con quelle di Surface Pro, il modello che il nuovo arrivato va a sostituire. L'analisi comparata delle specifiche tecniche permette di evidenziare le principali differenze tecniche tra Surface Pro 2 e Surface Pro, con la novità rappresentata dall'aggiornamento del processore che passa da quello Core i5-3317U basato su architettura Ivy Bridge al nuovo Core i5-4200U della famiglia Haswell. Il cambiamento è significativo in termini di contenimento dei consumi, in quanto l'architettura Haswell è complessivamente più efficiente di quella Ivy Bridge pur facendo registrare di fatto un livello di prestazioni velocistiche pressoché equivalente.

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Altra novità è legata alla memoria, tanto di sistema come storage: con Surface Pro 2 Microsoft introduce capienze di 256 Gbytes e 512 Gbytes per lo storage locale, accanto alle versioni da 64 Gbytes e 128 Gbytes. Per la memoria di sistema il quantitativo di 4 Gbytes è riservato alle versioni a 64 e 128 Gbytes di storage, mentre per i due modelli superiori la dotazione passa a 8 Gbytes. Il resto rimane pressoché invariato, tanto nella forma delle dimensioni esterne come per quanto riguarda le caratteristiche del display e i collegamenti esterni: è evidente come con la seconda generazione di tablet Surface Microsoft abbia scelto di modificare la componentistica interna e di non toccare la struttura esterna, riservando importanti variazioni a form factor e dimensione del display a quella che sarà la successiva evoluzione della famiglia attesa per il 2014.I Google Glass sono forse la più nota e curiosa iniziativa di ricerca e sviluppo che Google sta portando avanti in questi anni. Si tratta di un progetto che mira alla realizzazione di occhiali capaci di fornire una serie di informazioni che integrino quello che un utente vede con i propri occhi dell'ambiente che lo circonda.

Il concetto, per sua natura, non è di certo nuovo ma trova nel lavoro di Google due elementi a nostro avviso fondamentali. Il primo è Google stessa, azienda che volente o nolente rappresenta un elemento cardine della struttura web e della comunicazione così come si è sviluppata negli ultimi anni. Il secondo è l'apparente semplicità di questa soluzione, piccola nelle dimensioni ma dotata di notevole potenzialità.I Glass, quantomeno al momento attuale, non sono un prodotto per tutti. Google Glass Explorer Edition sono stati inizialmente resi disponibili ad un gruppo ristretto di 8.000 sviluppatori, selezionati da Google, ad un prezzo di 1.500 dollari USA. In seguito il numero di sviluppatori è stato esteso ulteriormente mentre più recentemente Google ha autorizzato i possessori di Google Glass Explorer Edition a invitare sino ad un massimo di altri 3 sviluppatori, affinché facciano richiesta a Google e possano ottenere un paio di Glass per proprio uso e ricerca. http://www.batteria-portatile.com/sony.html http://www.batteria-portatile.com/sony.html

Batteria Fujitsu FMVNBP178

La convergenza tra fotocamere e telefonini è sempre più un dato di fatto e non mancano le proposte molto particolari: sebbene il tema sia stato analizzato da diversi produttori a partire dai due estremi (il telefonino e la fotocamera 'puri', nessuno al momento ha ancora trovato la sintesi perfetta, se questa possa mai davvero esistere. Anche in questo settore, come in molti altri, Samsung sta facendo le cose nel suo stile, ossia mettendo sul campo prodotti con filosofia e aspetto estetico molto diverso e valutando poi le reazioni del pubblico.Samsung ha iniziato con la prima Galaxy Camera, un prodotto che cercava di porsi a metà strada tra fotocamera compatta e cellulare: vista di fronte poteva sembrare una classica macchina fotografica, mentre il retro da solo poteva far pensare a un un cellulare dotato di sistema operativo Android. L'accoglienza è stata abbastanza timida, portando Samsung a intraprendere due strade diametralmente opposte: da un lato Samsung S4 Galaxy è lo smartphone con una fotocamera agli steroidi, dotata di zoom ottico, mentre al capo opposto va a posizionarsi Samsung Galaxy NX.

Samsung Galaxy si tratta di una fotocamera mirrorless a tutti gli effetti, caratterizzata dalla possibilità di utilizzare tutte le ottiche intercambiabili del sistema Samsung NX, ma anche dotata del sistema operativo mobile Android 4.2 Jelly Bean, al pari di uno smartphone. Basata su piattaforma Exynos Quad Core a 1,6 GHz offre una batteria rimovibile da 4360 mAh per supportare sia la fase fotografica, sia l'uso da smartphone. Troviamo poi 16GB di memoria interna, espandibili con microSD, e connettività 3G HSPA+ (850/900/1900/2100 MHz) e 4G LTE (800/850/900/1800/2100/2600 MHz) grazie allo slot per Micro SIM. Dal punto di vista fotografico abbiamo un sensore CMOS in formato APS-C (23,5x15, mm) da 20,3 megapixel, dotato di 105 punti a rilevazione di fase sul sensore che nella messa a fuoco ibrida si associano alle 247 zone dove è attiva la messa a fuoco basata sul contrasto. Il display HD 1280x720 pixel da 4,8" è affiancato da un mirino elettronico 800x600 pixel e la commutazine tra i due avviene automaticamente grazie al sensore di prossimità posto nell'oculare. Troviamo poi a completare il quadro in ambito fotografico un flash pop-up e una slitta per lampeggiatori esterni.

Siamo un popolo sempre più connesso e questo ormai è un dato di fatto. Nel corso della conferenza stampa organizzata da Vodafone nel corso della mattinata di giovedì sono emersi a riguardo alcuni interessanti numeri secondo cui sono ben 26 milioni gli utenti in possesso di uno smartphone nella nostra penisola, in sostanza un italiano su due utilizza abitualmente uno dei cosidetti telefoni intelligenti per compiere diverse operazioni nel corso della giornata.Solo nel corso del 2012 in Italia sono stati venduti 9,5 milioni di smartphone con una crescita complessiva anno per anno di circa il 60%. Audiweb ha poi rilevato che, a marzo di quest'anno il 38% degli italiani ha navigato su internet da smartphone o cellulare e il 7,8% da tablet. Sono molte ormai le operazioni per cui lo smartphone sta sostituendo il PC. Il 40% degli utenti ha sostituito il PC con lo smartphone per consultare il meteo, il 39% per leggere le e-mail, il 34% per accedere ai social network e il 30% per individuare e raggiungere località sulle mappe. Percentuali destinate sicuramente a crescere grazie alla possibilità, ottenuta proprio attraverso l'utilizzo degli smartphone, di effettuare queste operazioni ovunque ci troviamo.

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Siamo così di fronte ad uno scenario di mercato nel quale ogni due anni il numero degli smartphone venduti aumenta del 100% raddoppiando il proprio numero. È in questo modo che si è passati dai 6 milioni di smartphone venduti del 2011 ai 13 di quest'anno. Di pari passo si evolvono e rinnovano le tecnologie dei connessione alla rete, attore protagonista di molte delle operazioni che effetuiamo con i nostri dispositivi mobili.Nel corso dei questo 2013 il numero di smartphone 2G si è ridotto al 3% del totale, contro l'11% del 2011, a favore di soluzioni 3G e 4G/LTE che occupano ora una fetta di mercato pari al 97%. Tutto questo a seguito di una sempre maggiore richiesta di dati sia da parte degli smartphone stessi, con widget sempre più connessi, che da parte delle applicazioni che richiedono una quantità di dati sempre maggiore.

Per soddisfare queste esigenze la rete mobile si è evoluta molto rapidamente nel corso degli anni passando dai 56kbps delle connesioni WAP nel 2000 ai 100Mbps delle attuali connessioni 4GL/LTE; senza dimenticare i 384kbps dell'UMTS nel 2005 e i 43 Mbps massimi delle connessioni 3G HSPA+ degli ultimi quattro anni. Il consumo medio di banda dei dispositivi odierni, e ci teniamo a sottolineare che si tratta di consumo medio, passa dai 500Mbyte degli smartphone agli 800 Mbyte di un tablet fino ai 1300Mbyte di una chiavetta internet.Per offrire un valido servizio è quindi fondamentale di questi tempi che un operatore sia in grado di assicurare ai propri clienti la maggiore qualità possibile per quanto riguarda i servizi di navigazione dati. Vodafone da questo punto di vista sembra aver recepito il messaggio e nel corso degli anni ha rinnovato e migliorato le proprie reti fino ad ottenere nella prima metà di questo 2013 il riconoscimento AGCOM come migliore rete dati in italia, seguita nell'ordine da quanto offerto da Tre, Tim e infine Wind.

Ma non finisce qui, secondo quanto annunciato, infatti, sono pronti altri 3,6 miliardi di euro da investire nel corso dei prossimi due anni per lo sviluppo di nuove infrastrutture e il potenziamento di quelle esistenti. Investimenti che dovrebbero portare a una copertura pervasiva del territorio italiano di 2,5 volte superiore, oltre all'aumento della copertura LTE di oltre tre volte superiore rispetto all'attuale, ma anche un ampliamento della connessione via fibra ottica per quanto riguarda le connessioni casalinghe e aziendali con oltre 150 città coperte entro i prossimi due anni.L'offerta Vodafone per quanto riguarda i pacchetti dati 4G non cambia ma vengono incentivati i clienti a provare la velocità della rete con alcuni periodi di prova gratuiti disattivabili al termine dell'offerta o rinnovabili a seguito del pagamento del canone mensile dovuto. Inoltre, Vodafone ha annunciato la possibilità per i possessori di un'offerta 4G in Italia di navigare alla stessa velocità anche in alcuni paesi europei in cui i partner hanno messo a disposizione le proprie infrastrutture, tra questi ricordiamo Spagna, Romania, Grecia e Portogallo.

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Con il lancio di iPhone nel 2007 Apple ha saputo dare un forte scossone al mercato della telefonia cellulare. Lo smartphone della Mela è diventato rapidamente un enorme successo commerciale, vendendo milioni di dispositivi nel corso di questi sei anni e stabilendo nuove dinamiche nel settore. Si tratta di un caso particolare ed emblematico specie considerando che Apple prima di allora non ha mai avuto alcuna esperienza nel mondo della telefonia mobile, pur potendo vantare un illustre trascorso nel mondo dei dispostivi da tasca con la commercializzazione del palmare Apple Newton negli anni tra il 1993 ed il 1998.Un successo commerciale, lo ripetiamo, così dirompente che la concorrenza non ha potuto fare altro che adeguarsi: da allora touchscreen come se piovesse, sensori di posizionamento e accelerometri in tutte le salse, per offrire tutte quelle caratteristiche (e in diversi casi anche qualcuna in più che iPhone ha dimostrato essere apprezzate dal pubblico.

Il successo non è stato merito solamente del dispositivo, ma anche del sistema operativo che lo governa. Appositamente per il nuovo smartphone Apple ha sviluppato un inedito sistema operativo, iOS, e solo successivamente al suo debutto affiancato a questo un colossale ecosistema di piccoli programmi presto ribattezzati App, un nome breve e semplice da ricordare per rispecchiare l'immediatezza nell'uso delle nuove piccole applicazioni. Di fatto, piaccia o no, è a iOS che si deve la diffusione delle App nel pubblico consumer: i programmi e le applicazioni per i dispositivi mobile precedenti ad iPhone (si pensi a BlackBerry, Symbian e Windows Mobile) erano già presenti nel mercato ma di fatto relegati a nicchie di utenti. E' con l'avvento di iPhone, iOS ed App Store che il grande pubblico conosce la possibilità di usare applicazioni anche sul proprio telefono cellulare evoluto.

Alla nuova sfida lanciata da Apple i concorrenti rispondono principalmente con Android, il sistema operativo sviluppato da Google che trova ora posto sugli smartphone di una grande varietà di produttori: a partire dalla coreana Samsung (che primeggia, tra i molti, in termini di volumi di mercato), passando per HTC, Acer, Sony, Asus giusto per citarne alcuni. Il robottino di Mountain View ha infatti saputo porsi come unica vera alternativa, quantomeno prima dell'avvento di Windows Phone, ai prodotti smartphone di Apple. Tuttavia se Apple da un lato può offrire un prodotto sviluppato in maniera sinergica tra hardware e software, così non avviene per Android poiché ogni produttore di smartphone personalizza in maniera più o meno marcata il sistema operativo a seconda delle proprie esigenze dando luogo ad una fortissima frammentazione. Diretta conseguenza di questo è che la cosiddetta "Android experience" può risultare molto differente da dispositivo a dispositivo. http://www.batteria-portatile.com/sony.html http://www.batteria-portatile.com/sony.html

Batería ASUS R500DR

A su vez, en la cara trasera se percibe la ligera curva que caracteriza a todos los modelos de HTC y la gigantesca cámara de 20 Mpx, especialmente protegida frente a arañazos gracias a un cristal de zafiro similar al que ya incorporan otras compañías en sus smartphones.Aun así, quizás el detalle más llamativo de este terminal es el puerto de infrarrojos que presenta en su parte superior, un detalle que muchos tenemos asociado a terminales tipo Alcatel de mediados de los 2000. ¿Y para qué incluye HTC un puerto de este tipo en plena era de la conectividad Bluetooth, 4G y WiFi? Al parecer, esta compañía no quiere quedarse sólo en producir un smartphone sino que quiere que el dispositivo se convierta en un elemento central en la vida de sus propietarios, con lo que buscan que el teléfono pueda interactuar con todo tipo de objetos y dispositivos, como por ejemplo, a modo de mando a distancia universal.

En cuanto a la pantalla, este HTC cuenta con un ‘screen’ de cinco pulgadas con tecnología IPS, una concentración de 441 ppi (‘pixels per inch’) y una resolución de 1920 x 1080 píxeles, es decir, Full HD. Se queda quizás algo lejos de los terminales más punteros que ya han superado esta calidad y están ofreciendo, como es el caso de Sony, resolución QHD en sus smartphones. Es, la pantalla, uno de los aspectos en los que el precio de este teléfono (749 euros) no justifica las prestaciones que ofrece el terminal. Como terminal bandera de HTC, el M9 viene equipado con la última versión de Android existente en el mercado, la 5.0.2 (Lollipop), sistema operativo que se ve complementado con la interfaz personalizada HTC Sense 7. Y es que, justo cuando algunos fabricantes se vanaglorian de las bondades de no modificar en absoluto el entorno propuesto por Google (como Kazam o BQ), la firma coreana mantiene su firme apuesta por ofrecer a sus usuarios funcionalidades únicas que no vienen de serie con Android.

La próxima generación de teléfonos móviles que incorporen chips de Qualcomm será más hábil en el reconocimiento de imágenes y sonidos, así como de otros patrones de comportamiento en sus sensores. La compañía norteamericana trabaja en un software que será capaz de “engendrar” smartphones con una mayor capacidad de aprendizaje.Según publica Technology Review, Qualcomm planea acompañar a sus nuevos chips Snapdragon 820, que empezarán a producirse a lo largo de este año, de un software que ampliará la capacidad de reconocimiento de imagen y sonido de los teléfonos móviles en los que éstos estén integrados.Esta tecnología, llamada Zeroth, permitirá que los smartphones puedan ser “entrenados” para aprender a reconocer no solo rostros humanos, sino también determinados objetos y siluetas en las imágenes. Lo hará mediante lo que se conoce como aprendizaje profundo o deep learning, un conjunto de algoritmos a través del cual los ordenadores pueden aprender a distinguir e identificar representaciones de datos. En este caso, se puede enseñar a un Smartphone a reconocer objetos en las imágenes haciéndole procesar muchas imágenes de ejemplo a través de su red neuronal.

El vicepresidente de producto de Qualcomm, Tim Leland, ha anunciado que los planes de la compañía pasan por trabajar con sus socios para desarrollar aplicaciones móviles que aprovechen estas nuevas capacidades. Aunque no ha señalado con exactitud qué harán éstas, sí ha anticipado algunos usos probables: por ejemplo, optimizar el uso de la batería aprendiendo cuál es el patrón de uso habitual que cada persona hace de su teléfono, para así mejorar la experiencia de usuario.En el Mobile World Congress de Barcelona Qualcomm mostró una aplicación de fotos capaz de reconocer rostros humanos que había visto antes, así como de detectar distintos tipos de escena.Una de las ventajas que desde Qualcomm atribuyen a los teléfonos con Zeroth reside en el hecho de que éstos serán capaces de analizar los datos por sí solos, sin necesidad de enviarlos a un servidor externo como hasta ahora sucedía habitualmente. Eso mejorará sus capacidades de interpretación de datos.

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Qualcomm también trabaja para integrar esta nueva generación de chips Snapdragon y el software Zeroth en robots y drones.Después de la tableta y los portátiles que lanzaron en meses pasados, ahora la gente de VAIO ha presentado su primer smartphoneDespués de que Sony vendiera su división de ordenadores portátiles VAIO, quienes la compraron montaron Vaio Corp para continuar comercializando equipos de consumo asociados a la misma marca. Concretamente, en octubre del año pasado lanzaron una tableta; tres eso, en febrero, los portátiles VAIO Z y VAIO Z Canvas, y ahora han cerrado el círculo con la presentación del VAIO Phone, su primer smartphone.En cuanto a diseño, como podéis ver en la imagen superior, hablamos de un aparato de aspecto sobrio con marco de esquinas redondeadas construido en policarbonato, superficie delantera y trasera recubiertas de cristal, y un factor de forma que recuerda mucho al antiguo Nexus 4 de Google fabricado por LG.

Por otro lado, en cuanto a especificaciones, entre las más importantes tenemos una pantalla de 5 pulgadas con resolución 720p (1.280×720 píxeles), procesador sin identificar de cuatro núcleos a 1.2 GHz, 2GB de memoria RAM, 16GB de almacenamiento ampliables vía tarjeta microSD, cámara principal de 13 megapíxeles y secundaria de 5, batería de 2.500mAh, conectividad LTE, WiFi, Bluetooth y sensores habituales.¿Con qué software funciona? Pues lleva el esperado, la última versión de Android (5.0 Lollipop) y, por lo que parece, sin muchas florituras (vamos, que si no es un Android limpio se le acerca mucho).En resumen, un terminal normalito que no destaca por nada, y que seguramente ni siquiera lleguemos a ver en nuestro mercado (empezarán a comercializarlo en Japón dentro de unas semanas a través de una pequeña operadora del país, y sin tarifa asociada saldrá por unos 350€). Una pena, porque, sin duda, no es el smartphone VAIO que muchos esperamos durante largo tiempo (los productos VAIO cuando era de Sony se caracterizaron por contar con diseños interesantes y trabajados, por eso había ganas de un smartphone VAIO y éste ha decepcionado).
El esperado reloj inteligente con el que Apple entra en el segmento de los ‘wearables’ empezará a comercializarse el 24 de abril en nueve países de todo el mundo entre los que no se encuentra España.

Tim Cook, consejero delegado de Apple, ha desvelado por fin cuándo llegará al mercado el flamante reloj inteligente de la compañía, Apple Watch, del que ya mostró algunos detalles el pasado mes de septiembre cuando presentó sus últimos modelos de iPhone (iPhone 6 y 6 Plus). Éste aterrizará el próximo 24 de abril en nueve países de todo el mundo, los principales mercados de Apple: Australia, Canadá, China, Francia, Alemania, Hong Kong, Japón, Reino Unido y Estados Unidos. De cara a los clientes más impacientes Apple permite desde mañana mismo hacer una reserva del nuevo dispositivo a través de la tienda online de la compañía. España no está, por tanto, en esta primera hornada de países donde Apple comercializará su nuevo dispositivo. Se espera que llegue algo más tarde, como es ya habitual en los lanzamientos de la empresa, aunque Cook no ha desvelado aún la fecha exacta.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-r503a-bateria.html Batería ASUS R503A

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El lanzamiento del nuevo dispositivo no es un asunto baladí. No en vano es uno de los más esperados por la industria, convencida de que Apple dará alas a un segmento, el de los wearables, que aún no acaba de despegar, a pesar de los interesantes productos ya existentes en el mercado de marcas como Samsung, LG, Motorola, Sony, Huawei y, cómo no, la mítica Pebble, una pionera en esto de los relojes inteligentes. De hecho Apple ya reinventó el mercado de los smartphones y el de las tabletas con su irrupción en estos en 2007 y 2010 de mano, respectivamente, del iPhone y el iPad que tantas alegrías han dado a la empresa de Cupertino.

Pero sigamos con los detalles del Apple Watch del que por fin conocemos el precio exacto para sus diversas versiones. Éste, como ya anunció Cook en septiembre, llegará en tres modelos con dos tamaños de correa (38 y 42 mm) y diferentes precios. El más económico será Apple Sport, la versión más deportiva del reloj, con caja de aluminio anodizado, pantalla Retina protegida por vidrio Ion-X reforzado y correa de fluoroelastómero de colores de lo más diverso. En este caso la versión de 38 mm cuesta 349 dólares (el único precio que dio a conocer hace unos meses la empresa) y la de 42mm unos 399 dólares.El segundo modelo es Apple Watch, una versión más urbanita de acero inoxidable, pantalla Retina protegida por cristal de zafiro y varias correas de piel o malla de acero que que arranca en unos precios de 549 dólares (el modelo de 38 mm) y 599 (el de 42 mm) y asciende, en función de la elección de características por parte del usuario, a 1.049 y 1.099 dólares. http://www.portatilbateria-es.com/sony.html http://www.portatilbateria-es.com/sony.html

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Un sistema semplice, e torno a parlare di PS4, con un obiettivo ben preciso: ovvero permettere ai suoi utenti di avedere delle godibili esperienze di gioco. Dove con gioco non si intende tanto quell'accezione moderna e semplificatrice che rimanda al casual gaming, piuttosto il gaming vero, quei giochi complessi e profondi che hanno fatto la storia del brand. È per questo che Sony ha scelto un hardware competitivo, nonostante tutte le frizioni dovute al difficile momento economico e alla complessità di produrre hardware realmente validi in grossi volumi e a contenerli in case molto piccoli, ed è per questo che Sony ha optato per un'interfaccia utente che solo in parte costituisce un'evoluzione della Xross Media Bar di PS3.

Come noto, Sony è passata dalla controversa piattaforma Cell, con chip separato per la GPU (in quel caso gestito da Nvidia, RSX), a un sistema basato su un singolo chip, basato su architettura AMD. Come sa chi ha seguito le news di giochi che hanno riempito tutti i siti di tecnologia almeno da un anno a questa parte, PS4 offre un processore personalizzato a chip singolo con CPU x86-64 a 8 core e basata su architettura AMD Jaguar. La GPU, invece, è di tipo AMD Next Generation con tecnologia Radeon.La presenza di memoria GDDR5 e il fatto che la GPU sia configurata a 18 unità di calcolo, contro le 12 di Xbox One, produce una netta differenza prestazionale, con un vantaggio di circa 40 punti percentuali a favore di PS4, nonostante frequenze di funzionamento superiori per Xbox One. Il dibattito ovviamente è aperto su come tutto questo possa diventare esplicito nei videogiochi veri e propri, anche se probabilmente vedremo le cose migliori in termini di grafica con le esclusive PS4 piuttosto che con le esclusive Xbox One, come è successo peraltro anche con la precedente generazione. Ma influirà anche il cloud gaming, in misure e modi che adesso possiamo solo immaginare.

Ma Sony ha inteso contare soprattutto sulla tradizione, come dicevamo, senza cambiare la sua strategia storica e quindi puntando ancora una volta su un sistema che è soprattutto, e quasi esclusivamente, una console. Tradizione che iniziava il 3 dicembre 1994, storico giorno in cui la prima PlayStation raggiunse il mercato giapponese. Le origini del progetto, però, risalgono a molto tempo prima, precisamente al 1988, dall'impulso di una società che in quel periodo non era propriamente estranea al mondo dei videogiochi.

Capostipite della famiglia Galaxy è il primo Galaxy S, in grado nel tempo di raggiungere le 20 milioni di unità vendute. A seguire troviamo Galaxy S II, il primo vero antagonista di iPhone per quanto riguarda le vendite con quasi 40 milioni di pezzi venduti dal momento del lancio, risalente a circa 3 anni fa, ad oggi. Successo, quello di Galaxy S II, bissato nel corso del 2012 con il terzo discendente della stirpe ovvero Galaxy S III, uno degli smartphone più venduti di sempre, capace di raggiungere quota 60 milioni di pezzi distribuiti dal maggio dello scorso anno ad oggi. Nel 2013 è stato poi il turno di Galaxy S4 che almeno per il momento, pur restando nelle prime posizioni per quanto riguarda gli indici di gradimento, non sembra aver ottenuto il successo sperato.Per quanto riguarda la recensione odierna, tuttavia, la nostra attenzione è rivolta in maniera particolare ad un altro ramo della famiglia Galaxy di Samsung, ovvero quello dei phablet che, per quanto riguarda le soluzioni della famiglia coreana, troviamo identificati con il nome Galaxy Note.

Il primo esponente di questo genere di soluzioni, che è poi stato anche il primo in assoluto della sua categoria, prende il nome di Samsung Galaxy Note e ha il merito di aver tracciato la strada per molte altre soluzioni, anche non necessariamente a marchio Samsung, che lo hanno seguito in questi 3 anni. Annunciato nel settembre del 2011 aveva riscosso pareri non proprio favorevoli da parte di molti addetti ai lavori soprattutto a causa delle dimensioni ritenute eccessive del display. Dubbi e pareri discordanti che sono stati completamente eliminati dai dati di vendita che hanno dato ragione all'azienda coreana.Nel corso dell'IFA di Berlino dello scorso anno è stato quindi annunciato il primo successore di Galaxy Note, ovvero Galaxy Note II. Rinnovato nel design e nel contenuto tecnico è stato considerato da molti, e per diversi mesi, uno dei migliori smartphone Android sul mercato. Le dimensioni tanto criticate da molti all'esordio sono diventate il punto di forza di questo genere di terminali che permettono, proprio grazie all'ampio display, di effettuare operazioni che su terminali dalle misure più contenute risultano decisamente difficoltose.

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6533-batteria.html Batteria Lenovo 02K6533

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6574-batteria.html Batteria Lenovo 02K6574

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6639-batteria.html Batteria Lenovo 02K6639



Eccoci quindi giunti al 2013 e alla terza generazione del phablet Samusung. Parliamo ovviamente di Galaxy Note 3, protagonista dell'analisi che potete leggere in queste pagine nonchè ultimo ritrovato nella famiglia di smartphone del colosso coreano. Qui di seguito riportiamo una scheda tecnica nel quale confrontiamo la dotazione hardware di Galaxy Note 3 con quella del suo predecessore e di uno dei principali concorrenti, HTC One Max. Come possiamo vedere dalla scheda tecnica riportata qui sopra il salto generazionale da Galaxy Note 2 a Galaxy Note 3 porta con se una serie di importanti novità proprio per quanto riguarda il bagaglio tecnico a disposizione dell'ultimo phablet di casa Samsung. Il processore home-made Exynos 4 Quad è sostituito da un nuovo Qualcomm Snapdragon 800, con frequenza di clock di 2,3GHz e numero di core sempre pari a 4. Aumenta la RAM che passa da 2 a 3 Gigabytes mentre resta identica la memoria interna dedicata allo storage, pari a 16 Gbytes e ancora espandibile tramite microSD, che tuttavia non incide sulle prestazioni del terminale. Prestazioni che, vista l'evoluzione del SoC immaginiamo nettamente superiori rispetto al predecessore.

Migliore anche il reparto fotografico: in Galaxy Note 3 è stata utilizzata la stessa fotocamera che troviamo in Galaxy S4, un deciso passo avanti rispetto al già discreto modulo che trovavamo lo scorso anno in Note 2 e Galaxy S3. Altra importante novità è data dal supporto allo standard USB 3.0 che, come vedremo nel corso della recensione, offre non pochi vantaggi in caso di trasferimento dati via cavo dal PC o verso il PC.Rispetto a HTC One Max, uno dei principali concorrenti di Galaxy Note 3, troviamo un display leggermente più piccolo, 5,7 pollici contro i 5,9 del modello HTC, con dimensioni e peso decisamente più contenuti e un processore sicuramente più evoluto. HTC One Max offre infatti al suo interno un Qualcomm Snapdragon 600, lo stesso che troviamo all'interno di Galaxy S4 e HTC One, mentre Galaxy Note 3 è dotato del SoC che in gamma Qualcomm è un gradino sopra rispetto all'appena citato Snapdragon 600.

Le potenzialità per porsi in cima alla classifica dei migliori smartphone di questo 2013 ci sono quindi tutte. Nelle prossime pagine scopriremo, analizzando lo smartphone in tutti i suoi aspetti, quante di queste caratteristiche sono sfruttate al meglio.Da poco più di un anno Microsoft è scesa in campo con una gamma di tablet proposti al mercato con il proprio brand: si tratta della famiglia Surface, presentata come la soluzione hardware fatta su misura per il nuovo sistema operativo Windows 8.x. Questa scelta di Microsoft ha inizialmente creato scompiglio negli altri produttori, alcuni dei quali hanno sollevato anche pesanti critiche nei confronti della casa di Redmond: si è trattato di un momento importante in quanto prima di allora Microsoft aveva sempre e solo supportato i propri partenr nella produzione di tablet o PC senza mai porsi in concorrenza diretta.

Con il tempo queste rigide posizioni si sono evolute e oggi i tablet Surface di Microsoft rappresentano una delle tante soluzioni disponibili sul mercato, ma abbandoniamo subito questi aspetti accupandoci di prodotti e novità. Dopo l'approfondimento dedicato a Surface Pro 2 pubblicato pochi giorni fa con questo articolo, ci occupiamo in queste pagine del nuovo Surface 2, il tablet di casa Microsoft basato su tecnologia ARM. Siamo di fronte alla seconda generazione di Surface e per questo modello Microsoft ha imposto una novità anche a livello di brand: dal nome del tablet è stato eliminato il riferimento RT e lo stesso è stato esteso anche a tutti i contenuti pubblicati online. Come diretta conseguenza di ciò anche la precedente generazione di tablet Surface RT è stata rinominata Surface, continuando a restare disponibile a listino.Questa puntualizzazione può apparire un puro aspetto di forma, ma in realtà nasconde anche della sostanza. Infatti da parte di Microsoft pare esserci la volontà di far crescere il brand Surface come un prodotto a se stante, indipendente da Windows 8.1 o da Windows RT 8.1, e questa novità viene anche confermata dalla scelta di eliminare dal kiskstand del tablet il logo di Windows sostituendolo con uno dedicato a Surface.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6546-batteria.html Batteria Lenovo 02K6546

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6624-batteria.html Batteria Lenovo 02K6624

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6551-batteria.html Batteria Lenovo 02K6551

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6625-batteria.html Batteria Lenovo 02K6625

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-b317-batteria.html Batteria Lenovo B317

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6573-batteria.html Batteria Lenovo 02K6573

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-02k6638-batteria.html Batteria Lenovo 02K6638

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-0a36285-batteria.html Batteria LENOVO 0A36285

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Come vedremo nella pagine seguenti, con Surface 2 Microsoft introduce parecchie novità che riguardano la componentistica hardware ma anche alcune scelte di design, scelte che stando a alcune indiscrezioni non confermate dalla società di Redmond potrebbero essere estese agli altri Surface nelle future versioni. Iniziamo la nostra analisi di Surface 2 proponendo una sintesi delle caratteristiche tecniche messe a confronto con il modello Surface RT, modello descritto in questo approfondimento, già in commercio da alcuni mesi e rinominato Surface. La tabella mostra in modo rapido le principali novità di Surface 2: il nuovo tablet di Microsoft è ora dotato di un display da 10,6 pollici con risoluzione Full HD e la piattaforma hardware è stata aggiornata adottando il chip Tegra 4 di NVIDIA. Anche sul piano estetico ci sono importanti novità con il nuovo color magnesio e una differente finitura delle superfici.

Come segnalato, il nuovo Surface 2 si affianca al precedente modello Surface che continua a essere disponibile per la commercializzazione e rappresenta la soluzione entry-level della famiglia. La gamma di tablet sviluppati da Microsoft si accresce di un nuovo modello dal form factor molto simile a quelli già disponibili, in attesa di altri modelli più compatti attesi per il prossimo anno. L'evoluzione di Surface, come già segnalato in occasione del nostro articolo su Surface 2 Pro, passa a un anno dalla iniziale commercializzazione attraverso un aggiornamento della piattaforma hardware e dei componenti con marginali modifiche esterne; per unr adicale cambiamento nel form factor bisognerà presumibilmente attendere la successiva generazione di tablet, attesa al debutto nel corso del 2014. http://www.batteria-portatile.com/apple.html http://www.batteria-portatile.com/apple.html

Batteria Lenovo L11S6Y01

Nintendo, infatti, contattò Sony, chiedendole di realizzare una tecnologia per NES che dotasse quest'ultima piattaforma di lettore ottico. Sony aveva già esperienza sui CD-ROM ed era in grado di creare una tecnologia che potesse consentire a Nintendo di dotare le sue console di supporto di storage all'avanguardia per l'era, con la possibilità di immagazzinare i giochi su supporti decisamente più capienti. Nel marzo del 1991, quindi, in occasione del CES, Nintendo annunciava il suo Super Nintendo con unità ottica Sony ma, subito dopo l'annuncio, arrivò la notizia sulla fine della partnership tra Sony e Nintendo. A quel punto la grande N si affidò a Philips e motivò la rottura con Sony con ragioni di caratterene economico sulla ripartizione degli introiti.

A dare l'impulso decisivo alla creazione di PlayStation è però, come tutti i veri fan di videogiochi sanno, Ken Kutaragi, tutt'oggi ricordato come il Padre di PlayStation. Kutaragi fondò Sony Computer Entertainment Inc. il 16 novembre del 1993, insieme ad un dirigente proveniente da Sony Music, ovvero Shigeo Maruyama. Sempre nel 1993, Phil Harrison sarebbe diventato CEO dei Sony Computer Entertainment Worldwide Studios.

La prima PlayStation aveva degli innegabili fattori di superiorità rispetto alle console Nintendo e Sega che in quel momento dominavano il mercato. Innanzitutto il supporto CD-ROM, che permetteva di avere giochi con un maggior numero di contenuti e tendenzialmente più vasti. Inoltre, era facile da fabbricare, e i costi di produzione erano considerevolmente inferiori rispetto a quelli delle console rivali. Il supporto dei grandi produttori del mondo dei videogiochi, come Electronic Arts in Occidente e Namco in Oriente, fece il resto.

Nel 2000, quando il brand PlayStation era ormai consolidato, arrivò anche PlayStation 2, che seguiva DreamCast di un paio di anni e anticipava i rivali GameCube e Xbox di un anno. PS2 è ancora oggi la console di maggior successo di sempre, essendo riuscita a fare diventare mainstream delle serie videoludiche che in precedenza erano conosciute solo da una piccola schiera di appassionati, come Gran Turismo, Tomb Raider e Grand Theft Auto. Sony ha venduto complessivamente 150 milioni di unità di PS2, superando di circa un terzo il traguardo, comunque considerevole, fatto segnare dalla sua console precedente.

Con PS3, poi, nel 2006 avrebbe voluto creare un sistema all'avanguardia, capace di competere non solo con le console rivali ma con qualsiasi altro sistema, PC inclusi, in termini di qualità grafica e di potenzialità offerte agli sviluppatori. Per quello avviò l'avveniristico progetto Cell, un processore ultra-parallelizzato che avrebbe dovuto consentire di ottenere prestazioni notevoli. La storia è abbastanza fresca, quindi non mi dilungo ulteriormente in tale direzione. Il fatto che Sony abbia deciso di abbandonare completamente quella tecnologia per PS4, affidandosi su un'architettura x86 tradizionale e più vicina ai PC, è già segno ben tangibile di come il piano precedente, in realtà, sia stato un fallimento.

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11s6f01-batteria.html Batteria Lenovo L11S6F01

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PS3 vende molto meno rispetto alle console precedenti, nonostante il suo ciclo vitale sia ben lungi dall'essere finito. A oggi, ha infatti venduto circa 65 milioni di unità. Ciò dipende da vari fattori, e da un cambiamento generale delle abitudini di gaming del grosso del pubblico, con cui Sony dovrà venire a patti anche nel caso di PS4. L'emergere dei formati mobile e casual game sempre più accattivanti, in una realtà ben diversa rispetto a quella di una volta in cui ognuno di noi ha sempre meno tempo per dedicarsi a esperienze di intrattenimento molto longeve e in cui la fruizione dei contenuti è sempre più superficiale, sono elementi che stanno alla base di un cambiamento epocale nel settore dell'intrattenimento, a cui bisogna aggiungere anche il fenomeno social.

Arriverà sul mercato italiano nel corso del primo trimestre, presumibilmente durante il mese di Febbraio, inizialmente in partnership esclusiva con Vodafone e in seguito anche con gli altri carrier nazionali. Parliamo di LG G Flex, l'ultimo smartphone dell'azienda coreana caratterizzato come il nome lascia facilmente intendere da un display curvo.Una scelta tecnica di questo tipo parte dalla forma stessa del viso e del palmo della mano: una lieve curvatura meglio si adatta alla forma di mani e volto, rendendo lo smartphone più ergonomico. Il livello di curvatura non è ovviamente esasperato: non pensiamo ad una forma simile a quella di una banana ma ad un display che è leggermente incurvato senza per questo diventare eccessivo.

La forma particolare non pregiudica la trasportabilità di questo prodotto, tantomeno la sua usabilità. Abbiamo avuto occasione di provare il terminale in anteprima e la sensazione che se ne ricava tenendolo tra le mani o infilandolo nella tasca è di fatto identica a quella di uno smartphone con display di pari dimensioni. Parlando di queste ultime dobbiamo segnalare come LG G Flex sia uno smartphone imponente: la diagonale è di ben 6 pollici, con una cornice che è molto sottile e che per questo motivo fornisce l'impressione che lo smartphone sia più piccolo di quello che in effetti è. A dispetto della diagonale elevata, come riportato nella tabella seguente, G Flex ha display dalla risoluzione massima di 1.280x720 pixel e non abbraccia quella Full HD di 1.920x1.080 pixel che è diventata di fatto uno standard tra gli smartphone Android di fascia più alta. Il display è di tipo Plastic Oled, ricoperto da un vetro di tipo Gorilla Glass; la matrice RGB scelta da LG permette di ottenere immagini brillanti oltre che una riproduzione dei colori che è più realistica rispetto a quanto non accada con pannelli sviluppati dai concorrenti.

La scelta di una risoluzione non Full HD potrebbe far storcere il naso, e osservando le specifiche tecniche prima della prova questa è stata la nostra reazione. Una volta avuto il terminale tra le mani le remore scompaiono: la resa qualitativa ottenuta è di ottimo livello e proprio la forma curva del pannello è quanto balza agli occhi, superando l'impressione che si forma a priori che la risoluzione sia troppo contenuta per un dispay da 6 pollici di diagonale.In termini di specifiche tecniche base LG G Flex è costruito sulla base dell'ottimo LG G2, smartphone annunciato nel corso dell'estate 2013 e rivelatosi essere uno dei più interessanti terminali Android presenti al momento in commercio. Troviamo anche in G Flex i tasti posteriori, accessibili facilmente con l'indice del proprio dito: una volta abituatisi a questo posizionamento l'interazione con il telefono diventa molto più semplice e rapida rispetto a quanto accada con i tradizionali pulsanti posizionati sul lato del terminale. Di tutto rispetto anche la batteria, dalla capacità di 3.500 mAh: non abbiamo dati sull'autonomia complessiva ma alla luce dei 3.000 mAh di G2 ci possiamo attendere tempi simili per G Flex, scontando la superiore capacità con il display dalla diagonale superiore.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y6455-batteria.html Batteria Lenovo 57Y6455

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6y21-batteria.html Batteria Lenovo L08S6Y21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09c6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09C6Y02

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-lo9s6y02-batteria.html Batteria Lenovo LO9S6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l10c6y02-batteria.html Batteria Lenovo L10C6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l10m6f21-batteria.html Batteria Lenovo L10M6F21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l10p6f21-batteria.html Batteria Lenovo L10P6F21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l10p6y22-batteria.html Batteria Lenovo L10P6Y22

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LG G FlexGuarda tutte le foto »
Il design curvo ha obbligato LG ad uno studio particolare della componentistica interna oltre che dello chassis. LG è un'azienda che vede al proprio interno sviluppo e produzione di una miriade di prodotti diversi: da questa pluralità di competenze e specializzazioni provengono la prima batteria curva al mondo, per giunta come segnalato di elevatissima capacità, oltre ad uno chassis che nella parte posteriore presenta un rivestimento che minimizza l'impatto estetico di quei piccoli graffi che pur con la massima cura possibile vanno irrimediabilmente a segnare il nostro smartphone.Un cenno alla parte software, basato su sistema operativo Android 4.2.2. Jelly Bean che è stato customizzato con alcune funzionalità peculiari. La prima è il doppio tocco sul display per il suo risveglio, caratteristica già apprezzata in GL G2, seguita dalla schermata di blocco del terminale che si modifica a seconda dell'orario del giorno e dell'orientamento dello smartphone. Dual Window permette di dividere lo schermo in due pannello autonomi, funzionalità utile per gestire più applicazioni predefinite in multitasking, mentre Quicktheater è un centro di controllo di tutti i contenuti multimediali presenti nel proprio G Flex.


In occasione della nostra iniziale presa di contatto abbiamo apprezzato la costruzione complessiva, molto solida pur con display curvo, e l'originalità del design. La finitura è di ottimo livello, in particolare per quanto riguarda la cover posteriore costruita con un particolare materiale plastico che minimizza l'incidenza di graffi accidentali. Si potrebbe pensare che un display curvo sia più fragile di uno tradizionale ma così non è: appoggiato G Flex su una superficie piana è possibile premerne la cover fino a far aderire lo schermo completamente alla superficie, senza che questo generi alcun problema al display o allo chassis.LG ha comunicato un prezzo ufficiale al debutto, senza contratto, pari a 899,00€ IVA inclusa; si tratta di una cifra elevata, allineata all'utilizzo di un display da 6 pollici e all'unicità del display curvo ma che rende questo prodotto ancor più esclusivo di quanto già non sia per le due caratteristiche tecniche e di design.

Tra i produttori di smartphone che si sono fatti largo nel panorama mondiale negli ultimi anni in pochi sono riusciti a eguagliare il successo ottenuto da Apple con il proprio iPhone. Solo uno dei produttori concorrenti è riuscito a emulare realmente quanto fatto in questi ultimi 6 anni dall'azienda di Cupertino: stiamo ovviamente parlando di Samsung, in questo momento indubbiamente il più importante rivale per il colosso della mela morsicata. La crescita di Samsung nel mercato degli smartphone è stata così repentina da superare in volumi quanto proposto da Samsiung, grazie anche al successo di mercato del sistema operativo Android sul quale Samsung basa buona parte dei propri modelli.Con la propria serie di terminali della famiglia Galaxy Samsung è stata in grado di entrare nelle grazie degli utenti attraverso soluzioni sempre tecnicamente avanzate rispetto alla concorrenza e ad una strategia di marketing che, con il passare del tempo, si è rivelata vincente. Con tale approccio l'azienda coreana è riuscita ad ottenere risultati di rilievo sia per quanto riguarda i numeri legati alle vendite delle proprie soluzioni sia in termini di percezione del brand da parte del pubblico. http://www.batteria-portatile.com/apple.html http://www.batteria-portatile.com/apple.html

Batería ASUS A85D

También se ha mejorado la tecnología de cámara de la nueva Surface respecto a la versión anterior para consumo. “La trasera ya no tiene la inclinación del modelo RT. Tiene 8 megapíxeles y tecnología autofoco. La delantera, de 5 megapíxeles, también se ha mejorado para que la calidad de las videollamadas sea mucho mayor”.Dos elementos que se han mantenido son el teclado que traía la Surface Pro 3, obviamente adaptado al nuevo tamaño, y el bolígrafo que permite la escritura digital. “Este último es igual al que trae la versión Pro 3 pero ahora lo vendemos en más colores, rojo, azul, negro y gris. Escribir con él es lo más parecido a hacerlo en un bloc de notas de papel, lo que nos abre un gran abanico en el mercado educativo”. De hecho, habrá una versión que Microsoft lanzará específicamente para este mercado (cuyo precio no se ha desglosado, aunque se estima que será de unos 539 euros y que vendrá con el teclado y el boli incorporado). También habrá un modelo específico para la empresa. “Hay compañías que no requieren para sus empleados un terminal con la potencia de Surface Pro 3, así que el Surface 3 es ideal para ellas”. Este modelo para empresas, con 4 gigas de RAM y 64 gigas de almacenamiento, tendrá un precio estimado de 649 euros. Los modelos normales arrancan en un precio de unos 600 euros (el teclado, de unos 130 euros, y el lápiz, de unos 50, se venden aparte). Además, saldrá otra versión especial con conectividad LTE (la cuarta generación de telefonía móvil), ideal, sobre todo para el público profesional.

Finalmente, como nota especialmente diferenciadora respecto a la versión RT de Surface, también dirigido a un público más masivo, el nuevo Surface 3 viene con Windows 8 de serie que, además, los usuarios podrán actualizar a la versión 10 de forma gratuita cuando esté lista (en los próximos meses).“En Microsoft creemos que Surface Pro 3 y Surface 3 pueden convivir sin que un modelo fagocite al otro porque se dirigen a personas con necesidades distintas. El Pro 3 es para aquellos profesionales que busquen máxima potencia en una tableta que sustituye perfectamente a su portátil, y Surface 3 es para personas que trabajan o quieren usar el equipo en extrema movilidad”, añade el experto, quien nos muestra, en este vídeo, cómo es la nueva propuesta tecnológica de la empresa de Redmond.
No es fácil ofrecer buena calidad de sonido en dispositivos cada vez más pequeños. Así nos lo comentaba hace un tiempo Gerrit de Poortere, ingeniero de sonido de Philips y uno de los responsables de las últimas innovaciones de audio más destacadas en la centenaria casa. Hoy Fujitsu ha subido un nuevo peldaño en este desafío presentando un altavoz que tiene el tamaño de una pelota de tenis.

Llamado Fujitsu Mobile Bluetooth Communication Speaker, el altavoz ha sido presentado por la compañía japonesa como “el accesorio perfecto para una vida conectada al móvil, ya que tiene funcionalidades de teléfono y altavoz”. Se trata, por tanto, de un accesorio pensado para para las personas que llevan una vida laboral siempre fuera de la oficina, “ya que es ideal para poder llevarlo a todas partes y obtener unas comunicaciones perfectas”, en palabras de la empresa. Este altavoz con funcionalidades de teléfono se conecta a través de Bluetooth y detecta todos los dispositivos móviles más cercanos, evitando la preocupación por los cables. El gadget lleva incluso un micrófono integrado para facilitar la posibilidad de realizar conference calls, un requisito demandado por los ejecutivos. Tiene un doble interruptor para controlar audios (música, por ejemplo) y permitir recoger las llamadas entrantes y salientes. Se le puede recargar la batería al tiempo que permite la conexión a un equipo audio; su tiempo de carga es de tres horas.

Su diseño, como decíamos, es curioso, en rojo y negro y con una estructura en formato acordeón para, explican desde Fujitsu, “aportar las mejores condiciones de sonido y comunicaciones, todo ello con un peso muy reducido, apenas de 100 gramos”. El dueño de este teléfono-altavoz podrá ir prácticamente a cualquier lugar con él, ya que puede soportar temperaturas desde 0º hasta 40ºC.La empresa anuncia una nueva tableta que, al igual que Surface Pro 3, aspira a sustituir al portátil. Frente al anterior modelo Surface lanzado por la compañía, dirigido a la empresa, el público objetivo de éste son familias, colegios y estudiantes. Su precio, por tanto, es bastante menor: 600 euros.La empresa de Redmond anuncia una nueva tableta que, al igual que Surface Pro 3, aspira a sustituir al portátil de muchos usuarios. Frente al anterior modelo Surface lanzado por la compañía, dirigido a la empresa, este tiene otro público objetivo: familias y estudiantes. Su precio, por tanto, es bastante menor: 600 euros frente a los 800 euros que cuesta el anterior modelo. Obviamente hay aspectos que no tienen el mismo rendimiento que el modelo para empresas, por ejemplo, la batería y la pantalla. Pero un aspecto muy positivo es que frente al primer modelo Surface que se dirigía a este público más general, que venía con el sistema operativo Windows RT de serie, este lleva Windows 8.1 y se podrá actualizar de forma gratuita a la versión 10 cuando esté lista en los próximos meses, con las ventajas que el nuevo software conlleva.

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“Hemos usado todo aquello que aprendimos a la hora de diseñar Surface Pro 3 en este nuevo dispositivo. Es bonito, versátil, potente y eficiente y nuestros usuarios van a quedar muy satisfechos con todas las opciones que ofrece”, indica Panos Panay, vicepresidente corporativo de Microsoft Surface.Pero veamos en más detalle cuáles son las características del nuevo dispositivo que puede reservarse desde hoy mismo en la web de Microsoft (en España también) y estará disponible en los establecimientos comerciales a partir del 7 de mayo. Lo primero que resalta a la vista de la nueva tableta-portátil de Microsoft es que es el modelo más fino y ligero de esta familia de dispositivos. El equipo, con una pantalla de 10,8 pulgadas y una carcasa de magnesio, incorpora un lápiz óptico, “perfecto para tomar notas y subrayar documentos”, aseguran desde la compañía, que tiene al sector educativo en el punto de mira de este producto. Al igual que el modelo Surface Pro 3 incorpora un soporte que permite tres posiciones: para ser apoyado en un escritorio, sobre las piernas o sosteniéndolo en la palma de la mano. Del equipo destacan además sus altavoces estéreo con Dolby Audio-enhanced Sound.

En lo que respecta al corazón del dispositivo, el procesador, éste es un quad-core Intel Atom x73, diseñado para mejorar la eficiencia del equipo y disminuir el consumo de energía. La batería, aseguran desde Microsoft, dura hasta 10 horas reproduciendo vídeo.En cuanto a la conectividad, aunque la tableta viene con conexión wifi, también habrá una versión 4G LTE que ofrecerá a los usuarios mayores opciones de movilidad.Tanto el modelo Surface 3 básico como el dotado de 4G LTE funcionan, como decíamos, con Windows 8.1, aunque podrán ser actualizados a Windows 10 de forma gratuita cuando el nuevo sistema operativo de Microsoft esté disponible.El dispositivo se vende con un año de suscripción a Microsoft Office 365 Personal, que incluye Outlook, Word, Excel, Powerpoint junto a OneNote, además de almacenamiento OneDrive en la nube.

A través de Twitter Elon Musk, CEO de Tesla, ha anunciado que su compañía lanzará el 30 de abril una nueva gama de productos. Nada se sabe sobre estos excepto que no son coches.A través de Twitter Elon Musk, consejero delegado de Tesla, ha anunciado que su compañía lanzará el 30 de abril una nueva gama de productos. Nada se sabe sobre estos excepto que no son coches. Toda la industria especula ya qué podrá estar tramando Musk y su equipo.El directivo, el pasado mes de febrero, en la presentación de los últimos resultados económicos de la compañía, adelantó que su compañía está trabajando en el desarrollo de una nueva batería para dar energía a los hogares, de forma que saldría así del ámbito de la automoción. Dicha batería, de iones de litio, y que, además de en hogares también podría utilizarse en empresas, podría ser un complemento de la red eléctrica tradicional (o un sustituto, quién sabe).

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f45vd-bateria.html Batería ASUS F45VD

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-f55u-bateria.html Batería ASUS F55U

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f55v-bateria.html Batería ASUS F55V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f55vd-bateria.html Batería ASUS F55VD

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f55vdr-bateria.html Batería ASUS F55VDR

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f75-bateria.html Batería ASUS F75

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f75a-bateria.html Batería ASUS F75A

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f75a1-bateria.html Batería ASUS F75A1



El pasado mes Musk aseveró también que esta batería podría entrar en producción en unos meses, seis como máximo, así que quizás sea ésta la nueva gama de productos a la que se refería con el tuit… o no. Habrá que esperar a ver qué trama Musk, aunque viniendo de él y su innovadora compañía, lo más probable es que sea algo de alto impacto en el mercado.Facebook ha acaparado buena parte de la agenda informativa de esta semana con las novedades presentadas en F8, su conferencia de desarrolladores. Microsoft también ha sorprendido con nuevas alianzas para impulsar el uso de sus ‘apps’ en el universo Android y la ciberseguridad ha vuelto a ser noticia con dos incidentes. He aquí los temas más destacados en TICbeat en esta semana de marzo.Facebook ha acaparado buena parte de la agenda informativa de esta semana con las novedades presentadas en F8, su conferencia de desarrolladores. Microsoft también ha sorprendido con nuevas alianzas para impulsar el uso de sus ‘apps’ en el universo Android y la ciberseguridad ha vuelto a ser noticia con dos incidentes: los mensajes falsos de Correos o el ciberataque de Twitch. He aquí los temas más destacados en TICbeat en esta semana de marzo. http://www.portatilbateria-es.com/apple.html http://www.portatilbateria-es.com/apple.html

Batteria Lenovo 121001094

Tutti i recenti terminali Nokia della famiglia Lumia proposti nel segmento top di gamma del mercato sono stati caratterizzati da specifiche tecniche molto simili: SoC Qualcomm dual core e risoluzione del display di 1280x768 pixel, elementi che hanno sempre permesso agli smartphone Windows Phone un comportamento fluido grazie alle qualità di questo sistema operativo. Da tempo però si chiedeva un passo in avanti, così da poter posizionare i terminali Windows Phone alla pari con le prooposte Android più potenti quanto a componenti hardware. Ecco quindi il debutto della più recente versione di OS Windows Phone 8, la GDR3, con la quale è stato introdotto il supporto a display con risoluzione di 1920x1080 pixel accanto a SoC quad core.

Sono proprio questi gli elementi tecnici che caratterizzano Nokia Lumia 1520, lo smartphone in prova in queste pagine e prima soluzione dell'azienda finlandese a poter venir identificata a tutti gli effetti come un phablet. Lumia 1520 utilizza infatti un display da 6 pollici, caratterizzandosi per dimensioni tutt'altro che contenute e differenziandosi chiaramente dalle altre soluzioni della famiglia Lumia presenti in commercio. Vediamone le principalo caratteristiche tecniche a confronto con gli altri terminali Nokia di fascia alta che l'hanno preceduto sul mercato. Come segnalato Lumia 1520 si distingue per il display da 6 pollici, contro i 4,5 pollici degli altri modelli Lumia 1020, 925 e 920, per il SoC Qualcomm Snapdragon 800 con architettura quad core e frequenza di clock di 2,2 GHz e per la risoluzione di 1920x1080 pixel. Come vedremo in seguito l'adozione di un pannello di questo tipo ha permesso di aumentare il numero di colonne di tiles presenti nella schermata iniziale: questo implica più informazioni immediatamente visualizzabili a schermo per l'utente e un migliore sfruttamento dell'ampia superficie a disposizione.

Per far fronte alle aumentate richieste energetiche Nokia ha dotato Lumia 1520 di una batteria da 3.400 mAh, valore che rappresenta un incremento el 70% rispetto ai 2000 mAh degli altri modelli della famiglia Lumia. Il comparto fotocamera vede un'ottica posteriore con sensore da 20 Mpixel, dato che si posiziona a metà strada tra i 41 Mpixel di Lumia 1020 e gli 8 Mpixel di Lumia 925. Sarebbe stato apprezzabile vedere in Lumia 1520 lo stesso sensore di Lumia 1020 ma questo avrebbe negativamente inciso sui costi complessivi, andando inoltre a creare una potenziale sovrapposizione di mercato con Lumia 1020. Non dubitiamo che nel futuro di Nokia vi sia spazio per un phablet Lumia con fotocamera da 41 Mpixel ma per adesso non si può che aspettare, sfruttando i 20 Mpixel del sensore di Lumia 1520 che come vedremo permette di ottenere ottimi risultati complessivi.

All'edizione 2014 del Consumer Electronics Show di Las Vegas si sono delineate alcune tendenze ben precise: l'accelerazione della convergenza tra mondo mobile e auto, la ricerca di nuove evoluzioni per il mondo dei televisori - tra pannelli curvi e sistemi operativi mobile per le Smart TV -, il fenomeno dei dispositivi indossabili.Tutti e tre i trend ruotano attorno, a loro modo, alle evoluzioni del mondo dei cellulari: lo smartphone è diventato compagno di vita costante e gli utenti vorrebbero estendere la sua esperienza d'uso a tutti i campo della propria vita, senza dover rinunciare, ad esempio, alla gestione della propria vita digitale (email, messaggi, social network) durante gli spostamenti in auto. Vanno proprio in questa direzione alcune delle idee viste in mostra tra i padiglioni del CES di Las Vegas.

Inoltre il cellulare è diventato il centro nevralgico per la gestione della propria esistenza e in molti vorrebbero riuscire a conoscere più cose di sé, del proprio corpo e delle proprie abitudini proprio grazie allo smartphone che hanno sempre in tasca. È questo il senso dei dispositivi indossabili, che portanz la quantizzazione della vita degli individui a un livello superiore. Da ultimo il mondo dei televisori che deve adeguarsi all'esperienza Smart di telefonini e tablet e riuscire a portare le potenzialità della rete all'interno dei TV casalinghi.Il marchio statunitense Garmin ha intercettato con la sua presenza al CES 2014 ben due di questi trend mettendo in mostra apparecchi che trovano il loro habitat in auto - l’Head-up display Plus (HUD+) e Dash Cam - e vívofit il braccialetto che permette di monitorare 24 oresu 24 le proprie attività.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4902-batteria.html Batteria Lenovo 42T4902

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42y4940-batteria.html Batteria Lenovo 42Y4940

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-45n1024-batteria.html Batteria Lenovo 45N1024

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-45n1025-batteria.html Batteria Lenovo 45N1025

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-121001071-batteria.html Batteria Lenovo 121001071

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-121001091-batteria.html Batteria Lenovo 121001091

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-121001094-batteria.html Batteria Lenovo 121001094

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-121001096-batteria.html Batteria Lenovo 121001096

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y6454-batteria.html Batteria Lenovo 57Y6454

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y6455-batteria.html Batteria Lenovo 57Y6455

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6y21-batteria.html Batteria Lenovo L08S6Y21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09c6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09C6Y02

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-lo9l6y02-batteria.html Batteria Lenovo LO9L6Y02



Il mercato fotografico negli ultimi anni ha vissuto profonde trasformazioni: i cameraphone, considerati da molti per lungo tempo di qualità 'imbarazzante', continuano a mietere consensi e a viaggiare in doppia cifra per quanto riguarda il numero di megapixel. Li abbiamo visti oltrepassare la soglia dei 20 milioni di pixel sul sensore, ma il dato dei 41 megapixel degli smartphone Nokia con tecnologia PureView rimane quello più eclatante.In questo contesto le fotocamere compatte hanno perso in modo continuo ed inesorabile presa sul pubblico vedendo le proprie vendite crollare negli ultimi due ani. I produttori hanno provato a rispondere alla crisi con prezzi molto aggressivi sulla fascia più bassa, ma hanno registrato solo due risultati, entrambi negativi. Da un lato hanno talmente assottigliato i margini fino ad arrivare a vendere praticamente in perdita, dall'altro, per riuscire a tenere bassi i prezzi, hanno svuotato le compatte di contenuti tecnologici interessanti, azzoppandone ulteriormente l'appeal sul pubblico.

Panasonic ha deciso, a partire da questo CES 2014, di chiamarsi fuori da questo gioco al massacro, concentrandosi sulle fasce di prezzo a partire da 149 euro e puntando soprattutto sulla fascia premium per far tornare i conti. Soprattutto agli albori del successo della fotografia digitale, anche grazie alla collaborazione con Leica, il marchio nipponico è riuscito a guadagnare grande rispetto tra gli utenti, da un lato con le sue superzoom, dall'altro con la celeberrima serie TZ, eletta da molti come quella da preferire per gli utenti amanti dei viaggi, grazie a compattezza, escursione focale, apertura e qualità.È in fondo alla classifica ma si tratta comunque della classifica dei migliori smartphone del 2013 e, considerata l'immensa mole di modelli annunciati non possiamo che ritenerlo un ottimo risultato. Parliamo di Motorola Moto G, lo smartphone con cui il colosso americano recentemente acquistato da Google ha voluto rilanciare la propria immagine in diversi mercati, compreso quello italiano.

Derivato per quanto riguarda il design dal fratello maggiore Moto X, disponibile ormai da diversi mesi negli Stati Uniti, il piccolo di casa Motorola offre un display da 4,5 pollici di diagonale a risoluzione 1280x720 pixel oltre ad un SoC Qualcomm Snapdragon 400 a 1,2 GHz di frequenza, 2 GB di RAM e una fotocamera da 5 megapixel. Il sistema operativo Android è nella sua versione 4.3 mentre la batteria offre una capacità pari a 2000 mAh.Si tratta di un dispositivo di fascia media, dotato di tutte le caratteristiche necessarie a soddisfare i bisogni degli utenti e assolutamente in grado di offrire un'esperienza smartphone a 360°. Android è presente praticamente in versione originale, particolare che dovrebbe garantire un supporto abbastanza rapido e longevo anche in termini di aggiornamenti.

Il prezzo è il punto di forza di questa soluzione che, nonostante la scheda tecnica di buon livello, si ferma a soli 249 euro per il modello dotato di 8 GB di memoria interna dedicata allo storage. Una alternativa più che valida quindi, che permette di possedere uno smartphone completo di tutte le funzioni più utili e comuni senza allo stesso tempo dover sborsare cifre esagerate per il suo acquisto.In questo 2013 ne abbiamo viste con e senza specchio, con colpi molto interessanti su entrambi i fronti. L'anno che si appresta a finire è stato teatro del rinnovo di gamma di alcune serie, ma ha saputo anche mettere sul piatto apparecchi in grado di emergere dal gruppo per la presenza di particolari interessanti, o addirittura per idee del tutto nuove.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-lo9s6y02-batteria.html Batteria Lenovo LO9S6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-11l6f01-batteria.html Batteria LENOVO 11L6F01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6r01-batteria.html Batteria LENOVO L11L6R01

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y6601-batteria.html Batteria Lenovo 57Y6601

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6y01-batteria.html Batteria Lenovo L11L6Y01



È soprattutto in ambito reflex dove i prodotti hanno seguito maggiormente la scia dei modelli precedenti, con prodotti come Canon EOS 700D e Nikon D5300 a rinnovare la sfida nel settore delle entry level evolute, mentre Nikon D610 è arrivata a chiudere definitivamente le polemiche seguite ai problemi di sporco sul sensore che hanno caratterizzato i primi mesi di vita della full frame Nikon D600. È stato anche l'anno di Nikon D7100 e Canon EOS 70D, quest'ultima inserita nella lista dei prodotti più significativi del 2013. Anche Pentax ha detto la sua e Pentax K-3 è una reflex APS-C di fascia media che punta a farsi denominare prosumer. Canon ha provato a giocare fuori dalle righe con Canon EOS 100D, la reflex di dimensioni super compatte che strizza l'occhio a chi è tentato dal salto nel mondo mirrorless.

Alcuni rinnovi di gamma anche in ambito mirrorless, come ad esempio nel caso di Fujifilm X-E2, che ha aggiunto la tecnologia di messa a fuoco a rilevazione di fase sul sensore a un prodotto che ha saputo costruirsi fin dal suo debutto un'eccellente reputazione. Panasonic ha cercato di inseguire il treno del 'Vintage&Premium" presentando Lumix GX7, erede evoluta di Lumix GX1. Sony ha dato una rinfrescata alla sua serie NEX prima con Sony NEX-3N e poi con Sony NEX-5T e Olympus ha fatto un'operazione simile con PEN E-PL5, uscita molto bene dalle recensioni, ma forse dotata di poco appeal.È la prima cosa che pensi dopo qualche minuto di prova della nuova PlayStation 4. Pensi che Sony abbia voluto innanzitutto rispettare la tradizione del suo longevo e prestigioso brand: principalmente deve essere un di gaming rivolto ai giocatori. E si tratta, pertanto, di una bella differenziazione rispetto alle altre console rivali introdotte nell'ultimo periodo, che risultava già evidente dai corrispettivi eventi di presentazione. http://www.batteria-portatile.com/asus.html http://www.batteria-portatile.com/asus.html

Batteria IBM 92P1075

Introduciamo nel confronto le soluzioni NVIDIA GeForce GTX 700M, proposte di precedente generazione basate su architettura Kepler. Scopriamo così facendo che a parità di architettura le nuove proposte GeForce GTX 800M vantano specifiche di funzionamento più spinte in termini di frequenza di clock tanto della GPU come della memoria video. Per GeForce GTX 780 troviamo la GPU GK104, con specifiche tecniche che sono speculari a quelle di GeForce GTX 880M fatta eccezione per le frequenze di clock incrementate. Per gli altri 3 modelli troviamo invece GPU GK106: il numero di CUDA cores è inferiore a quello dei corrispondenti modelli della serie GeForce GTX 800M e lo stesso vale per le frequenze di clock. Da questo se ne ricavano vantaggi prestazionali importanti per le nuove GPU nel confronto con quelle di precedente generazione.

I dati di riferimento forniti da NVIDIA sono una media di quanto ottenuto con Skyrim, Far Cry 3 e Tomb Raider e confermano quanto possibile ricavare dalla sola lettura delle specifiche tecniche. Nel passaggio da GeForce GTX 700M a GeForce GTX 800M NVIDIA ha incrementato la bandwidth della memoria video del 25% in tutte le GPU; questo si affianca alle migliori prestazioni della GPU grazie al maggior numero di CUDA cores e alle frequenze di clock incrementate.E' significativo evidenziare, in questo caso, come NVIDIA sia riuscita a ottenere questi miglioramenti prestazionali mantenendo invariata la tecnologia produttiva a 28 nanometri. Mancano indicazioni specifiche per quanto riguarda il TDP ma la cosa non deve sorprendere: spetta ai produttori degli specifici notebook il tarare le frequenze di clock finali della GPU utilizzata così da meglio adattarla al tipo di sistema di raffreddamento utilizzato e alle dimensioni dello chassis.

Sono molto ridotte le informazioni sulle due altre nuove GPU, GeForce 840M e GeForce 830M. NVIDIA ha scelto di cambiare la metodologia di naming delle schede; per le proposte entry level viene a mancare il prefisso GT adottato in precedenza. Troviamo per queste due nuove schede video architettura della famiglia Maxwell in abbinamento a memoria video DDR3 con bus da 64bit di ampiezza, senza tuttavia altri dettagli sulle altre specifiche tecniche.Nel confronto con le proposte di precedente generazione NVIDIA sottolinea un aumento delle prestazioni velocistiche per entrambe le nuove GPU, con valori che sono sensibilmente superiori delle soluzioni IGP proposte da Intel con le proprie CPU della famiglia Core.Le novità che NVIDIA introduce con la serie GeForce GTX 800M non sono limitate alle sole specifiche tecniche delle nuove GPU. Con il nome di Battery Boost troviamo infatti implementata in queste nuove soluzioni video una tecnologia che punta ad offrire ai videogiocatori più tempo di gioco lontani da una presa di corrente.

Il filone è quello battuto da prodotti come Olympus OM-D E-M1 e, più recentemente, da Sony con le sue mirrorless Full Frame Alpha A7 e Alpha A7R. Si tratta del segmento di mercato delle mirrorless con funzionalità avanzate dotate di mirino di qualità e aspetto vintage. Le forme squadrate, il finto pentaprisma ad accogliere un mirino OLED, la presenza di molte ghiere di regolazione e pulsanti personalizzabili sono aspetti che fanno parte anche del DNA della nuova Fujifilm X-T1, fotocamera che, dopo una valanga di rumor, la casa giapponese ha messo ieri sul piatto.Si tratta di un prodotto che apre una serie nuova tra le mirrorless di casa Fujifilm, aggiugendosi alle già presenti X-PRO, X-E, X-M e X-A: la prima è la capostipite e top di gamma e si fa notare per il mirino ibrido, la seconda è già arrivata alla seconda declinazione ed è forse - fino ad ora - il prodotto più appetibile, la terza offre il supporto del sensore X-Trans CMOS in dimensioni compatte, mentre l'ultima perde quest'ultimo e rappresenta il gradino di ingresso nel mondo delle ottiche intercambiabili Fuji.

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1067-batteria.html Batteria IBM 92P1067

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1070-batteria.html Batteria IBM 92P1070

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1071-batteria.html Batteria IBM 92P1071

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1074-batteria.html Batteria IBM 92P1074

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1075-batteria.html Batteria IBM 92P1075

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1087-batteria.html Batteria IBM 92P1087

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1088-batteria.html Batteria IBM 92P1088

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1089-batteria.html Batteria IBM 92P1089

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1090-batteria.html Batteria IBM 92P1090

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1091-batteria.html Batteria IBM 92P1091

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1101-batteria.html Batteria IBM 92P1101

http://www.batteria-portatile.com/ibm-93p5002-batteria.html Batteria IBM 93P5002

http://www.batteria-portatile.com/ibm-40y6799-batteria.html Batteria IBM 40Y6799

http://www.batteria-portatile.com/ibm-40y6791-batteria.html Batteria IBM 40Y6791

http://www.batteria-portatile.com/ibm-73p5167-batteria.html Batteria IBM 73P5167

http://www.batteria-portatile.com/ibm-40y6999-batteria.html Batteria IBM 40Y6999



Fulcro della nuova proposta X-T1 è il mirino: se la soluzione ibrida di X-PRO1 è nata per soddisfare quella nicchia di fotografi che non può fare a meno del mirino ottico e l'EVF OLED di X-E1 e X-E2 sono arrivati a soddisfare buona parte delle esigenze degli appassionati, il nuovo mirino di Fujifilm X-T1 punta a raccogliere il 100% di pareri positivi e a far dimenticare definitivamente il mirino ottico, almeno stando ai piani della casa nipponica. Nelle prossime pagine analizzeremo la nuova nata, anche con il supporto di alcune immagini scattate dall'evento di presentazione, che ci permetteranno di tirare alcune conclusioni preliminari sul prodotto.

Il mondo degli smartphone è una delle categorie relative al settore tecnologico che ha vissuto negli ultimi anni e sta tutt'ora vivendo la maggiore espansione e diversificazione. Per andare incontro alle esigenze degli utenti le diverse aziende hanno dovuto ampliare sempre più di frequente e con sempre più prodotti il proprio portfolio, in modo da avere al suo interno la soluzione ideale per ogni categoria di utente. Un'operazione per nulla semplice quella di accontentare tutti, che spesso finisce per far perdere la rotta ai produttori che lanciano sul mercato decine di soluzioni, differenti tra loro per un non nulla, che anzichè semplificare la vita ai clienti contribuiscono solo a confonderli ancora di più a proposito del loro acquisto.In tutta questa varietà di soluzioni c'era fino a poche settimane fa una categoria di prodotti completamente abbandonata e rappresentata sul mercato da una sola alternativa. Stiamo parlando della categoria degli smartphone top di gamma di dimensioni ridotte. iPhone a parte, unico esemplare di smartphone che rispondeva alle caratteristiche appena citate, tutti gli altri prodotti di fascia alta sono infatti caratterizzati ormai da diverso tempo da display di dimensioni che sempre più facilmente superano i 5 pollici.

Un fatto veramente strano, soprattutto perché la richiesta di soluzioni paragonabili ai vari Galaxy S4 di Samsung, HTC One e LG G2, solo per citarne alcune, dotate però di dimensioni sensibilmente inferiori, esiste ed è molto alta. Basti pensare alle vendite di iPhone che, praticamente senza rivali nella propria categoria spopola ogni anno con decine di milioni di esemplari distribuiti.Ma le versioni Mini degli smartphone sopra citati? Sicuramente vi sarete posti questa domanda. Le versioni dei top di gamma che hanno subito un processo di ridimensionamento esistono ma sono Mini sia nelle dimensioni che nelle caratteristiche tecniche e non figurano assolutamente nella categoria dei loro fratelli maggiori.Ad accorgersi per prima della mancanza di una soluzione dalle dimensioni contenute e, allo stesso tempo, di una scheda tecnica da primo della classe è stata Sony. Il produttore giapponese, proprio per sopperire a questa mancanza ha quindi progettato e realizzato il nuovo Xperia Z1 Compact. Il nome Compact è stato studiato proprio per differenziarsi dalla concorrenza è per dissociare dal terminale l'idea che l'utente ha delle versioni Mini.

Abbiamo quindi a tutti gli effetti un Sony Xperia Z1 in una scocca di dimensioni sensibilmente inferiori. Di seguito riportiamo una tabella comparativa nella quale abbiamo inserito le principali caratteristiche tecniche del nuovo Xperia Z1 Compact a confronto con due soluzioni che caratterizzano la principale concorrenza del nuovo dispositivo Sony. All'interno di questo Xperia Z1 Compact troviamo quindi un processore Qualcomm Snapragon 800 quad-core operante alla massima frequenza di 2,2 GHz aiutato nel suo compito da 2 GB di memoria RAM. Il quantitativo di memoria dedicata allo storage è di 16 GB ma può essere facilmente espanso grazie al supporto alle schede di memoria microSD.

http://www.batteria-portatile.com/ibm-40y7001-batteria.html Batteria IBM 40Y7001

http://www.batteria-portatile.com/ibm-40y7003-batteria.html Batteria IBM 40Y7003

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4806-batteria.html Batteria Lenovo 42T4806

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4807-batteria.html Batteria Lenovo 42T4807

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4814-batteria.html Batteria Lenovo 42T4814

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4815-batteria.html Batteria Lenovo 42T4815

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y4564-batteria.html Batteria Lenovo 57Y4564

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y4565-batteria.html Batteria Lenovo 57Y4565

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-0a36281-batteria.html Batteria Lenovo 0A36281

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-0a36282-batteria.html Batteria Lenovo 0A36282

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-0a36283-batteria.html Batteria Lenovo 0A36283

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4863-batteria.html Batteria Lenovo 42T4863

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42y4864-batteria.html Batteria Lenovo 42Y4864

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4867-batteria.html Batteria Lenovo 42T4867

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42y4868-batteria.html Batteria Lenovo 42Y4868

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4873-batteria.html Batteria Lenovo 42T4873

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42y4874-batteria.html Batteria Lenovo 42Y4874

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4901-batteria.html Batteria Lenovo 42T4901



Il display misura 4,3 pollici di diagonale e offre una risoluzione di 1280x720 pixel. Qualcuno avrà sicuramente storto il naso a questo proposito ma vi assicuriamo che gli oltre 340 dpi di questo smartphone sono assolutamente sufficienti e un pannello con una risoluzione maggiore avrebbe causato solamente un consumo maggiore della batteria.Altra caratteristica molto importante è la fotocamera, ci troviamo di fronte allo stesso modulo da 20.7 megapixel di cui è dotato Xperia Z1, a dimostrazione del fatto che anche da questo punto di vista non sono stati fatti sconti.Inutile quindi evidenziare le differenze rispetto alle alternative che, come facilmente intuibile dal confronto diretto dato dalla tabella, non sono semplicemente paragonabili al nuovo Xperia Z1 Compact.

Sono stati molti i cambiamenti incontro ai quali la finlandese Nokia è andata incontro nel corso del 2013. Chiamata al non semplice complito di riguadagnare una significativa presenza nel mercato degli smartphone a livello globale, Nokia ha investito nella famiglia di prodotti della serie Lumia presentando negli ultimi 12 mesi una ricca serie di smartphone con proposte caratterizzate da alcune peculiarità tecniche tutte accuminate dall'utilizzo del sistema operativo Windows Phone.A fine Maggio abbiamo visto il debutto del modello Lumia 925, capace di raccogliere l'eredità di Lumia 920 quale proposta top di gamma innovando in due aspetti molto importanti: una fotocamera dalla superiore qualità complessiva abbinata ad una riduzione di spessore e peso, due elementi di Lumia 920 che non avevano pienamente convinto nel confronto con la concorrenza.A Luglio è stata la volta di Lumia 1020, il primo smartphone Windows Phone di Nokia dotato di una fotocamera posteriore da ben 41 Megapixels e di fatto prodotto in grado di prendere il posto di una fotocamera nel kit di un consumatore senza penalizzazioni in termini di qualità complessiva. Con Lumia 1020 Nokia ha investito nella qualità fotografia confermando come questo ambito sia uno di quelli attraverso i quali voglia significativamente diversificare i propri prodotti.

La risultante di questi sforzi e della disponibilità di smartphone Lumia di fascia entry level con valide caratteristiche tecniche ha spinto Microsoft a guadagnare quote di mercato nel settore degli smartphone, pur restando ancora terza lontana da Android e iOS, e Nokia a rappresentare il produttore di smartphone di riferimento tra quelli impegnati in partnership con Microsoft. Questo scenario vede inoltre Microsoft prossima a completare l'acquisizione di Nokia nei primi mesi del 2014, manovra che rafforzerà l'offerta Nokia ma che riteniamo non impedirà l'ingresso di altri produttori nell'ecosistema Windows Phone nel corso del 2014. http://www.batteria-portatile.com/asus.html http://www.batteria-portatile.com/asus.html

Batería Asus K52N

Hay que pensar que la versión de 32GB apenas tendrá unos 25GB para libre disponibilidad, pues el resto se reserva al sistema operativo. Al final resulta muy fácil llenar el espacio en memoria. Lo ideal sería apostar por la opción de 64GB, a no ser que se quiera el teléfono prácticamente sólo para llamar, mandar mensajes, navegar por Internet y tomar unas pocas fotografías. ¿Buscas un smartphone para navegar por Internet y disfrutar de las redes sociales? El Galaxy S6 Edge será una buena elección para explorar páginas web pues su comportamiento es excelente, ya sea por la velocidad de carga de los contenidos, la definición de imagen obtenida, y la inmediata respuesta al realizar gestos sobre la pantalla.El terminal trae tecnología 4G, que garantiza una carga rapidísima de los contenidos, así como 3GB de RAM para que todo corra con fluidez aunque tengamos más aplicaciones corriendo en segundo plano.

En redes sociales y mensajería instantánea, este teléfono de Samsung, al igual que cualquier otro smartphone con Android, será un producto para estar conectado a Facebook o Google Plus, comunicarse a través de WhatsApp, Hangouts o Skype, o revisar el trending topic de Twitter. ¿Qué más se podría pedir? Aunque cada uno es libre de elegir, yo siempre me decanto por la instalación del teclado oficial de Google, disponible gratuitamente en Play Store. En mi opinión, será más funcional y efectivo. Ningún smartphone es perfecto, al menos considerándolo de forma generalizada, pero el Samsung Galaxy S6 Edge es un teléfono que marca la diferencia, ya sea por la calidad de los acabados, la curva del frontal, las prestaciones de la cámara o la calidad de sonido al reproducir música.Sin embargo, hay detalles que hubiera preferido fueran distintos: tener más capacidad de batería, para que el usuario pudiera disfrutar más tiempo de uso entre carga y carga; no eliminar la opción de emplear una tarjeta de memoria; y haber apostado por un sistema de dos altavoces.

En cualquier caso, la nueva generación Samsung Galaxy S representa un notable cambio, en el que hay un balance exquisito entre las prestaciones técnicas y las cualidades en diseño.El pasado 30 de marzo, Elon Musk, presidente de Tesla Motors, ya sorprendía a propios y ajenos con un curioso anuncio en Twitter. En él, como ya os contamos en TICbeat, invitaba a seguir su presentación del próximo 30 de abril en la que anunciaría una nueva línea de productos que no tendría nada que ver con los coches.En ese mismo instante ya comenzaron los rumores de toda índole, aunque el de que las casas serían el próximo objetivo de este visionario de la electricidad era el más extendido.

Pues bien, a falta de seis días para el lanzamiento oficial, la filtración de una carta firmada por Jeff Evanson, responsable de Relación con Inversores en Tesla, confirma que este será el gran anuncio que tiene preparado Musk. “Se va a presentar la batería para hogares de Tesla y una batería de mayor escala destinada a servicios públicos. Además vamos a explicar las ventajas de nuestras soluciones y por qué otras opciones de baterías similares en el pasado no funcionaron”, rezaba esta misiva, que detalla serán dos las líneas de producto que se darán a conocer el 30 de abril: una destinada a uso particular y otra para oficinas y grandes edificios públicos.Las baterías de Tesla funcionarán, presumiblemente, recogiendo la energía solar durante el día y acumulando electricidad de la red convencional en las horas de menor tarificación. Con esta fórmula mixta, un reciente estudio de The Verge afirma que los hogares podrían ahorrar entre el 20% y el 30% en la factura de la luz.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k52jb-bateria.html Batería Asus K52JB

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k52jc-bateria.html Batería Asus K52JC

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k52je-bateria.html Batería Asus K52JE

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k52jk-bateria.html Batería Asus K52JK

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k52jr-bateria.html Batería Asus K52JR

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k52n-bateria.html Batería Asus K52N

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k62-bateria.html Batería Asus K62

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k62f-bateria.html Batería Asus K62F

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k62j-bateria.html Batería Asus K62J

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k62jr-bateria.html Batería Asus K62JR

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82e-bateria.html Batería Asus N82E

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82ei-bateria.html Batería Asus N82EI

http://www.portatilbateria-es.com/asus-a62-bateria.html Batería Asus A62

http://www.portatilbateria-es.com/asus-b53-bateria.html Batería Asus B53

http://www.portatilbateria-es.com/asus-b53f-bateria.html Batería Asus B53F



¿Conseguirá Tesla llevar su modelo de éxito a las casas de todo el mundo y conseguir implantar ecosistemas sostenibles de consumo energético en ellas? Sólo el tiempo lo dirá, aunque habrá que esperar al 30 de abril para conocer más detalles. Entre ellos, el precio de estas baterías, la principal barrera de entrada para muchos potenciales usuarios.
El gigante de Internet ha trabajado en los últimos meses para poner a la altura del software del esperado reloj inteligente de Apple su plataforma para wearables, Android Wear. Google acaba de anunciar que su sistema ahora soporta wifi, permite al usuario dibujar emojis y también brinda control gestual.

El gigante de Internet ha trabajado en los últimos meses para poner a la altura del software del esperado reloj inteligente de Apple su plataforma para wearables, Android Wear. Google acaba de anunciar lo que ya era un secreto a voces que su sistema ahora soporta wifi, permite al usuario responder con dibujos que el sistema convierte en emojis automáticamente y también incorpora control gestual. Estas novedades llegarán a los los siete relojes Android Wear a lo largo de las próximas semanas, empezando con el nuevo LG Watch Urbane, que comienza a venderse el 24 de abril, para pasar después a otros modelos como el Moto 360 (de Lenovo-Motorola), los modelos G Watch y G Watch R de LG, el reloj Gear Live de Samsung, el SmartWatch 3 de Sony y el modelo ZenWatch de Asus.

Quizás una de las grandes novedades sea el soporte de wifi, lo que permitirá a los usuarios de los relojes inteligentes basados en Android Wear recibir (siempre que su teléfono tenga conexión a una red wifi y acceso a datos, independientemente de dónde esté éste) recibir avisos, enviar mensajes y usar las apps que quiera.Ésta, al igual que el resto de funcionalidades presentadas, como indica en un post David Singleton, director de Ingeniería de Android Wear, persiguen “hacer más útil Android Wear para que consigas lo que necesitas directamente desde la muñeca”. De ahí que Google haya decidido llevar a las apps la opción que permite tener siempre la pantalla del reloj encendida, de forma que el usuario no tiene que dar toques ni tener que girar o mover el brazo para ver la hora que es. El objetivo es que las apps estén también siempre visibles aunque, explica el portavoz, “la pantalla solo aparecerá a todo color cuando la mires de forma activa, para obtener la información que necesites y ahorrar batería”.

Por otro lado, el equipo de Google también ha mejorado el acceso a información por parte del usuario, que también podrá “expresarse con más facilidad”. “¿Tienes las manos ocupadas? Ya no las necesitas para ver las noticias y los avisos que recibas, porque solo precisas girar tu muñeca para que se desplacen en la pantalla. Solo tienes que dar un ligero toque a la pantalla para ver las apps y los contactos. Con un sencillo toque en la pantalla podrás usar las apps y enviar mensajes inmediatamente”, señala Singleton.Además, si el usuario no puede hablar puede dibujar directamente sobre la pantalla del reloj. “Nosotros reconoceremos tu obra (sin necesidad de que hayas estudiado Bellas Artes) y la enviaremos a través de un mensaje o un texto”, recalca el portavoz. Una funcionalidad que es posible gracias a una tecnología de reconocimiento de escritura lanzada por la compañía la semana pasada. Según los últimos datos de Canalys sobre el mercado de los dispositivos ponibles de los 4,6 millones de bandas/relojes inteligentes vendidos en 2014 unos 720.000 se basaban en Android Wear.

El rey de este mercado de gadgets basados en Android Wear es Motorola (ahora propiedad de la china Lenovo), con su Moto 360, y ello a pesar de los problemas de suministro experimentados por la compañía con este reloj inteligente a finales de 2014, como denota el informe de Canalys. El reloj inteligente redondo de LG llamado G Watch R también tuvo un buen año en ventas (aunque la consultora no aporta cifras específicas por fabricante).
Analizamos a fondo BQ Aquaris E4.5 Ubuntu edition, el primer ‘smartphone’ con Ubuntu para Europa, que destaca por su cámara trasera de 8MP, pantalla de 4,5″ y procesador de 4 núcleos.¿Buscas un teléfono móvil distinto? El BQ Aquaris E4.5 Ubuntu Edition te ofrece una experiencia completamente distinta gracias a la utilización de Ubuntu, el sistema operativo Linux de Canonical.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-b53j-bateria.html Batería Asus B53J

http://www.portatilbateria-es.com/asus-b53jc-bateria.html Batería Asus B53JC

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f85-bateria.html Batería Asus F85

http://www.portatilbateria-es.com/asus-f86-bateria.html Batería Asus F86

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k42de-bateria.html Batería Asus K42DE

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k42dq-bateria.html Batería Asus K42DQ

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82j-bateria.html Batería Asus N82J

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http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-bateria.html Batería Asus N82JQ

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jv-bateria.html Batería Asus N82JV

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p42-bateria.html Batería Asus P42

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p42f-bateria.html Batería Asus P42F

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p42j-bateria.html Batería Asus P42J

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p42jc-bateria.html Batería Asus P42JC

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p52-bateria.html Batería Asus P52

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p52f-bateria.html Batería Asus P52F

http://www.portatilbateria-es.com/asus-p52j-bateria.html Batería Asus P52J



Acabados del dispositivo y sensaciones
El Aquaris E4.5 Ubuntu Edition recuerda, en lo relativo a acabados, al Aquaris E5 4G. Uno de los puntos importantes a destacar es que la cara frontal está protegida por cristal DragonTrail, lo que supondrá un extra en resistencia y durabilidad comparado con un cristal convencional. También es interesante ver la ubicación de la luz de notificaciones, justo debajo del auricular, siendo algo poco habitual.La cara delantera de este smartphone de BQ contará con una pantalla de 4,5″, con tecnología IPS y resolución de 960×540 píxeles, que resulta ser bastante brillante cuando es hora de manejar el dispositivo en exteriores. En el frontal no veremos ningún botón para manejar el sistema operativo, lo cual es un valor diferencial respecto al resto de populares plataformas móviles.El cuerpo de este Aquaris es de plástico, con superficie lisa, y se advierte fácilmente que el perfil es más duro que la zona trasera. Se nota que la estructura está reforzada en el interior. ¿Cuenta este producto con cubierta posterior extraíble? Lamentablemente, el E4.5 Ubuntu Edition no permite acceder a la batería, que se encuentra integrada. El hermetismo del teléfono permite una mayor consistencia del producto al reducirse los elementos móviles.

¿Dónde se ha ubicado el altavoz de este teléfono? En el lado inferior, junto a la esquina derecha, aunque el diseño de este Aquaris pueda engañar y hacernos creer que existen dos altavoces: lo que hay a la izquierda del puerto micro USB es el micrófono.BQ ha empleado un sistema de bandejas laterales extraíbles para poder insertar las dos tarjetas micro SIM, debiéndose utilizar una herramienta especial incluida en el paquete de venta. ¿Cómo se inserta la tarjeta de memoria? Para ello habrá que levantar la cubierta que se halla en el lado superior, junto a la conexión estándar de auriculares.El cuerpo del BQ Aquaris E4.5 Ubuntu Edition, terminal con un peso de 123 gramos, presenta un formato rectangular, con esquinas redondeadas y perfil de corte recto. En mi opinión, éste es un smartphone muy manejable, cómodo de alojar en el bolsillo de un pantalón, aunque con un cuerpo algo deslizante debido a los acabados de la zona posterior. http://www.portatilbateria-es.com/asus.html http://www.portatilbateria-es.com/asus.html

Batteria IBM FRU 92P1129

Tra i due, il primo è sicuramente il terminale che ha suscitato il maggiore interesse essendo oltre che il primo phablet Lumia anche il primo smartphone Windows Phone a essere dotato di un display Full HD e di un processore quad-core.Meno interessante indubbiamente la scheda tecnica di 1320, oggetto della recensione odierna, che tuttavia è posizionato ad un prezzo decisamente inferiore rispetto a 1520. Lumia 1320 che, nonostante il posizionamento, ospita all'interno della scocca una serie di componenti che prima dell'avvento del suo fratello maggiore erano destinati a top di gamma quali Lumia 925 e 1020.Parliamo di un processore Qualcomm Snapdragon dual-core, display a risoluzione HD e un quantitativo di RAM pari a 1GB. Qui di seguito riportiamo il resto della scheda tecnica a confronto con quella di Lumia 1520 e 925.

Il dibattito riguardo la reale utilità dei tablet è un tema che, fin dall'introduzione degli stessi sul mercato avvenuta con la prima generazione di iPad, ha tenuto banco in maniera costante tra gli appassionati del settore e non solo. A ragion veduta oseremmo dire; si tratta infatti dopotutto di dispositivi a metà strada tra gli smartphone e i pc che vorrebbero unire la trasportabilità dei primi alla produttività dei secondi. La realtà dei fatti è invece ben diversa: troppo grandi per essere trasportati con la stessa facilita di uno smartphone e dotati di un software con troppe limitazioni per essere paragonati a un PC, i tablet si sono pian piano ritagliati l'appellativo di dispositivo da divano, creando così un proprio specifico pattern d'uso.

Da subito, il sistema operativo scelto da LG per equipaggiare i propri terminali è stato Android, fatta eccezione per una piccola parentesi poco felice legata ad una unica soluzione Windows Phone. Impegno, quello preso con il sistema operativo del colosso di Mountain View, che ha permesso a LG di accaparrarsi già due volte consecutivamente l'appalto per la realizzazione fra le poprie mura del cosidetto Googlefonino, o Nexus Phone. Giunto alla quinta versione, il terminale marchiato ufficialmente Google si appresta anche quest'anno a diventare entro pochi mesi dalla commercializzazione un nuovo best-seller.

Come anticipato, LG è stata in grado di guadagnare importanti quote di mercato grazie ai terminali di fascia medio-bassa, ma non è mai riuscita nel corso degli anni a realizzare, Nexus 4 a parte, una soluzione top di gamma in grado di ambire a una posizione di rilievo nelle chart legate alla distribuzione delle soluzioni di punta delle diverse case produttrici. Del resto, le prime soluzioni top di gamma LG, leggi Optimus Dual, Optimus 3D, Optimus 4X HD, vuoi per problemi tecnici o vuoi per una potenza di fuoco, per quanto riguarda la parte marketing, decisamente inferiore rispetto alla concorrenza, non sono mai riuscite a sfondare e a far registrare numeri legati alle vendite nemmeno lontanamente simili a quelli, ad esempio, di Galaxy S 3 o iPhone 4 e successivi.

Non si può dire la stessa cosa però dell'ultima soluzione di punta del produttore coreano, LG G2 che, annunciato nel corso del 2013 costituisce tutt'ora il terminale top di gamma dell'azienda. Il salto di qualità con questo nuovo smartphone di fascia alta è stato sicuramente netto, tanto da indurre molti addetti ai lavori a porre proprio LG G2 tra i migliori smartphone dello scorso anno. Sull'onda di questo successo LG sta ora cercando di confermarsi nell'olimpo del mondo tecnologico e per dimostrare le proprie capacità ha annunciato sul finire del 2013 un terminale che oseremmo definire un vero e proprio esercizio di stile. Stiamo parlando di G-Flex che in questi giorni vedrà l'inizio della commercializzazione divenendo il primo smartphone con display curvo a fare il proprio ingresso sul mercato.Qui di seguito riportiamo una tabella comparativa nella quale mettiamo a confronto LG G2 con l'ultimo arrivato G-Flex.

http://www.batteria-portatile.com/ibm-asm-92p1130-batteria.html Batteria IBM ASM 92P1130

http://www.batteria-portatile.com/ibm-fru-42t4502-batteria.html Batteria IBM FRU 42T4502

http://www.batteria-portatile.com/ibm-fru-92p1127-batteria.html Batteria IBM FRU 92P1127

http://www.batteria-portatile.com/ibm-fru-92p1129-batteria.html Batteria IBM FRU 92P1129

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p0999-batteria.html Batteria IBM 92P0999

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1000-batteria.html Batteria IBM 92P1000

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1001-batteria.html Batteria IBM 92P1001

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1003-batteria.html Batteria IBM 92P1003

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1005-batteria.html Batteria IBM 92P1005

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1009-batteria.html Batteria IBM 92P1009

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1080-batteria.html Batteria IBM 92P1080

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1119-batteria.html Batteria IBM 92P1119

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1146-batteria.html Batteria IBM 92P1146

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1148-batteria.html Batteria IBM 92P1148

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08b8178-batteria.html Batteria IBM 08B8178

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8178-batteria.html Batteria IBM 08K8178

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8179-batteria.html Batteria IBM 08K8179

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8181-batteria.html Batteria IBM 08K8181



Come possiamo osservare dalla tabella qui riportata le schede tecniche dei due terminali sono molto simili, se non praticamente identiche ad eccezione di alcuni particolari come il display che differisce sia per la tecnologia alla base che per la risoluzione e la fotocamera, dotata di stabilizzatore digitale anzichè ottico.Differente anche la capacità della batteria, che passa in G-Flex a 3500 mAh, merito degli studi della divisione Chemicals che ha realizzato per la prima volta una batteria flessibile che permette di sfruttare tutta la superficie del terminale senza doverne aumentare eccessivamente lo spessore.Nel corso del 2010, in occasione della Google I/O Conference fece il proprio debutto il primo Googlefonino, ovvero il primo smartphone prodotto da terzi ma marchiato Google e in grado di offrire l'esperienza del sistema operativo del colosso di Mountain View nella sua accezione più pura. Niente personalizzazioni quindi, e nessun intervento da parte del produttore che, nel caso della prima versione del terminale marchiato Google, era stato HTC.

Nexus One, questo il nome della prima soluzione offerta al pubblico con la versione 2.2 di Android, ovvero Froyo. Il primo Googlefonino era prodotto dall'azienda taiwanese HTC e fu seguito un anno dopo da Nexus S, la seconda versione del dispositivo, rivista nel design e migliorata nelle caratteristiche tecniche e la cui produzione era stata assegnata a alla coreana Samsung, reduce dagli ottimi risultati dei primi esemplari della propria serie Galaxy S. Nexus S portava in dote, ovviamente, il sistema operativo Android nella versione più aggiornata, all'epoca si trattava di Gingerbread, ma stupiva per alcuni punti della scheda tecnica probabilmente non all'altezza della concorrenza, nonostante un prezzo, specie in Italia, decisamente non concorrenziale.Ancora un anno dopo fà il proprio esordio il terzo esemplare della dinastia dei Googlefonini, ovvero Galaxy Nexus. Come facilmente intuibile dal nome, la produzione del terminale è affidata ancora una volta a Samsung che, pertanto, assegna alla soluzione la denominazione Galaxy, tipica della serie di smartphone che sta tutt'ora facendo la fortuna del produttore asiatico.

Passa un'altro anno e siamo al 2012. Nell'anno di Galaxy S3, uno dei terminali di maggior successo in tutta la storia della telefonia mobile Google cambia quasi inspiegabilmente ancora una volta il produttore del proprio Nexus. Il progetto è quindi affidato ad un'altra azienda coreana: LG. Il primo googlefonino prodotto dall'azienda allora conosciuta per la serie Optimus prende il nome di Nexus 4 e, per la prima volta nella storia delle soluzioni marchiate Google offre un prezzo davvero concorrenziale. In Italia giunge in ritardo e, causa assenza del Play Store nel nostro paese, ad un prezzo decisamente superiore a quello degli altri paesi europei.

Anno nuovo, nuovo Nexus phone. Siamo quindi giunti al 2013, fine 2013 per la precisione, 31 Ottobre è infatti la data scelta da Google per l'annuncio di Nexus 5, che ci accompagnerà nel corso di quest'anno come terminale di riferimento per quanto riguarda il sistema operativo del colosso della grande G. La produzione è affidata ancora alla coreana LG che si dimostra all'altezza della situazione sfornando un terminale tecnicamente molto valido che, grazie alla politica di prezzi di Google si è rivelato subito uno dei best seller del mercato.Come possiamo vedere dalla tabella qui sopra riportata la scheda tecnica di Nexus 5 è indubbiamente molto interessante. L'ultimo googlefonino offre un display da 5 pollici di diagonale a risoluzione 1920x1080, ormai uno standard per quanto riguarda gli attuali top di gamma. All'interno della scocca troviamo invece un processore Qualcomm Snapdragon 800, più potente dello Snapdragon 600 contenuto in HTC One e Galaxy S4 che si fermano al modello precedente.

La fotocamera di cui è dotato Nexus 5 offre un sensore da 8 megapixel con flash LED. In questo caso, almeno per quanto riguarda la soluzione, il terminale Google si pone a metà strada tra HTC One e la coppia Galaxy S4 e LG G2.Dopo aver introdotto sul mercato la prima scheda video della famiglia GeForce basata su architettura Maxwell, il modello GeForce GTX 750Ti, NVIDIA presenta quest'oggi importanti novità per la propria gamma di schede video destinate a sistemi notebook.L'annuncio odierno è incentrato sulle soluzioni GeForce GTX 800M, oltre che sulle due schede GeForce 840M e GeForce 830M destinate all'abbinamento ai sistemi di fascia entry level. In un mercato che si sta spostando sempre più verso soluzioni che integrano GPU e CPU nello stesso chip NVIDIA continua ad investire: sono i dati di vendita dei PC sviluppati per i videogiocatori, tanto per quelli occasionali come per i più appassionati, a spingere in questa direzione con una stima di aumento delle vendite dell'8% annuo per i prossimi anni e un fatturato del settore pari a 25 miliardi di dollari USA.

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8182-batteria.html Batteria IBM 08K8182

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8183-batteria.html Batteria IBM 08K8183

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8184-batteria.html Batteria IBM 08K8184

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8185-batteria.html Batteria IBM 08K8185

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8186-batteria.html Batteria IBM 08K8186

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p0994-batteria.html Batteria IBM 92P0994

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p0996-batteria.html Batteria IBM 92P0996

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1057-batteria.html Batteria IBM 92P1057

http://www.batteria-portatile.com/ibm-08k8194-batteria.html Batteria IBM 08K8194

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1010-batteria.html Batteria IBM 92P1010

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1011-batteria.html Batteria IBM 92P1011

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1058-batteria.html Batteria IBM 92P1058

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1060-batteria.html Batteria IBM 92P1060

http://www.batteria-portatile.com/ibm-92p1062-batteria.html Batteria IBM 92P1062



L'annuncio odierno è incentrato sull'architettura Maxwell, ma non la ritroviamo in tutte le soluzioni annunciate quest'oggi. Alcuni chip sono infatti basati su GPU Kepler, mentre quale proposta d'ingresso della famiglia troviamo il chip GeForce 820M già annunciato nel mese di Gennaio 2014 che è basato su GPU dotata di architettura Fermi. Nella tabella seguente sono raccolte le principali caratteristiche tecniche di questi nuovi prodotti: Il chip GeForce GTX 860M è proposto in due distinte varianti: una è basata su GPU Maxwell, con caratteristiche tecniche speculari a quelle di GeForce GTX 850M fatta eccezione per la frequenza di clock della GPU che è superiore. La seconda è basata su chip Kepler, con un numero di CUDA cores che sale da 640 sino a 1.152 (ma si tratta, è bene ricordarlo, di componenti differenti per logica di funzionamento e quindi non direttamente confrontabili) e un adeguamento verso il basso della frequenza di clock. Per le soluzioni basate su architettura Kepler il chip di riferimento non viene indicato ma alla luce del numero di CUDA cores integrato si capisce facilmente come si tratti della GPU GK104, adottata da NVIDIA in varie declinazioni tanto per sistemi desktop come notebook. Per GeForce GTX 850M e per la versione di GeForce GTX 860M basata su architettura Maxwell il chip adottato è quello GM107, attualmente l'unico di questa famiglia ad essere stato presentato da NVIDIA. http://www.batteria-portatile.com/hp.html http://www.batteria-portatile.com/hp.html

Batteria LENOVO L11N6Y01

Nonostante ciò il mercato sembra stia continuando a rispondere positivamente, con una costante, se pur non vertiginosa, crescita del numero dei dispositivi distribuiti di trimestre in trimestre. Un andamento non facile da prevedere, soprattutto a causa di un interesse che sembrava andare scemando a pochi mesi dal lancio delle prime tavolette multimediali.Un dispositivo principalmente di svago quindi, solo in alcuni rari casi utilizzabile per lavorare e in ancora meno occasioni completo di tutte le funzioni necessarie a poter svolgere qualsiasi tipo di attività come se venisse svolta su di un pc.Con l'avvento delle prime soluzioni tablet Windows 8 Pro la tendenza si è da questo punto di vista in minima parte invertita, ma sono ancora troppi i punti a sfavore di questo tipo di soluzioni. Si tratta spesso di dispositivi più pesanti e sicuramente meno maneggevoli dei tablet Android o iPad. Necessitano infatti di una scocca più capiente e quindi più ingombrante, spesso in materiale metallico, che permette una migliore dissipazione del calore ma risulta allo stesso tempo più pesante. Per non parlare del prezzo, decisamente superiore a quello di un qualsiasi tablet Android e delle applicazioni, ancora troppo poche e poco ottimizzate.

Se fino a ieri ci avessero quindi chiesto che tablet acquistare per poter coniugare svago e lavoro avremmo probabilmente risposto nessuno. Già, perché una volta provato Samsung Note Pro qualche dubbio riguardo l'impossibilità di lavorare con un tablet ha effettivamente fatto capolino tra le nostre convinzioni. Cosa ci ha fatto cambiare idea? Cercheremo di spiegarvelo in questa anteprima.Anzitutto vi proponiamo la scheda tecnica di questo tablet, che lo pone indubbiamente al top della gamma per quanto riguarda le proposte Samsung in questa categoria. Parliamo infatti di un dispositivo con display da 12.2 pollici a risoluzione 2560x1600 pixel, processore Qualcomm Snapdragon 800 quad-core a 2,3 GHz di frequenza operativa massima e 3 GB di memoria RAM. La memoria dedicata allo storage ammonta a 32 GB ma può essere espansa fino a oltre 100 GB grazie al supporto alle schede di memoria micorSD fino a 64 GB e a 50 GB di storage gratuito su Dropbox. Le premesse sono quindi buone, se non ottime, ma vediamo come si presenta il tablet e quali novità Samsung ci ha riservato per quanto riguarda il software.

L'avevamo vista esposta allo stand Nikon nel corso del CES di Las Vegas, quasi due mesi fa, ma allora era solo possibile osservarla dietro un vetro, senza la possibilità di conoscerne le caratteristiche. Ora invece Nikon D4s è ufficiale e si pone ai vertici del listino reflex professionali dell'azienda. Come il nome lascia intendere non siamo di fronte a un modello completamente nuovo ma a un aggiornamento, che però ha interessato moltissime caratteristiche di targa della D4.Cosa cambia? Partiamo per sommi capi, passando poi ad un dettaglio maggiore. Nikon, prendendo a riferimento il modello D4, ha introdotto un nuovo processore di immagine dalla velocità computazionale maggiore, un sistema di autofocus ancora più raffinato, un sensore CMOS ancora più sensibile, potenzialità video che arrivano a 1080/60p, l'opzione di creare file RAW di dimensioni ridotte e un'autonomia di esercizio superiore, in termini di scatti per ciclo di carica.

Come dicevamo, il processore adottato è ora Expeed 4, che vanta una velocità operativa superiore del 30% rispetto all'Expeed 3 adottato nella D4. Una mossa indispensabile per una top di gamma, che mette le basi per velocizzare ulteriormente tutti i processi in cui una reflex digitale è coinvolta. Il sensore era ed è un 16,2Mpixel, apparentemente invariato; Nikon però dichiara una profonda riprogettazione, volta ad aumentare ulteriormente le prestazioni in caso di scarsa illuminazione. La gamma ISO parte sempre dal valore (Lo1) di 50 ISO, ma raggiunge il valore record di ben 409.600ISO (Hi4). La gamma standard nominale non estesa va da 100 a 25.600 ISO, mentre con D4 si arrivava a 12.800 ISO estendibili a 204.800 ISO.Tra le maggiori novità da segnalare troviamo un sistema autofocus rinnovato (sempre a 51 punti) che promette maggior precisione grazie alla nuova modalità Area AF a gruppo e maggiore velocità: ora l'ammiraglia della casa è infatti capace di raffiche da 11fps (10fps su D4) con AF sempre attivo.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6f01-batteria.html Batteria LENOVO L11L6F01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6r01-batteria.html Batteria LENOVO L11L6R01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6y01-batteria.html Batteria LENOVO L11L6Y01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11m6y01-batteria.html Batteria LENOVO L11M6Y01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11n6r01-batteria.html Batteria LENOVO L11N6R01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11n6y01-batteria.html Batteria LENOVO L11N6Y01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11p6r01-batteria.html Batteria LENOVO L11P6R01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11s6f01-batteria.html Batteria LENOVO L11S6F01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11s6y01-batteria.html Batteria LENOVO L11S6Y01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-40004227-batteria.html Batteria LENOVO 40004227

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-441677300001-batteria.html Batteria LENOVO 441677300001

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-0a36283-batteria.html Batteria Lenovo 0A36283

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-43r9256-batteria.html Batteria Lenovo 43R9256

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-43r9257-batteria.html Batteria Lenovo 43R9257

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y6265-batteria.html Batteria LENOVO 57Y6265

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09c4p01-batteria.html Batteria LENOVO L09C4P01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-45j7914-batteria.html Batteria LENOVO 45J7914



Non potevano mancare novità sul fronte video: ora è possibile registrare filmati in 1080/60p fino a 42Mbps (anche se per soli 10 minuti consecutivi) e la funzione di riduzione del disturbo 3D che promette di ridurre il disturbo casuale e l'effetto flicker. Anche sul fronte audio ci sono novità: ora è possibile dare priorità a certe frequenze, come ad esempio Wide Range (per utilizzi generali) e Voice Range (dando quindi maggiore enfasi alle frequenze tipiche della voce umana). Prevista anche la riduzione automatica del rumore prodotto dal vento; tutti i livelli audio, inoltre, possono essere modificati anche durante la registrazione. Presente la porta HDMI, che può comunicare con dispositivi esterni a piena risoluzione e senza compressione.

Una novità inedita è costituita dalla possibilità di registrare file grezzi più leggeri grazie all'introduzione dei cosiddetti RAW S (2464x1640pixel, circa 4Mpixel): la scelta (che non sostituisce ovviamente la possibilità di scattare nel formato NEF pieno) è motivata dal fatto che in molti ambiti risulta cruciale inviare immagini di ottima qualità nel più breve tempo possibile. Poter contare su file grezzi dal peso in MB di gran lunga inferiori a quelli normali è sicuramente uno dei modi per raggiungere lo scopo, specie se non è richiesto il massimo numero di pixel possibile.Nikon D4s è pensata inoltre per garantire un numero di scatti maggiore, stimati in 3020 utilizzando il CIPA rating, 5960 da test interni Nikon impostando lo scatto continuo. Il risultato è stato raggiunto in due modi: il primo in un grande lavoro degli ingegneri per contenere al massimo i consumi generali dell'apparecchio, il secondo grazie all'adozione di una nuova batteria al lito, EN-EL18a, identica per form factor alla EN-EL18 già utilizzata dalla casa su D4. Nikon D4s può montare quindi entrambi i modelli, sebbene la EN-EL18a sia più capiente. Da segnalare la presenza di una porta Gigabit Ethernet 1000Mbps, mentre su D4 era da 100Mbps.

L'intervallometro non ha più il limite di 999 scatti della D4; con D4s il valore sale a 9999, ovvero un numero dieci volte maggiore di scatti possibili in questa particolare situazione. Sul fronte storage trova conferma l'adozione di schede CompactFlash e XQD, mentre è del tutto scontato ricordare che la macchina è del tipo tropicalizzato, ovvero in grado di resistere a acqua e polvere e in generale a condizioni ambientali difficili. Pesi e ingombri solo del tutto simili a quelli della D4, mentre anche in questo caso non viene volutamente integrato in modo nativo il modulo GPS, lasciando in opzione al fotografo la possibilità di acquistarlo a parte (Nikon GP-1A). Una scelta che molti possono trovare discutibile su una top di gamma, ma che probabilmente affonda le proprie motivazioni nel privilegiare al massimo l'autonomia operativa. Idem dicasi per il Wi-Fi, disponibile tramite modulo WT-5A.

Nikon mette a disposizione un file PDF che mette a confronto tutte le differenze fra D4 e D4s; ne consigliamo la consultazione agli interessati (lo trovate a questo indirizzo), anche se in questo articolo abbiamo riassunto praticamente tutti i punti principali.Nital, distributore italiano di Nikon, non ha ancora reso noto quello che sarà il prezzo di listino di Nikon D4s (sugli scaffali dal prossimo mese) ma è possibile farsi un'idea basandosi sul prezzo americano, $6499,95 solitamente senza tasse. Andando a spanne e basandosi su esperienze precedenti, attendiamoci un prezzo al lancio, in Euro, del tutto simile a quello in valuta USA.Circa due anni fa, in occasione del Mobile World Congress 2012, il produttore coreano LG Electronics annunciò al pubblico una serie di soluzioni smartphone che svariavano da terminali entry-level dal costo di circa un centinaio di euro fino a veri e propri top di gamma in grado di superare a listino la soglia dei 500 euro. Una gamma di dispositivi decisamente molto ampia, che persegue assiduamente la politica di democratizzazione degli smartphone intrapresa dalla stessa LG ormai da diverso tempo.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-51j0226-batteria.html Batteria Lenovo 51J0226

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08l6c02-batteria.html Batteria Lenovo L08L6C02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08o6c02-batteria.html Batteria Lenovo L08O6C02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6c02-batteria.html Batteria Lenovo L08S6C02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-40y8319-batteria.html Batteria LENOVO 40Y8319

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-40y8321-batteria.html Batteria LENOVO 40Y8321

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08o6d01-batteria.html Batteria Lenovo L08O6D01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6d01-batteria.html Batteria Lenovo L08S6D01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-43r1954-batteria.html Batteria Lenovo 43R1954

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-43r1955-batteria.html Batteria LENOVO 43R1955

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-40y8315-batteria.html Batteria LENOVO 40Y8315

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-40y8322-batteria.html Batteria LENOVO 40Y8322

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-40y8313-batteria.html Batteria LENOVO 40Y8313

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-43r9254-batteria.html Batteria LENOVO 43R9254

http://www.batteria-portatile.com/ibm-40y6795-batteria.html Batteria IBM 40Y6795

http://www.batteria-portatile.com/ibm-asm-92p1128-batteria.html Batteria IBM ASM 92P1128



Smartphone per tutti questo sembra essere il motto che ha spinto il produttore asiatico a concentrare tanti dei propri sforzi anche sulla fascia bassa del mercato, proponendo soluzioni che possiamo considerare low-cost ma comunque in grado di soddisfare i bisogni primari di un utente che per la prima volta si avvicina al mondo Android e più in generale all'universo smartphone e convincere quindi anche gli ultimi possessori di featurephone ad effettuare il grande passo.Frutto di questa filosofia sono i terminali della cosìdetta L-Series, i cui primi esemplari, come detto sopra, sono stati annunciati 24 mesi fa e, seguiti lo scorso anno dalla L-Series II continuano tutt'oggi ad essere uno dei principali cavalli di battaglia di LG sul mercato. Nonostante non siano stati esternati in pompa magna, infatti, questi terminali stanno risollevando le quote di mercato dell'azienda asiatica facendo segnare vendite per milioni di pezzi.

Per proseguire su questa stessa linea dando quindi continuità alla propria filosofia, il produttore coreano ha annunciato e ufficialmente lanciato anche quest'anno in occasione del Mobile World Congress una nuova versione degli smartphone appartenenti a questa famiglia che raggiunge così la terza generazione di soluzioni.Il produttore ha anche annunciato di aver definitivamente abbandonato la dicitura Optimus dai nomi dei propri smartphone a favore di una più semplice nomenclatura definita da una lettera che ne identifica la serie e un numero che posiziona il terminale in gamma.La coreana LG è da sempre una delle aziende di punta per quanto riguarda il settore della telefonia mobile che, in questi ultimi anni, è caratterizzato per la maggior parte dalla categoria degli smartphone. Il colosso orientale, da quando sono cominciati a vedersi i primi telefoni intelligenti, si è sempre fatto trovare pronto portando sul mercato alternative più o meno valide alle proposte degli altri produttori. Specialmente sulla fascia di prodotti di livello medio-basso, quella cioè che abbraccia tutte le soluzioni con un prezzo compreso tra i 100 e i 250/300 euro, LG ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista. Questo successo ha permesso alla compagnia di porre le basi per raggiungere, come accaduto negli ultimi trimestri, una posizione di rilievo nella classifica dei maggiori produttori di smartphone. http://www.batteria-portatile.com/hp.html http://www.batteria-portatile.com/hp.html

Batería Asus n82

La primera jornada del Google I/O ha arrojado importantes novedades sobre Android M, Android Pay o Google Now, así como la confirmación del proyecto Brillo.Ayer comenzó el Google I/O, la principal conferencia con desarrolladores del gigante de las búsquedas y que reúne a unos 6.000 profesionales en San Francisco para conocer las últimas novedades de la compañía de Larry Page en terrenos como Android o la conectividad del futuro. En ese sentido, Google ha puesto de largo Android M, la “versión más cuidada y más potente de Android hasta la fecha”, como la propia compañía ha explicado.

La nueva revisión incluye mejoras que permitirán gestionar mejor la batería y aumentar la autonomía del smartphone. Asimismo, Android M incorpora un sistema más simple a la hora de manejar los permisos de las apps, haciendo que sea más fácil y sencillo comprender las autorizaciones que le damos a cada una de las aplicaciones que instalamos desde la Google Play Store. En paralelo a Android M, Google también ha presentado un nuevo avance de Android Pay, la plataforma que permite realizar pagos a través del teléfono sin ni siquiera abrir una app. Como ya veníamos comentando en los últimos días, Google quiere entrar de lleno en la batalla por el Internet de las Cosas con su propio sistema operativo que permita a estos dispositivos inteligentes conectarse entre sí y comunicarse mucho más fácilmente. En ese sentido, el proyecto Brillo nace como una nueva plataforma derivada de Android que permite a desarrolladores y fabricantes crear dispositivos conectados. Como parte de Brillo, Google ha anunciado también un protocolo de comunicaciones (Weave), desarrollado en conjunto con Nest, un set de APIs para desarrolladores, un conjunto de esquemas y un programa de certificación para asegurar la interoperabilidad de apps y dispositivos.

Eso sí, a pesar de abrir boca con este anuncio, Google aún no ha concretado cuándo podremos disfrutar de esta nueva plataforma o cuándo se abrirán los detalles sobre Brillo para los desarrolladores.
Aunque Android M ha recibido algunas mejoras clave en la autonomía y en los permisos de las apps, la principal novedad es la nueva versión de Google Now, el sistema de información predictiva de esta compañía (“ofreciendo información a la carta”, como publicitan desde Google) que ahora tendrá además la capacidad de buscar dentro de las apps y en el contenido que en ellas se produce.Asimismo, la otra gran novedad en cuanto a las apps que acompañarán el estreno de Android M destaca la nueva aplicación de Fotos, que ofrece un único lugar para todas las fotos y vídeos, ayudando a encontrarlos más rápidamente, a darles vida en formas diferentes y divertidas y a compartirlos como queramos.

Un paso adelante en la realidad aumentada con Google Expeditions
Durante el Google I/O del pasado año, Google mostró por primera vez sus Cardboard, una caja de cartón que permite convertir cualquier smartphone en una auténtica experiencia de realidad virtual.Ahora, con 500 apps para Cardboard a la espalda, Google ha decidido ampliar el soporte de esta tecnología no sólo a dispositivos Android sino también iOS y lanzar su propia plataforma de experiencias, llamada Google Expeditions, que permite a los estudiantes realizar viajes virtuales con Cardboard a lugares como la luna o realizar expediciones debajo del agua. La compañía taiwanesa acaba de anunciar un nuevo procesador diseñado para dispositivos móviles con el que inicia la carrera en el terreno de los deca-core.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k42jy-bateria.html Batería ASUS K42JY

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k42jz-bateria.html Batería ASUS K42JZ

http://www.portatilbateria-es.com/asus-k42n-bateria.html Batería ASUS K42N

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82-bateria.html Batería Asus n82

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82e-bateria.html Batería Asus n82e

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82ei-bateria.html Batería Asus n82ei

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82j-bateria.html Batería Asus n82j

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82j-460m-bateria.html Batería Asus n82j-460m

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-bateria.html Batería Asus n82jq

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-1avx-bateria.html Batería Asus n82jq-1avx

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-a1-bateria.html Batería Asus n82jq-a1

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-b2-bateria.html Batería Asus n82jq-b2

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx002v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx002v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx003v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx003v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx006v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx006v



Estamos acostumbrados a que los terminales de más alta gama vengan equipados con los últimos procesadores disponibles en el mercado, los cuales están compuestos en su mayoría de ocho núcleos (los conocidos octa-core). Sin embargo, esto podría ser por poco tiempo, ya que algunos fabricantes de chips ya están preparando sus primeros procesadores de diez núcleos.Es el caso de MediaTek, compañía taiwanesa que acaba de anunciar su Helio X20, un nuevo procesador diseñado para dispositivos móviles y que iniciará la carrera de esta compañía en el terreno de los deca-core. En detalle, los núcleos de este chip están organizados en tres grupos (uno compuesto por dos núcleos –procesadores ARM A72 a 2,5Ghz– y un par de cuatro núcleos cada uno, dirigidos estos últimos a las tareas menos exigentes del terminal).El MediaTek Helio X20 no sólo promete ser más rápido que sus rivales y predecesores, sino que también afirma ser más respetuoso con la duración de la batería. En ese sentido, el nuevo chip de esta compañía podría llegar a consumir un 30% menos batería que los procesadores tradicionales, ofreciendo el mismo rendimiento. Sin duda, toda una ventaja para los adictos al teléfono que exprimen sus capacidades al máximo pero que necesitan tener una autonomía lo más amplia posible.

Eso sí, habrá que esperar hasta diciembre (al menos) para que este procesador llegue a algún terminal a la venta. Por el momento no se ha dado a conocer ningún teléfono o tableta que vaya a incorporar este chip próximamente, al igual que tampoco se sabe la fecha exacta en que lo podremos ver en Europa. MediaTek ha estado, hasta el momento, encasillada siempre en su papel de fabricante ‘low-cost’ de procesadores. Unos chips con un rendimiento medio-bajo pero muy económicos, lo cual los hacían perfectos para marcas chinas y algunos fabricantes europeos de smartphones baratos, como Kazam.Sin embargo, con el lanzamiento del primer procesador deca-core del mercado, MediaTek está dando un salto cualitativo a la alta gama que hasta ahora no había conseguido dar, ni siquiera cuando también fue la primera en anunciar un procesador de ocho núcleos en 2013.

En ese momento, Qualcomm supo visualizar el movimiento del mercado y, gracias a su tecnología más avanzada, logró vencer a MediaTek y seguir ostentando el liderazgo de los chips de alto rendimiento. No en vano, será una interesante batalla la que ahora mantendrán ambos fabricantes y constatar si MediaTek logra romper con los estereotipos que la rodean y hace olvidar su pasado ‘low-cost’.
Sebastián Lancestremère, director general de Microsoft Sports, nos muestra en el recién inaugurado Centro Mundial de Innovación en el Deporte abierto por la compañía en Madrid la pulsera inteligente Microsoft Band, ya disponible en Estados Unidos y que llegará “en breve” al mercado español.

Sebastián Lancestremère, director general de Microsoft Sports, la división internacional de la compañía de Redmond centrada en tecnología y deporte, nos muestra en el recién inaugurado Centro Mundial de Innovación en el Deporte abierto por la compañía en Madrid la pulsera inteligente que ésta lanzó hace ya unos meses en Estados Unidos y que llegará “en breve” al mercado español: Microsoft Band.
El directivo nos explica en este vídeo las principales bondades del wearable, que en Estados Unidos se vende por unos 200 dólares, y que no solo permite monitorizar la actividad física sino también la productividad del usuario, su gran baza frente a la competencia según el portavoz.

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx007v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx007v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx015v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx015v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx017v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx017v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx025v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx025v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx046v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx046v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx049v-bateria.html Batería Asus n82jq-vx049v

http://www.portatilbateria-es.com/asus-m70v-bateria.html Batería ASUS M70V

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n70sv-bateria.html Batería ASUS N70SV

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n90sv-bateria.html Batería ASUS N90Sv

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x71-bateria.html Batería ASUS X71

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x71-bateria.html Batería ASUS X71

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x71q-bateria.html Batería ASUS X71Q

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x71sl-bateria.html Batería ASUS X71SL

http://www.portatilbateria-es.com/asus-x71tp-bateria.html Batería ASUS X71TP

http://www.portatilbateria-es.com/asus-n82jq-vx051-bateria.html Batería Asus n82jq-vx051





La pulsera, hecha en elastómero plástico térmico negro y con cierre ajustable, tiene una pantalla TFT táctil de 1,4 pulgadas y 320 x 106 píxeles de resolución, así como una batería doble de 100mAh que, según aseveran desde Microsoft, dura unas 48 horas en uso normal y se recarga al completo en una hora y media. El dispositivo también está dotado de conectividad Bluetooth 4.0, micrófono, motor de vibración y múltiples sensores (acelerómetro, giroscopio, girómetro, GPS, de luz ambiental, de temperatura de la piel y otro de resistencia eléctrica de la piel, de radiación ultravioleta y capacitivo). Microsoft Band permite a su usuario controlar aspectos como las calorías consumidas al hacer ejercicio, su propio sueño, la frecuencia cardiaca, distancias recorridas o la exposición solar. Datos que luego se procesan en Microsoft Health, la plataforma de salud creada por la compañía y similar a las que Apple o Google también han lanzado. No obstante, Lancestremère hace especial hincapié en el aumento de productividad que permite el gadget ya que al conectarlo con el teléfono inteligente (con cualquier smartphone basado en Windows Phone, Android e iOS) hace posible ver mensajes de texto, llamadas, correos electrónicos y la actividad en las redes sociales, además de otra información (del tiempo e incluso el acceso a apps de terceros).

En el Mobile World Congress ya habíamos visto las principales apuestas en el mercado móvil del año. En las semanas posteriores vieron la luz otros smartphones que aún mantenían en vilo al mercado. Y ahora, prácticamente entrando en el mes de mayo, llega el terminal de gama alta del fabricante que faltaba en la lista: LG. En un evento en distintas ciudades de todo el mundo, la firma coreana ha presentado el LG G4, su modelo más avanzado y que presenta importantes novedades respecto a su predecesor, especialmente en su cámara, en la ligera curvatura que presenta el dispositivo y en el cuero que cubre la parte trasera del teléfono.El LG G4 es un smartphone de 5,5 pulgadas que mantiene la apuesta por una pantalla Quad HD con tecnología IPS Quantum Dot de alta calidad y que ofrece una visión nítida desde muchos ángulos sin que los colores se vean afectados. Se trata, por tanto, de un terminal bastante voluminoso (148,9 x 76,1 x 6,3) y de grosor medio (9,8 mm), aunque parece más delgado a la vista gracias a la curvatura que muestra el teléfono. Esta estilizada línea permite, además, que el agarre del móvil sea más mucho más cómodo. http://www.portatilbateria-es.com/hp.html http://www.portatilbateria-es.com/hp.html

Batteria Lenovo L08O6D13

Entriamo in questo mondo, particolarmente affascinante per chi scrive in quanto colpito alcuni anni fa dal "virus della corsa", analizzando l'ultima novità di Garmin in materia oltre che quello che si candida ad essere il riferimento tra gli sportwatch destinati agli appassionati di corsa: Garmin Forerunner 620.Garmin è uno dei brand più popolari nel settore degli sportwatch, con una ricca famiglia di prodotti raccolta sotto il marchio Forerunner che si caratterizzano per prezzi, caratteristiche e utenti di riferimento che sono differenti tra di loro. Nella tabella seguente ne riportiamo alcune delle caratteristiche base:

Tutti i modelli, fatta eccezione per Forerunner 10, sono disponibili in versione con fascia cardio abbinata: il prezzo ufficiale consigliato aumenta in questo caso di 50,00€ per ciascuno degli sportwatch. I due modelli con sigla XT sono di tipo multisport, compatibili quindi non solo con la corsa ma anche con ciclismo e nuoto: da questo l'indicazione di riferimento che è quella del triathlon anche se possono essere utilizzati efficacemente con uno solo di questi sport.Nel corso della serata di ieri in occasione della conferenza Build di Micrsosoft Nokia ha avuto il proprio spazio e l'ha sfruttato per annunciare alcune nuove soluzioni che saranno equipaggiate fin dalla nascita con la nuova versione del sistema operativo mobile del colosso di Redmond. Parliamo ovviamente di Windows Phone, nella sua ultima release, ovvero la 8.1, anch'essa mostrata per la prima volta ieri in occasione del keynote di apertura della conferenza Microsoft dedicata ai propri sviluppatori.Al Moscone Center di San Franisco i protagonisti sono stati ancora una volta i dispositivi della serie Lumia di Nokia. Forte di tre nuovi annunci, quindi, la gamma di smartphone Windows Phone del prouttore Finlandese può ora vantare un nuovo top di gamma e due smartphone di fascia bassa praticamente identici tra loro.

Rinnovato anche il processore, ovvero il motore di questo HTC One (M8). Ci si poteva aspettare un nuovo Snapdragon 805 ma visto il rilascio di quest'ultimo previsto solamente per i prossimi mesi HTC ha optato per uno Snapdragon 801, sempre di produzione Qualcomm ma dotato di prestazioni leggermente inferiori, seppur comunque ottime. Il processore è affiancato da 2 GB di memoria RAM e da 16 o 32 GB di memoria interna dedicata allo storage, questa volta espandibile con schede microSD fino a 128 GB.La connettività è ovviamente completa e annovera oltre alla classica connessione WiFi l'ormai indispensabile LTE, NFC e Bluetooth 4.0. La SIM che verrà inserita nella scocca tramite uno sportello estraibile sarà di tipo Nano. La batteria, ancora una volta integrata nella scocca e quindi non rimovibile sarà invece da 2600 mAh, un passettino avanti rispetto ai 2300 del primo One ma ci saremmo comunque aspettati qualcosina in più ancora.


Concludiamo con il sistema operativo. HTC One (M8) offre ovviamente Android nella sua ultima versione 4.4 KitKat, personalizzato con l'interfaccia utente proprietaria Sense giunta alla sesta versione. Rinnovata la veste grafica quindi e aggiunta una importante novità per quanto riguarda i dispositivi HTC; i tasti di comando del sistema operativo non sono più integrati nella cornice del display ma vengono visualizzati direttamente sullo schermo.La soluzione è già in vendita in UK e si può preordinare anche in Italia su Amazon (le consegne sono attese per aprile). Le premesse per confermare il percorso del suo predecessore sembrano esserci tutte, staremo a vedere come si comporterà il mercato nel corso dei prossimi mesi.Il brand VAIO identifica da tempo i prodotti Sony appartenenti alla famiglia dei Personal Computer, tanto sistemi desktop come notebook. Questi ultimi hanno raccolto, nel corso degli anni, un certo successo commerciale forti di un posizionamento di mercato di fascia alta, di una indubbia personalizzazione estetica e di soluzioni tecniche molto interessanti.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y4559-batteria.html Batteria Lenovo 57Y4559

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-55y2054-batteria.html Batteria Lenovo 55Y2054

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08l6d13-batteria.html Batteria Lenovo L08L6D13

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08o6d13-batteria.html Batteria Lenovo L08O6D13

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6d13-batteria.html Batteria Lenovo L08S6D13

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-y650-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad Y650

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-y650a-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad Y650A

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6t13-batteria.html Batteria Lenovo L08S6T13

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y6450-batteria.html Batteria Lenovo 57Y6450

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09s8l09-batteria.html Batteria Lenovo L09S8L09

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-51j039-batteria.html Batteria Lenovo 51J039

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-51j0399-batteria.html Batteria Lenovo 51J0399

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-45k2177-batteria.html Batteria Lenovo 45K2177

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s3b21-batteria.html Batteria Lenovo L08S3B21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6c21-batteria.html Batteria Lenovo L08S6C21



Una gamma VAIO che ha catturato notevole interesse negli ultimi mesi è la famiglia di portatili VAIO Pro, Ultrabook basati su architettura Intel Haswell capaci di abbinare caratteristiche tecniche di spicco, design curato e prezzi concorrenziali con riferimento ad altre proposte Ultrabook di simili caratteristiche.La gamma Sony per il mondo mobile vede varie tipologie di PC portatili della famiglia VAIO, tutti caratterizzati da alcune soluzioni tecniche peculiari, ma ne fanno parte anche smartphone e tablet oltre a prodotti smartwear. La proposta Sony, pertanto, è rivolta a tutti i settori del computing portatile anche se questo è destinato a durare ancora per poco tempo. Nell'ottica di una riorganizzazione interna Sony ha annunciato di voler uscire dal settore PC, e quindi dal mondo VAIO, spostando questa divisione al fondo Japan Industrial Partners che ne proseguirà lo sviluppo e la tradizione. Nel breve periodo, pertanto, ci si attende non solo il supporto dei prodotti VAIO in commercio ma anche il continuo sviluppo di questa particolare famiglia di prodotti.

VAIO Tap 11, l'oggetto di questo articolo, è una soluzione che a pieno titolo rientra nel concetto di ibrido che in modo così marcato tutti gli operatori del settore stanno portando avanti. La ricerca punta ad offrire ai consumatori prodotti che siano flessibili, capaci di incarnare anime differenti e che possano in questo modo venir utilizzati in contesti e con impieghi differenti.VAIO Tap 11 è un tablet basato su sistema operativo Windows 8.1, abbinato ad una tastiera che opera come cover e che può essere completamente scollegata dal tablet stesso, assolvendo anche al compito di cover per il display. Un prodotto di questo tipo è quindi indicato per quegli utenti che necessitano un tablet in ambiente Windows per operazioni di produttività personale, per i quali la presenza di una tastiera meccanica sia un requisito indispensabile per migliorare la produttività personale ma che allo stesso tempo vogliano utilizzare un tablet per consultare contenuti e dati in movimento.

Il display, con risoluzione di 1920x1080 pixel, ha diagonale di 11,6 pollici: è una misura superiore alla maggior parte dei tablet in commercio, che avvicina questo prodotto più al mondo dei PC portatili e che a nostro avviso è un valido compromesso tra trasportabilità e produttività. Il processore scelto, un modello Intel Pentium 3560Y, vanta architettura dual core con una frequenza di clock di 1,2 GHz ed è abbinato ad una dotazione di memoria di sistema di 4 Gbytes.Con questi componenti, dettagliati nella tabella seguente, VAIO Tap 11 ha fatto registrare un comportamento sempre fluido nell'interazione con il sistema operativo Windows 8.1. Tanto con interfaccia Metro come utilizzando quella desktop tradizionale la potenza di calcolo a disposizione si è rivelata adatta alle tradizionali applicazioni di produttività personale. Se il confronto è con un tablet Android quanto ottenibile con architettura x86 è, come noto, ben più brillante; se prendiamo quale riferimento i PC Ultrabook le prestazioni sono di poco inferiori, per via principalmente della ridotta frequenza di clock della CPU scelta per assicurare un consumo che sia il più contenuto possibile.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-0a36281-batteria.html Batteria Lenovo 0A36281

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-0a36282-batteria.html Batteria Lenovo 0A36282

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l12s4e21-batteria.html Batteria Lenovo L12S4E21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l12s4k01-batteria.html Batteria Lenovo L12S4K01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l12m4e21-batteria.html Batteria Lenovo L12M4E21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l12m4k01-batteria.html Batteria Lenovo L12M4K01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6f01-batteria.html Batteria Lenovo L11L6F01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6r01-batteria.html Batteria Lenovo L11L6R01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6y01-batteria.html Batteria Lenovo L11L6Y01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11m6y01-batteria.html Batteria Lenovo L11M6Y01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11n6r01-batteria.html Batteria Lenovo L11N6R01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11n6y01-batteria.html Batteria Lenovo L11N6Y01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11p6r01-batteria.html Batteria Lenovo L11P6R01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11s6f01-batteria.html Batteria Lenovo L11S6F01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11s6y01-batteria.html Batteria Lenovo L11S6Y01



Lo storage locale vede la presenza di un'unità SSD di Samsung da 128 Gbytes di capacità, quantitativo complessivamente adeguato nel momento in cui si utilizzano servizi di storage cloud per archiviare i propri dati più voluminosi così da averli sempre accessibili quando si è connessi al web. Non mancano webcam frontale, da 0,92 MP, e fotocamera posteriore con ottica da 8 MP, mentre la memoria di sistema è presente in quantitativo di 4 Gbytes e non espandibile. Sony permette di personalizzare Vaio Tap 11 con processori più potenti, appartenenti alla famiglia Intel Core, oltre che con unità SSD più capienti: la scelta è in mano all'utente, che ha così a disposizione una certa flessibilità di configurazione in funzione del budget in suo possesso.

Nel corso degli ultimi due anni sono stati indubbiamente molti i cambiamenti che Nokia ha affrontato nel tentativo di riguadagnare una importante fetta di mercato e una altrettanto importante presenza in quello che è il mondo degli smartphone a livello globale. Da sempre uno dei più importanti produttori per quanto riguarda la telefonia mobile, Nokia ha perso nel corso degli ultimi anni molti consensi, permettendo così alla concorrenza di scavare un solco tra se e la stessa azienda finlandese. Rea di aver perso troppo tempo cercando di adattare un sistema operativo evidentemente non adatto ai nuovi telefoni "intelligenti", solo nel corso del 2011 Nokia ha deciso di adottare l'OS Mobile di Microsoft, annunciando poco tempo dopo le prime due soluzioni Windows Phone.Un progetto sicuramente aggressivo quello pensato da Nokia per la propria rinascita. Un progetto che ha portato l'azienda scandinava a ricostruirsi un intero portfolio di prodotti tutti basati sul sistema operativo mobile del colosso di Redmond. Stiamo parlando ovviamente dei dispositivi della serie Lumia che consta ora di soluzioni di ogni genere e prezzo.

A fare la fortuna della casa nord-europea soprattutto la fascia medio-bassa del terminali della serie Lumia, che in questo ultimo anno sono stati in grado di rialzare in parte le sorti di Nokia permettendo anche a Windows Phone di guadagnare interessanti quote di mercato. Non parliamo ovviamente ancora di numeri paragonabili a quelli dei dispositivi Android ma si tratta comunque finalmente di quote rassicuranti.Una gamma di prodotti completa quindi e che, dallo scorso mese di ottobre, annovera anche due soluzioni non propriamente appartenenti alla categoria degli smartphone ma a quella dei phablet. Si tratta di dispositivi, come ormai tutti sapranno, che offrono un display di dimensioni superiori ai 5 pollici per quanto riguarda la diagonale e che nel caso della serie Lumia si identificano in 1520 e 1320. http://www.batteria-portatile.com/dell.html http://www.batteria-portatile.com/dell.html

Batteria Lenovo LO9L6Y02

Nokia Lumia 930 live dall'evento di lancio italianoGuarda tutte le foto »
Parliamo di Nokia Lumia 630, Nokia Lumia 635 e il flagship phone Nokia Lumia 930, in pratica la versione internazionale del Nokia Icon prodotto per Verizon non solo in termini di specifiche ma anche per quanto riguarda il design. I due terminali sono davvero molto simili, ma Lumia 930 giungerà in una livrea di colori molto più ampia rispetto alla controparte americana.Le specifiche tecniche di questo Lumia 930 parlano di un display da 5 pollici a risoluzione FullHD, 1920x1080 pixel, dotato di tecnologia ClearBlack OLED, fotocamera da 20 megapixel con doppio flash LED, fotocamera frontale da 1,3 megapixel e processore quad-core Qualcomm Snapdragon 800 a 2,3 GHz di frequenza operativa massima. La memoria RAM ammonta a 2 GB mentre la memoria interna dedicata allo storage sarà di 32 GB e non potrà essere espansa se non tramite i servizi in cloud. Non manca ovviamente la connettività 4G, oltre a WiFi, Bluettoth e GPS. La batteria sarà invece da 2420 mAh.

Il prezzo del nuovo Lumia 930 sarà di 599 dollari tasse e sovvenzioni ecluse che crediamo possa tradursi per quanto riguarda la nostra penisola in circa 699 euro. Lumia 930 sarà disponibile a partire dal prossimo mese di giugno.Lumia 635 è invece la prima delle due proposte di fascia bassa ed è praticamente identico a Lumi 630, con la differenza che il primo offre la connettività LTE 4G mentre il secondo no. Lumia 630 è però disponibile anche in versione dual-sim.Tutti e tre i dispositivi Lumia 63X offrono un display da 4,5 pollici a risoluzione 854x480, fotocamera posteriore da 5 megapixel di risoluzione, processore quad-core Qualcomm Snapdragon 400, 512 MB di memoria RAM, 8 GB di memoria interna dedicata allo storage e supporto all'espansione tramite schede di memoria microSD.Lumia 630 e Lumia 630 Dual-Sim offrono connettività HSPA a 21Mbps, mentre Lumia 635, come già anticipato, supporta reti LTE fino a 100 Mbps in download. Lumia 630 sarà disponibile a partire dal prossimo mese di maggio anche in Europa, non siamo ancora a conoscenza del prezzo nella nostra penisola ma sappiamo che sarà di 159 dollari per la versione single-Sim e di 169 dollari per la variante dual-Sim. Lumia 635 sarà invece disponibile a partire dal mese di Luglio a partire da 189 dollari tasse e sovvenzioni escluse.

Tutti i nuovi Lumia, come già detto, offrono il nuovo OS Windows Phone 8.1 ma anche un nuovo aggiornamento software proprietario chiamato Lumia Cyan che introduce alcune nuove funzioni legate al sensore di movimento a basso consumo detto Sensor Care che permetterà di monitorare le nostre attività fisiche giornaliere. Disponibile anche un nuovo SDK per quanto riguarda il processore di immagini Imaging 1.2 BETA che permetterà agli sviluppatori di portare ad un nuovo livello la post elaborazione integrando nuove funzioni in app di imaging e social.

L'aggiornamento a Lumia Cyan e Windows Phone 8.1 sarà disponibile anche per tutti gli altri dispositivi Lumia dotati di OS Windwos Phone 8, avverrà via OTA e dovrebbe essere completato per tutti gli smartphone nel corso dei prossimi mesi.Indossabili, realtà aumentata, teleassistenza: sono tutti temi che toccano da vicino uno dei prodotti più desiderati del momento, gli Smart Glass. I Google Glass sono quelli che hanno il merito di aver gettato una luce molto forte sul tema, ma sono diversi i marchi al lavoro su questo tipo di tecnologia. Al Mobile World Congress abbiamo incontrato dal vivo Vuzix, ma anche Epson è da tempo della partita.Dopo un primo modello ora Epson ha presentato anche in Italia Moverio BT-200, la seconda generazione di occhiali attivi: per la precisione - tanto cara ai giapponesi - si tratta di un visore binoculare con lenti trasparenti. Questo permette di sovrapporre i contenuti, visualizzati da entrambi gli occhi, alla realtà che ci circonda, abilitando una nuova forma di realtà aumentata. Visto che il visore è binoculare i contenuti possono essere visualizzati in 3D, con un'immersività maggiore.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09c6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09C6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09l6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09L6Y02

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09n6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09N6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09s6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09S6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-lo9l6y02-batteria.html Batteria Lenovo LO9L6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-lo9s6y02-batteria.html Batteria Lenovo LO9S6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l10c6y02-batteria.html Batteria Lenovo L10C6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l10m6f21-batteria.html Batteria Lenovo L10M6F21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l10p6f21-batteria.html Batteria Lenovo L10P6F21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l10p6y22-batteria.html Batteria Lenovo L10P6Y22

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-z460-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad Z460

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-z465-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad Z465

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-z560-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad Z560

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6y21-batteria.html Batteria Lenovo L08S6Y21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09c6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09C6Y02



Gli occhiali sono formati dal visore binoculare e da un'unità di controllo con pannello touch che integra i comandi e la batteria: quest'ultima in base ai dati rilasciati da Epson, garantisce 6 ore di utilizzo continuativo del dispositivo. L'unità di controllo integra anche un ricevitore GPS, mentre una ampia gamma di sensori - accelerometri e bussola digitale i principali - permettono agli occhiali di sapere dove l'utente sta guardando.La videocamera permette poi di riprendere ciò che l'utente vede, con diversi utilizzi potenziali: da un lato l'app apposita permette di tradurre in tempo reale le scritte che si parano davanti agli occhi della persona, dall'altro abilitano l'assistenza remota in caso di operai manutentori, che possono ricevere in tempo reale dal centro di controllo le indicazioni su come agire sul campo per risolvere problemi che vanno oltre le loro competenze. Un ulteriore uso è quello nell'ambito della formazione: abbiamo visto all'opera una video ricetta seguita in tempo reale.

Non solo business: Epson Moverio BT-200 sono pensati anche per l'intrattenimento, per vedere un film in lingua straniera coi sottotitoli nella propria lingua oppure per fornire sottotitoli arricchiti in caso di utilizzo da parte di persone con problemi di udito. A questo proposito l'app MovieReading, svincolata dalle infrastrutture tecnologiche offerte dalle sale cinematografiche, riconosce il sonoro della pellicola tramite il microfono dei Moverio e si allinea simultaneamente alla narrazione, entrando in perfetta sincronia con le immagini e le battute offrendo a chi ha problemi di udito un sistema semplice per potere godere dei film al cinema.Disponibili da maggio 2014 a un prezzo di 699 euro Iva compresa, i Moverio BT-200 sono un passo concreto nel mondo degli indossabili, mentre ancora i concorrenti di casa Google tardano a giungere nelle mani di tutti i consumatori.

Nonostante la difficile situazione economica del nostro paese e non solo, con la crisi che imperversa ormai da diverso tempo, il mercato dei telefoni cellulari che nella loro accezione moderna e intelligente vengono definiti smartphone continua a crescere ad un ritmo straordinario. Nel solo 2013 si è parlato di più di un miliardo di dispositivi mobile finiti nelle tasche degli utenti per una penetrazione che mai si era vista prima. Anche la nostra penisola ha contribuito in maniera consistente con un quantitativo di dispositivi distribuiti pari a oltre 10 milioni, per una crescita rispetto al 2012 di circa il 60%.Un mercato in continua e costante crescita quindi che, nonostante il periodo economicamente complicato riesce a sopravvivere alla grande grazie alla bravura dei produttori che riescono a innovare e rinnovare le proprie soluzioni con nuovi strumenti o fuzioni in grado di attirare di volta in volta l'attenzione degli utenti. Principali artefici di questo successo, e sicuramente anche i dispositivi in cui questa continua innovazione è maggiormente evidente, sono senza dubbio i terminali top di gamma delle diverse aziende che si susseguono e inseguono tra loro ad un ritmo veramente incalzante.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09l6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09L6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09m6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09M6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09s6y02-batteria.html Batteria Lenovo L09S6Y02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y6454-batteria.html Batteria Lenovo 57Y6454

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-v460-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad V460

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-v460a-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad V460A

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-51j0226-batteria.html Batteria Lenovo 51J0226

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-asm-42t4586-batteria.html Batteria Lenovo ASM 42T4586

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-fru-42t4585-batteria.html Batteria Lenovo FRU 42T4585

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08l6c02-batteria.html Batteria Lenovo L08L6C02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08o4c02-batteria.html Batteria Lenovo L08O4C02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08o6c02-batteria.html Batteria Lenovo L08O6C02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6c02-batteria.html Batteria Lenovo L08S6C02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6d02-batteria.html Batteria Lenovo L08S6D02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-57y4558-batteria.html Batteria Lenovo 57Y4558



Proprio in questi ultimi istanti, in quel di Londra, uno dei maggiori produttori di smartphone al mondo ha annunciato il successore del proprio attuale terminale di punta. Stiamo parlando di HTC e, ovviamente, del flagship-phone One. Giunge quindi alla seconda versione lo smartphone che secondo gran parte della critica, noi compresi, è stato il miglior dispositivo di tutto il 2013. Lo stesso smartphone che, vecchio di un anno, è stato in grado di aggiudicarsi nel corso dell'ultimo Mobile World Congress il premio di miglior terminale della fiera al cospetto dei nuovi Galaxy S5 di Samsung e Xperia Z2 di Sony.Insomma, non si tratta certo di un annuncio che passerà inosservato, o almeno così spera l'azienda taiwanese che, nonostante l'ottima qualità dei suoi prodotti sta vivendo un momento di grossa difficoltà. Difficoltà che fortunatamente non si specchia nei propri prodotti sempre e comunque molto curati sia per design che per materiali.

Eccoci quindi al nuovo HTC One, o meglio HTC One (M8), questo il nome per esteso della soluzione che per comodità crediamo verrà presto indicato da molti proprio come nuovo HTC One. Squadra che vince non si cambia, dicono, e allora ecco che ritroviamo in parte il design tanto apprezzato nel suo predecessore. Sparisce per la verita la cornice in materiale plastico ma restano gli inserti nella scocca per permettere la ricezione da parte delle antenne. Ancora alluminio è il materiale scelto per la realizzazione del corpo della soluzione, nella cui parte frontale ritroviamo il doppio speaker stereo frontale, questa volta con un design leggermente asimmetrico.

A fianco dello speaker nella parte alta della faccia anteriore troviamo proprio una delle principali novità di questo nuovo HTC One (M8), ovvero la fotocamera frontale che offre un sensore da ben 5 megapixel. Una soluzione al passo con i tempi quindi, per selfie di alta qualità e estremamente nitidi. La stessa fotocamera è inoltre in grado di registrare video fullHD.La fotocamera è uno degli elementi che si rinnova anche nella parte posteriore dove ritroviamo la fotocamera UltraPixel di HTC One accompagnata però da una seconda fotocamera posizionata poco sopra che permette di recepire informazioni più approfondite riguardo la scena e lo scatto e perfezionare le immagini grazie al nuovo processore HTC Image 2. Le specifiche della fotocamera parlano di un sensore BSI da 1/3, apertura f/2.0, focale di 28 mmm e pixel da ben 2 nanometri.Il display è leggermente più grande di quello del suo predecessore pur mantenendo la stessa risoluzione, parliamo di 5 pollici contro i 4,7 del primo One. Ne risentono in parte le dimensioni con un centimetro in più di altezza e mezzo di larghezza, essenzialmente invariato invece lo spessore; mentre il peso passa da 147 a 160 grammi. http://www.batteria-portatile.com/dell.html http://www.batteria-portatile.com/dell.html

Batería Apple M8403

El reloj inteligente de la compañía se estrena en nuevos mercados como España, Italia, México, Corea del Sur, Singapur, Suiza y Taiwan el viernes 26 de junio. Los interesados en comprar el wearable podrán hacerlo en las tiendas online y físicas de Apple, así como a través de sus distribuidores habituales. Apple Watch, el primer wearable de la compañía de la manzana, un reloj inteligente que, según el propio Tim Cook, consejero delegado de la empresa, es el dispositivo más personal creado por la empresa hasta la fecha, se lanzó el pasado 24 de abril en Australia, Canadá, China, Francia, Alemania, Hong Kong, Japón, Reino Unido y Estados Unidos. La próxima hornada llegará el 26 de junio a siete países más: España, Italia, México, Corea del Sur, Singapur, Suiza y Taiwan.
“La respuesta al Apple Watch ha sobrepasado todas nuestras expectativas y estamos entusiasmados de ponerlo a disposición de más clientes de diferentes lugares del mundo”, señala Jeff Williams, vicepresidente senior de Operaciones de Apple, en un comunicado hecho público por la compañía en el que se refiere al éxito en pedidos obtenido por la empresa, que ha hecho que algunos modelos del dispositivo se agotaran en la fase de preventa que la empresa estableció para evitar colas el 24 de abril. “Estamos haciendo también grandes progresos para servir los pedidos pendientes del Apple Watch, y agradecemos a nuestros clientes su paciencia. Todos los pedidos realizados en mayo, con la única excepción de los Apple Watch 42 mm de acero inoxidable en negro espacial con pulsera de eslabones en negro espacial, se enviarán a los clientes en dos semanas. En ese momento, empezaremos también a vender algunos modelos en nuestras tiendas Apple Retail Stores”, añade el portavoz.

A pesar de que no es el primer wearable que llega al mercado -la propia Samsung, uno de sus grandes rivales, hace tiempo que lanzó relojes inteligentes, así como LG, Motorola (ahora propiedad de Lenovo), Sony, Huawei y Pebble, una pionera en este terreno- sí es uno de los más esperados por una industria que espera que Apple dé un impulso renovado a este segmento como ya hizo en su día en el de los smartphones con su icónico iPhone o en el de las tabletas con el iPad.
El nuevo reloj llega en tres modelos con dos tamaños de correa (38 y 42 mm). El más económico será Apple Sport, la versión más deportiva del reloj, con caja de aluminio anodizado, pantalla Retina protegida por vidrio Ion-X reforzado y correa de fluoroelastómero de colores de lo más diverso. En este caso la versión de 38 mm cuesta 349 dólares en Estados Unidos y la de 42mm unos 399 dólares. Aún no se han desvelado los precio que tendrán los dispositivos en España, pero si son similares a los de otros mercados europeos irán desde los 399 a los 449 euros.

El segundo modelo es Apple Watch, una versión más urbanita de acero inoxidable, pantalla Retina protegida por cristal de zafiro y varias correas de piel o malla de acero que que arranca en unos precios de 549 dólares (el modelo de 38 mm) y 599 (el de 42 mm) y asciende, en función de la elección de características por parte del usuario, a 1.049 y 1.099 dólares. Esta versión se comercializa por un precio de entre 649 y los 1.249 euros en otros países de Europa donde está disponible.
Finalmente, el modelo Apple Watch Edition supone la entrada de la compañía en el sector del lujo. Con caja de oro rosa o amarillo de 18 kilates (fabricado para ser dos veces más duro que el oro tradicional, aseguran desde Apple), pantalla Retina protegida por cristal de zafiro pulido y una selección de correas con cierres, hebillas y clips en oro de 18 kilates, se vende en Europa desde 11.000 euros, llegando a los 18.000.
El smartwatch, que, en palabras de Cook, “abre un nuevo capítulo en nuestra forma de relacionarnos con la tecnología”, está pensado para funcionar de la mano del smartphone de Apple, siendo, de hecho, un complemento de éste (es preciso disponer de un iPhone 5, iPhone 5c, iPhone 5s, iPhone 6 o iPhone 6 Plus con iOS 8.2 o posterior).

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1060-bateria.html Batería Apple A1060

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1061-bateria.html Batería Apple A1061

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m8403-bateria.html Batería Apple M8403

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m8433-bateria.html Batería Apple M8433

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m8433g-bateria.html Batería Apple M8433G

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m8433g_a-bateria.html Batería Apple M8433G/A

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m8433g_b-bateria.html Batería Apple M8433G/B

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m8626g_a-bateria.html Batería Apple M8626G/A

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1079-bateria.html Batería Apple A1079

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1062-bateria.html Batería Apple A1062

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1080-bateria.html Batería Apple A1080

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m8416-bateria.html Batería Apple M8416

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m8416g_a-bateria.html Batería Apple M8416G/A

http://www.portatilbateria-es.com/apple-ma458-bateria.html Batería Apple MA458

http://www.portatilbateria-es.com/apple-ma458-_a-bateria.html Batería Apple MA458*/A

http://www.portatilbateria-es.com/apple-ma458g_a-bateria.html Batería Apple MA458G/A





El reloj, “de alta precisión”, como lo describen en Apple, “permite comunicarse de una forma más íntima e inmediata y ofrece prestaciones revolucionarias de salud y deporte”. Destaca en especial su Corona Digital, una tecnología que permite al usuario desplazarse de otra forma por las aplicaciones, en principio más intuitiva, haciendo zoom cuando le interesa. Además, la pantalla (Retina con Force Touch) distingue entre un toque y una presión, de modo que también gracias a ésta el usuario puede acceder rápidamente a los controles más importantes. Para que el usuario sea consciente de las notificaciones y mensajes que recibe resalta la incorporación de otra tecnología llamada Taptic Engine por Apple.
La esfera puede personalizarse (como una esfera analógica tradicional, otra llena de información y otra con diversas animaciones) y no solo ofrece la hora, sino también la salida y la puesta del sol, los próximos eventos del calendario o el nivel de actividad diaria, etc. Para acceder a la información más importante el usuario solo tiene que deslizar hacia arriba el dedo sobre la pantalla; es así como aparecen los llamados “vistazos”, que muestran la previsión del tiempo, un mapa de la ubicación actual o la música que está reproduciendo, por ejemplo.

El reloj permite mandar mensajes, leer el correo electrónico y responder a las llamadas que el usuario recibe en el iPhone. Con él su dueño podrá incluso pagar con la plataforma de pago de Apple, Apple Pay, obviamente en aquellos países donde está funcionando (se prevé que a Europa llegue a lo largo de este año). Y, cómo no, está muy pensado para la monitorización y control de la actividad física. Incorpora, de hecho, una app (Actividad) que muestra las calorías consumidas, la actividad realizada de forma más intensa y el número de veces que se ha levantado el usuario a lo largo del día después de un rato sentado. Otra app que también lleva (Entreno) posibilita monitorizar actividades como andar, correr o ir en bici. En este sentido hay que recordar que el reloj integra sensores como un acelerómetro y un sensor de frecuencia cardíaca, que funcionan de forma combinada con el GPS y el wifi del iPhone.
Las apps disponibles para el Apple Watch son, de hecho, su gran reclamo. Al lanzar su kit de desarrollo para el reloj en noviembre de 2014 Apple se aseguraba que su reloj llegaría al mercado con numerosas aplicaciones disponibles que son, por otro lado, las que dan sentido a este tipo de productos. En este sentido, las apps más populares del mundo smartphone ya están listas para su uso en el nuevo wearable de Apple.
El universo dron sigue evolucionando. La compañía Boeing, la mayor fabricante de aviones comerciales del mundo, ha registrado una patente con la que intenta solucionar uno de los mayores problemas que hasta la fecha presentan estas aeronaves teledirigidas: su autonomía de vuelo.

Según recogen el blog especializado en tecnología The Next Web y la web sobre patentes PatentYogi, el diseño, registrado por los ingenieros James Childress y John Viniotis, permitiría que los drones que lo incorporen sean capaces de recargar su batería en pleno vuelo, sin necesidad de aterrizar.En el vídeo mostrado más arriba, el experto Deepak Gupta, describe cómo funcionaría dicho sistema de carga. Los drones que los incorporasen contarían con una especie de ancla, capaz de conectarse a estaciones de carga terrestres, que podrán ubicarse en distintos lugares en función de las necesidades de sus responsables.Por ejemplo, Gupta menciona un restaurante que sirva pedidos de comida a domicilio, que podría contar con su propia estación de carga para asegurar la autonomía de los drones sin necesidad de que estos desciendan a tierra. Otras posibilidades es ubicar estos puntos de carga en vehículos que se desplacen por la superficie terrestre, en barcos que naveguen por el mar, en globos elevados sobre la tierra e, incluso, en otras aeronaves cuya ruta pueda coincidir con la de los drones.

http://www.portatilbateria-es.com/apple-ma458j_a-bateria.html Batería Apple MA458J/A

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1175-bateria.html Batería Apple A1175

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1185-bateria.html Batería Apple A1185

http://www.portatilbateria-es.com/apple-ma561-bateria.html Batería Apple MA561

http://www.portatilbateria-es.com/apple-ma561fe_a-bateria.html Batería Apple MA561FE/A

http://www.portatilbateria-es.com/apple-ma561g_a-bateria.html Batería Apple MA561G/A

http://www.portatilbateria-es.com/apple-ma561j_a-bateria.html Batería Apple MA561J/A

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1280-bateria.html Batería Apple A1280

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1281-bateria.html Batería Apple A1281

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1045-bateria.html Batería Apple A1045

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1078-bateria.html Batería Apple A1078

http://www.portatilbateria-es.com/apple-a1148-bateria.html Batería Apple A1148

http://www.portatilbateria-es.com/apple-e68043-bateria.html Batería Apple E68043

http://www.portatilbateria-es.com/apple-m9325-bateria.html Batería Apple M9325



Como señala el experto, “en la actualidad resulta difícil manejar drones por períodos prolongados de tiempo”. Así pues, este invento ahorraría costes y mejoraría la eficiencia de compañías dedicadas a la logística o al comercio electrónico.La compañía anuncia un programa de recogida voluntaria de todos los altavoces Beats Pill XL, creados por Beats, la empresa que adquirió el pasado año, al detectar que en raras ocasiones la batería de estos puede sobrecalentarse y suponer un riesgo de incendio.Apple ha anunciado un programa de recogida voluntaria de todos los altavoces Beats Pill XL, creados por Beats, la empresa que adquirió el pasado año, al detectar que en raras ocasiones la batería de estos puede sobrecalentarse y suponer un riesgo de incendio. A los dueños de estos dispositivos se les reembolsará el importe de estos, según han asegurado en un comunicado desde la compañía, en el que se subraya que esta iniciativa no afecta a ningún otro producto de Beats ni de Apple.

“Dado que la seguridad del cliente es la máxima prioridad de la compañía, Apple pide a los clientes que dejen de usar sus altavoces Beats Pill XL. Los clientes que hayan comprado unos Beats Pill XL deben visitar http://www.apple.com/es/support/beats-pillxl-recall/ para conocer los detalles sobre cómo devolver su producto a Apple, y cómo recibir un crédito para comprar en la Apple Store o una transferencia por importe de 300 euros”, indican desde la empresa de la manzana.
Los altavoces Beats Pill XL, fueron lanzados por Beats by Dre en noviembre de 2013, “antes de que Apple comprara la compañía”, especifican desde la empresa. Estos son identificables por el logotipo “b” de Beats en la rejilla del altavoz y la denominación “beats pill XL” en el asa. Se venden en cinco colores: negro, gris metálico, rosa, titanio y blanco.
En una edición quizás más descafeinada de lo que se esperaba, el Google I/O 2015 llega a su fin con algunos anuncios importantes (especialmente relacionados con Android M, Android Pay y el proyecto Brillo) aunque sin apenas menciones a otras áreas de desarrollo del gigante de las búsquedas, como Google + o el proyecto ARA, del que tan sólo hemos visto una leve puesta en escena. http://www.portatilbateria-es.com/dell.html http://www.portatilbateria-es.com/dell.html

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Viele Onlinehändler listen das Apple TV 4 mit 32 GByte für 180 Euro, für das 64-GByte-Modell werden 240 Euro verlangt. Einige der Händler gehen von einer Auslieferung Anfang November 2015 aus, ein genaues Datum gibt es aber nicht. Apple selbst hat zur Vorstellung des Apple TV 4 nur von einem Verkaufsstart Ende Oktober 2015 gesprochen. Seitdem wurde der Termin nicht konkretisiert. Mit dem Apple TV 4 erhält die Set-Top-Box ein neues Betriebssystem namens TVOS. Es kann mittels Apps erweitert werden und enthält Siri, um das Gerät allein mit Sprachbefehlen zu bedienen. Dabei verarbeitet die Software nicht nur Befehle zur Bedienung, sondern beantwortet auch Fragen. Wer während eines Films eine Stelle nicht versteht, fragt Siri einfach "Was haben sie gesagt?" und der Film wird zehn Sekunden zurückgespult und falls verfügbar Untertitel eingeblendet.

Bei der Suche nach Filmen und Serien sollen alle von Apple unterstützten Inhalteanbieter berücksichtigt werden. Das können auch die in den USA beliebten Streaminggeräte von Roku. Wer etwa nach einem James-Bond-Film sucht, muss - anders als etwa beim Fire TV oder beim Nexus Player - nicht die Bibliotheken der einzelnen Inhalteanbieter durchsuchen, sondern bekommt in der Suche angezeigt, wo der Film verfügbar ist, etwa bei iTunes oder Netflix.Das Apple TV 4 wird sich mittels Apps erweitern lassen und zum Start sollen viele populäre Apps und Spiele verfügbar sein. Ob es dann auch die Mediatheken der deutschen Fernsehsender und die in Deutschland üblichen Streaming-Abo-Dienste geben wird, ist noch nicht bekannt. Fest steht aber schon, dass es Amazons Videodienst Instant Video nicht für das Apple TV geben wird.

Auch bei der Hardware hat sich einiges getan, 4K-Ausgabe unterstützt das neue Modell aber weiterhin nicht. Als Prozessor kommt der vom iPhone 6 bekannte A8-Chip von Apple zum Einsatz. Der Arbeitsspeicher beträgt 2 GByte und das neue Apple TV gibt es wahlweise mit 32 oder 64 GByte Flash-Speicher. Einen Steckplatz für Speicherkarten gibt es nicht.Die Set-Top-Box hat zwar neben einem Ethernet-Anschluss auch einen USB-Anschluss, aber Speichermedien werden von diesem nicht unterstützt. Zudem ist das neue Modell mit WLAN-ac und Bluetooth 4.0 versehen. Über Bluetooth nimmt auch die überarbeitete Fernbedienung Kontakt zur Box auf.Die neue Fernbedienung hat neben sechs Hardwaretasten auch ein Touchpad mit Glasoberfläche. Mit Wischgesten soll so durch das Betriebssystem navigiert werden. Hauptsächlich soll aber die Sprachsteuerung mit Siri genutzt werden, weswegen auch ein Mikrofon in der Fernbedienung verbaut ist. Mit den Hardwaretasten kann die Lautstärke reguliert werden, Spultasten hat die Fernbedienung hingegen nicht.

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In der Fernbedienung sind Neigungssensoren eingebaut, die vor allem zur Steuerung von Spielen genutzt werden können. In der Fernbedienung befindet sich ein fest eingebauter Akku, mit einer Ladung wird eine Akkulaufzeit von rund drei Monaten versprochen. Aufgeladen wird der Akku über Apples Lightning-Anschluss.Klein, leise, fleißig: Einen ganzen Sommer lang hat der Wiper C-Linie XK unseren Rasen gemäht. Dabei haben wir den blauen Roboter liebgewonnen - trotz einiger Allüren.
Die Nachbarn schieben schwitzend ihren Rasenmäher durch den Garten, während wir mit einem kühlen Getränk im Liegestuhl lümmeln und mähen lassen: So haben wir uns den Sommer mit unserem Mähroboter vorgestellt. Fast eine ganze Mähsaison haben wir den Wiper C-Linie XK von Rumsauer ausprobiert, so lange, bis nun wirklich kein Rasenschnitt mehr nötig war. Dabei ist uns der kleine Roboter richtig ans Herz gewachsen - auch wenn der Sommer mit ihm etwas abwechslungsreicher verlaufen ist als gedacht.

Unser Testgerät ist ein Wiper C-Linie XK. Das Gerät haben wir relativ wahllos herausgegriffen, um den Nutzen der Technik in der Praxis zu erproben. Als wir mit dem Test begannen, waren die XK-Modelle noch nicht verfügbar. Daher hat Rumsauer für Golem.de durch Einbau eines zweiten Akkus und Änderung der Software aus dem vorhandenen Wiper C XE einen C XK erstellt. Zuerst musste der Rasenmäherroboter eingerichtet werden, was relativ aufwendig war: Damit er weiß, wo er arbeiten soll, muss erst einmal das Rasenstück abgesteckt werden. Ein Kabel wird mit Nägeln, die den Plastikheringen beim Camping ähneln, auf dem Boden verlegt. Bei unserem ebenen Testgelände mit den Ausmaßen von 10,5 x 21 Metern hat das Verlegen rund drei Stunden gedauert.

Nach dem Hämmern werden die beiden Kabelenden an die Ladestation angeschlossen, die mit einer Stromquelle verbunden wird. Auf Empfehlung eines Fachmanns haben wir über den Stromanschluss einen umgekehrten Blumentopf gesetzt, um ihn vor Witterungseinflüssen zu schützen. Das war einfach und hat gut funktioniert.Das gesamte Equipment ist wetterfest und wird fest im Garten installiert, wo der Roboter nach Unwettern und extremen Regengüssen immer störungsfrei arbeitete. Überwintern sollte das Gerät zusammen mit den Igeln im Haus.Nachdem wir das Kabel genau nach Beschreibung verlegt haben, legen wir die Füße hoch und haben Zeit, unseren Roboter der Arbeit zu beobachten. Er fährt die Rasenfläche nach dem System der zufälligen Winkelnavigation ab. Diese Technik ist heute der Standard für die Steuerung fast aller Robotmäher; sie hat sich als effektiver erwiesen als frühere Versuche, mit einem Roboter das menschliche Verhalten beim Rasenmähen nachzuahmen und den Roboter Bahn für Bahn den Rasen mähen zu lassen.

Die mehrfache Anfahrt jeglicher Punkte im Rasen hat für den Anwender sogar Vorteile. Der Rasen bekommt keine Wuchsrichtung wie bei der Bahn-für-Bahn-Methode - und erhält dadurch eine gleichmäßige Farbe. Entscheidend für diese Art des Mähens ist ein guter Steuerungsalgorithmus: die Navigation, die dem Roboter sagt, in welche Richtung er als Nächstes zu fahren hat.Der Rasenmäher arbeitet autark. Einige Hersteller haben damit experimentiert, solche Roboter per Bluetooth oder WLAN mit dem Smartphone zu verbinden und so zu steuern, wie uns der Experte Christian Rumsauer erklärt. Doch das erwies sich schnell als reine Spielerei: Einfluss auf die Fahrweise eines Geräts zu nehmen, das dazu geschaffen ist, die Aufgabe alleine zu erledigen, ist nicht sinnvoll.

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Wesentlich sinnvoller sind Einstellungen im Programm des Roboters etwa zu Arbeitstagen oder sogar ein Update für das ganze Betriebssystem durchzuführen. "Es ist davon auszugehen, dass gerade diese Möglichkeiten als Nächstes von den Herstellern verfügbar gemacht werden", sagte Rumsauer.Der Wiper Premium C Linie XK ist laut Hersteller geeignet für Flächen bis zu 800 Quadratmeter. Er hat ein Messer aus veredeltem Stahl mit 25 Zentimeter Schnittbreite und ist ein Vollautomat mit Ladestation. Eine Programmierung für bis zu drei Zonen ist möglich.Der blaue Gartenroboter kommt mit zwei 4,6 Ah-Akkus (Li-Ionen), die Laufzeit pro Akkuladung beträgt rund 1,5 Stunden, die Ladezeit rund 2 Stunden. Beides konnten wir in der Praxis bestätigen. Wird das Ladekabel einmal länger herausgezogen, verlässt der Roboter unter Protest seine Station und piept laut. Nachdem wir den Stecker wieder eingesteckt haben, kehrt er in sein Gehäuse zurück. http://www.pcakku-kaufen.com/sony.html http://www.pcakku-kaufen.com/sony.html

Die Angabe der Flächenleistung bezieht sich bei allen Herstellern auf die Pflegeleistung der Maschine pro Woche. Das heißt, eine oder mehrere Flächen der Größe sollten von der Maschine innerhalb einer Woche an jeder Stelle mindestens einmal befahren und gemäht werden. Bei dem Wiper liegt dieser Spielraum laut Hersteller bei maximal 20 Prozent.Die Einsatzzeiten lassen sich frei einstellen. Damit ist es theoretisch auch möglich, ein sofortiges Mähen abzurufen. Es gelang uns jedoch selten. Das Drücken der großen Stopptaste führt zum sofortigen Abbruch. Eine Reinigung des Roboters war fast nicht nötig, und mit wenigen Handgriffen erledigt. Das Gehäuse hat den Einsatz sehr gut und fast ohne Kratzer überstanden.Der Roboter mäht tadellos, allerdings schneidet er nicht genau bis zur Graskante. Hier ist weiterhin Nachschneiden mit einem Rasenmäher nötig. Das ist zwar in fünf bis zehn Minuten erledigt, dennoch nervt es.

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In questo modo anche chi è attratto dal modello originale ma è restio all'acquisto per via delle dimensioni può contare su una soluzione dal design praticamente identico, dalle prestazioni comunque discrete ma soprattutto su una portabilità e una usabilità decisamente più agevoli.Esempio di questa strategia di mercato è per il secondo anno consecutivo HTC One Mini 2, ovvero la versione dalle dimensioni ridotte di HTC One M8, l'attuale top di gamma HTC. Il nuovo One Mini 2 sostituisce in gamma il suo predecessore HTC One Mini, annunciato lo scorso anno per accompagnare One M7 nel corso di tutto il 2013. Come possiamo osservare dalla tabella qui riportata, che riassume le principali caratteristiche tecniche della soluzione, ci troviamo di fronte ad un dispositivo che, nonostante le dimensioni contenute, non ha nulla da invidiare a soluzioni ben più prestigiose. All'interno troviamo un processore Qualcomm quad-core Snapdragon 400 a 1,2 GHz, 1 GB di memoria RAM e 16 GB di ROM espandibili tramite microSD. Il display è da 4,5 pollici e offre una risoluzione di 1280x720 pixel. Il sistema operativo in dote è ovviamente Android, nella sua ultima versione KitKat 4.4.2.

Dopo che nella scorsa stagione videoludica Sony e Microsoft hanno introdotto le cosiddette console next-gen, il compito principale dell'E3 di quest'anno era sostanzialmente uno: rimpolpare il catalogo per le rispettive nuove piattaforme, e parliamo ovviamente di PlayStation 4 e Xbox One. Ci si aspettava che i due grossi produttori annunciassero tante esclusive, insieme a tanti nuovi giochi multi-piattaforma. E questo è esattamente quello che è successo, con i fan che sono stati letteralmente inondati da novità e da promesse mentre sono rimasti incollati per diverse ore agli streaming delle conferenze, visibili in ogni parte del mondo in diretta, con una passione che difficilmente riscontri in altri settori.Se la conferenza Microsoft è stata più adrenalinica e serrata, quella Sony ha soddisfatto i palati più fini in termini di offerta videoludica per i fan. Microsoft ha mostrato il prossimo capitolo di Halo, la sua serie più importante che ormai va avanti dal 2001. Halo 5 Guardians espanderà la storia della nuova trilogia di Halo e scandaglierà più a fondo la psicologia del suo protagonista, Master Chief. Ma ci sarà anche un altro personaggio, per ora misterioso, che campeggia sulla copertina del gioco. Sempre nel corso della conferenza Microsoft è stato annunciato anche Rise of the Tomb Raider, seguito dell'acclamato videogioco del 2013 che esalta, anche dal punto di vista cinematografico, la storia di sovrumana resistenza di una Lara Croft irriconoscibile per gli appassionati del Tomb Raider degli anni '90.

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E3 2014Guarda tutte le foto »
Sony ha risposto in maniera molto circostanziata come al solito. Su PS4 avremo Uncharted 4: A Thief's End, che porterà avanti la storia di un altro famosissimo personaggio del mondo dei videogiochi, l'archeologo Nathan Drake. Discendente di Sir Francis Drake, Nathan è una sorta di novello Indiana Jones le cui vicende sono raccontate con grande attenzione anche per la parte stilistica, intesa proprio in senso cinematografico. Il trailer di Uncharted 4 è stato veramente notevole, mostrando una precisione grafica senza precedenti su console. Ma ci saranno anche Little Big Planet 3, che a novembre rinnoverà la tradizione platformer su PlayStation, e The Order 1886, ambientato quest'ultimo in un contesto storico alternativo che miscela l'era Vittoriana a tecnologie avanzate e mostri mitologici.

Nintendo non è stata certamente da meno rispetto alle due rivali, annunciando tutta una serie di novità pensate soprattutto per i fan storici della grande N, che tutto si può dire tranne che siano pochi. Nonostante le difficoltà commerciali della sua nuova console, il Wii U, Nintendo ha fatto sapere ai suoi fan che nel 2015 devono aspettarsi un nuovo capitolo di The Legend of Zelda. L'apprezzatissima serie di giochi di ruolo d'azione con il mitico Link si arricchirà, infatti, di un nuovo capitolo ambientato in un mondo di gioco aperto. Nel prossimo ottobre ci sarà anche il rapidissimo Bayonetta 2, in esclusiva Wii U, e poi Xenoblade Chronicles X, il nuovo capitolo di una serie particolarmente amata dai puristi dei giochi di ruolo tradizionali. Ma ci sarà anche Mario Maker, che permetterà agli irriducibili giocatori di Super Mario di crearsi da soli i livelli di gioco del più famoso dei platformer. Infine, uno dei personaggi più osannati, Shigeru Miyamoto, il creatore di Mario, Zelda, Donkey Kong e Pikmin, sta lavorando su Star Fox per Wii U.

Una presentazione, quella di Nintendo, che sicuramente è piaciuta ai fan di vecchia data della grande N, ma che da un altro punto di vista dimostra come il colosso nipponico non sia ancora in grado di adeguarsi alla nuova concezione del gaming. In passato Nintendo aveva promesso un grosso cambiamento con Wii U, per esempio con un maggiore coinvolgimento dei produttori di terze parti. Ma così non è stato, visto che The Legend of Zelda, così come Mario, i Toad, Star Fox, Donkey Kong e gli altri personaggi tipici del mondo Nintendo sono ancora indissolubili protagonisti. Dopo aver azzeccato il Wii, Nintendo sembra poter ancora vivere di rendita per un po', perlomeno fin quando potrà continuare a vendere DS, Wii e 3DS, ma non durerà in eterno. Dovrà a breve cambiare paradigma e introdurre una console che sia finalmente innovativa e che riesca a incontrare le preferenze del pubblico di oggi. Il distacco tra la concezione di Nintendo e ciò che il pubblico ama oggi risulta particolarmente ben evidenziato dal GamePad di Wii U, uno dei prodotti tecnologici più anacronistici degli ultimi anni. Ma c'è anche chi prospetta un abbandono del mondo dell'hardware per Nintendo, che potrebbe avere quindi un futuro esclusivamente rivolto ai giochi, come già successo a Sega.

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Non se la passa meglio Microsoft, che continua con la sua politica di marce indietro. L'ultima è quella della rinuncia a Kinect, mentre la sua conferenza all'E3 non è stata convincente, sul piano delle novità e delle esclusive, come invece è capitato nel caso di Sony. Poi continuano a essere evidenti i problemi lato hardware di Xbox One, con una tendenza invertita rispetto alla passata generazione di console, dove i titoli multi-piattaforma andavano generalmente meglio su Xbox 360 piuttosto che su PS3. Adesso, invece, i giochi su PS4 appaiono in forma più smagliante, e Microsoft è costretta a ricorrere ai ripari come può per guadagnare capacità computazionale da ogni transistor della sua nuova console.Insomma, se Sony sembra aver imparato dai suoi errori, Microsoft deve ancora fare esperienza e migliorare da questo punto di vista. Il tutto in un mercato in continua espansione, che deve fronteggiare la veemente risalita del mondo mobile e dei contesti casual. Però questo E3, con la partecipazione di circa 50 mila persone in pochi giorni, ha riportato il media all'attenzione del pubblico di massa, con i videogiochi che sono finalmente tornati un trending topic importante grazie alle notizie che arrivavano da Los Angeles. http://www.batteria-portatile.com/acer.html http://www.batteria-portatile.com/acer.html

E anche perché le nuove tecnologie, realtà virtuale su tutte, sembrano poter coinvolgere molti giocatori che sono rimasti freddi verso il media videoludico negli ultimi anni. Sullo showfloor dell'E3 era possibile provare non solo Oculus Rift in versione HD ma anche il Project Morpheus di Sony per le piattaforme PlayStation. Questo è sicuramente un grande prodotto, capace di rendere la realtà virtuale disponibile anche per coloro che non vogliono spendere molto, ma incontra diverse difficoltà tecnologiche. PS4 non ha la capacità di calcolo necessaria per la riproduzione delle immagini in 3D stereoscopico che servono per ricreare l'effetto di realtà virtuale, mentre l'hardware del dispositivo non sembra riuscire a ridurre quella sensazione di spaesamento e di malessere che invece è molto più contenuta con Oculus Rift HD.

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Nel corso degli anni, l'evoluzione dei tablet è stata dettata dalle metodiche di utilizzo da parte degli utenti. I vari dispositivi, probabilmente perché caratterizzati da sistemi di input poco competitivi dal punto di vista della produttività, si sono rivelati ottimi per la fruizione di contenuti in mobilità o sul divano, ma non del tutto affidabili per la creazione degli stessi. In questo modo, al contrario di quanto si verifica nel settore degli smartphone, il trend è stato quello di ridurre le dimensioni dei display, con il tentativo di rendere i dispositivi sempre più maneggevoli e facilmente trasportabili. Anche Apple si è dovuta abbassare al volere del mercato presentando iPad mini, con una diagonale per il display di 7,9, ed un form factor caratterizzato da cornici laterali di dimensioni ridotte.

Caratteristica distintiva del tablet mini della Mela è proprio l'aspect-ratio del display, da 4:3. Si tratta di una soluzione poco seguita che permette una visuale più ampia sui contenuti a parità di diagonale rispetto ai modelli più tradizionali widescreen. Proprio su questo concetto si basa anche l'Acer Iconia A1-830, il tablet che ci apprestiamo ad analizzare nel corso della recensione e che si pone l'obiettivo di riprendere l'idea di tablet del mini della Mela, e riproporla ad un prezzo di listino sensibilmente più basso, sfruttando le enormi potenzialità garantite dal sistema operativo Android.

Iconia A1 si mostra come un tablet rifinito nel design e caratterizzato da scelte costruttive decisamente encomiabili, soprattutto considerando la fascia di prezzo inferiore ai 200€. Strutturato intorno ad una monoscocca in alluminio dalle fattezze simili alla controparte di Apple, il tablet di Acer annovera un display LCD IPS da 7,9 a risoluzione 1024x768 (la stessa di iPad mini di prima generazione). Sotto la scocca troviamo un processore Intel Atom Z2560 dual-core da 1,6GHz ed 1GB di RAM LPDDR2, componentistica alimentata da una batteria da 4.000mAh.

Iconia A1 ed iPad mini vantano caratteristiche simili per quanto riguarda le dimensioni: 203 x 138,4 x 8,2 mm per la soluzione di Acer, 200 x 134,7 x 7,2 mm per il tablet di Apple. Il primo risulta sensibilmente più pesante, fermando l'ago della bilancia a 380g, 72g in più rispetto ad iPad mini che risultano più che sensibili nell'esperienza quotidiana con il dispositivo. Non va tuttavia dimenticato che Iconia A1 ha un prezzo di listino considerevolmente inferiore rispetto alla soluzione della Mela ed è logico pensare che per ridurre i costi di produzione Acer sia stata costretta ad accettare alcuni compromessi, che vaglieremo attentamente nel corso delle prossime pagine.

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Nel corso della serata di ieri si è svolta in quel del Moscone Centre di San Francisco, la Google I/O Conference, ovvero la conferenza annuale degli sviluppatori Google. Come ormai ogni anno si è trattato di un appuntamento fondamentale per il futuro del sistema operativo mobile più diffuso al mondo, ovvero Android. Una vera e propria rivoluzione è quella che ha colpito il robottino verde, con uno degli aggiornamenti più importanti degli ultimi anni, identificato con il nome di Android L.Sono davvero molte le novità introdotto con questa nuova versione del sistema operativo del robottino verde. nelle prossime righe cercheremo quindi di riassumerle tutte senza dimenticare nulla.

Seguendo la moda del momento, Android si tinge di minimalismo in ogni elemento dell'interfaccia grafica. Questa cambia in tutte le applicazioni native, con la promessa che anche le app proprietarie di Google verranno aggiornate coerentemente con il nuovo linguaggio di design, definito Material Design. Android diventa ancora più piatto e con colori più vivaci, prendendo spunto da materiali realmente esistenti (come carta e inchiostro), riprodotti in chiave stilizzata.Per offrire una profondità realistica all'interfaccia grafica, Google non si è affidata allo scheumorfismo tipico delle meno recenti versioni di iOS, ma utilizza nuove animazioni e una riproduzione tridimensionale per mezzo di ombre calcolate in tempo reale. Tutti gli elementi dell'interfaccia, come detto poco sopra, saranno coerenti con il nuovo stile, che ricorda iOS 7, che a sua volta riprende quanto introdotto su mobile da Windows Phone qualche anno prima.

Android L introdurrà una significativa revisione nel modo in cui vengono gestite le notifiche, fra cui una in particolare ampiamente richiesta dall'utenza affezionata alla piattaforma di Mountain View. Le notifiche in arrivo sullo smartphone saranno finalmente visualizzate e gestibili anche dalla schermata di blocco, riprodotte sotto forma di schede. Ogni singola scheda raggrupperà tutte le notifiche non ancora visualizzate di una singola applicazione. Cliccando su ogni scheda, l'utente verrà indirizzato all'app predefinita, mentre con uno swipe verrà considerata come già letta ed eliminata dalla schermata di blocco.Google ha introdotto una nuova finestra in pop-up sulla parte alta del display in cui vengono visualizzate le notifiche in arrivo a display acceso. L'utente potrà interagire con la nuova finestra selezionando un'azione specifica con la quale gestire la notifica. Durante il keynote, Google ha mostrato come un utente potrà rispondere ad una videochiamata anche durante una sessione di gioco, o rifiutarla senza abbandonare in alcun momento la schermata precedente.

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http://www.batteria-portatile.com/ibm-02k7021-batteria.html Batteria IBM 02K7021



Riceve un corposo restyling anche la schermata delle App recenti, relativa alla gestione delle applicazioni in background. La nuova caratterizzazione grafica è ancora una volta in linea con l'aspetto a schede di Google Now, che permea l'intera interfaccia grafica della nuova release. Anche in questo caso verranno presentate le ombre in tempo reale, per dare una profondità ai vari elementi, altrimenti proposti in chiave estremamente stilizzata.Per ogni applicazione saranno presenti più schede, che consentiranno all'utente di interagire con una cronologia di azioni più capillare e precisa (ad esempio le singole tab aperte su un browser), il cui comportamento è personalizzabile dai singoli sviluppatori.Il mercato degli smartphone offre una varietà di alternative davvero molto ampia. Le diverse soluzioni a disposizione degli utenti si differenziano tra loro per molteplici parametri che permettono di definire all'interno del mercato segmenti distinti a seconda delle prestazioni e del prezzo. Uno degli elementi di distinzione più importnati nella scelta di un terminale sono sicuramente le dimensioni che, per naturale conseguenza, negli smartphone touchscreen variano in base delle dimensioni del display. http://www.batteria-portatile.com/acer.html http://www.batteria-portatile.com/acer.html

Come ormai noto, nel corso degli ultimi due anni abbiamo assistito a una crescita esponenziale proprio delle dimensioni del display, che sono passate da una media di 3,5 pollici riscontrabile agli albori della diffusione delle soluzioni smartphone fino agli oltre 6 pollici di alcune delle ultime soluzioni annunciate.Questa continua crescita delle dimensioni dei display ha portato a una situazione di mercato in cui tutti i terminali top di gamma hanno ormai display con diagonali che si aggirano intorno ai 5 pollici, spesso eccessive per molti utenti, poichè condizionati, ovviamente, nella portabilità. Per ovviare al problema alcune delle maggiori realtà nel panorama dei produttori di smartphone hanno così deciso da qualche tempo di affiancare ai propri top di gamma delle versioni degli stessi di dimensioni più contenute.

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Erfreulicherweise halten sich nicht alle Android-TV-Apps an dieses Bedienungskonzept aus Play-Movies- und Youtube-App. So lassen sich Streams etwa in Netflix, in der ZDF-Mediathek und der Sport1-App auch pausieren, indem die Mitteltaste nur einmal betätigt wird. Diese Bedienungslogik gilt natürlich auch direkt für den Spielecontroller: Falls die App es nicht ermöglicht, muss zum Pausieren doppelt gedrückt werden.Wie auch der Nexus-Player-Fernbedienung fehlen dem Nvidia-Modell Spultasten. Und die meisten Streaming-Apps erlauben kein Spulen mit den Navigationstasten. Oft muss der Nutzer in einem Bildschirmmenü zum gewünschten Spulknopf navigieren und kann dann erst das Spulen auslösen. Einige der wenigen Ausnahmen ist die Netflix-App, in der ohne solche unpraktischen Verrenkungen gespult werden kann.Das führt dann wieder dazu, dass das Gerät abhängig von der App anders bedient wird, die Bedienungslogik wird inkonsistent. Das bleibt auch mit dem Shield TV ein Dauerärgernis von Android TV. Aufgrund der genannten Einschränkungen bringt Nvidias Bluetooth-Fernbedienung keinen nennenswerten Komfortbeginn im Vergleich zum Spielecontroller.

Die Fernbedienung ist ungewöhnlich dünn, das wird durch den Einsatz eines fest verbauten Akkus erreicht. Wenn also der Akku leer ist, muss dieser erst geladen werden, bevor die Fernbedienung weiter verwendet werden kann. Hier halten wir Batterien für die praktischere Lösung, ein simpler Austausch genügt und nach ein paar Sekunden ist die Fernbedienung wieder einsatzbereit.Nvidia verkauft das Shield TV mit 16 GByte Flash-Speicher und Micro-SD-Kartenleser für 200 Euro. Im Preis inbegriffen sind ein WLAN-Controller und drei Monate Geforce Now im Abo, danach kostet der Dienst 10 Euro pro Monat. Für 300 Euro gibt es das Shield TV auch als Pro-Version mit interner 500-GByte-Festplatte. Die optionale Bluetooth-Fernbedienung kostet einmalig 55 Euro extra, der Ständer, um die Box hochkant zu betreiben, weitere 35 Euro.

Das Shield ist dank Tegra-X1-Chip extrem schnell und mit viel RAM ausgestattet, wodurch die Oberfläche sehr flott reagiert und Apps lange im Speicher gehalten werden. Zudem berechnet Shield TV jegliche Android-Spiele flüssig, Juju sogar in 4K-Auflösung. Obendrein bietet Nvidia exklusive Titel wie Doom 3 in der BFG-Edition, Half-Life Episode 2 oder Portal an.Allerdings leidet das Shield TV ein bisschen unter Android TV. Seit dem Test des Nexus Players hat sich das App-Angebot zwar erhöht, aber weiterhin fehlen die meisten großen Streaming-Abo-Anbieter für den deutschen Markt; regulär ist nur Netflix verfügbar. Die von Nvidia beworbene 4K-Wiedergabe funktioniert einzig in Youtube und der Netflix-App, denn Googles Play Movies bietet schlicht noch keine 4K-Inhalte.

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Die als Zubehör angebotene Bluetooth-Fernbedienung fanden wir enttäuschend. Vor allem das Fehlen von Pause- und Spultasten ist nicht nachvollziehbar, zumal sie teuer ist. Am bekannten Shield-Controller gibt es bis auf die Touch-Eingaben wenig zu meckern, er dient als Steuerung für Gamestream und Geforce Now.Letzteres ist das Alleinstellungsmerkmal von Shield TV: Per Geforce Now werden PC-Spiele wie The Witcher 3 in 1080p-Auflösung über das Internet gestreamt. Das klappt technisch einwandfrei und sieht beeindruckend aus, wie viele neuen Produkte hat Geforce Now aber noch Startschwierigkeiten. Bisher gibt es keinen Online-Multiplayer und nur wenige Topspiele, bei einigen Titeln wurde das Grafikmenü nicht entfernt und es werden PC-Tasten eingeblendet.

Ungeachtet dessen gibt Shield TV einen Vorgeschmack auf die Zukunft des Spielestreamings, den Erstversuch empfinden wir als gelungen: Die extrem kurzen Ladezeiten, die gute Bildqualität und eine geringe Latenz überzeugen, die Auswahl an Spielen dürfte schnell steigen.Noch im November sollen die Prototypen des Open-Pandora-Nachfolgers Pyra gefertigt werden. Zur Projektfinanzierung können nun Vorbestellungen für die erste Kleinserie des Linux-Handhelds abgegeben werden.
Die ersten vollständig zusammengebauten Prototypen des Open-Pandora-Nachfolgers Pyra sollen noch im November produziert und anschließend verteilt werden, wie Projektleiter Michael Mrozek alias Evildragon schreibt. Zehn davon sind für Entwickler bestimmt, acht weitere konnten für mehr als 1.600 Euro vorbestellt werden und scheinen bereits ausverkauft zu sein. Ebenso können bereits Exemplare der ersten Kleinserie von 200 Stück des Linux-Handhelds vorbestellt werden.Mit der Vorbestellung über 290 Euro sichern sich an dem Gerät Interessierte eines der ersten Pyra, die in Serie produziert werden. Bei dem Betrag handelt es sich jedoch nicht um den endgültigen Preis. Vielmehr müssen Kunden den Unterschiedsbetrag zum finalen Preis tätigen, sobald die Kleinserie hergestellt worden ist. Das nun gesammelte Geld dient vermutlich als Anschubfinanzierung für die Produktion.

Dass diese Art der Vorbestellung angeboten wird, obwohl noch nicht einmal ein funktionierender Prototyp des Pyra existiert, erklärt Mrozek mit dem vielfach aus der Community geäußerten Wunsch danach. Trotz der möglichen Risiken, wie schlimmstenfalls dem Totalverlust der Investition, scheint die Gemeinschaft großes Interesse an den Vorbestellungen zu haben. So sind nur zwei Tage nach der Ankündigung am Samstag offenbar bereits knapp 150 Bestellungen im Onlineshop von Mrozek eingegangen.Geplant ist das Pyra als ideeller Nachfolger des Handhelds Open Pandora. Das heißt, es ist primär für Retrogamer konzipiert und soll auch deshalb wie der Vorgänger über analoge Steuerungsköpfe sowie Schultertasten verfügen. Ebenso wird wieder eine QWERTY-Tastatur verbaut. Eine Neugestaltung des Gehäuses soll aber die Qualitätsprobleme beim Vorgänger vermeiden.

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Das neue Display soll auch über eine wesentlich bessere Reaktionszeit als das des Vorgängers verfügen und so Ghosting-Effekte beim Spielen verhindern. Verbaut werden soll ein 5 Zoll großes Display mit 720p-Auflösung und resistivem Touchscreen für die Bedienung mit einem Stylus. Ein Videoausgang über einen MicroHDMI-Anschluss ist ebenfalls geplant.Das Pyra soll einen OMAP-5-SoC von Texas Instruments (TI) nutzen, das über eine ARM Cortex-A15 Dual-Core-CPU sowie über die PowerVR-GPU SGX544 verfügt. Der Prozessor hat einen Takt von 1,5 GHz und kann auf 2 GByte Arbeitsspeicher zugreifen. Der Akku soll eine Nennladung von 6.000 mAh aufweisen. Als Betriebssystem wird eine eigens angepasste Linux-Distribution eingesetzt.

Zum Verbinden des Geräts sind zudem zwei Standard-USB-2.0-Anschlüsse geplant, von denen einer ein Kombinationsport für USB 2.0 und eSATA ist sowie eine Micro-USB-3.0-Buchse und ein Micro-USB-2.0-Port zum Laden. Das Funkmodul soll WLAN nach 802.11a/b/g/n und Bluetooth 4.0 ermöglichen, die Tastatur wird eine Hintergrundbeleuchtung haben. Optional soll auch ein Mobilfunkmodul für 3G und 4G genutzt werden können. Zumindest in den Prototypen ist das fest vorgesehen.Das Pyra könnte wahrscheinlich etwa 500 Euro im Verkauf kosten und somit ähnlich viel wie aktuelle Topsmartphones, die nicht vom Hersteller oder Provider subventioniert werden. Das Open Pandora verkaufte sich etwa 7.000-mal.Apple selbst hat noch keine deutschen Preise zum Apple TV 4 genannt: Aber bei etlichen Onlinehändlern kann die neue Set-Top-Box bereits vorbestellt werden. Der Verkaufsstart könnte sich verzögern. http://www.pcakku-kaufen.com/sony.html http://www.pcakku-kaufen.com/sony.html
Die Set-Top-Box Apple TV 4 wird voraussichtlich in den kommenden Wochen in Deutschland auf den Markt kommen. Zur Vorstellung des neuen Apple TV hatte der Hersteller von einem Verkaufsstart Ende Oktober 2015 gesprochen. Bisher kann das Apple TV 4 beim Hersteller aber nicht einmal vorbestellt werden und ein deutscher Preis wird auch nicht genannt. Dafür ist es bei mehreren großen Onlinehändlern gelistet und kann dort vorbestellt werden.

Batteria Lenovo 57Y4186

L'aspetto multimediale trae vantaggio dalla possibilità di supportare registrazioni video in 4k con suono ad alta definizione (24 bit). HTC 10 integra, inoltre, un amplificatore per cuffie in grado di erogare una potenza doppia rispetto agli amplificatori convenzionali. Completa il quadro il sistema audio BoomSound Hi-Fi Edition caratterizzato dal design separato per tweeter e woofer con amplificatore dedicato per ciascun altoparlante. HTC ha previsto, inoltre, un nuovo paio di cuffie con diaframma da 8µm in polimero aerospaziale e driver il 70% più grandi rispetto a quelli integrati nelle cuffie fornite in dotazione con i precedenti modelli. Il fulcro della piattaforma hardware si articola nel processore Snapdragon 820, 4GB di RAM e configurazioni con 32Gb o 64GB (a seconda dei mercati) espandibili sino a 2TB. Il display ha una diagonale pari a 5.2" con risoluzione QHD e migliora saturazione dei colori e reattività dell'interfaccia tattile rispetto ai precedenti modelli HTC. Non manca un sensore d impronte collocato sul bordo inferiore della scocca che sblocca lo smartphone in soli 0,2 secondi. La batteria è da 3000 mAh con supporto alla modalità rapida QuickCharge 3.0 (consente di caricare la batteria sino al 50% in soli 30 minuti).

HTC si è sempre contraddistinta per la particolare cura riservata agli aspetti software e ripropone tale approccio anche con il nuovo HTC 10: il numero di bloatware è stato ridotto nettamente, mentre le varie schermate home possono beneficiare della nuova funzione Freestyle Layout, ovvero sarà possibile posizionare gli elementi come icone e widget senza i vincoli derivanti dalla necessità di rispettare una griglia. Non manca il supporto ai temi, numerosi e sempre molto curati come dimostrato dai precedenti modelli della gamma HTC. Il sistema operativo è Android in versione 6 Marshmallow.Per quanto riguarda gli accessori, HTC ha previsto la nuova cover Ice View e una front-cover semitrasparente, mentre la disponibilità è prevista per il mese di aprile 2016 nelle quattro colorazioni Carbon Grey, Glacier Silver, Topaz Gold e Camelia Red. Il prezzo previsto per il mercato italiano non è stato ancora comunicato.

Recentemente, Canon ha ampliato molto la sua gamma di compatte "per esperti" della linea PowerShot G. Dal prodotto singolo che ormai da circa 15 anni, con rinnovi periodici, accompagna i fotografi desiderosi di qualità in poco spazio, si è passati a una vera e propria famiglia che include oggi ben 5 modelli.La G1 X Mark II, con il suo sensore da 1,5", si posiziona al vertice della piramide. Un gradino sotto troviamo, a pari merito, le PowerShot G3 X, la già testata G7 X (recentemente aggiornata a Mark II), la G9 X e la protagonista di questa prova, la PowerShot G5 X. Tutte condividono la stessa, solida base tecnica costituita dal sensore da 1" da circa 20 Mpixel di risoluzione, e si differenziano principalmente per struttura del corpo macchina, a volte in misura solo marginale.
La G3 X offre un grande zoom, equivalente a 24-600mm f/2.8-5.6, in un corpo macchina certamente compatto ma non tascabile. Le G7 X e G9 X sono invece più orientate alla reale tascabilità. La G5 X, da canto suo, suo, è sì molto compatta (misura circa 123x105x77mm) ma non rinuncia al mirino elettronico, che invece le sorelle minori non hanno, e offre una enorme quantità di controlli fisici che minimizzano - per meglio dire, annullano - la necessità di ricorrere al menù, se non in fase di impostazione iniziale.

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-asm-42t4752-batteria.html Batteria Lenovo ASM 42T4752

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-asm-42t4756-batteria.html Batteria Lenovo ASM 42T4756

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-asm-42t4796-batteria.html Batteria Lenovo ASM 42T4796

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-asm-45n1000-batteria.html Batteria Lenovo ASM 45N1000

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-fru-42t4702-batteria.html Batteria Lenovo FRU 42T4702

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In sintesi, chi ha apprezzato la G7 X, ma ha pensato: "Peccato, avrei voluto un mirino elettronico", troverà nella G5 X il modello perfetto. Le sue rivali più accreditate restano le Sony RX100. La più recente versione Mark IV, però, è ancora più costosa (circa 1050 Euro su strada), mentre è possibile un piccolo risparmio (650 Euro) con la versione Mark III.Il mondo della tecnologia mobile, specialmente nella sua categoria più rappresentativa, ovvero quella degli smartphone, è un universo in continua evoluzione. Le dinamiche all'interno del mercato cambiano con una frequenza sicuramente molto elevata e sono sempre di più i player che possono ambire a posizioni importanti sia a livello internazionale che per quanto rigaurda la nostra penisola. Una di queste realtà, abbastanza giovane ma comunque sulla scena già da qualche anno e ormai consolidata è la cinese Huawei.

Asus non rinnega la “cifra stilistica” che caratterizza i portatili da gioco che, quasi sempre, si caratterizzano per un’estetica che non passa certamente inosservata. Al tempo stesso, l’azienda non estremizza il concetto, producendo un device, che pur non presentandosi al pubblico con una scocca anonima, non esibisce una design “sopra le righe”, né ingombri tali da pregiudicare in senso assoluto la trasportabilità. All’interno della scocca si nasconde una piattaforma hardware potente ed equilibrata, articolata nel display da 15.6” FullHD, processore Intel Core i7 di sesta generazione e scheda video NVIDA GeForce GTX 960M

Prima di passare all'analisi del comportamento delle tre diverse fotocamere riassumiamo le caratteristiche tecniche dei tre terminali in esame:
Con la situazione di difficoltà che il mercato PC ha vissuto nel corso degli ultimi anni, numerosi produttori di hardware e componentistica si sono trovati nelle condizioni, ancor più che in precedenza, di ricorrere a una importante differenziazione della loro proposta che consentisse loro uno sbocco su nuovi segmenti di mercato potenzialmente più dinamici e remunerativi, tali da poter tamponare le eventuali contrazioni dovute al minor interesse per il mondo PC desktop.

La "via di fuga" più interessante che molte di queste realtà si sono trovate davanti è stata quella dell'accessoristica, non solo per il PC o il notebook, ma soprattutto per il mondo dei tablet e degli smartphone che rappresentano un mercato molto dinamico e dalle elevate potenzialità.Durante la scorsa conferenza con gli investitori, Tim Cook ha svelato risultati non troppo confortanti per la famiglia di tablet iPad. A detta del dirigente di Apple, il declino nelle vendite è dato da un ritardo da parte di Microsoft nella pubblicazione su App Store della suite di lavoro Office, anche se potrebbe essere visto anche da un'ottica sensibilmente diversa e cercando di analizzare l'intero mercato dei tablet, partendo ovvero da quella che potremmo definire la sua seconda nascita.

I primi passi del settore sono stati mossi nel 2006: ai tempi Microsoft mostrava Origami, una piattaforma sulla quale sviluppare quelli che allora chiamavamo UMPC, acronimo di Ultra Mobile Personal Computer. Basandosi su Origami, molti altri produttori si buttavano nella mischia in un settore interessante per certi versi, ma alla fine abbandonato per via di alcuni limiti dell'hardware, ma soprattutto del software dei tempi. I processori a basso consumo energetico vantavano, in altre parole, una potenza computazionale risibile in confronto alle richieste di risorse dei sistemi operativi installati, presi in prestito direttamente dai ben più potenti sistemi desktop.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-fru-42t4791-batteria.html Batteria Lenovo FRU 42T4791

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Quattro anni dopo arrivava iPad, in grado di smuovere l'intero mercato introducendo un concetto di tablet del tutto nuovo. All'interno di un form factor rivisto e mutuato in dimensioni dall'allora crescente settore degli smartphone, Apple mostrava al pubblico una tavoletta dal design lineare, mossa dallo stesso sistema operativo di iPhone, ma ottimizzato per il nuovo display da 9,7" con form factor di 4:3. Il risultato è stato un immediato successo, che ha costretto i concorrenti del settore mobile a rivedere le strategie proponendo, di lì a breve, soluzioni di pari livello rispetto a quanto presentato dalla Mela.

Sono passati ormai quattro anni dalla presentazione del primo iPad, quattro anni in cui la concorrenza si è mostrata decisamente agguerrita in un mercato in cui le proposte partono da meno di 100€, per arrivare a soluzioni ben più estreme basate su architetture hardware tipiche degli Ultrabook. In quest'ottica, il declino nelle vendite di iPad è rapportabile alla crescita di un ecosistema estremamente complesso, caratterizzato da numerose proposte che riescono a soddisfare tipologie d'utenza parecchio variegate. Utenza che al tempo stesso può richiedere l'ultimo gioco su Facebook, così come una suite per la produttività con tutte le funzionalità tipiche delle corrispondenti desktop. http://www.batteria-portatile.com/acer.html http://www.batteria-portatile.com/acer.html

Batteria Lenovo L09S6D16

Un'azienda che è stata capace di evolversi e di passare dall'essere considerata un marchio di prodotti low-cost dal ottimo rapporto qualità-prezzo ad un vero e proprio brand premium. Gli ultimi prodotti marchiati Huawei sono stati infatti da tutti ormai considerati come dei veri e propri top di gamma in grado di competere sotto ogni aspetto, da quello prestazionale a quello estetico, con i dispositivi più famosi delle più rinomate aziende concorrenti.Un'evoluzione costante, fatta di piccoli passi e di numeri sempre più grandi. Basti pensare che gli ultimi dati relativi alla nostra penisola posizionano il brand orientale al terzo posto subito alle spalle dei colossi Apple e Samsung, con un market share ormai saldamento oltre la doppia cifra.

Pioniera e trascinatrice tra le diverse serie di prodotti di fascia alta annunciate nel corso del tempo da parte della stessa Huawei è sicuramente la famiglia P, che nel corso del tempo ha perso il sostantivo Ascend che caratterizzava il nome dei primi esemplari a favore di una nomenclatura sicuramente più semplice e intuitiva.Huawei P6, P7 e P8 sono le ultime e più rappresentative versioni del top di gamma Huawei che proprio in queste ore annuncia con un evento mondiale organizzato in quel di Londra, il nuovissimo P9. Un dispositivo che raccoglie tutto il sapere e l'esperienza accumulati nel corso del tempo da Huawei e li trasforma in uno smartphone in grado di offrire tutto il necessario per soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti.

Un design leggermente rinnovato, senza enormi stravolgimenti, l'ultima versione del sistema operativo Android di Google, una scheda tecnica sicuramente di alto livello e per finire una fotocamera sulla carta in grado di ottenere prestazioni avanguardistiche, sono gli elementi su cui Huawei ha realizzato il proprio nuovo P9 di cui vi parliamo nel dettaglio nelle righe che seguono.Installare un sistema di videosorveglianza in casa propria può essere una procedura lunga, laboriosa e sicuramente non per qualsiasi tipo di utente. Non tutti infatti hanno le competenze per scegliere i componenti migliori o stabilire come posizionarli in ambiente, e non tutti hanno la voglia di imbattersi in lunghe e difficoltose procedure di cablaggio per la connessione delle diverse videocamere. Netgear, nota società nel campo delle soluzioni di networking, ha rilasciato per questa tipologia di utenti Arlo, un sistema che potremmo definire all-in-one con tutto il necessario per crearsi in un baleno la propria soluzione di videosorveglianza.

Arlo è disponibile in diverse varianti che includono una stazione base con cui sincronizzare videocamere e router e un numero variabile di videocamere. Si parte dalla versione basilare con una sola videocamera del valore di circa 210 euro fino ad arrivare alla variante da 435 euro con tre videocamere offerte in dotazione. Si tratta di un prezzo che ad un primo impatto potrebbe sembrare elevato, ma così non è se rapportato ad altre soluzioni di natura professionale. In aggiunta, Arlo offre un'incredibile semplicità di installazione e alcune funzioni molto interessanti che rendono il suo uso particolarmente pratico e versatile. Le esploreremo di seguito.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6db-batteria.html Batteria Lenovo L08S6DB

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09l8d21-batteria.html Batteria LENOVO L09L8D21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09s4b21-batteria.html Batteria LENOVO L09S4B21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09s8d21-batteria.html Batteria LENOVO L09S8D21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08m6d21-batteria.html Batteria Lenovo L08M6D21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l08s6d21-batteria.html Batteria Lenovo L08S6D21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09m8y21-batteria.html Batteria Lenovo L09M8Y21



Partiamo dalla videocamera. Arlo offre dei piccoli satelliti, acquistabili in kit o anche separatamente, in grado di registrare alla risoluzione HD, quindi 1280x720 pixel, con codec H.264. I moduli sono di dimensioni contenute e piuttosto leggeri (123 grammi) e contengono sul lato posteriore un magnete. Le singole videocamere non hanno bisogno di essere collegate via cavo, con la loro sincronizzazione che avviene via wireless attraverso la stazione base. È proprio questo che rende Arlo una soluzione molto interessante, visto che Netgear la definisce come "l'unica soluzione al mondo al 100% senza fili e resistente alle intemperie" esistente in commercio.

Secondo il produttore l'impianto può essere installato con pochi passaggi, e nel giro di pochi minuti è possibile iniziare ad utilizzare l'intero sistema: in teoria basta collegare la stazione base al router Wi-Fi, sincronizzare le telecamere con la stazione e configurare il tutto attraverso l'app gratuita e il gioco è fatto. Anche il posizionamento dei piccoli "satelliti" è estremamente semplice: si possono semplicemente appoggiare ad un piano oppure agganciarli alle pareti con gli accessori forniti già in dotazione, ma possiamo metterli anche in posizioni impensabili grazie alla loro natura wireless. Fra gli accessori troviamo dei piccoli supporti sferici in metallo che possono essere attaccati al muro tramite vite e tassello.

La videocamera si aggancia magneticamente alle sfere, e può essere anche ruotata in una posizione da mantenere nel tempo a totale discrezione dell'utente. Abbiamo provato la versione base del kit, con la sola stazione ed alimentatore dedicato e una videocamera. La dotazione originale comprende inoltre: un cavo Ethernet per collegare la stazione al router, un supporto magnetico per posizionare la telecamera al muro, una vite di montaggio con tassello, quattro batterie al litio per la videocamera, la guida introduttiva. In dotazione ci verranno offerti anche 7 giorni di registrazione al servizio in cloud con 1GB di spazio incluso, utile per salvare le nostre registrazioni.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09n4b21-batteria.html Batteria Lenovo L09N4B21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l09n8y21-batteria.html Batteria Lenovo L09N8Y21

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-0a36292-batteria.html Batteria Lenovo 0A36292

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-3inr19_65-2-batteria.html Batteria Lenovo 3INR19/65-2

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4957-batteria.html Batteria Lenovo 42T4957

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4958-batteria.html Batteria Lenovo 42T4958

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4961-batteria.html Batteria Lenovo 42T4961

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-45n1058-batteria.html Batteria Lenovo 45N1058

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-45n1059-etc-batteria.html Batteria Lenovo 45N1059 etc

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-3icp40_61_69-2-batteria.html Batteria Lenovo 3ICP40/61/69-2

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-3icp8_60_70-batteria.html Batteria Lenovo 3ICP8/60/70

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11m3p02-batteria.html Batteria Lenovo L11M3P02

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-l11l6p01-batteria.html Batteria Lenovo L11L6P01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-4icr17_65-batteria.html Batteria Lenovo 4ICR17/65

http://www.batteria-portatile.com/lenovol12s4z01-batteria.html Batteria LenovoL12S4Z01

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4733-batteria.html Batteria Lenovo 42T4733



Netgear Arlo permette infatti di registrare i contenuti salienti raccolti dalla videocamera anche in cloud, oltre che poterli visionare in live streaming. Una possibilità che non si trova spesso all'interno di sistemi senza fili. Alla scadenza dei "7 giorni di registrazione" i video verranno cancellati. Avviene lo stesso se si consuma la soglia del singolo gigabyte prima del limite temporale: in questo caso bisognerà procedere con la cancellazione manuale dei contenuti per poter continuare a registrare.Gli abbonamenti a pagamento sono proposti ad 8,99 euro mensili (o 89 euro l'anno) per quanto riguarda il piano Premier e 13,99 mensili (o 139 euro l'anno) per il piano Elite. Consentono di registrare rispettivamente 30 e 60 giorni sulla nuvola per un massimo di 10 e 100GB, usando fino a 10 o 15 videocamere.

I portatili gaming sono in fase di evoluzione: non si tratta più solo di macchine “estreme” che puntano a massimizzare le performance grafiche, anche a costo di sacrificare elementi come il design e facendo lievitare incondizionatamente il prezzo, ma di notebook che, pur risultando adatti all’impiego in ambito ludico, sono indicati anche agli utenti interessati a coniugare l’attività del gaming con altre in cui è richiesta un notevole potenza di calcolo. Un buon esempio della tendenza in base alla quale sempre più aziende smussano le asprezze tipiche di macchine estremamente specializzate è rappresentato dall’Asus ROG GL552VW.La sua appartenenza alla linea ROG è un chiaro segnale del principale target di riferimento del portatile. La linea ROG di Asus, infatti, comprende notebook, schede video e periferiche destinate agli appassionati di videogame. Al tempo stesso, come si dirà nel corso della recensione, la potenza di calcolo messa a disposizione da Asus, unitamente ad alcune soluzioni costruttive adottate, rendono il ROG GL552VW adatto all’impiego in tutti quei contesti in cui è richiesta una capacità di elaborazione elevata, scenari che vanno ben oltre i videogame. http://www.batteria-portatile.com/acer.html http://www.batteria-portatile.com/acer.html